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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Esodo 32

Il vitello d'oro

32 (A)Il popolo vide che *Mosè tardava a scendere dal monte; allora si radunò intorno ad *Aaronne e gli disse: «Facci un dio che vada davanti a noi[a]; poiché quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che fine abbia fatto». E Aaronne rispose loro: «Staccate gli anelli d'oro che sono agli orecchi delle vostre mogli, dei vostri figli e delle vostre figlie, e portatemeli». E tutto il popolo si staccò dagli orecchi gli anelli d'oro e li portò ad Aaronne. Egli li prese dalle loro mani e, dopo aver cesellato lo stampo, ne fece un vitello di metallo fuso. E quelli dissero: «O *Israele, questo è il tuo dio che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto!» Quando Aaronne vide questo, costruí un altare davanti al vitello ed esclamò: «Domani sarà festa in onore del Signore!» L'indomani, si alzarono di buon'ora, offrirono olocausti e portarono dei sacrifici di ringraziamento; il popolo sedette per mangiare e bere, poi si alzò per divertirsi[b].

(B)Il Signore disse a Mosè: «Va', scendi; perché il tuo popolo che hai fatto uscire dal paese d'Egitto, si è corrotto; si sono presto sviati dalla strada che io avevo loro ordinato di seguire; si son fatti un vitello di metallo fuso, l'hanno adorato, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: “O Israele, questo è il tuo dio che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto”». Il Signore disse ancora a Mosè: «Ho considerato bene questo popolo; ecco, è un popolo dal collo duro. 10 Dunque, lascia che la mia ira s'infiammi contro di loro e che io li consumi, ma di te io farò una grande nazione».

11 Allora Mosè supplicò il Signore, il suo Dio, e disse: «Perché, o Signore, la tua ira s'infiammerebbe contro il tuo popolo che hai fatto uscire dal paese d'Egitto con grande potenza e con mano forte? 12 Perché gli Egiziani direbbero: “Egli li ha fatti uscire per far loro del male, per ucciderli tra le montagne e per sterminarli dalla faccia della terra!” Calma l'ardore della tua ira e péntiti del male di cui minacci il tuo popolo. 13 Ricòrdati di *Abraamo, d'*Isacco e d'Israele, tuoi servi, ai quali giurasti per te stesso, dicendo loro: “Io moltiplicherò la vostra discendenza come le stelle del cielo; darò alla vostra discendenza tutto questo paese di cui vi ho parlato ed essa lo possederà per sempre”».

14 E il Signore si pentí del male che aveva detto di fare al suo popolo.

15 (C)Allora Mosè si voltò e scese dal monte con le due tavole della testimonianza nelle mani: tavole scritte da una parte e dall'altra. 16 Le tavole erano opera di Dio e la scrittura era scrittura di Dio incisa sulle tavole. 17 Or *Giosuè, udendo il clamore del popolo che gridava, disse a Mosè: «Si ode un fragore di battaglia nell'accampamento». 18 Mosè rispose: «Questo non è grido di vittoria, né grido di vinti; il clamore che io odo è di gente che canta». 19 Quando fu vicino all'accampamento, vide il vitello e le danze; e l'ira di Mosè s'infiammò ed egli gettò dalle mani le tavole e le spezzò ai piedi del monte. 20 Poi prese il vitello che quelli avevano fatto, lo bruciò col fuoco, lo ridusse in polvere, sparse la polvere sull'acqua e la fece bere ai figli d'Israele.

21 Mosè disse ad Aaronne: «Che ti ha fatto questo popolo, che gli hai attirato addosso un cosí grande peccato?» 22 Aaronne rispose: «L'ira del mio signore non s'infiammi; tu conosci questo popolo e sai che è incline al male. 23 Essi mi hanno detto: “Facci un dio che vada davanti a noi; poiché quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che fine abbia fatto”. 24 Io ho detto loro: “Chi ha dell'oro se lo levi di dosso!” Essi me l'hanno dato; io l'ho buttato nel fuoco e ne è venuto fuori questo vitello».

25 (D)Quando Mosè vide che il popolo era senza freno e che Aaronne lo aveva lasciato sfrenarsi esponendolo all'obbrobrio dei suoi nemici, 26 si fermò all'ingresso dell'accampamento, e disse: «Chiunque è per il Signore, venga a me!» E tutti i figli di *Levi si radunarono presso di lui. 27 Ed egli disse loro: «Cosí dice il Signore, il Dio d'Israele: “Ognuno di voi si metta la spada al fianco; percorrete l'accampamento da una porta all'altra di esso, e ciascuno uccida il fratello, ciascuno l'amico, ciascuno il vicino!”» 28 I figli di Levi eseguirono l'ordine di Mosè, e in quel giorno caddero circa tremila uomini. 29 Poi Mosè disse: «Consacratevi oggi al Signore, ciascuno a prezzo del proprio figlio e del proprio fratello, e il Signore vi conceda oggi una benedizione».

30 (E)L'indomani Mosè disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ma ora io salirò dal Signore; forse otterrò che il vostro peccato vi sia perdonato». 31 Mosè dunque tornò al Signore e disse: «Ahimè, questo popolo ha commesso un grande peccato e si è fatto un dio d'oro; 32 nondimeno, perdona ora il loro peccato! Se no, ti prego, cancellami dal tuo libro che hai scritto!» 33 Il Signore rispose a Mosè: «Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro! 34 Ora va', conduci il popolo dove ti ho detto. Ecco, il mio angelo andrà davanti a te; ma nel giorno che verrò a punire, io li punirò del loro peccato».

35 E il Signore colpí il popolo, perché esso era l'autore del vitello che Aaronne aveva fatto.

Giovanni 11

Gesú risuscita Lazzaro di Betania

11 (A)C'era un ammalato, un certo *Lazzaro di *Betania, del villaggio di *Maria e di *Marta sua sorella. Maria era quella che unse il Signore di olio profumato e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; Lazzaro, suo fratello, era malato. Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesú: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». Gesú, udito ciò, disse: «Questa malattia non è per la morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il *Figlio di Dio sia glorificato».

Or Gesú amava Marta e sua sorella e Lazzaro; com'ebbe udito che egli era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dove si trovava[a]. Poi disse ai discepoli: «Torniamo in *Giudea!» I discepoli gli dissero: «Maestro, proprio adesso i Giudei cercavano di lapidarti, e tu vuoi tornare là?» Gesú rispose: «Non vi sono dodici *ore nel giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; 10 ma se uno cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». 11 Cosí parlò; poi disse loro: «Il nostro amico Lazzaro si è addormentato; ma vado a svegliarlo». 12 Perciò i discepoli gli dissero: «Signore, se egli dorme, sarà salvo». 13 Or Gesú aveva parlato della morte di lui, ma essi pensarono che avesse parlato del dormire del sonno. 14 Allora Gesú disse loro apertamente: «Lazzaro è morto, 15 e per voi mi rallegro di non essere stato là, affinché crediate; ma ora, andiamo da lui!» 16 Allora *Tommaso, detto Didimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi, per morire con lui!»

17 Gesú dunque, arrivato, trovò che Lazzaro era già da quattro giorni nel sepolcro. 18 Or Betania distava da *Gerusalemme circa quindici *stadi[b], 19 e molti Giudei erano andati da Marta e Maria per consolarle del loro fratello.

20 Come Marta ebbe udito che Gesú veniva, gli andò incontro; ma Maria stava seduta in casa. 21 Marta dunque disse a Gesú: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto; 22 e anche adesso so che tutto quello che chiederai a Dio, Dio te lo darà». 23 Gesú le disse: «Tuo fratello risusciterà». 24 Marta gli disse: «Lo so che risusciterà, nella risurrezione, nell'ultimo giorno». 25 Gesú le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26 e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?» 27 Ella gli disse: «Sí, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo».

28 Detto questo, se ne andò, e chiamò di nascosto Maria, sua sorella, dicendole: «Il Maestro è qui, e ti chiama». 29 Ed ella, udito questo, si alzò in fretta e andò da lui. 30 Or Gesú non era ancora entrato nel villaggio, ma era sempre nel luogo dove Marta lo aveva incontrato. 31 Quando dunque i Giudei, che erano in casa con lei e la consolavano, videro che Maria si era alzata in fretta ed era uscita, la seguirono, supponendo che si recasse al sepolcro a piangere.

32 Appena Maria fu giunta dov'era Gesú e l'ebbe visto, gli si gettò ai piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto». 33 Quando Gesú la vide piangere, e vide piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, fremette nello spirito, si turbò e disse: 34 «Dove l'avete deposto?» Essi gli dissero: «Signore, vieni a vedere!»

35 Gesú pianse.

36 Perciò i Giudei dicevano: «Guarda come l'amava!» 37 Ma alcuni di loro dicevano: «Non poteva, lui che ha aperto gli occhi al cieco, far sí che questi non morisse?»

38 Gesú dunque, fremendo di nuovo in sé stesso, andò al sepolcro. Era una grotta, e una pietra era posta all'apertura. 39 Gesú disse: «Togliete la pietra!» Marta, la sorella del morto, gli disse: «Signore, egli puzza già, perché siamo al quarto giorno». 40 Gesú le disse: «Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?» 41 Tolsero dunque la pietra. Gesú, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, ti ringrazio perché mi hai esaudito. 42 Io sapevo bene che tu mi esaudisci sempre; ma ho detto questo a motivo della folla che mi circonda, affinché credano che tu mi hai mandato». 43 Detto questo, gridò ad alta voce: «Lazzaro, vieni fuori!» 44 Il morto uscí, con i piedi e le mani avvolti da fasce, e il viso coperto da un sudario. Gesú disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare».

45 Perciò molti Giudei, che erano venuti da Maria e avevano visto le cose fatte da Gesú, credettero in lui. 46 Ma alcuni di loro andarono dai *farisei e raccontarono loro quello che Gesú aveva fatto.

Congiura contro Gesú

47 (B)I capi dei *sacerdoti e i farisei, quindi, riunirono il *sinedrio e dicevano: «Che facciamo? Perché quest'uomo fa molti segni miracolosi[c]. 48 Se lo lasciamo fare, tutti crederanno in lui; e i Romani verranno e ci distruggeranno come città[d] e come nazione». 49 Uno di loro, *Caiafa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla, 50 e non riflettete come torni a vostro vantaggio che un uomo solo muoia per il popolo e non perisca tutta la nazione». 51 Or egli non disse questo di suo; ma, siccome era sommo sacerdote in quell'anno, *profetizzò che Gesú doveva morire per la nazione; 52 e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire in uno i figli di Dio dispersi.

53 Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire. 54 Gesú quindi non andava piú apertamente tra i Giudei, ma si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Efraim; e là si trattenne con i suoi discepoli.

55 (C)La Pasqua dei Giudei era vicina e molti di quella regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. 56 Cercavano dunque Gesú; e, stando nel *tempio, dicevano tra di loro: «Che ve ne pare? Verrà alla *festa?» 57 Or i capi dei sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che se qualcuno sapesse dov'egli era, ne facesse denuncia perché potessero arrestarlo.

Proverbi 8

I meravigliosi precetti della saggezza

(A)La saggezza non chiama forse?
L'intelligenza non fa udire la sua
voce?

Essa sta in piedi in cima ai luoghi piú elevati,
sulla strada, agli incroci;

grida presso le *porte della città,
all'ingresso, negli androni:

«Chiamo voi, o uomini nobili,
la mia voce si rivolge ai figli del popolo.

Imparate, o semplici,
l'accorgimento,
e voi, stolti, diventate intelligenti!

Ascoltate, perché dirò cose
eccellenti,
le mie labbra si apriranno a insegnar cose rette.

Infatti, la mia bocca esprime
la verità,
le mie labbra detestano l'empietà.

Tutte le parole della mia bocca sono conformi a giustizia,
non c'è nulla di ambiguo o di perverso in esse.

Sono tutte rette per l'uomo
intelligente,
giuste per quelli che hanno trovato
la scienza.

10 Ricevete la mia istruzione anziché
l'argento,
e la scienza anziché l'oro scelto;

11 poiché la saggezza vale piú delle
perle,
tutti gli oggetti preziosi non la
equivalgono.

12 Io, la saggezza, sto con
l'accorgimento
e ho trovato la scienza della riflessione.

13 Il timore del Signore è odiare
il male;
io odio la superbia, l'arroganza,
la via del male e la bocca perversa.

14 A me appartiene il consiglio e il
successo;
io sono l'intelligenza, a me appartiene la forza.

15 Per mio mezzo regnano i re,
e i príncipi decretano ciò che è giusto.

16 Per mio mezzo governano i capi,
i nobili, tutti i *giudici della terra.

17 Io amo quelli che mi amano,
e quelli che mi cercano mi trovano.

18 Con me sono ricchezze e gloria,
i beni duraturi e la giustizia.

19 Il mio frutto è migliore dell'oro
fino,
il mio prodotto vale piú dell'argento
selezionato.

20 Io cammino per la via della
giustizia,
per i sentieri dell'equità,

21 per far ereditare ricchezze a quelli che mi amano,
e per riempire i loro tesori.

22 (B)Il Signore mi ebbe con sé[a]
al principio dei suoi atti,
prima di fare alcuna delle sue opere piú antiche.

23 Fui stabilita fin dall'eternità,
dal principio, prima che la terra fosse.

24 Fui generata quando non c'erano
ancora abissi,
quando ancora non c'erano sorgenti
rigurgitanti d'acqua.

25 Fui generata prima che i monti
fossero fondati,
prima che esistessero le colline,

26 quand'egli ancora non aveva fatto
né la terra né i campi
né le prime zolle della terra coltivabile.

27 Quand'egli disponeva i cieli io
ero là;
quando tracciava un circolo sulla
superficie dell'abisso,

28 quando condensava le nuvole
in alto,
quando rafforzava le fonti dell'abisso,

29 quando assegnava al mare il suo
limite
perché le acque non oltrepassassero
il loro confine,
quando poneva le fondamenta della
terra,

30 io ero presso di lui come
un artefice;
ero sempre esuberante di gioia giorno
dopo giorno,
mi rallegravo in ogni tempo in sua
presenza;

31 mi rallegravo nella parte abitabile
della sua terra,
trovavo la mia gioia tra i figli degli
uomini.

32 Ora, figlioli, ascoltatemi;
beati quelli che osservano le mie vie!

33 Ascoltate l'istruzione, siate saggi,
e non la rifiutate!

34 Beato l'uomo che mi ascolta,
che veglia ogni giorno alle mie porte,
che vigila alla soglia della mia casa!

35 Chi mi trova infatti trova la vita
e ottiene il favore del Signore.

36 Ma chi pecca contro di me, fa torto a se stesso;
tutti quelli che mi odiano, amano
la morte.

Efesini 1

Indirizzo e saluti(A)

(B)*Paolo, *apostolo di Cristo Gesú per volontà di Dio, ai santi che sono in *Efeso[a] e ai fedeli in Cristo Gesú. Grazia a voi e pace da Dio, nostro Padre, e dal Signore Gesú Cristo.

Benedizioni in Gesú Cristo

(C)Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesú Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo. In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesú Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio. In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé, 10 per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra. 11 In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà, 12 per essere a lode della sua gloria; noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo. 13 In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il *vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, 14 il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria.

Preghiera di Paolo per gli Efesini

15 (D)Perciò anch'io, avendo udito parlare della vostra fede nel Signore Gesú e del vostro amore per tutti i santi, 16 non smetto mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere, 17 affinché il Dio del nostro Signore Gesú Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione perché possiate conoscerlo pienamente; 18 egli illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate a quale speranza vi ha chiamati, qual è la ricchezza della gloria della sua eredità che vi riserva tra i santi, 19 e qual è verso di noi, che crediamo, l'immensità della sua potenza. 20 Questa potente efficacia della sua forza egli l'ha mostrata in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nel cielo, 21 al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro. 22 Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo alla chiesa, 23 che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento[b] ogni cosa in tutti.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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