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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Esodo 22

Danni causati a terzi e riparazioni

22 (A)«Se uno ruba un bue o una pecora e li ammazza o li vende, restituirà cinque buoi per il bue e quattro pecore per la pecora. Se il ladro, colto nell'atto di fare uno scasso, viene percosso e muore, non vi è delitto di omicidio. Se il sole è già sorto quando avviene il fatto, vi sarà delitto di omicidio. Il ladro dovrà risarcire il furto. Se non può farlo, sarà venduto per pagare ciò che ha rubato. Se il furto, bue o asino o pecora che sia, gli viene trovato vivo nelle mani, restituirà il doppio.

Se uno danneggia un campo o una vigna, lasciando andare le sue bestie a pascere nel campo altrui, risarcirà il danno con il meglio del suo campo e con il meglio della sua vigna.

Se divampa un fuoco e si propaga alle spine distruggendo il grano in covoni o il grano in piedi o il campo, chi avrà acceso il fuoco dovrà risarcire il danno.

Se uno affida al suo vicino del denaro o degli oggetti da custodire, ed essi siano stati rubati dalla casa di quest'ultimo, se il ladro si trova, restituirà il doppio. Se il ladro non si trova, il padrone della casa comparirà davanti a Dio per giurare che non si è appropriato della roba del suo vicino.

In ogni caso di delitto, sia che si tratti
di un bue o di un asino o di una pecora o di un vestito o di qualunque oggetto perduto del quale uno dica: “È questo qui!” la causa delle due parti verrà davanti a Dio; colui che Dio condannerà, restituirà il doppio al suo prossimo.

10 Se uno dà in custodia al suo vicino un asino, un bue, una pecora o qualunque altra bestia, ed essa muore o resta storpiata o è portata via senza che ci siano testimoni, 11 interverrà fra le due parti il giuramento del Signore per sapere se colui che aveva la bestia in custodia non si è appropriato della roba del suo vicino. Il padrone della bestia si accontenterà del giuramento, e l'altro non sarà tenuto a risarcire i danni. 12 Ma se la bestia gli è stata rubata, egli dovrà risarcire il danno al padrone di essa. 13 Se la bestia è stata sbranata, la esibirà come prova, e non sarà tenuto a risarcimento per la bestia sbranata.

14 Se uno prende in prestito dal suo vicino una bestia, e questa resta storpiata o muore essendo assente il padrone di essa, egli dovrà risarcire il danno. 15 Ma se il padrone era con lui, egli non dovrà pagare i danni. Se la bestia è stata presa a nolo, la sua perdita è compresa nel prezzo del nolo.

Prescrizioni varie

16 (B)«Se uno seduce una fanciulla non ancora fidanzata e si unisce a lei, dovrà pagare la sua dote e prenderla in moglie. 17 Se il padre di lei rifiuta assolutamente di dargliela, il seduttore pagherà una somma pari alla dote che si è soliti dare per le fanciulle.

18 Non lascerai vivere la *strega.

19 Chi si accoppia con una bestia dovrà essere messo a morte.

20 Chi offre sacrifici ad altri dèi, anziché solo al Signore, sarà sterminato come anatema.

21 (C)«Non maltratterai lo straniero e non l'opprimerai, perché anche voi foste stranieri nel paese d'Egitto.

22 Non affliggerete la vedova, né l'orfano. 23 Se in qualche modo li affliggi, ed essi gridano a me, io udrò senza dubbio il loro grido; 24 la mia ira si accenderà, io vi ucciderò con la spada, le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.

25 Se tu presti del denaro a qualcuno del mio popolo, al povero che è presso di te, non ti comporterai con lui da usuraio; non gli imporrai interesse.

26 Se prendi in pegno il vestito del tuo prossimo, glielo restituirai prima che tramonti il sole; 27 perché esso è l'unica sua coperta, è la veste con cui si avvolge il corpo. Con che dormirebbe? E se egli grida a me, io lo udrò; perché sono misericordioso.

28 (D)«Non bestemmierai contro Dio e non maledirai il principe[a] del tuo popolo.

29 Non indugerai a offrirmi il tributo dell'abbondanza delle tue raccolte e di ciò che cola dai tuoi frantoi. Mi darai il primogenito dei tuoi figli. 30 Lo stesso farai del tuo grosso e del tuo minuto bestiame: il loro primo parto rimarrà sette giorni presso la madre; l'ottavo giorno me lo darai.

31 Voi sarete degli uomini santi per me; non mangerete carne di bestia trovata sbranata nei campi; la getterete ai cani.

Giovanni 1

Prologo(A)

(B)Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno sopraffatta[a].

Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era *Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui. Egli stesso non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce. La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo. 10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto. 11 È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; 12 ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome; 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.

14 E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.

15 Giovanni gli ha reso testimonianza, esclamando: «Era di lui che io dicevo: “Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me. 16 Infatti, dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia”». 17 Poiché la legge è stata data per mezzo di *Mosè; la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesú Cristo. 18 Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito[b] Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere.

Testimonianza di Giovanni il battista

19 (C)Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei mandarono da *Gerusalemme dei *sacerdoti e dei *Leviti per domandargli: «Tu chi sei?» 20 Egli confessò e non negò; confessò dicendo: «Io non sono il Cristo».

21 Essi gli domandarono: «Chi sei dunque? Sei *Elia?» Egli rispose: «Non lo sono». «Sei tu il *profeta?» Egli rispose: «No». 22 Essi dunque gli dissero: «Chi sei? affinché diamo una risposta a quelli che ci hanno mandati. Che dici di te stesso?» 23 Egli disse: «Io sono la voce di uno che grida nel deserto:
“Raddrizzate la via del Signore[c]”, come ha detto il profeta *Isaia».
24 Quelli che erano stati mandati da lui erano del gruppo dei *farisei; 25 e gli domandarono: «Perché dunque battezzi, se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?» 26 Giovanni rispose loro, dicendo: «Io battezzo in acqua[d]; tra di voi è presente uno che voi non conoscete, 27 colui che viene dopo di me, al quale io non sono degno di sciogliere il legaccio dei calzari!»

28 Queste cose avvennero in *Betania[e] di là dal *Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

29 (D)Il giorno seguente, Giovanni vide Gesú che veniva verso di lui e disse: «Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! 30 Questi è colui del quale dicevo: “Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perché egli era prima di me”. 31 Io non lo conoscevo; ma appunto perché egli sia manifestato a *Israele, io sono venuto a battezzare in acqua». 32 Giovanni rese testimonianza, dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui. 33 Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare in acqua[f], mi ha detto: “Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quello che battezza con lo Spirito Santo”. 34 E io ho veduto e ho attestato che questi è il *Figlio di Dio».

35 Il giorno seguente, Giovanni era di nuovo là con due dei suoi discepoli; 36 e fissando lo sguardo su Gesú, che passava, disse: «Ecco l'Agnello di Dio!» 37 I suoi due discepoli, avendolo udito parlare, seguirono Gesú. 38 Gesú, voltatosi, e osservando che lo seguivano, domandò loro: «Che cercate?» Ed essi gli dissero: «*Rabbí (che, tradotto, vuol dire Maestro), dove abiti?» 39 Egli rispose loro: «Venite e vedrete». Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con lui quel giorno. Era circa la decima *ora[g].

I primi discepoli

40 (E)*Andrea, fratello di *Simon *Pietro, era uno dei due che avevano udito Giovanni e avevano seguito Gesú. 41 Egli per primo trovò suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia[h]» (che, tradotto, vuol dire Cristo); 42 e lo condusse da Gesú. Gesú lo guardò e disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; tu sarai chiamato *Cefa» (che si traduce «Pietro» ).

43 Il giorno seguente, Gesú volle partire per la *Galilea; trovò *Filippo, e gli disse: «Seguimi». 44 Filippo era di Betsàida, della città di Andrea e di Pietro.

45 Filippo trovò *Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesú da *Nazaret, figlio di *Giuseppe». 46 Natanaele gli disse: «Può forse venir qualcosa di buono da Nazaret?» Filippo gli rispose: «Vieni a vedere». 47 Gesú vide Natanaele che gli veniva incontro e disse di lui: «Ecco un vero Israelita in cui non c'è frode». 48 Natanaele gli chiese: «Da che cosa mi conosci?» Gesú gli rispose: «Prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto il fico, io ti ho visto». 49 Natanaele gli rispose: «Rabbí, tu sei il *Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele». 50 Gesú rispose e gli disse: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, tu credi? Tu vedrai cose maggiori di queste». 51 Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul *Figlio dell'uomo».

Giobbe 40

Giobbe riconosce di essere indegno

40 (A)Il Signore continuò a
rispondere a *Giobbe e disse:

«Il censore dell'Onnipotente vuole
ancora contendere con lui?
Colui che censura Dio ha una risposta
a tutto questo?»

Allora Giobbe rispose al Signore
e disse:

«Ecco, io sono troppo meschino;
che ti potrei rispondere?
Io mi metto la mano sulla bocca.

Ho parlato una volta, ma non
riprenderò la parola,
due volte, ma non lo farò piú».

L'ippopotamo e il coccodrillo

(B)Il Signore allora rispose a Giobbe
dalla tempesta, e disse:

«Cingiti i fianchi come un prode;
ti farò delle domande e tu insegnami!

Vuoi proprio annullare il mio
giudizio?
Condannare me per giustificare te
stesso?

Hai un braccio pari a quello di Dio,
o una voce che tuoni come la sua?

10 Su via, ad¢rnati di maestà, di
grandezza,
rivèstiti di splendore, di magnificenza!

11 Dà libero sfogo ai furori della tua
ira;
scruta tutti i superbi e abbassali!

12 Scruta tutti i superbi e umiliali!
Schiaccia gli empi dovunque stanno!

13 Seppelliscili tutti assieme nella
polvere,
copri di bende la loro faccia nel buio
della tomba!

14 Allora, anch'io ti loderò,
perché la tua destra ti avrà dato
la vittoria.

15 (C)«Guarda l'ippopotamo che ho fatto al pari di te;
esso mangia l'erba come il bue.

16 Ecco la sua forza è nei suoi lombi,
il suo vigore nei muscoli del ventre.

17 Stende rigida come un cedro la coda;
i nervi delle sue cosce sono intrecciati insieme.

18 Le sue ossa sono tubi di bronzo;
le sue membra, sbarre di ferro.

19 Esso è il capolavoro di Dio;
colui che lo fece l'ha fornito di falce[a],

20 perché i monti gli producono
la pastura;
là tutte le bestie dei campi gli
scherzano intorno.

21 Si sdraia sotto i loti,
nel folto dei canneti, in mezzo
alle paludi.

22 I loti lo coprono della loro ombra,
i salici del torrente lo circondano.

23 Straripi pure il fiume, esso non
trema;
rimane calmo, anche se avesse un
*Giordano alla gola.

24 Potrebbe qualcuno impadronirsene assalendolo di fronte,
o prenderlo con le reti per forargli
il naso?

25 Prenderai forse il coccodrillo[b]
all'amo?
Gli assicurerai la lingua con la corda?

26 Gli passerai un giunco per le narici?
Gli forerai le mascelle con l'uncino?

27 Ti rivolgerà esso molte suppliche?
Ti dirà delle parole dolci?

28 Farà esso alleanza con te,
perché tu lo prenda per sempre al tuo servizio?

29 Scherzerai con lui come fosse
un uccello?
Lo attaccherai a un filo per divertire
le tue ragazze?

30 Ne trafficheranno forse i pescatori?
Lo spartiranno essi fra i negozianti?

31 Gli coprirai la pelle di frecce
e la testa di ramponi?

32 Mettigli un po' le mani addosso!
«Ti ricorderai del combattimento
e non ci tornerai!

2 Corinzi 10

Paolo difende la propria autorità apostolica

10 (A)Io, *Paolo, vi esorto per la mansuetudine e la mitezza di Cristo, io, che quando sono presente tra di voi sono umile, ma quando sono assente sono ardito nei vostri confronti, vi prego di non obbligarmi, quando sarò presente, a procedere arditamente con quella fermezza con la quale intendo agire contro taluni che pensano che noi camminiamo secondo la carne.

In realtà, sebbene viviamo nella carne[a], non combattiamo secondo la carne; infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo; e siamo pronti a punire ogni disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sarà completa.

Voi guardate all'apparenza delle cose. Se uno è convinto dentro di sé di appartenere a Cristo, consideri anche questo dentro di sé: che com'egli è di Cristo, cosí lo siamo anche noi. Infatti se anche volessi vantarmi un po' piú dell'autorità, che il Signore ci ha data per la vostra edificazione e non per la vostra rovina, non avrei motivo di vergognarmi. Dico questo perché non sembri che io cerchi d'intimidirvi con le mie lettere. 10 Qualcuno dice infatti: «Le sue lettere sono severe e forti; ma la sua presenza fisica è debole e la sua parola è cosa da nulla». 11 Quel tale si convinca che come siamo a parole, per
mezzo delle lettere, quando siamo assenti, cosí saremo anche a fatti quando saremo presenti.

12 (B)Poiché noi non abbiamo il coraggio di classificarci o confrontarci con certuni che si raccomandano da sé; i quali però, misurandosi secondo la loro propria misura e paragonandosi tra di loro stessi, mancano d'intelligenza. 13 Noi, invece, non ci vanteremo oltre misura, ma entro la misura del campo di attività di cui Dio ci ha segnato i limiti, dandoci di giungere anche fino a voi. 14 Noi infatti non oltrepassiamo i nostri limiti, come se non fossimo giunti fino a voi; perché siamo realmente giunti fino a voi con il *vangelo di Cristo. 15 Non ci vantiamo oltre misura di fatiche altrui, ma nutriamo speranza che, crescendo la vostra fede, saremo tenuti in maggior considerazione tra di voi nei limiti del campo di attività assegnatoci, 16 per poter evangelizzare anche i paesi che sono di là dal vostro senza vantarci, nel campo altrui, di cose già preparate. 17 Ma chi si vanta, si vanti nel Signore[b]. 18 Perché non colui che si raccomanda da sé è approvato, ma colui che il Signore raccomanda.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

Copyright © 1994 by Società Biblica di Ginevra