Print Page Options
Previous Prev Day Next DayNext

M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Giudici 15

Imprese di Sansone contro i Filistei

15 (A)Al tempo della mietitura del grano, *Sansone andò a visitare sua moglie, le portò un capretto e disse: «Voglio entrare in camera da mia moglie». Ma il padre di lei non gli permise di entrare e gli disse: «Io credevo sicuramente che tu l'avessi presa in odio, perciò l'ho data al tuo compagno; sua sorella minore non è piú bella di lei? Prendila dunque al suo posto». Sansone rispose loro: «Questa volta, non avrò colpa, se farò del male ai *Filistei».

Sansone se ne andò e catturò trecento sciacalli; prese pure delle fiaccole, mise gli sciacalli coda contro coda e una fiaccola in mezzo, fra le due code. Poi accese le fiaccole, fece correre gli sciacalli per i campi di grano dei Filistei e bruciò i covoni ammassati, il grano ancora in piedi e perfino gli uliveti.

I Filistei chiesero: «Chi ha fatto questo?» Fu risposto: «Sansone, il genero del Timneo, perché questi gli ha preso la moglie e l'ha data al compagno di lui». I Filistei salirono e bruciarono lei e suo padre. Sansone disse loro: «Poiché agite in questo modo, siate certi che non mi fermerò finché non mi sarò vendicato di voi». E li sbaragliò interamente, facendone una grande strage[a]. Poi discese e si ritirò nella caverna della roccia d'Etam.

(B)Allora i Filistei salirono, si accamparono in *Giuda e si spinsero fino a Lechi. 10 Gli uomini di Giuda dissero loro: «Perché siete saliti contro di noi?» Quelli risposero: «Siamo saliti per legare Sansone; per fare a lui quello che ha fatto a noi». 11 Tremila uomini di Giuda scesero alla caverna della roccia di Etam e dissero a Sansone: «Non sai che i Filistei sono nostri dominatori? Che è dunque questo che ci hai fatto?» Egli rispose loro: «Quello che hanno fatto a me, l'ho fatto a loro». 12 Essi gli dissero: «Noi siamo venuti per legarti e darti in mano ai Filistei». Sansone replicò loro: «Giuratemi che voi stessi non mi ucciderete». 13 Quelli risposero: «No, ti legheremo soltanto e ti daremo nelle loro mani; ma certamente non ti metteremo a morte». Cosí lo legarono con due funi nuove e lo fecero uscire dalla caverna.

14 Quando giunse a Lechi, i Filistei gli si fecero incontro con grida di gioia, ma lo Spirito del Signore lo investí, e le funi che aveva alle braccia divennero come fili di lino a cui si appicchi il fuoco; e i legami gli caddero dalle mani. 15 Poi, trovata una mascella d'a
sino ancora fresca, stese la mano, l'afferrò e uccise con essa mille uomini.

16 Sansone disse:
«Con una mascella d'asino, un mucchio! due mucchi[b]!
Con una mascella d'asino ho ucciso mille uomini».

17 Quando ebbe finito di parlare, gettò via la mascella e chiamò quel luogo Ramat-Lechi[c].

18 (C)Poi ebbe molta sete, invocò il Signore, e disse: «Tu hai concesso questa grande liberazione per mano del tuo servo; ora, dovrò forse morire di sete e cadere nelle mani degli *incirconcisi?» 19 Allora Dio fendè la roccia concava che è a Lechi e ne uscí dell'acqua. Sansone bevve, il suo spirito si rianimò ed egli riprese vita. Perciò quella fonte fu chiamata En-Accore[d]; essa esiste anche al giorno d'oggi a Lechi.

20 Sansone fu *giudice d'*Israele, al tempo dei Filistei, per vent'anni.

Atti 19

Paolo a Efeso

19 (A)Mentre *Apollo era a *Corinto, *Paolo, dopo aver attraversato le regioni superiori del paese, giunse a *Efeso; e vi trovò alcuni discepoli, ai quali disse: «Riceveste lo Spirito Santo quando credeste?» [a]Gli risposero: «Non abbiamo neppure sentito dire che ci sia lo Spirito Santo». Egli disse loro: «Con quale battesimo siete dunque stati battezzati?» Essi risposero: «Con il battesimo di *Giovanni». Paolo disse: «Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo di credere in colui che veniva dopo di lui, cioè, in Gesú». Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesú; e, avendo Paolo imposto loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro ed essi parlavano in lingue e *profetizzavano. Erano in tutto circa dodici uomini.

(B)Poi entrò nella *sinagoga, e qui parlò con molta franchezza per tre mesi, esponendo con discorsi persuasivi le cose relative al regno di Dio. Ma siccome alcuni si ostinavano e rifiutavano di credere dicendo male della nuova Via davanti alla folla, egli, ritiratosi da loro, separò i discepoli e insegnava ogni giorno nella scuola di Tiranno. 10 Questo durò due anni. Cosí tutti coloro che abitavano nell'*Asia, Giudei e Greci, udirono la Parola del Signore. 11 Dio intanto faceva miracoli straordinari per mezzo di Paolo; 12 al punto che si mettevano sopra i malati dei fazzoletti e dei grembiuli che erano stati sul suo corpo, e le malattie scomparivano e gli spiriti maligni uscivano.

13 (C)Or alcuni esorcisti[b] itineranti giudei tentarono anch'essi d'invocare il nome del Signore Gesú su quelli che avevano degli spiriti maligni, dicendo: «Io vi scongiuro, per quel Gesú che Paolo annunzia». 14 Quelli che facevano questo erano sette figli di un certo Sceva, ebreo, capo *sacerdote. 15 Ma lo spirito maligno rispose loro: «Conosco Gesú, e so chi è Paolo; ma voi chi siete?» 16 E l'uomo che aveva lo spirito maligno si scagliò su due di loro; e li trattò in modo tale che fuggirono da quella casa, nudi e feriti. 17 Questo fatto fu risaputo da tutti, Giudei e Greci, che abitavano a Efeso; e tutti furono presi da timore, e il nome del Signore Gesú era esaltato. 18 Molti di quelli che avevano creduto venivano a confessare e a dichiarare le cose che avevano fatte. 19 Fra quanti avevano esercitato le arti magiche molti portarono i loro libri, e li bruciarono in presenza di tutti; e, calcolatone il prezzo, trovarono che era di cinquantamila *dramme d'argento.

20 Cosí la Parola di Dio cresceva e si affermava potentemente.

21 Dopo questi fatti Paolo si mise in animo di andare a *Gerusalemme, passando per la Macedonia e per l'Acaia. «Dopo essere stato là», diceva, «bisogna che io veda anche Roma». 22 Mandati in Macedonia due dei suoi aiutanti, *Timoteo ed Erasto, egli si fermò ancora per qualche tempo in Asia.

Il tumulto di Efeso

23 (D)In quel periodo vi fu un gran tumulto a proposito della nuova Via. 24 Perché un tale, di nome Demetrio, orefice, che faceva tempietti di Diana[c] in argento, procurava non poco guadagno agli artigiani. 25 Riuniti questi e gli altri che esercitavano il medesimo mestiere, disse: «Uomini, voi sapete che da questo lavoro proviene la nostra prosperità; 26 e voi vedete e udite che questo Paolo ha persuaso e sviato molta gente non solo a Efeso, ma in quasi tutta l'Asia, dicendo che quelli costruiti con le mani, non sono dèi. 27 Non solo vi è pericolo che questo ramo della nostra arte cada in discredito, ma che anche il tempio della grande dea Diana non conti piú, e che sia perfino privata della sua maestà colei che tutta l'Asia e il mondo adorano».

28 Essi, udite queste cose, accesi di sdegno, si misero a gridare: «Grande è la Diana degli Efesini!»

29 E tutta la città fu piena di confusione; e trascinando con sé a forza Gaio e *Aristarco, macedoni, compagni di viaggio di Paolo, si precipitarono tutti d'accordo verso il teatro. 30 Paolo voleva presentarsi al popolo, ma i discepoli glielo impedirono. 31 Anche alcuni magistrati[d] dell'Asia, che gli erano amici, mandarono a pregarlo di non avventurarsi nel teatro. 32 Intanto, chi gridava una cosa, chi un'altra; infatti l'assemblea era confusa; e i piú non sapevano per quale motivo si fossero riuniti. 33 Dalla folla fecero uscire Alessandro, che i Giudei spingevano avanti. E Alessandro, fatto cenno con la mano, voleva tenere un discorso di difesa davanti al popolo. 34 Ma quando si accorsero che era ebreo, tutti, per quasi due ore, si misero a gridare in coro: «Grande è la Diana degli Efesini!»

35 Allora il segretario, calmata la folla, disse: «Uomini di Efeso, c'è forse qualcuno che non sappia che la città degli Efesini è la custode del tempio della grande Diana e della sua immagine caduta dal cielo? 36 Queste cose sono incontestabili; perciò dovete calmarvi e non far nulla in modo precipitoso; 37 voi infatti avete condotto qua questi uomini, i quali non sono né sacrileghi, né bestemmiatori della nostra dea. 38 Se dunque Demetrio e gli artigiani che sono con lui hanno qualcosa contro qualcuno, ci sono i tribunali e ci sono i proconsoli: si facciano citare gli uni e gli altri. 39 Se poi volete ottenere qualcos'altro, la questione si risolverà in un'assemblea regolare. 40 Infatti corriamo il rischio di essere accusati di sedizione per la riunione di oggi, non essendovi ragione alcuna con la quale poter giustificare questo tumulto». 41 Detto questo, sciolse l'assemblea.

Geremia 28

Geremia e il falso profeta Anania

28 (A)In quello stesso anno, al principio del regno di *Sedechia, re di *Giuda, l'anno quarto, il quinto mese, Anania, figlio di Azzur, *profeta, nativo di Gabaon, mi parlò nella casa del Signore, in presenza dei *sacerdoti e di tutto il popolo, dicendo: «Cosí parla il Signore degli eserciti, Dio d'*Israele: “Io spezzo il giogo del re di *Babilonia. Entro due anni io farò tornare in questo luogo tutti gli arredi della casa del Signore, che *Nabucodonosor, re di Babilonia, ha tolti da questo luogo e ha portati a Babilonia; ricondurrò in questo luogo”, dice il Signore, “Ieconia[a], figlio di Ioiachim, re di Giuda, e tutti quelli di Giuda che sono deportati a Babilonia; perché spezzerò il giogo del re di Babilonia”».

Il profeta *Geremia rispose al profeta Anania in presenza dei sacerdoti e in presenza di tutto il popolo che si trovava nella casa del Signore. Il profeta Geremia disse: «Amen! Cosí faccia il Signore!
Il Signore mandi ad effetto ciò che tu hai profetizzato, faccia tornare da Babilonia in questo luogo gli arredi della casa del Signore e tutti quelli che sono stati condotti in esilio!
Però, ascolta ora questa parola che io pronunzio in presenza tua e in presenza di tutto il popolo. I profeti che apparvero prima di me e prima di te, fin dai tempi antichi, profetarono contro molti paesi e contro grandi regni la guerra, la fame, la peste. Quanto al profeta che profetizza la pace, una volta che si sarà adempiuta la sua parola, egli sarà riconosciuto come uno veramente inviato dal Signore».

10 Allora il profeta Anania prese il giogo dal collo del profeta Geremia e lo spezzò. 11 Anania parlò in presenza di tutto il popolo, e disse: «Cosí parla il Signore: “In questo modo io spezzerò il giogo di Nabucodonosor, re di Babilonia, togliendolo dal collo di tutte le nazioni, entro lo spazio di due anni”». Il profeta Geremia se ne andò.

12 Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia, dopo che il profeta Anania ebbe spezzato il giogo togliendolo dal collo del profeta Geremia, e disse: 13 «Va', e di' ad Anania: “Cosí parla il Signore: Tu hai spezzato un giogo di legno, ma hai fatto, invece di quello, un giogo di ferro. 14 Infatti cosí parla il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: Io metto un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché siano sottomesse a Nabucodonosor, re di Babilonia; ed esse gli saranno soggette; e gli do pure gli animali della campagna”».

15 Il profeta Geremia disse al profeta Anania: «Ascolta, Anania! Il Signore non ti ha mandato e tu hai spinto questo popolo a confidare nella menzogna. 16 Perciò, cosí parla il Signore: “Ecco, io ti caccio dalla faccia della terra; quest'anno morirai, perché hai parlato di ribellione contro il Signore”». 17 Il profeta Anania morí quello stesso anno, nel settimo mese.

Marco 14

La passione, 14-15

La congiura contro Gesú

14 (A)Mancavano due giorni alla Pasqua e alla *festa degli Azzimi; i capi dei *sacerdoti e gli *scribi cercavano il modo di prendere Gesú con inganno e ucciderlo; infatti dicevano: «Non durante la festa, perché non vi sia qualche tumulto di popolo».

Maria di Betania unge il capo a Gesú

(B)Gesú era a *Betania, in casa di Simone il *lebbroso; mentre egli era a tavola entrò una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d'olio profumato, di nardo puro, di gran valore; rotto l'alabastro, gli versò l'olio sul capo. Alcuni, indignatisi, dicevano tra di loro: «Perché si è fatto questo spreco d'olio? Si poteva vendere quest'olio per piú di trecento *denari, e darli ai poveri». Ed erano irritati contro di lei. Ma Gesú disse: «Lasciatela stare! Perché le date noia? Ha fatto un'azione buona verso di me. Poiché i poveri li avete sempre con voi[a]; quando volete, potete far loro del bene; ma me non mi avete per sempre. Lei ha fatto ciò che poteva; ha anticipato l'unzione del mio corpo per la sepoltura. In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato il vangelo, anche quello che costei ha fatto sarà raccontato, in memoria di lei».

Giuda decide di tradire Gesú

10 (C)*Giuda Iscariot, uno dei dodici, andò dai capi dei sacerdoti con lo scopo di consegnar loro Gesú. 11 Essi, dopo averlo ascoltato, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Perciò egli cercava il modo opportuno per consegnarlo.

L'ultima Pasqua

12 (D)Il primo giorno degli Azzimi, quando si sacrificava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a prepararti la cena pasquale?» 13 Egli mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate in città, e vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua; seguitelo; 14 dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov'è la stanza in cui mangerò la Pasqua con i miei discepoli?” 15 Egli vi mostrerà di sopra una grande sala ammobiliata e pronta; lí apparecchiate per noi». 16 I discepoli andarono, giunsero nella città e trovarono come egli aveva detto loro; e prepararono per la Pasqua.

17 Quando fu sera, giunse Gesú con i dodici. 18 Mentre erano a tavola e mangiavano, Gesú disse: «In verità io vi dico che uno di voi, che mangia con me, mi tradirà». 19 Essi cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: «Sono forse io?» 20 Egli disse loro: «È uno dei dodici, che intinge con me nel piatto. 21 Certo il *Figlio dell'uomo se ne va, com'è scritto di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito! Meglio sarebbe per quell'uomo se non fosse mai nato!»

La cena del Signore

22 (E)Mentre mangiavano, Gesú prese del pane; detta la benedizione, lo spezzò, lo diede loro e disse: «Prendete, questo è il mio corpo». 23 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. 24 Poi Gesú disse: «Questo è il mio sangue, il sangue del patto, che è sparso per molti. 25 In verità vi dico che non berrò piú del frutto della vigna fino al giorno che lo berrò nuovo nel regno di Dio».

Gesú avverte Pietro del suo rinnegamento

26 (F)Dopo che ebbero cantato l’inno, uscirono per andare al *monte degli Ulivi.

27 Gesú disse loro: «Voi tutti sarete scandalizzati perché è scritto: “Io percoterò il pastore e le pecore saranno disperse[b]”. 28 Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in *Galilea». 29 Allora *Pietro gli disse: «Quand'anche tutti fossero scandalizzati, io però non lo sarò!» 30 Gesú gli disse: «In verità ti dico che tu, oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte». 31 Ma egli diceva piú fermamente ancora: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dicevano pure tutti gli altri.

Agonia di Gesú nel giardino del Getsemani

32 (G)Poi giunsero in un podere detto Getsemani[c], ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedete qui finché io abbia pregato». 33 Gesú prese con sé Pietro, *Giacomo, *Giovanni e cominciò a essere spaventato e angosciato. 34 E disse loro: «L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate». 35 Andato un po' piú avanti, si gettò a terra; e pregava che, se fosse possibile, quell'ora passasse oltre da lui. 36 Diceva: «*Abbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi». 37 Poi venne, li trovò che dormivano e disse a Pietro: «*Simone! Dormi? Non sei stato capace di vegliare un'ora sola? 38 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 39 Di nuovo andò e pregò, dicendo le medesime parole. 40 E, tornato di nuovo, li trovò che dormivano perché gli occhi loro erano appesantiti; e non sapevano che rispondergli. 41 Venne la terza volta e disse loro: «Dormite pure, ormai, e riposatevi! Basta! L'ora è venuta: ecco, il Figlio dell'uomo è consegnato nelle mani dei peccatori. 42 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino».

Arresto di Gesú

43 (H)In quell'istante, mentre Gesú parlava ancora, arrivò Giuda, uno dei dodici, e insieme a lui una folla con spade e bastoni, inviata da parte dei capi dei sacerdoti, degli scribi e degli *anziani. 44 Colui che lo tradiva aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; pigliatelo e portatelo via sicuramente». 45 Appena giunse, subito si accostò a lui e disse: «Maestro!» e lo baciò. 46 Allora quelli gli misero le mani addosso e lo arrestarono.

47 Ma uno di quelli che erano lí presenti, tratta la spada, percosse il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio.

48 Gesú, rivolto a loro, disse: «Siete usciti con spade e bastoni come per prendere un brigante. 49 Ogni giorno ero in mezzo a voi insegnando nel *tempio e voi non mi avete preso; ma questo è avvenuto affinché le Scritture fossero adempiute».

50 Allora tutti, lasciatolo, se ne fuggirono.

51 Un giovane lo seguiva, coperto soltanto con un lenzuolo; e lo afferrarono; 52 ma egli, lasciando andare il lenzuolo, se ne fuggí nudo.

Gesú compare davanti a Caiafa e al sinedrio

53 (I)Condussero Gesú davanti al sommo sacerdote; e si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. 54 Pietro, che lo aveva seguito da lontano, fin dentro il *cortile del sommo sacerdote, stava lí seduto con le guardie e si scaldava al fuoco.

55 I capi dei sacerdoti e tutto il *sinedrio cercavano qualche testimonianza contro Gesú per farlo morire; ma non ne trovavano. 56 Molti deponevano il falso contro di lui; ma le testimonianze non erano concordi. 57 E alcuni si alzarono e testimoniarono falsamente contro di lui dicendo: 58 «Noi l'abbiamo udito mentre diceva: “Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo, e in tre giorni ne ricostruirò un altro, non fatto da mani d'uomo”». 59 Ma neppure cosí la loro testimonianza era concorde. 60 Allora il sommo sacerdote, alzatosi in piedi nel mezzo, domandò a Gesú: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?» 61 Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il *Figlio del Benedetto?» 62 Gesú disse: «Io sono; e vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire sulle nuvole del cielo[d]». 63 Il sommo sacerdote si stracciò le vesti e disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? 64 Voi avete udito la bestemmia. Che ve ne pare?» Tutti lo condannarono come reo di morte. 65 Alcuni cominciarono a sputargli addosso; poi gli coprirono la faccia e gli davano dei pugni dicendo: «Indovina, profeta!» E le guardie si misero a schiaffeggiarlo[e].

Gesú rinnegato tre volte da Pietro

66 (J)Mentre Pietro era giú nel cortile, venne una delle serve del sommo sacerdote; 67 e, veduto Pietro che si scaldava, lo guardò bene in viso e disse: «Anche tu eri con Gesú Nazareno». 68 Ma egli negò dicendo: «Non so, né capisco quello che tu dici». Poi andò fuori nell'atrio [e il gallo cantò]. 69 La serva, vedutolo, cominciò di nuovo a dire ai presenti: «Costui è uno di quelli». Ma lui lo negò di nuovo. 70 E ancora, poco dopo, coloro che erano lí dicevano a Pietro: «Certamente tu sei uno di quelli, anche perché sei Galileo». 71 Ma egli prese a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo di cui parlate». 72 E subito, per la seconda volta, il gallo cantò. Allora Pietro si ricordò della parola che Gesú gli aveva detta: «Prima che il gallo abbia cantato due volte, tu mi rinnegherai tre volte». E si abbandonò al pianto[f].

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

Copyright © 1994 by Società Biblica di Ginevra