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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Levitico 1

Gli olocausti(A)

(B)Il Signore chiamò *Mosè, gli parlò dalla *tenda di convegno e gli disse: «Parla ai figli d'*Israele e di' loro:
“Quando qualcuno di voi vorrà portare un'offerta al Signore, offrirete bestiame grosso o minuto.

Se la sua offerta è un olocausto di bestiame grosso, offrirà un maschio senza difetto: l'offrirà all'ingresso della tenda di convegno, per ottenere il favore del Signore. Poserà la mano sulla testa dell'olocausto, e il Signore lo accetterà come espiazione. Poi sgozzerà il vitello davanti al Signore e i *sacerdoti, figli d'*Aaronne, offriranno il sangue e lo spargeranno sull'altare, da ogni lato, all'ingresso della tenda di convegno. Poi scuoierà l'olocausto e lo taglierà a pezzi. I figli del sacerdote Aaronne metteranno del fuoco sull'altare e disporranno della legna sul fuoco. Poi i sacerdoti, figli d'Aaronne, disporranno quei pezzi, la testa e il grasso, sulla legna messa sul fuoco che è sull'altare; ma laverà con acqua le interiora e le zampe, e il sacerdote farà fumare ogni cosa sull'altare, come olocausto, sacrificio di profumo soave, consumato dal fuoco per il Signore.

10 Se la sua offerta è un olocausto di bestiame minuto, pecore o capre, offrirà un maschio senza difetto. 11 Lo sgozzerà dal lato settentrionale dell'altare davanti al Signore; i sacerdoti, figli d'Aaronne, ne spargeranno il sangue sull'altare da ogni lato. 12 Poi lo taglierà a pezzi e, insieme con la testa e il grasso, il sacerdote li disporrà sulla legna messa sul fuoco sopra l'altare. 13 Ma laverà con acqua le interiora e le zampe; poi il sacerdote offrirà ogni cosa e la brucerà sull'altare. Questo è un olocausto, un sacrificio di profumo soave, consumato dal fuoco per il Signore.

14 (C)«“Se la sua offerta al Signore è un olocausto di uccelli, offrirà delle tortore o dei giovani piccioni. 15 Il sacerdote offrirà in sacrificio l'uccello sull'altare, gli staccherà la testa, la brucerà sull'altare, e il sangue sarà fatto colare sopra uno dei lati dell'altare. 16 Poi gli toglierà il gozzo con quel che contiene, e lo getterà sul lato orientale dell'altare, nel luogo delle ceneri. 17 Spaccherà quindi l'uccello per le ali, senza però dividerlo in due, e il sacerdote lo brucerà sull'altare, sulla legna messa sopra il fuoco. Questo è un olocausto, un sacrificio di profumo soave, consumato dal fuoco per il Signore.

Giovanni 20

La risurrezione di Gesú

20 (A)Il primo giorno della settimana, la mattina presto, mentre era ancora buio, *Maria Maddalena andò al sepolcro e vide la pietra tolta dal sepolcro. Allora corse verso *Simon *Pietro e l'altro discepolo che Gesú amava e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'abbiano messo».

Pietro e l'altro discepolo uscirono dunque e si avviarono al sepolcro. I due correvano assieme, ma l'altro discepolo corse piú veloce di Pietro e giunse primo al sepolcro; e, chinatosi, vide le fasce per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro, e vide le fasce per terra, e il sudario che era stato sul capo di Gesú, non per terra con le fasce, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, e vide, e credette. Perché non avevano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli doveva risuscitare dai morti. 10 I discepoli dunque se ne tornarono a casa.

Gesú appare a Maria Maddalena

11 (B)Maria, invece, se ne stava fuori vicino al sepolcro a piangere. Mentre piangeva, si chinò a guardare dentro il sepolcro, 12 ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno a capo e l'altro ai piedi, lí dov'era stato il corpo di Gesú. 13 Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?» Ella rispose loro: «Perché hanno tolto il mio Signore e non so dove l'abbiano deposto». 14 Detto questo, si voltò indietro e vide Gesú in piedi; ma non sapeva che fosse Gesú. 15 Gesú le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?» Ella, pensando che fosse l'ortolano, gli disse: «Signore, se tu l'hai portato via, dimmi dove l'hai deposto, e io lo prenderò». 16 Gesú le disse: «Maria!» Ella, voltatasi, gli disse in ebraico: «*Rabbuní!» che vuol dire: «Maestro!» 17 Gesú le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli, e di' loro: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro”». 18 Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che egli le aveva detto queste cose.

Gesú appare ai discepoli; Tommaso non è con loro

19 (C)La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, Gesú venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 20 E, detto questo, mostrò loro le mani e il costato. I discepoli dunque, veduto il Signore, si rallegrarono. 21 Allora Gesú disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch'io mando voi». 22 Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. 23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti».

Gesú appare ai discepoli, tra i quali è Tommaso

24 (D)Or *Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesú. 25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore!» Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò».

26 Otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesú venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 27 Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente». 28 Tommaso gli rispose: «Signor mio e Dio mio!» 29 Gesú gli disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!»

Lo scopo del Vangelo secondo Giovanni

30 (E)Or Gesú fece in presenza dei discepoli molti altri segni miracolosi[a], che non sono scritti in questo libro; 31 ma questi sono stati scritti, affinché crediate che Gesú è il Cristo, il *Figlio di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.

Proverbi 17

17 È meglio un tozzo di pane secco con la pace,
che una casa piena di carni con
la discordia.

Un servo sagace dominerà su un
figlio che fa vergogna
e avrà parte all'eredità insieme con
i fratelli.

Il crogiuolo è per l'argento e il
fornello per l'oro,
ma chi prova i cuori è il Signore.

Il malvagio dà ascolto alle labbra
*inique,
e il bugiardo dà retta alla cattiva lingua.

Chi deride il povero oltraggia Colui che l'ha fatto;
chi si rallegra dell'altrui sventura non
rimarrà impunito.

I figli dei figli sono la corona dei
vecchi,
e i padri sono la gloria dei loro figli.

Un parlare solenne non si addice
all'uomo da nulla;
quanto meno si addicono a un principe labbra bugiarde!

Il regalo è una pietra preziosa agli
occhi di chi lo possiede;
dovunque si volga, egli ha successo.

Chi copre gli sbagli si procura amore,
ma chi sempre vi torna su, disunisce
gli amici migliori.

10 Un rimprovero fa piú impressione all'uomo intelligente,
che cento percosse allo stolto.

11 Il malvagio non cerca che ribellione,
ma un messaggero crudele gli sarà
mandato contro.

12 Meglio imbattersi in un'orsa
derubata dei suoi piccoli,
che in un insensato nella sua follia.

13 Il male non si allontanerà dalla casa
di chi rende male per bene.

14 Cominciare una contesa è dar
la stura all'acqua;
perciò ritírati prima che la lite
s'inasprisca.

15 Chi assolve il reo e chi condanna
il giusto
sono entrambi detestati dal Signore.

16 A che serve il denaro in mano allo stolto?
Ad acquistare saggezza?… Ma se non ha senno!

17 L'amico ama in ogni tempo;
è nato per essere un fratello nella
sventura.

18 L'uomo privo di senno dà la mano
e si fa garante per altri davanti al suo prossimo.

19 Chi ama le liti ama il peccato;
chi alza troppo la sua porta, cerca
la rovina.

20 Chi ha il cuore falso non trova bene,
e chi ha la lingua perversa cade nella
sciagura.

21 Chi genera uno stolto ne avrà
dolore,
e il padre dell'uomo da nulla non avrà gioia.

22 Un cuore allegro è un buon rimedio,
ma uno spirito abbattuto fiacca
le ossa.

23 L'empio accetta regali di nascosto
per pervertire le vie della giustizia.

24 La saggezza sta davanti a chi ha
intelligenza,
ma gli occhi dello stolto vagano agli
estremi confini della terra.

25 Un figlio stolto è una tribolazione
per il padre
e un'amarezza per colei che l'ha
partorito.

26 Non è bene condannare il giusto,
fosse anche a un'ammenda,
né colpire i príncipi per la loro onestà.

27 Chi modera le sue parole possiede la scienza,
e chi ha lo spirito calmo è un uomo
prudente.

28 Anche lo stolto, quando tace, passa per saggio;
chi tiene chiuse le labbra è un uomo
intelligente.

Filippesi 4

Perciò, fratelli miei cari e desideratissimi, allegrezza e corona mia, state in questa maniera saldi nel Signore, o diletti!

Raccomandazioni varie

(A)Esorto Evodia ed esorto Sintíche a essere concordi nel Signore. Sí, prego pure te, mio fedele collaboratore, vieni in aiuto a queste donne, che hanno lottato per il *vangelo insieme a me, a Clemente e agli altri miei collaboratori i cui nomi sono nel libro della vita.

(B)Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi.

La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino. Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesú.

Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtú e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatele; e il Dio della pace sarà con voi.

Liberalità dei Filippesi e disinteresse di Paolo

10 (C)Ho avuto una grande gioia nel Signore, perché finalmente avete rinnovato le vostre cure per me; ci pensavate sí, ma vi mancava l'opportunità. 11 Non lo dico perché mi trovi nel bisogno, poiché io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo. 12 So vivere nella povertà e anche nell'abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell'abbondanza e nell'indigenza. 13 Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica. 14 Tuttavia avete fatto bene a prender parte alla mia afflizione.

15 Anche voi sapete, Filippesi, che quando cominciai a predicare il vangelo, dopo aver lasciato la Macedonia, nessuna chiesa mi fece parte di nulla per quanto concerne il dare e l'avere, se non voi soli; 16 perché anche a *Tessalonica[a] mi avete mandato, una prima e poi una seconda volta, ciò che mi occorreva. 17 Non lo dico perché io ricerchi i doni; ricerco piuttosto il frutto che abbondi a vostro conto. 18 Ora ho ricevuto ogni cosa e sono nell'abbondanza. Sono ricolmo di beni, avendo ricevuto da Epafròdito quello che mi avete mandato e che è un profumo di odore soave, un sacrificio accetto e gradito a Dio. 19 Il mio Dio provvederà a ogni vostro bisogno, secondo la ricchezza della sua gloria, in Cristo Gesú. 20 Al Dio e Padre nostro sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Saluti

21 (D)Salutate ognuno dei santi in Cristo Gesú. 22 I fratelli che sono con me vi salutano. Tutti i santi vi salutano e specialmente quelli della casa di *Cesare.

23 La grazia del Signore Gesú Cristo sia con lo spirito vostro.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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