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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
1 Cronache 16

Organizzazione del servizio del tabernacolo; cantico di Davide

16 (A)Portarono dunque l'*arca di Dio e la collocarono in mezzo alla tenda che *Davide aveva eretta per quella; e si offrirono olocausti e sacrifici di riconoscenza davanti a Dio. Quando Davide ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di riconoscenza, benedisse il popolo nel nome del Signore; e distribuí a tutti gli *Israeliti, uomini e donne, un pane per uno, una porzione di carne, e un dolce d'uva secca.

Poi stabilí davanti all'arca del Signorealcuni dei *Leviti per fare il servizio, per invocare, celebrare e lodare il Signore, Dio d'Israele. Erano: *Asaf, il capo; Zaccaria, il secondo dopo di lui; poi Ieiel, Semiramot, Ieiel, Mattitia, Eliab, Benaia, Obed-Edom e Ieiel. Sonavano saltèri e cetre, e Asaf sonava i cembali; i *sacerdoti Benaia e Iaaziel sonavano continuamente la tromba davanti all'arca del patto di Dio. Allora, in quel giorno, Davide diede per la prima volta ad Asaf e ai suoi fratelli l'incarico di cantare le lodi del Signore:

«Lodate il Signore, invocate il suo nome;
fate conoscere le sue gesta fra i popoli.

Cantategli, salmeggiategli,
meditate su tutte le sue meraviglie.

10 Gloriatevi del suo santo nome;
si rallegri il cuore di quelli che cercano il Signore!

11 Cercate il Signore e la sua forza,
cercate sempre il suo volto!

12 Ricordatevi delle meraviglie che egli ha fatte,
dei suoi miracoli e dei giudizi della sua bocca,

13 o voi, discendenza d'Israele, suo servo,
figli di *Giacobbe, suoi eletti!

14 Egli, il Signore, è il nostro Dio;
i suoi giudizi si impongono su tutta la terra.

15 Ricordatevi per sempre del suo patto,
della parola da lui data per mille generazioni,

16 del patto che fece con *Abramo,
del suo giuramento fatto a *Isacco,

17 e che confermò a Giacobbe come uno statuto,
a Israele come un patto eterno,

18 dicendo: «A te darò il paese di *Canaan
come tua parte di eredità».

19 Non erano allora che poca gente,
pochissimi e stranieri nel paese,

20 e andavano da una nazione all'altra,
da un regno a un altro popolo.

21 Egli non permise a nessuno di opprimerli;
anzi, castigò dei re per amor loro,

22 dicendo: «Non toccate i miei *unti
e non fate male ai miei *profeti».

23 Cantate al Signore, abitanti di tutta la terra,
annunziate di giorno in giorno la sua salvezza!

24 Raccontate la sua gloria fra le nazioni
e le sue meraviglie fra tutti i popoli!

25 Perché il Signore è grande e degno di sovrana lode;
egli è tremendo sopra tutti gli dèi.

26 Poiché tutti gli dèi dei popoli son idoli vani,
ma il Signore ha fatto i cieli.

27 Splendore e maestà sono davanti a lui,
forza e gioia sono nella sua dimora.

28 Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e forza.

29 Date al Signore la gloria dovuta al suo nome,
portategli offerte e venite in sua presenza.
Prostratevi davanti al Signore vestiti di sacri ornamenti,

30 tremate davanti a lui, abitanti di tutta la terra!
Il mondo è stabile e non sarà smosso.

31 Si rallegrino i cieli e gioisca la terra!
Si dica fra le nazioni:
«Il Signore regna».

32 Risuoni il mare e quanto esso contiene;
esulti la campagna e tutto quel che è in essa.

33 Gli alberi delle foreste esultino
davanti al Signore, poich'egli viene a giudicare la terra.

34 Celebrate il Signore, perché egli è buono,
perché la sua bontà dura per sempre.

35 E dite: «Salvaci, o Dio della nostra salvezza!
Raccoglici fra le nazioni e liberaci,
affinché celebriamo il tuo santo nome
e mettiamo la nostra gloria nel lodarti».

36 Benedetto sia il Signore, Dio d'Israele,
d'eternità in eternità!
E tutto il popolo disse: «Amen»; e lodò il Signore.

37 Poi Davide lasciò là, davanti all'arca del patto del Signore, Asaf e i suoi fratelli perché fossero sempre di servizio davanti all'arca, secondo le necessità di ogni giorno. 38 Lasciò Obed-Edom e Cosa e i loro fratelli, in numero di sessantotto: Obed-Edom, figlio di Iedutun, e Cosa, come portieri.

39 Lasciò pure il sacerdote *Sadoc e i sacerdoti suoi fratelli davanti al *tabernacolo del Signore, sull'alto luogo che era a Gabaon, 40 perché offrissero olocausti al Signore, sull'altare degli olocausti, sempre, mattina e sera, ed eseguissero tutto quello che sta scritto nella legge che il Signore ha prescritto a Israele. 41 Con essi erano Eman, Iedutun, e gli altri che erano stati scelti e designati per nome per lodare il Signore, perché la sua bontà dura in eterno. 42 Eman e Iedutun erano con essi, con trombe e cembali per la musica, e con degli strumenti per i cantici in lode di Dio. I figli di Iedutun erano addetti alla porta.

43 Tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua, e Davide se ne ritornò per benedire la propria casa.

Giacomo 3

Esortazione a tenere a freno la lingua

(A)Fratelli miei, non siate in molti a far da maestri, sapendo che ne subiremo un piú severo giudizio, poiché manchiamo tutti in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. Se mettiamo il freno in bocca ai cavalli perché ci ubbidiscano, noi possiamo guidare anche tutto il loro corpo. Ecco, anche le navi, benché siano cosí grandi e siano spinte da venti impetuosi, sono guidate da un piccolo timone, dovunque vuole il ti- moniere. Cosí anche la lingua è un piccolo membro, eppure si vanta di grandi cose. Osservate: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta! Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'*iniquità. Posta com'è fra le nostre membra, contamina tutto il corpo e, infiammata dalla *geenna, dà fuoco al ciclo della vita[a]. Ogni specie di bestie, uccelli, rettili e animali marini si può domare, ed è stata domata dalla razza umana; ma la lingua, nessun uomo la può domare; è un male continuo, è piena di veleno mortale. Con essa benediciamo il Signore e Padre; e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio. 10 Dalla medesima bocca escono benedizioni e maledizioni. Fratelli miei, non dev'essere cosí. 11 La sorgente getta forse dalla medesima apertura il dolce e l'amaro? 12 Può forse, fratelli miei, un fico produrre olive, o una vite fichi? Neppure una sorgente salata può dare acqua dolce.

Sapienza umana e sapienza che viene dall'alto

13 (B)Chi fra voi è saggio e intelligente? Mostri con la buona condotta le sue opere compiute con mansuetudine e saggezza. 14 Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità. 15 Questa non è la saggezza che scende dall'alto; ma è terrena, animale e diabolica. 16 Infatti dove c'è invidia e contesa, c'è disordine e ogni cattiva azione. 17 La saggezza che viene dall'alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia. 18 Il frutto della giustizia si semina nella pace per coloro che si adoperano per la pace.

Abdia

Profezia sulla rovina di Edom(A)

(B)Visione di *Abdia.
Cosí parla il Signore, Dio, riguardo a *Edom:
«Abbiamo ricevuto un messaggio dal Signore
e un ambasciatore è stato mandato alle nazioni:
“Alzatevi! Alziamoci contro di lui, alla guerra!”

Ecco, io ti rendo piccolo fra le nazioni,
tu sei profondamente disprezzato.

L'orgoglio del tuo cuore ti ha ingannato,
o tu che abiti nei crepacci delle rocce,
e stabilisci la tua abitazione in alto;
tu che dici in cuor tuo:
“Chi potrà farmi precipitare a terra?”

Anche se tu facessi il tuo nido in alto come l'aquila,
anche se tu lo mettessi fra le stelle,
io ti farò precipitare di lassú», dice il Signore.

«Se ladri o briganti venissero a te di notte,
come saresti rovinato!
Non ruberebbero forse a loro piacimento?
Se dei vendemmiatori venissero da te,
non lascerebbero niente da racimolare.

Oh, come è stato frugato *Esaú!
Come sono stati cercati i suoi nascondigli!

Tutti i tuoi alleati ti hanno respinto sino alla frontiera;
quelli che erano in pace con te ti hanno ingannato, hanno avuto il sopravvento su di te;
quelli che mangiano il tuo pane tendono un'insidia sotto i tuoi piedi,
e tu non hai discernimento!

Quel giorno», dice il Signore,
«io farò sparire i saggi da Edom
e il discernimento dal monte di Esaú.

I tuoi prodi, o Teman, saranno terrorizzati,
e cosí tutti quelli del monte di Esaú periranno nel massacro.

10 A causa della violenza fatta a tuo fratello *Giacobbe,
tu sarai coperto di vergogna
e sarai sterminato per sempre.

11 Quel giorno tu eri presente,
il giorno in cui gli stranieri portavano via il suo esercito,
e i forestieri entravano per le sue
porte
e tiravano a sorte su *Gerusalemme;
anche tu eri come uno di loro.

12 Ah! non gioire per il giorno della sventura di tuo fratello.
Non ti rallegrare per i figli di *Giuda nel giorno della loro rovina.
Non parlare con tanta arroganza nel giorno dell'angoscia.

13 Non passare per la porta del mio popolo il giorno della sua sventura;
non gioire, anche tu, della sua afflizione il giorno della sua sventura;
non metter le mani sul suo esercito il giorno della sua sventura.

14 Non appostarti ai bivi per sterminare i suoi fuggiaschi
e non consegnare al nemico i suoi superstiti, nel giorno della sventura!

15 Infatti il *giorno del Signore è vicino per tutte le nazioni
e come hai fatto, cosí sarà fatto a te:
le tue azioni ti ricadranno sul capo.

16 Come voi avete bevuto sul mio monte santo,
cosí berranno tutte le nazioni;
berranno e si ingozzeranno,
e saranno come se non fossero mai state.

17 (C)«Ma sul monte *Sion ci saranno degli scampati, ed esso sarà santo;
e la casa di Giacobbe possederà ciò che le appartiene.

18 La casa di Giacobbe sarà un fuoco, e la casa di *Giuseppe una
fiamma;
e la casa d'Esaú come paglia
che essi incendieranno e consumeranno;
non rimarrà piú nulla della casa di Esaú»,
perché il Signore ha parlato.

19 Quelli della regione meridionale possederanno il monte di Esaú;
quelli della pianura possederanno il paese dei *Filistei,
il territorio di *Efraim e quello di *Samaria;
e *Beniamino possederà *Galaad.

20 I deportati di questo esercito, i figli d'*Israele,
possederanno il paese dei *Cananei fino a Sarepta,
e i deportati di Gerusalemme che sono a Sefarad,
possederanno le città della regione meridionale.

21 I salvati saliranno sul monte Sion
per giudicare la montagna di Esaú.
Allora il regno sarà del Signore.

Luca 5

Gesú chiama i suoi primi discepoli; la pesca miracolosa

(A)Mentre egli stava in piedi sulla riva del lago di *Gennesaret e la folla si stringeva intorno a lui per udire la parola di Dio, Gesú vide due barche ferme a riva: da esse i pescatori erano smontati e lavavano le reti. Montato su una di quelle barche, che era di *Simone, lo pregò di scostarsi un poco da terra; poi, sedutosi sulla barca, insegnava alla folla.

Com'ebbe terminato di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo, e gettate le reti per pescare». Simone gli rispose: «Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiamo preso nulla; però, secondo la tua parola, getterò le reti». E, fatto cosí, presero una tal quantità di pesci, che le reti si rompevano. Allora fecero segno ai loro compagni dell'altra barca, di venire ad aiutarli. Quelli vennero e riempirono tutt'e due le barche, tanto che affondavano. Simon *Pietro, veduto ciò, si gettò ai piedi di Gesú, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Perché spavento aveva colto lui, e tutti quelli che erano con lui, per la quantità di pesci che avevano presi, 10 e cosí pure *Giacomo e *Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Allora Gesú disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». 11 Ed essi, tratte le barche a terra, lasciarono ogni cosa e lo seguirono.

Gesú guarisce un lebbroso

12 (B)Mentre egli si trovava in una di quelle città[a], ecco un uomo tutto coperto di *lebbra, il quale, veduto Gesú, si gettò con la faccia a terra e lo pregò dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi purificarmi». 13 Ed egli stese la mano e lo toccò, dicendo: «Lo voglio, sii purificato». In quell'istante la lebbra sparí da lui. 14 Poi Gesú gli comandò di non dirlo a nessuno. «Ma va'», gli disse, «m¢strati al *sacerdote e offri per la tua purificazione ciò che *Mosè ha prescritto; e ciò serva loro di testimonianza».

15 Però la fama di lui si spandeva sempre piú; e moltissima gente si radunava per udirlo ed essere guarita dalle sue infermità. 16 Ma egli si ritirava nei luoghi deserti e pregava.

Gesú guarisce un paralitico

17 (C)Un giorno Gesú stava insegnando; e c'erano, là seduti, dei *farisei e dei *dottori della legge, venuti da tutti i villaggi della *Galilea, della *Giudea e da *Gerusalemme; e la potenza del Signore era con lui per compiere guarigioni. 18 Ed ecco degli uomini che portavano sopra un letto un paralitico, e cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. 19 Non trovando modo d'introdurlo a causa della folla, salirono sul *tetto e, fatta un'apertura fra le tegole, lo calarono giú con il suo lettuccio, in mezzo alla gente, davanti a Gesú. 20 Ed egli, veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi peccati ti sono perdonati». 21 Allora gli *scribi e i farisei cominciarono a ragionare, dicendo: «Chi è costui che bestemmia? Chi può perdonare i peccati se non Dio solo?» 22 Ma Gesú, conosciuti i loro pensieri, disse loro: «Che cosa pensate nei vostri cuori? 23 Che cosa è piú facile, dire: “I tuoi peccati ti sono perdonati”, oppure dire: “Àlzati e cammina?” 24 Ora, affinché sappiate che il *Figlio dell'uomo ha sulla terra il potere di perdonare i peccati, “Io ti dico”, disse al paralitico, “àlzati, prendi il tuo lettuccio, e va' a casa tua”». 25 E subito il paralitico si alzò in presenza loro, prese il suo giaciglio e se ne andò a casa sua, glorificando Dio. 26 Tutti furono presi da stupore e glorificavano Dio; e, pieni di spavento, dicevano: «Oggi abbiamo visto cose straordinarie».

Chiamata di Levi

27 (D)Dopo queste cose, egli uscí e notò un *pubblicano, di nome *Levi, che sedeva al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». 28 Ed egli, lasciata ogni cosa, si alzò e si mise a seguirlo.

29 Levi gli preparò un grande banchetto in casa sua; e una gran folla di pubblicani e di altre persone erano a tavola con loro. 30 I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai discepoli di Gesú: «Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?» 31 Gesú rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, bensí i malati. 32 Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori a ravvedimento».

Del digiuno; parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi

33 (E)Essi gli dissero: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e pregano; cosí pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono». 34 Gesú disse loro: «Potete far digiunare gli amici dello sposo, mentre lo sposo è con loro? 35 Ma verranno i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto: allora, in quei giorni, digiuneranno». 36 Disse loro anche una *parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo a un vestito vecchio; altrimenti strappa il nuovo, e il pezzo tolto dal nuovo non si adatta al vecchio. 37 Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo fa scoppiare gli otri, il vino si spande, e gli otri vanno perduti. 38 Ma il vino nuovo va messo in otri nuovi. 39 E nessuno, che abbia bevuto vino vecchio, ne desidera del nuovo, perché dice: “Il vecchio è buono”».

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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