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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Giudici 5

Cantico di Debora

(A)In quel giorno, *Debora cantò questo cantico con *Barac, figlio di Abinoam:
Poiché dei capi si sono messi alla testa del popolo in *Israele,
poiché il popolo si è mostrato volenteroso,
benedite il Signore!

Ascoltate, o re! Porgete orecchio, o príncipi!
Al Signore, sí, io canterò,
salmeggerò al Signore, al Dio d'Israele.

O Signore, quando uscisti dal *Seir,
quando venisti dai campi di *Edom,
la terra tremò, e anche i cieli si sciolsero,
anche le nubi si sciolsero in acqua.

I monti furono scossi per la presenza del Signore,
anche il Sinai, là, fu scosso davanti al Signore, al Dio d'Israele!

(B)Ai giorni di Samgar, figlio di Anat,
ai giorni di Iael, le strade erano abbandonate,
e i viandanti seguivano sentieri tortuosi.

I capi mancavano in Israele; mancavano,
finché non venni io, Debora,
finché non venni io, come una madre in Israele.

Si sceglievano nuovi dèi,
e la guerra era alle porte.
Si scorgeva forse uno scudo, una lancia,
fra i quarantamila uomini d'Israele?

Il mio cuore va ai condottieri d'Israele!
O voi che vi offriste volenterosi fra il popolo,
benedite il Signore!

10 Voi che cavalcate asine bianche,
voi che sedete su ricchi tappeti,
e voi che camminate per le vie, cantate!

11 Lungi dalle grida degli arcieri, là tra gli abbeveratoi,
si celebrino gli atti di giustizia del Signore,
gli atti di giustizia dei suoi capi in Israele!
Allora il popolo del Signore discese alle porte.

12 Dèstati, dèstati, Debora!
Dèstati, dèstati, intona un canto!
Àlzati, Barac, e prendi i tuoi prigionieri, o figlio di Abinoam!

13 Allora scese un residuo, alla voce dei nobili scese un popolo,
il Signore scese con me fra i prodi.

14 Da *Efraim vennero quelli che stanno sul monte *Amalec[a];
al tuo séguito venne *Beniamino fra le tue genti;
da Machir scesero dei capi,
e da *Zabulon quelli che portano il bastone del comando.

15 I príncipi d'*Issacar furono con Debora;
quale fu Barac, tale fu Issacar:
egli si precipitò nella valle sulle orme di lui.
Presso i ruscelli di *Ruben,
le decisioni furono coraggiose!

16 Perché sei rimasto fra gli ovili
ad ascoltare il flauto dei pastori?
Presso i ruscelli di Ruben,
le decisioni furono coraggiose!

17 *Galaad non ha lasciato la sua dimora oltre il *Giordano;
e *Dan, perché si è tenuto sulle sue navi?
*Ascer è rimasto presso la riva del mare,
e si è riposato nei suoi porti.

18 Zabulon è un popolo che ha rischiato la vita,
cosí pure *Neftali,
sulle alture della campagna.

19 I re vennero, combatterono;
allora combatterono i re di *Canaan
a Taanac, presso le acque di Meghiddo;
non ne riportarono un pezzo d'argento.

20 Dai cieli si combatté:
gli astri, nel loro corso, combatterono contro Sisera.

21 Il torrente Chison li travolse,
l'antico torrente, il torrente Chison.
Anima mia, avanti, con forza!

22 Allora gli zoccoli dei cavalli martellavano il suolo,
al galoppo, al galoppo dei loro guerrieri in fuga.

23 Maledite Meroz, dice l'angelo del Signore;
maledite, maledite i suoi abitanti,
perché non vennero in soccorso del Signore,
in soccorso del Signore insieme con i prodi!

24 (C)Benedetta sia fra le donne Iael,
moglie di Eber, il Cheneo!
Fra le donne che stanno sotto le tende, sia benedetta!

25 Egli chiese dell'acqua e lei gli diede del latte;
in una coppa d'onore gli offerse della crema.

26 Con una mano prese il piuolo;
e con la destra, il martello degli operai;
colpí Sisera, gli spaccò la testa,
gli fracassò e gli trapassò le tempie.

27 Ai piedi di Iael egli si piegò, cadde, giacque disteso;
ai suoi piedi si piegò e cadde;
là, dove si piegò, cadde esanime.

28 La madre di Sisera guarda dalla finestra
e grida attraverso l'inferriata:
Perché il suo carro tarda ad arrivare?
Perché sono cosí lente le ruote dei suoi carri?

29 Le piú sagge delle sue dame le rispondono,
e anche lei replica a sé stessa:

30 Non trovano forse bottino? Non se lo stanno forse dividendo?
Una fanciulla, due fanciulle per ognuno;
a Sisera un bottino di vesti variopinte;
un bottino di vesti variopinte e ricamate,
variopinte e ricamate d'ambo i lati
per le spalle del vincitore!

31 Cosí periscano tutti i tuoi nemici, o Signore!
Coloro che ti amano siano come il sole
quando si alza in tutta la sua forza!
Cosí il paese ebbe pace per quarant'anni.

Atti 9

La conversione di Saulo

(A)*Saulo, sempre spirante minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote, e gli chiese delle lettere per le *sinagoghe di *Damasco affinché, se avesse trovato dei seguaci della Via[a], uomini e donne, li potesse condurre legati a *Gerusalemme.

E durante il viaggio, mentre si avvicinava a Damasco, avvenne che, d'improvviso, sfolgorò intorno a lui una luce dal cielo e, caduto in terra, udí una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?» Egli domandò: «Chi sei, Signore?» E il Signore: «Io sono Gesú, che tu perseguiti. [Ti é duro recalcitrare contro il pungolo. Egli, tutto tremante e spaventato, disse: Signore, che vuoi che io faccia? Il Signore gli disse:] Àlzati, entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». Gli uomini che facevano il viaggio con lui rimasero stupiti, perché udivano la voce, ma non vedevano nessuno. Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla; e quelli, conducendolo per mano, lo portarono a Damasco, dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda.

10 Or a Damasco c'era un discepolo di nome *Anania; e il Signore gli disse in visione: «Anania!» Egli rispose: «Eccomi, Signore». 11 E il Signore a lui: «Àlzati, va' nella strada chiamata Diritta, e cerca in casa di Giuda uno di *Tarso chiamato Saulo; poiché ecco, egli è in preghiera, 12 e ha visto in visione un uomo, chiamato Anania, entrare e imporgli le mani perché ricuperi la vista». 13 Ma Anania rispose: «Signore, ho sentito dire da molti di quest'uomo quanto male abbia fatto ai tuoi santi[b] in Gerusalemme. 14 E qui ha ricevuto autorità dai capi dei *sacerdoti per incatenare tutti coloro che invocano il tuo nome». 15 Ma il Signore gli disse: «Va', perché egli è uno strumento che ho scelto per portare il mio nome davanti ai popoli[c], ai re, e ai figli *d'Israele; 16 perché io gli mostrerò quanto debba soffrire per il mio nome».

17 Allora Anania andò, entrò in quella casa, gli impose le mani e disse: «Fratello Saulo, il Signore, quel Gesú che ti è apparso sulla strada per la quale venivi, mi ha mandato perché tu riacquisti la vista e sia riempito di Spirito Santo». 18 In quell'istante gli caddero dagli occhi come delle squame, e ricuperò la vista; poi, alzatosi, fu battezzato. 19 E, dopo aver preso cibo, gli ritornarono le forze. Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, 20 e si mise subito a predicare nelle sinagoghe che Gesú è il *Figlio di Dio. 21 Tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Ma costui non è quel tale che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocano questo nome ed era venuto qua con lo scopo di condurli incatenati ai capi dei sacerdoti?» 22 Ma Saulo si fortificava sempre di piú e confondeva i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesú è il Cristo.

Saulo a Gerusalemme e a Tarso; il persecutore perseguitato

23 (B)Parecchi giorni dopo, i Giudei deliberarono di ucciderlo; 24 ma Saulo venne a conoscenza del loro complotto. Essi facevano persino la guardia alle porte, giorno e notte, per ucciderlo; 25 ma i discepoli lo presero di notte e lo calarono dalle mura dentro una cesta.

26 Quando fu giunto a Gerusalemme, tentava di unirsi ai discepoli; ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo. 27 Allora *Barnaba lo prese con sé, lo condusse dagli *apostoli, e raccontò loro come durante il viaggio aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come a Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesú. 28 Da allora, Saulo andava e veniva con loro in Gerusalemme, e predicava con franchezza nel nome del Signore; 29 discorreva pure e discuteva con gli ellenisti[d]; ma questi cercavano di ucciderlo. 30 I fratelli, saputolo, lo condussero a *Cesarea, e di là lo mandarono a Tarso.

31 Cosí la chiesa, per tutta la *Giudea, la *Galilea e la *Samaria, aveva pace, ed era edificata; e, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, cresceva costantemente di numero.

Enea, il paralitico guarito da Pietro

32 (C)Avvenne che mentre *Pietro andava a far visita a tutti si recò anche dai santi residenti a Lidda. 33 Là trovò un uomo di nome Enea, che da otto anni giaceva paralitico in un letto. 34 Pietro gli disse: «Enea, Gesú Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto». Egli subito si alzò. 35 E tutti gli abitanti di Lidda e di *Saron lo videro e si convertirono al Signore.

Tabita risuscitata da Pietro

36 (D)A *Ioppe c'era una discepola, di nome Tabita, che, tradotto, vuol dire Gazzella: ella faceva molte opere buone ed elemosine. 37 Proprio in quei giorni si ammalò e morí. E, dopo averla lavata, la deposero in una stanza di sopra. 38 Poiché Lidda era vicina a Ioppe, i discepoli, udito che Pietro era là, mandarono due uomini per pregarlo che senza indugio andasse da loro. 39 Pietro allora si alzò e partí con loro. Appena arrivato, lo condussero nella stanza di sopra; e tutte le vedove si presentarono a lui piangendo, mostrandogli tutte le tuniche e i vestiti che Gazzella faceva, mentre era con loro. 40 Ma Pietro, fatti uscire tutti, si mise in ginocchio, e pregò; e, voltatosi verso il corpo, disse: «Tabita, àlzati». Ella aprí gli occhi; e, visto Pietro, si mise seduta. 41 Egli le diede la mano e la fece alzare; e, chiamati i santi e le vedove, la presentò loro in vita. 42 Ciò fu risaputo in tutta Ioppe, e molti credettero nel Signore. 43 Pietro rimase molti giorni a Ioppe, presso un certo Simone conciatore di pelli.

Geremia 18

Il vaso del vasaio

18 (A)Ecco la parola che fu rivolta a *Geremia da parte del Signore:

«Àlzati, scendi in casa del vasaio,
e là ti farò udire le mie parole».

Allora io scesi in casa del vasaio,
ed ecco egli stava lavorando alla ruota;

il vaso che faceva si guastò,
come succede all'argilla in mano del vasaio; da capo ne fece un altro
come a lui parve bene di farlo.

La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

«Casa d'*Israele, non posso io far di voi quello che fa questo vasaio?»
Dice il Signore.
«Ecco, quel che l'argilla è in mano al vasaio,
voi lo siete in mano mia, casa d'*Israele!

A un dato momento io parlo riguardo a una nazione, riguardo a un regno,
di sradicare, di abbattere, di distruggere;

ma, se quella nazione contro la quale ho parlato, si converte dalla sua malvagità,
io mi pento del male che avevo pensato di farle.

In un altro momento io parlo riguardo a una nazione, a un regno,
di costruire e di piantare;

10 ma, se quella nazione fa ciò che è male ai miei occhi
senza dare ascolto alla mia voce,
io mi pento del bene di cui avevo parlato di colmarla.

Insensibilità di Giuda

11 (B)«Ora parla agli uomini di *Giuda e agli abitanti di *Gerusalemme, e di':
“Cosí parla il Signore:
Ecco, io preparo contro di voi del male,
e formo contro di voi un disegno.
Si converta ora ciascuno di voi dalla sua malvagità,
cambiate le vostre vie e le vostre azioni!”

12 Ma costoro dicono: “È inutile;
noi vogliamo camminare seguendo i nostri pensieri,
vogliamo agire ciascuno seguendo la caparbietà del nostro cuore malvagio”».

13 Perciò, cosí parla il Signore:
«Chiedete dunque fra le nazioni
chi ha udito tali cose!
La vergine d'Israele ha fatto una cosa orribile, enorme.

14 La neve del Libano scompare mai dalle rocce che dominano la campagna?
O le acque che vengono di lontano, fresche, correnti, si asciugano mai?

15 Eppure il mio popolo mi ha dimenticato, offre profumi agli idoli vani;
lo hanno fatto inciampare nelle sue vie, che erano i sentieri antichi,
per seguire sentieri laterali, una via non appianata,

16 e per far cosí del loro paese una desolazione, un oggetto di continuo scherno;
talché tutti quelli che vi passano rimangono stupiti e scuotono il capo.

17 Io li disperderò davanti al nemico, come fa il vento orientale;
io volterò loro le spalle e non la faccia nel giorno della loro calamità».

Congiura contro Geremia

18 (C)Essi hanno detto:
«Venite, tramiamo insidie contro Geremia;
poiché la legge non verrà meno per mancanza di *sacerdoti,
né il consiglio per mancanza di saggi, né la parola per mancanza di *profeti.
Venite, attacchiamolo con la lingua
e non diamo retta a nessuna delle sue parole».

19 Signore, volgi a me la tua attenzione
e odi la voce dei miei avversari.

20 Il male sarà forse reso in cambio del bene?
Essi infatti hanno scavato una fossa per me.
Ricòrdati come io mi sono presentato davanti a te
per parlare in loro favore,
e per distogliere la tua ira da loro.

21 Perciò abbandona i loro figli alla fame;
dalli in balia della spada;
le loro mogli siano private di figli e rimangano vedove;
i loro mariti siano feriti a morte;
i loro giovani siano colpiti dalla spada in battaglia.

22 Un grido si oda uscire dalle loro case,
quando tu farai piombar su di loro all'improvviso le bande nemiche;
poiché hanno scavato una fossa per catturarmi,
e hanno teso dei lacci ai miei piedi.

23 Tu, Signore, conosci tutti i loro disegni contro di me per farmi morire;
non perdonare la loro *iniquità,
non cancellare il loro peccato davanti ai tuoi occhi!
Siano essi abbattuti davanti a te!
Agisci contro di loro nel giorno della tua ira!

Marco 4

Parabola del seminatore

(A)Gesú si mise di nuovo a insegnare presso il mare. Una gran folla si radunò intorno a lui. Perciò egli, montato su una barca, vi sedette stando in mare, mentre tutta la folla era a terra sulla riva. Egli insegnava loro molte cose in *parabole, e diceva loro nel suo insegnamento:

«Ascoltate: il seminatore uscí a seminare. Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono. Un'altra cadde in un suolo roccioso dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma quando il sole si levò, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridí. Un'altra cadde fra le spine; le spine crebbero e la soffocarono, ed essa non fece frutto. 8 Altre parti caddero nella buona terra; portarono frutto, che venne su e crebbe, e giunsero a dare il trenta, il sessanta e il cento per uno». Poi disse: «Chi ha orecchi per udire oda».

10 Quando egli fu solo, quelli che gli stavano intorno con i dodici lo interrogarono sulle parabole. 11 Egli disse loro: «A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a quelli che sono di fuori, tutto viene esposto in parabole, affinché: 12 “Vedendo, vedano sí, ma non discernano; udendo, odano sí, ma non comprendano; affinché non si convertano, e i peccati non siano loro perdonati[a]”». 13 Poi disse loro: «Non capite questa parabola? Come comprenderete tutte le altre parabole?

14 Il seminatore semina la parola. 15 Quelli che sono lungo la strada, sono coloro nei quali è seminata la parola; e quando l'hanno udita, subito viene Satana e porta via la parola seminata in loro. 16 E cosí quelli che ricevono il seme in luoghi rocciosi sono coloro che, quando odono la parola, la ricevono subito con gioia; 17 ma non hanno in sé radice e sono di corta durata; poi, quando vengono tribolazione e persecuzione a causa della parola, sono subito sviati. 18 E altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine; cioè coloro che hanno udito la parola; 19 poi gli impegni mondani, l'inganno delle ricchezze, l'avidità delle altre cose, penetrati in loro, soffocano la parola, che cosí riesce infruttuosa. 20 Quelli poi che hanno ricevuto il seme in buona terra sono coloro che odono la parola e l'accolgono e fruttano il trenta, il sessanta e il cento per uno».

La lampada sul candeliere

21 (B)Poi diceva ancora: «Si prende forse la lampada per metterla sotto il *vaso o sotto il letto? Non la si prende invece per metterla sul *candeliere? 22 Poiché non vi è nulla che sia nascosto se non per essere manifestato; e nulla è stato tenuto segreto, se non per essere messo in luce. 23 Se uno ha orecchi per udire oda».

24 Diceva loro ancora: «Badate a ciò che udite. Con la misura con la quale misurate sarete misurati pure voi; e a voi sarà dato anche di piú; 25 poiché a chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che ha».

Il seme che da sé germoglia e cresce

26 (C)Diceva ancora: «Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno, 27 e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come. 28 La terra da sé stessa dà il suo frutto: prima l'erba, poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato. 29 Quando il frutto è maturo, subito il mietitore vi mette la falce perché l'ora della mietitura è venuta».

Il granello di senape

30 (D)Diceva ancora: «A che paragoneremo il regno di Dio, o con quale parabola lo rappresenteremo? 31 Esso è simile a un granello di senape, il quale, quando lo si è seminato in terra, è il piú piccolo di tutti i semi che sono sulla terra; 32 ma quando è seminato, cresce e diventa piú grande di tutti gli ortaggi; e fa dei rami tanto grandi, che all'ombra loro possono ripararsi gli uccelli del cielo».

33 Con molte parabole di questo genere esponeva loro la parola, secondo quello che potevano intendere. 34 Non parlava loro senza parabola; ma in privato ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Gesú calma la tempesta

35 (E)In quello stesso giorno, alla sera, Gesú disse loro: «Passiamo all'altra riva». 36 I discepoli, congedata la folla, lo presero, cosí com'era, nella barca. C'erano delle altre barche con lui. 37 Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava le onde nella barca, tanto che questa già si riempiva. 38 Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. I discepoli lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che noi moriamo?» 39 Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!» Il vento cessò e si fece gran bonaccia. 40 Egli disse loro: «Perché siete cosí paurosi? Non avete ancora fede?» 41 Ed essi furono presi da gran timore e si dicevano gli uni gli altri: «Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?»

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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