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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
2 Re 23

Giosia distrugge l'idolatria

23 (A)Allora il re mandò a chiamare presso di sé tutti gli *anziani di *Giuda e di *Gerusalemme. Il re salí alla casa del Signore, con tutti gli uomini di Giuda, tutti gli abitanti di Gerusalemme, i *sacerdoti, i *profeti e tutto il popolo, piccoli e grandi, e lesse in loro presenza tutte le parole del libro del patto, che era stato trovato nella casa del Signore. Il re, stando in piedi sul palco, fece un patto davanti al Signore, impegnandosi a seguire il Signore, a osservare i suoi comandamenti, i suoi precetti e le sue leggi con tutto il cuore e con tutta l'anima, per mettere in pratica le parole di questo patto, scritte in questo libro. Tutto il popolo acconsentí al patto.

Il re ordinò al *sommo sacerdote Chilchia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della porta d'ingresso, di togliere dal *tempio del Signore tutti gli arredi che erano stati fatti per *Baal, per *Astarte e per tutto l'esercito celeste, e li bruciò fuori di Gerusalemme nei campi del *Chidron, e ne portò le ceneri a *Betel. Destituí i sacerdoti idolatri che i re di Giuda avevano istituito per offrire profumi negli alti luoghi delle città di Giuda e nei dintorni di Gerusalemme, e quelli pure che offrivano profumi a Baal, al sole, alla luna, ai segni dello zodiaco, e a tutto l'esercito del cielo. Tolse dalla casa del Signore l'idolo d'Astarte, che trasportò fuori da Gerusalemme verso il torrente Chidron; lo bruciò presso il torrente Chidron, lo ridusse in cenere, e ne gettò la cenere sulle tombe della gente del popolo. Demolí le case di quelli che si prostituivano, le quali si trovavano nella casa del Signore, e dove le donne tessevano tende per Astarte. Fece venire tutti i sacerdoti delle città di Giuda, profanò gli alti luoghi dove i sacerdoti avevano offerto incenso, da Gheba a Beer-Sceba, e abbatté i templi delle porte della città: quello che era all'ingresso della porta di Giosuè, governatore della città, e quello che era a sinistra della porta della città. Quei sacerdoti degli alti luoghi non salivano a sacrificare sull'altare del Signore a Gerusalemme: mangiavano però *pane azzimo in mezzo ai loro fratelli. 10 Profanò Tofet nella valle di Ben-Innom, affinché nessuno potesse piú far passare per il fuoco suo figlio o sua figlia in onore di *Moloc. 11 Soppresse i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole, all'ingresso della casa del Signore, presso l'abitazione dell'eunuco Netan-Melec, che era nel recinto del tempio; e diede alle fiamme i carri del sole. 12 Il re demolí gli altari che erano sulla *terrazza della camera superiore di Acaz, fatti dai re di Giuda, e gli altari fatti da *Manasse nei due *cortili della casa del Signore; e, dopo averli fatti a pezzi e tolti di là, ne gettò la polvere nel torrente Chidron. 13 Il re profanò gli alti luoghi che erano di fronte a Gerusalemme, a destra del monte della perdizione[a], e che *Salomone re d'*Israele aveva eretti in onore di Astarte, l'abominevole divinità dei *Sidoni, di *Chemos, l'abominevole divinità di *Moab, e di *Milcom, l'abominevole divinità degli *Ammoniti. 14 Spezzò le statue, abbatté gli idoli d'Astarte, e riempí d'ossa umane quei luoghi. 15 Abbatté pure l'altare che stava a Betel, e l'alto luogo, costruito da *Geroboamo, figlio di Nebat, il quale aveva fatto peccare Israele. Bruciò l'alto luogo e lo ridusse in polvere, e bruciò l'idolo d'Astarte.

16 (B)Poi Giosia, voltatosi, vide le tombe che stavano là sul monte; mandò a prelevare le ossa di quelle tombe, e le bruciò sull'altare, profanandolo, secondo la parola del Signore pronunziata dall'uomo di Dio, che aveva annunziato queste cose. 17 Poi disse: «Che monumento è quello che io vedo laggiú?» La gente della città rispose: «È la tomba dell'uomo di Dio, che venne da Giuda, e che proclamò contro l'altare di Betel queste cose che tu hai fatte». 18 Egli disse: «Lasciatelo stare; nessuno rimuova le sue ossa!» Cosí le sue ossa furono conservate con le ossa del profeta ch'era venuto da *Samaria.

19 Giosia fece anche sparire tutti i templi d'alti luoghi che erano nella città di Samaria e che i re d'Israele avevano fatti per provocare lo sdegno del Signore, e ne fece esattamente quel che aveva fatto a Betel. 20 Fece uccidere sugli altari tutti i sacerdoti degli alti luoghi che vi si trovavano, e su quegli altari bruciò ossa umane. Poi tornò a Gerusalemme.

Celebrazione della Pasqua

21 (C)Il re diede a tutto il popolo quest'ordine: «Celebrate la Pasqua in onore del Signore vostro Dio, come sta scritto in questo libro del patto». 22 Infatti la Pasqua non era stata celebrata cosí dal tempo dei *giudici che avevano governato Israele, e per tutto il tempo dei re d'Israele e dei re di Giuda; 23 ma nel diciottesimo anno del re Giosia quella Pasqua fu celebrata, in onore del Signore, a Gerusalemme.

24 Giosia fece anche sparire gli evocatori di spiriti e gli indovini, gli idoli domestici, gli idoli e tutte le abominazioni che si vedevano nel paese di Giuda e a Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge, scritte nel libro che il sacerdote Chilchia aveva trovato nella casa del Signore. 25 Prima di Giosia non c'è stato re che come lui si sia convertito al Signore con tutto il suo cuore, con tutta l'anima sua e con tutta la sua forza, seguendo in tutto la legge di *Mosè; e, dopo di lui, non ne è sorto uno simile. 26 Tuttavia il Signore non desistette dall'ira ardente che provava contro il regno di Giuda, a causa di tutte le offese con cui Manasse aveva provocato la sua ira. 27 Il Signore disse: «Farò sparire anche il regno di Giuda dalla mia presenza come ho fatto con il regno d'Israele; e respingerò Gerusalemme, la città che mi ero scelta, e la casa della quale avevo detto: “Là sarà il mio nome”».

28 Il rimanente delle azioni di Giosia, tutto quello che fece, è scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda.

29 Durante il suo regno, il *faraone Neco, re d'Egitto, andò a soccorrere il re d'Assiria, verso il fiume Eufrate. Il re Giosia lo affrontò, e il faraone, al primo scontro, lo uccise a Meghiddo. 30 I suoi servitori lo portarono via morto sopra un carro, da Meghiddo a Gerusalemme, dove lo seppellirono nella sua tomba. E il popolo del paese prese Ioacaz, figlio di Giosia, lo unse, e lo fece re al posto di suo padre.

Ioacaz, re di Giuda

31 (D)Ioacaz aveva ventitré anni quando cominciò a regnare, e regnò tre mesi a Gerusalemme. Il nome di sua madre era Camutal, figlia di Geremia da Libna.

32 Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, in tutto e per tutto come avevano fatto i suoi padri. 33 Il faraone Neco lo mise in catene a Ribla, nel paese di Camat, perché non regnasse piú a Gerusalemme; e impose al paese un tributo di cento *talenti d'argento e di un talento d'oro. 34 Il faraone Neco fece re Eliachim, figlio di Giosia, al posto di Giosia suo padre, e gli cambiò il nome in quello di Ioiachim; poi prese Ioacaz, e lo portò in Egitto, dove morí. 35 Ioiachim diede al faraone l'argento e l'oro; ma, per pagare quel denaro secondo l'ordine del faraone, tassò il paese, ciascuno in proporzione delle sue proprietà. Cosí raccolse dal popolo del paese l'argento e l'oro da dare al faraone Neco.

Ioiachim, re di Giuda; invasione di Nabucodonosor

36 (E)Ioiachim aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò undici anni a Gerusalemme. Il nome di sua madre era Zebudda, figlia di Pedaia da Ruma.

37 Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, in tutto e per tutto come avevano fatto i suoi padri.

Ebrei 5

Gesú superiore ai sommi sacerdoti dell'antico Patto

(A)Infatti ogni sommo sacerdote, preso tra gli uomini, è costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati; cosí può avere compassione verso gli ignoranti e gli erranti, perché anch'egli è soggetto a debolezza; ed è a motivo di questa che egli è obbligato a offrire dei sacrifici per i peccati, tanto per sé stesso quanto per il popolo.

Nessuno si prende da sé quell'onore; ma lo prende quando sia chiamato da Dio, come nel caso di *Aaronne. Cosí anche Cristo non si prese da sé la gloria di essere fatto sommo sacerdote, ma la ebbe da colui che gli disse:
«Tu sei mio Figlio;
oggi ti ho generato»[a].
6 Altrove egli dice anche:
«Tu sei *sacerdote in eterno
secondo l'ordine di *Melchisedec»[b].

Nei giorni della sua carne, con alte grida e con lacrime egli offrí preghiere e suppliche a colui che poteva salvarlo dalla morte ed è stato esaudito per la sua pietà. Benché fosse Figlio, imparò l'ubbidienza dalle cose che soffrí; e, reso perfetto, divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono, autore di salvezza eterna, 10 essendo da Dio proclamato sommo sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec[c].

Necessità di maturità spirituale

11 (B)Su questo argomento avremmo molte cose da dire, ma è difficile spiegarle a voi perché siete diventati lenti a comprendere. 12 Infatti, dopo tanto tempo dovreste già essere maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi siano insegnati i primi elementi degli oracoli di Dio; siete giunti al punto che avete bisogno di latte e non di cibo solido. 13 Ora, chiunque usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino; 14 ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell'uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male.

Gioele 2

(A)Sonate la tromba a *Sion!
Date l'allarme sul mio monte santo!
Tremino tutti gli abitanti del paese,
perché il *giorno del Signore viene, è vicino,

giorno di tenebre, di densa oscurità,
giorno di nubi e di fitta nebbia!
Come l'aurora, si sparge sui monti
un popolo numeroso e potente,
quale non se n'è mai visto prima,
e non se ne vedrà mai piú in appresso negli anni delle generazioni future.

Davanti a lui un fuoco divora,
dietro divampa una fiamma;
prima di lui, il paese era come il giardino dell'*Eden;
dopo di lui, è un deserto desolato;
nulla gli sfugge.

A vederli, sembrano cavalli,
corrono come dei cavalieri.

Sembra un fragore di carri,
quando saltano sulle vette dei monti;
crepitano come la fiamma
che brucia la stoppia;
sono come un popolo poderoso,
schierato in battaglia.

Davanti a loro tremano i popoli,
ogni volto impallidisce.

Corrono come prodi,
danno la scalata alle mura come guerrieri;
ognuno va diritto davanti a sé
e non devia dal proprio sentiero;

nessuno spinge il suo vicino,
ognuno avanza per la sua strada;
si slanciano in mezzo alle frecce,
non rompono le file.

Invadono la città,
corrono sulle mura;
salgono sulle case,
entrano per le finestre come ladri.

10 Davanti a loro la terra trema,
i cieli sono scossi,
il sole e la luna si oscurano,
le stelle perdono il loro splendore.

11 Il Signore fa sentire la sua voce davanti al suo esercito,
perché le sue schiere sono innumerevoli,
perché l'esecutore della sua parola è potente,
perché il giorno del Signore è grande, davvero terribile!
Chi potr sopportarlo?

Invito al ravvedimento

12 (B)«Nondimeno, anche adesso», dice il Signore,
«tornate a me con tutto il vostro cuore,
con digiuni, con pianti e con lamenti!»

13 Stracciatevi il cuore, non le vesti;
tornate al Signore, vostro Dio,
perché egli è misericordioso e pietoso,
lento all'ira e pieno di bontà,
e si pente del male che manda.

14 Può darsi che egli torni e si penta,
e lasci dietro a sé una benedizione:
un'offerta e una *libazione per il Signore, vostro Dio.

15 Sonate la tromba a Sion,
proclamate un digiuno, convocate una solenne assemblea!

16 Adunate il popolo, santificate l'assemblea!
Adunate i vecchi, i bambini,
e quelli che poppano ancora!
Esca lo sposo dalla sua camera,
e la sposa dalla camera nuziale!

17 Piangano, fra il portico e l'altare,
i *sacerdoti,
ministri del Signore,
e dicano: «Risparmia, o Signore, il tuo popolo
e non esporre la tua eredità all'infamia,
allo scherno delle nazioni!
Perché dovrebbero dire fra i popoli:
“Dov'è il loro Dio?”»

Promesse di benedizione

18 (C)Il Signore ha provato gelosia per il suo paese
e ha avuto pietà del suo popolo.

19 Il Signore ha risposto e ha detto al suo popolo:
«Ecco, io vi manderò grano,
vino, olio,
e voi ne sarete saziati;
e non vi esporrò piú all'infamia tra le nazioni.

20 Allontanerò da voi il nemico che viene dal settentrione,
lo respingerò verso una terra arida e desolata:
la sua avanguardia, verso il mare orientale,
la sua retroguardia, verso il mare occidentale;
la sua infezione salirà,
aumenterà il suo fetore»,
perché ha fatto cose grandi.

21 Non temere, o terra del paese,
gioisci, rallégrati,
perché il Signore ha fatto cose grandi!

22 Non temete, o animali selvatici,
perché i pascoli del deserto rinverdiscono,
perché gli alberi portano il loro frutto,
il fico e la vite producono abbondantemente!

23 Voi, figli di Sion, gioite, rallegratevi
nel Signore, vostro Dio,
perché vi dà la pioggia d'autunno in giusta misura,
e fa scendere per voi la pioggia, quella d'autunno e quella di primavera,
come prima.

24 Le aie saranno piene di grano,
i tini traboccheranno di vino e d'olio.

25 «Vi compenserò delle annate
divorate dal grillo,
dalla *cavalletta, dalla *locusta e dal bruco,
il grande esercito che avevo mandato contro di voi.

26 Mangerete a sazietà
e loderete il nome del Signore, vostro Dio,
che avrà operato per voi meraviglie,
e il mio popolo non sarà mai piú coperto di vergogna.

27 Conoscerete che io sono in mezzo a *Israele,
che io sono il Signore, vostro Dio, e non ce n'è nessun altro;
e il mio popolo non sarà mai piú coperto di vergogna.

28 (D)«Dopo questo, avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona:
i vostri figli e le vostre figlie *profetizzeranno,
i vostri vecchi faranno dei sogni,
i vostri giovani avranno delle visioni.

29 Anche sui servi e sulle serve,
spargerò in quei giorni il mio Spirito.

30 Farò prodigi nei cieli e sulla terra:
sangue, fuoco, e colonne di fumo.

31 Il sole sarà cambiato in tenebre,
e la luna in sangue,
prima che venga il grande e terribile giorno del Signore.

32 Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato[a];
poiché sul monte Sion e a *Gerusalemme vi sarà salvezza,
come ha detto il Signore,
cosí pure fra i superstiti che il Signore chiamerà[b].

Salmi 142

Preghiera nella tribolazione

142 (A)Cantico di *Davide, quand'era nella spelonca. Preghiera.
Io grido con la mia voce al Signore;
con la mia voce supplico il Signore.

Sfogo il mio pianto davanti a lui,
espongo davanti a lui la mia
tribolazione.

Quando lo spirito mio è abbattuto
in me,
tu conosci il mio sentiero.
Sulla via per la quale io cammino,
essi hanno teso un laccio per me.

Guarda alla mia destra e vedi;
non c'è nessuno che mi riconosca.
Ogni rifugio mi è venuto a mancare;
nessuno si prende cura dell'anima mia.

Io grido a te, o Signore.
Io dico: «Tu sei il mio rifugio,
la mia parte nella terra dei viventi».

Sii attento al mio grido,
perché son ridotto agli estremi.
Liberami dai miei persecutori,
perché sono piú forti di me.

Libera l'anima mia dalla prigione,
perché io celebri il tuo nome.
I giusti trionferanno con me,
perché m'avrai colmato di beni.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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