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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Giosué 8

La presa di Ai

(A)Poi il Signore disse a *Giosuè: «Non temere, e non ti sgomentare! Prendi con te tutta la gente di guerra, àlzati e sali contro Ai. Guarda, io do in tua mano il re di Ai, il suo popolo, la sua città e il suo paese. Tu tratterai Ai e il suo re come hai trattato *Gerico e il suo re; ne prenderete per voi soltanto il bottino e il bestiame. Tendi un'imboscata dietro la città».

Giosuè dunque con tutta la gente di guerra si alzò per salire contro Ai. Egli scelse trentamila uomini valenti e prodi, li fece partire di notte e diede loro quest'ordine: «Tenderete un'imboscata dietro la città; non allontanatevi troppo dalla città e siate tutti pronti. Io e tutto il popolo che è con me ci accosteremo alla città e, quando essi usciranno contro di noi come la prima volta, ci metteremo in fuga davanti a loro. Essi c'inseguiranno finché noi li avremo attirati lontano dalla città, perché diranno: “Essi fuggono dinanzi a noi come la prima volta”. E noi fuggiremo davanti a loro. Voi allora uscirete dall'imboscata e v'impadronirete della città; il Signore, il vostro Dio, la darà in mano vostra. E quando avrete preso la città, la incendierete; farete come ha detto il Signore. Badate bene, questo è l'ordine che io vi do». Cosí Giosuè li mandò, e quelli andarono al luogo dell'imboscata, e si fermarono fra *Betel e Ai, a occidente di Ai; ma Giosuè rimase quella notte in mezzo al popolo.

10 La mattina presto si alzò, passò in rassegna il popolo, e salí contro Ai: egli con gli *anziani d'*Israele, alla testa del popolo. 11 E tutta la gente di guerra che era con lui salí, si avvicinò, giunse di fronte alla città, e si accampò a nord di Ai. Tra lui e Ai c'era una valle. 12 Giosuè prese circa cinquemila uomini, con i quali tese un'imboscata fra Betel e Ai, a occidente della città. 13 Il popolo sistemò tutto l'accampamento a nord della città e tese l'imboscata a occidente della città; ma Giosuè, durante quella notte, si spinse avanti in mezzo alla valle.

14 Quando il re di Ai vide questo, la gente della città si alzò in fretta di buon mattino; e il re e tutto il suo popolo uscirono contro Israele, per dargli battaglia al punto convenuto, al principio della pianura; perché il re non sapeva che c'era un'imboscata contro di lui dietro la città. 15 Allora Giosuè e tutto Israele, fingendosi battuti da quelli, si misero in fuga verso il deserto. 16 E tutto il popolo che era nella città fu chiamato a raccolta per inseguirli; e inseguirono Giosuè e furono attirati lontano dalla città. 17 Non ci fu uomo, in Ai e in Betel, che non uscisse dietro a Israele. Lasciarono la città aperta e inseguirono Israele.

18 Allora il Signore disse a Giosuè: «Stendi verso Ai la lancia che hai in mano, perché io sto per dare Ai in tuo potere». E Giosuè stese verso la città la lancia che aveva in mano. 19 E subito, non appena ebbe steso la mano, gli uomini dell'imboscata uscirono dal luogo dov'erano, entrarono di corsa nella città, la presero, e s'affrettarono ad appiccarvi il fuoco. 20 E la gente di Ai, voltandosi indietro, guardò, e vide che il fumo della città saliva al cielo; e non vi fu per loro alcuna possibilità di fuggire né da una parte né dall'altra, perché il popolo che fuggiva verso il deserto si era voltato contro quelli che lo inseguivano. 21 Giosuè e tutto Israele, vedendo che quelli dell'imboscata avevano preso la città e che il fumo saliva dalla città, tornarono indietro, e batterono la gente di Ai. 22 Anche gli altri uscirono dalla città contro di loro; cosicché gli uomini di Ai furono presi in mezzo da Israele, avendo gli uni di qua e gli altri di là; e Israele li batté in modo che non ne rimase né superstite né fuggiasco. 23 Ma il re di Ai lo presero vivo e lo portarono da Giosuè.

24 Quando Israele ebbe finito di uccidere tutti gli abitanti di Ai nella campagna, nel deserto dove quelli l'avevano inseguito, e tutti furono caduti sotto i colpi della spada finché non ne rimasero piú, tutto Israele tornò verso Ai e la mise a fil di spada. 25 Tutti quelli che caddero in quel giorno, fra uomini e donne, furono dodicimila: vale a dire tutta la gente di Ai. 26 Giosuè non ritirò la mano che aveva stesa con la lancia, finché non ebbe sterminato tutti gli abitanti di Ai. 27 Israele prese per sé soltanto il bestiame e il bottino di quella città, secondo l'ordine che il Signore aveva dato a Giosuè. 28 Giosuè incendiò dunque Ai e la ridusse per sempre in un mucchio di rovine com'è ancora oggi. 29 Quanto al re di Ai, l'appese a un albero, e ve lo lasciò fino a sera; ma al tramonto del sole Giosuè ordinò che il cadavere fosse calato dall'albero; e lo gettarono all'ingresso della porta della città, e gli ammassarono sopra un gran mucchio di pietre, che rimane ancora al giorno d'oggi.

Lettura delle maledizioni e delle benedizioni

30 (B)Allora Giosuè costruí un altare al Signore, Dio d'Israele, sul monte *Ebal, 31 come *Mosè, servo del Signore, aveva ordinato ai figli d'Israele, e come sta scritto nel libro della legge di Mosè: un altare di pietre intatte sulle quali nessun ferro era passato; e i figli d'Israele offrirono su di esso olocausti al Signore, e fecero sacrifici di riconoscenza. 32 E là, su delle pietre, Giosuè scrisse una copia della legge che Mosè aveva scritta in presenza dei figli d'Israele.

33 Tutto Israele, i suoi anziani, i suoi ufficiali e i suoi *giudici stavano in piedi ai due lati dell'*arca, di fronte ai *sacerdoti levitici che portavano l'arca del patto del Signore: gli stranieri come gli Israeliti di nascita, metà dal lato del monte *Gherizim, metà dal lato del monte Ebal, come Mosè, servo del Signore, aveva da prima ordinato che si benedicesse il popolo d'Israele. 34 Dopo questo, Giosuè lesse tutte le parole della legge, le benedizioni e le maledizioni, secondo tutto ciò che è scritto nel libro della legge. 35 Non vi fu parola, di tutto ciò che Mosè aveva comandato, che Giosuè non leggesse in presenza di tutta la comunità d'Israele, delle donne, dei bambini e degli stranieri che camminavano in mezzo a loro.

Salmi 139

Onniscienza di Dio

139 (A)Al direttore del coro.
Salmo di *Davide.
Signore, tu mi hai esaminato e mi
conosci.

Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo,
tu comprendi da lontano il mio
pensiero.

Tu mi scruti quando cammino
e quando riposo,
e conosci a fondo tutte le mie vie.

Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua,
che tu, Signore, già la conosci appieno.

Tu mi circondi, mi stai di fronte
e alle spalle,
e poni la tua mano su di me.

La conoscenza che hai di me è
meravigliosa,
troppo alta perché io possa arrivarci.

Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito,
dove fuggirò dalla tua presenza?

Se salgo in cielo tu vi sei;
se scendo nel *soggiorno dei morti,
eccoti là.

Se prendo le ali dell'alba
e vado ad abitare all'estremità
del mare,

10 anche là mi condurrà la tua mano
e mi afferrerà la tua destra.

11 Se dico: «Certo le tenebre mi
nasconderanno
e la luce diventerà notte intorno a me»,

12 le tenebre stesse non possono
nasconderti nulla
e la notte per te è chiara come il giorno;
le tenebre e la luce ti sono uguali.

13 Sei tu che hai formato le mie reni,
che mi hai intessuto nel seno
di mia madre.

14 Io ti celebrerò, perché sono stato
fatto in modo stupendo.
Meravigliose sono le tue opere,
e l'anima mia lo sa molto bene.

15 Le mie ossa non ti erano nascoste,
quando fui formato in segreto
e intessuto nelle profondità della terra.

16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo
e nel tuo libro erano tutti scritti
i giorni che mi eran destinati,
quando nessuno d'essi era sorto ancora.

17 Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio!
Quant'è grande il loro insieme!

18 Se li voglio contare, sono piú
numerosi della sabbia;
quando mi sveglio sono ancora con te.

19 Certo, tu ucciderai l'empio, o Dio;
perciò allontanatevi da me uomini
sanguinari.

20 Essi parlano contro di te
malvagiamente;
i tuoi nemici si servono del tuo nome
per sostenere la menzogna.

21 Signore, non odio forse quelli che ti odiano?
E non detesto quelli che insorgono
contro di te?

22 Io li odio di un odio perfetto;
li considero miei nemici.

23 Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore.
Mettimi alla prova e conosci i miei
pensieri.

24 Vedi se c'è in me qualche via
*iniqua
e guidami per la via eterna.

Geremia 2

Rimproveri al popolo di Giuda

(A)La parola del Signore mi fu ancora rivolta in questi termini:
«Va', e grida alle orecchie di *Gerusalemme:
“Cosí dice il Signore:
Io mi ricordo dell'affetto che avevi per me quand'eri giovane,
del tuo amore da fidanzata,
quando mi seguivi nel deserto,
in una terra non seminata.

*Israele era consacrato al Signore,
egli era le primizie della sua rendita;
tutti quelli che lo divoravano si rendevano colpevoli,
e la calamità piombava su di loro”», dice il Signore.

Ascoltate la parola del Signore, o casa di *Giacobbe,
e voi tutte le famiglie della casa d'Israele!

Cosí parla il Signore:
«Quale *iniquità hanno trovato i vostri padri in me,
che si sono allontanati da me,
e sono andati dietro alla vanità, e sono diventati essi stessi vanità?

Essi non hanno detto: “Dov'è il Signore
che ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto,
che ci ha condotti per il deserto,
per un paese di solitudine e di crepacci,
per un paese di siccità e di ombra di morte,
per un paese per il quale nessuno passò mai
e dove non abitò mai nessuno?”

Io vi ho condotti in un paese che è un frutteto,
perché ne mangiaste i frutti e i buoni prodotti;
ma voi, quando vi siete entrati, avete contaminato il mio paese
e avete fatto della mia eredità un'abominazione.

Non hanno detto i sacerdoti: “Dov'è il Signore?”
I depositari della legge non mi hanno conosciuto,
i pastori mi sono stati infedeli,
i *profeti hanno profetato nel nome di *Baal,
e sono andati dietro a cose che non giovano a nulla.

Perciò io contenderò ancora in giudizio con voi», dice il Signore,
«e contenderò con i figli dei vostri figli.

10 Passate dunque nelle isole di Chittim, e guardate!
Mandate a Chedar e osservate bene,
e guardate se avvenne mai qualcosa di simile!

11 C'è forse una nazione che abbia cambiato i suoi dèi,
sebbene non siano dèi?
Ma il mio popolo ha cambiato la sua gloria per ciò che non giova a nulla.

12 O cieli, stupite di questo;
inorridite e restate attoniti», dice il Signore.

13 «Il mio popolo infatti ha commesso due mali:
ha abbandonato me, la sorgente d'acqua viva,
e si è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate,
che non tengono l'acqua.

14 (B)«Israele è forse uno schiavo? È forse uno schiavo nato in casa?
Perché dunque è diventato una preda?

15 I leoncelli ruggono contro di lui, fanno udire la loro voce,
e riducono il suo paese in una desolazione;
le sue città sono bruciate e non ci sono piú abitanti.

16 Persino gli abitanti di Nof[a] e di Tafanes
ti divorano il cranio.

17 Tutto questo non ti succede forse
perché hai abbandonato il Signore, il tuo Dio,
mentre egli ti guidava per la buona via?

18 E ora, perché vai per la via che conduce in Egitto
per andare a bere l'acqua del Nilo[b]?
o perché vai per la via che conduce in Assiria
per andare a bere l'acqua dell'Eufrate[c]?

19 La tua malvagità è quella che ti castiga;
le tue infedeltà sono la tua punizione.
Sappi dunque e vedi che cattiva e amara cosa
è abbandonare il Signore, il tuo Dio,
e il non aver di me nessun timore»,
dice il Signore, Dio degli eserciti.

20 (C)«Già da lungo tempo tu hai spezzato il tuo giogo,
rotto le tue catene,
e hai detto: “Non voglio piú servire!”
Ma sopra ogni alto colle
e sotto ogni albero verdeggiante
ti sei buttata giú come una prostituta.

21 Eppure, io ti avevo piantata come una nobile vigna,
tutta del miglior ceppo;
come mai ti sei trasformata in tralci
degenerati di una vigna a me non familiare?

22 Anche se ti lavassi con il nitro
e usassi molto sapone,
la tua iniquità lascerebbe una macchia davanti a me»,
dice il Signore, Dio.

23 «Come puoi dire: “Non mi sono contaminata,
non sono andata dietro ai Baali”?
Guarda i tuoi passi nella valle,
riconosci quello che hai fatto,
dromedaria leggera e vagabonda!

24 Asina selvatica, abituata al deserto,
che sbuffa nell'ardore della sua passione!
Chi le impedirà di soddisfare le sue voglie?
Tutti quelli che la cercano non hanno da affaticarsi:
la trovano nel suo mese.

25 Guarda che il tuo piede non si scalzi
e che la tua gola non s'inaridisca!
Ma tu hai detto: “Non c'è rimedio; no,
io amo gli stranieri e andrò dietro a loro!”

26 Come il ladro è confuso quand'è colto sul fatto,
cosí sono confusi quelli della casa d'Israele:
essi, i loro re, i loro capi,
i loro sacerdoti e i loro profeti,

27 i quali dicono al legno: “Tu sei mio padre”,
e alla pietra: “Tu ci hai dato la vita!”
Poiché essi mi hanno voltato le spalle e non la faccia;
ma nel tempo della loro sventura dicono:
“Àlzati e salvaci!”

28 Dove sono i tuoi dèi che ti sei fatti?
Si alzino, se ti possono salvare nel tempo della tua sventura!
Infatti, o *Giuda, tu hai tanti dèi quante città.

29 (D)«Perché mi contestate?
Voi tutti mi siete stati infedeli», dice il Signore.

30 «Invano ho colpito i vostri figli;
non ne hanno ricevuto correzione;
la vostra spada ha divorato i vostri profeti
come un leone distruttore.

31 Gente, considerate la parola del Signore!
Io sono stato forse un deserto
o un paese di fitte tenebre per Israele?
Perché dice il mio popolo: “Noi siamo liberi,
non vogliamo tornare piú da te”?

32 La fanciulla può forse dimenticare i suoi ornamenti,
o la sposa la sua cintura?
Eppure il mio popolo ha dimenticato me,
da giorni innumerevoli.

33 Come sei brava a trovare la via per cercare l'amore!
Hai di che insegnare persino alle donne malvagie!

34 Anche sulla tua veste si trova
il sangue di poveri innocenti,
che tu non hai còlto in flagrante delitto di scasso;

35 eppure, dopo tutto questo, tu dici: “Io sono innocente;
certo l'ira sua si è distolta da me”.
Ecco io ti condannerò
perché hai detto: “Non ho peccato”.

36 Perché hai tanta premura di cambiare strada?
Anche dall'Egitto riceverai confusione,
come già l'hai ricevuta dall'Assiria.

37 Anche di là uscirai con le mani sul capo;
perché il Signore rigetta quelli nei quali tu confidi,
e tu non riuscirai nel tuo intento per loro mezzo».

Matteo 16

Gesú rimprovera i farisei

16 (A)I *farisei e i *sadducei si avvicinarono a lui per metterlo alla prova e gli chiesero di mostrar loro
un segno dal cielo.
Ma egli rispose: «Quando si fa sera, voi dite: “Bel tempo, perché il cielo rosseggia!” e la mattina dite: “Oggi tempesta, perché il cielo rosseggia cupo!” L'aspetto del cielo lo sapete dunque discernere, e i segni dei tempi non riuscite a discernerli? Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno, e segno non le sarà dato se non quello di *Giona». E, lasciatili, se ne andò.

I discepoli, passati all'altra riva, si erano dimenticati di prendere dei pani. E Gesú disse loro: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei e dei sadducei». Ed essi ragionavano tra di loro e dicevano: «Egli parla cosí, perché non abbiamo preso dei pani». Ma Gesú se ne accorse e disse: «Gente di poca fede, perché discutete tra di voi del fatto di non aver pane? Non capite ancora? Non vi ricordate dei cinque pani dei cinquemila uomini e quante ceste ne portaste via? 10 Né dei sette pani dei quattromila uomini e quanti panieri ne portaste via? 11 Come mai non capite che non è di pani che io vi parlavo? Ma guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei». 12 Allora capirono che non aveva loro detto di guardarsi dal lievito del pane, ma dall'insegnamento dei farisei e dei sadducei.

Pietro riconosce in Gesú il Cristo

13 (B)Poi Gesú, giunto nei dintorni di *Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che sia il *Figlio dell'uomo?» 14 Essi risposero: «Alcuni dicono *Giovanni il battista; altri, *Elia; altri, *Geremia o uno dei *profeti». 15 Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» 16 *Simon *Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il *Figlio del Dio vivente».

17 Gesú, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. 18 E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra[a] edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades[b] non la potranno vincere. 19 Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli». 20 Allora ordinò ai suoi discepoli di non dire a nessuno che egli era il Cristo.

Gesú annuncia la sua morte e la sua risurrezione

21 (C)Da allora Gesú cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a *Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli *anziani, dei capi dei *sacerdoti, degli *scribi, ed essere ucciso, e risuscitare il terzo giorno. 22 Pietro, trattolo da parte, cominciò a rimproverarlo, dicendo: «Dio non voglia, Signore! Questo non ti avverrà mai». 23 Ma Gesú, voltatosi, disse a Pietro: «Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini».

Il prezzo del discepolato

24 (D)Allora Gesú disse ai suoi discepoli: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. 25 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà. 26 Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l'anima[c] sua? O che darà l'uomo in cambio dell'anima sua? 27 Perché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo l'opera sua. 28 In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il Figlio dell'uomo venire nel suo regno».

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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