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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Giosué 5:1-6:5

Quando tutti i re degli *Amorei che erano di là dal *Giordano verso occidente e tutti i re dei *Cananei che erano presso il mare udirono che il Signore aveva prosciugato le acque del Giordano davanti ai figli d'*Israele finché fossero passati, il loro cuore venne meno e non rimase piú in loro alcun coraggio di fronte ai figli d'Israele.

Circoncisione della nuova generazione

(A)In quel tempo il Signore disse a *Giosuè: «Fatti dei coltelli di pietra, e torna di nuovo a circoncidere i figli d'Israele». E Giosuè si fece dei coltelli di pietra e circoncise i figli d'Israele sul colle d'Aralot. Questo fu il motivo per cui li circoncise: tutti i maschi del popolo uscito dall'Egitto, cioè tutti gli uomini di guerra, erano morti nel deserto durante il viaggio dopo essere usciti dall'Egitto. Tutto il popolo uscito dall'Egitto era circonciso, ma tutto il popolo nato nel deserto durante il viaggio, dopo l'uscita dall'Egitto, non era stato circonciso. Infatti i figli d'Israele avevano camminato per quarant'anni nel deserto, finché tutta la nazione, cioè tutti gli uomini di guerra che erano usciti dall'Egitto, furono distrutti, perché non avevano ubbidito alla voce del Signore. Il Signore aveva loro giurato che non avrebbe fatto loro vedere il paese che aveva promesso con giuramento ai loro padri di dare a noi: paese dove scorrono il latte e il miele; e sostituí a loro i loro figli. E questi Giosuè circoncise, perché erano *incirconcisi, non essendo stati circoncisi durante il viaggio. Quando tutta la nazione fu circoncisa, quelli rimasero al loro posto nell'accampamento, finché fossero guariti.

La Pasqua nella pianura di Gerico

(B)Allora il Signore disse a Giosuè: Oggi vi ho tolto di dosso[a] l'infamia d'Egitto. E quel luogo fu chiamato *Ghilgal[b], nome che dura fino ad oggi. 10 I figli d'Israele si accamparono a Ghilgal e, sulla sera del quattordicesimo giorno del mese, celebrarono la Pasqua nelle pianure di *Gerico. 11 L'indomani della Pasqua, in quello stesso giorno, mangiarono i prodotti del paese: *pani azzimi e grano arrostito. 12 E la *manna cessò l'indomani del giorno in cui mangiarono i prodotti del paese; e i figli d'Israele non ebbero piú manna, ma mangiarono, quell'anno stesso, il frutto del paese di *Canaan.

Il capo dell'esercito del Signore

13 (C)Mentre Giosuè era presso Gerico, egli alzò gli occhi, guardò, ed ecco un uomo in piedi che gli stava davanti, tenendo in mano la spada sguainata. Giosuè andò verso di lui, e gli disse: «Sei tu dei nostri, o dei nostri nemici?» 14 E quello rispose: «No, io sono il capo dell'esercito del Signore; arrivo adesso». Allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò e gli disse: «Che cosa vuol dire il mio Signore al suo servo?». 15 Il capo dell'esercito del Signore disse a Giosuè: «Togliti i calzari dai piedi; perché il luogo dove stai è santo». E Giosuè fece cosí.

La conquista di Gerico

(D)*Gerico era ben chiusa e barricata per paura dei figli d'*Israele; nessuno ne usciva e nessuno vi entrava.
2 E il Signore disse a *Giosuè: «Vedi, io do in tua mano Gerico, il suo re, i suoi prodi guerrieri.
Voi tutti dunque, uomini di guerra, marciate intorno alla città, facendone il giro una volta. Cosí farai per sei giorni; e sette *sacerdoti porteranno davanti all'*arca sette trombe squillanti; il settimo giorno farete il giro della città sette volte, e i sacerdoti soneranno le trombe. E avverrà che, quand'essi soneranno a distesa il corno squillante e voi udrete il suono delle trombe, tutto il popolo lancerà un gran grido, e le mura della città crolleranno, e il popolo salirà, ciascuno diritto davanti a sé».

Salmi 132-134

Ricordo delle promesse di Dio a Davide

132 (A)Canto dei pellegrinaggi.
Ricòrdati, Signore,
di *Davide,
di tutte le sue fatiche,

quand'egli giurò al Signore
e fece voto al Potente di *Giacobbe,
dicendo:

«Certo, non entrerò nella mia casa,
né salirò sul mio letto;

non darò sonno ai miei occhi,
né riposo alle mie palpebre,

finché abbia trovato un luogo per
il Signore,
una dimora per il Potente
di Giacobbe».

Ecco, abbiamo saputo che l'arca era in Efrata:
l'abbiamo trovata nei campi di Iaar.

Andiamo nella dimora del Signore,
adoriamo davanti allo sgabello dei
suoi piedi!

Àlzati, Signore, vieni al luogo del tuo riposo,
tu e l'arca della tua potenza.

I tuoi *sacerdoti siano rivestiti
di giustizia,
e gioiscano i tuoi fedeli.

10 Per amor di Davide, tuo servo,
non respingere il volto del tuo *unto.

11 Il Signore ha fatto a Davide questo giuramento di verità,
e non lo revocherà:
«Io metterò sul tuo trono un tuo
discendente.

12 Se i tuoi figli osserveranno il mio
patto
e la testimonianza che insegnerò loro,
anche i loro figli per sempre
sul tuo trono staranno seduti».

13 Poiché il Signore ha scelto *Sion,
l'ha desiderata per sua dimora.

14 «Questo è il mio luogo di riposo
in eterno;
qui abiterò, perché l'ho desiderata.

15 Io benedirò largamente le sue
provviste,
sazierò di pane i suoi poveri.

16 I suoi sacerdoti li rivestirò
di salvezza
e i suoi fedeli esulteranno di gran gioia.

17 Qua farò crescere la potenza
di Davide[a]
e vi terrò accesa una lampada per il mio unto.

18 I suoi nemici li coprirò di vergogna,
ma su di lui fiorirà la sua corona».

L'amore fraterno

133 (B)Canto dei pellegrinaggi.
Di *Davide.
Ecco quant'è buono e quant'è
piacevole
che i fratelli vivano insieme!

È come olio profumato che, sparso
sul capo,
scende sulla barba, sulla barba
d'*Aaronne,
che scende fino all'orlo dei suoi vestiti;

è come la rugiada dell'Ermon,
che scende sui monti di *Sion;
là infatti il Signore ha ordinato che sia la benedizione,
la vita in eterno.

Invito alla lode

134 (C)Canto dei pellegrinaggi.
Ecco, benedite il Signore,
voi tutti,
servi del Signore,
che state nella casa del Signore durante la notte!

Alzate le vostre mani verso il
*santuario
e benedite il Signore!

Il Signore ti benedica da *Sion,
egli che ha fatto il cielo e la terra.

Isaia 65

Retribuzioni di Dio

65 (A)«Io sono stato ricercato da quelli che prima non chiedevano di me,
sono stato trovato da quelli che prima non mi cercavano;
ho detto: “Eccomi, eccomi”,
a una nazione che non portava il mio nome.

Ho steso tutto il giorno le mani verso un popolo ribelle,
che cammina per una via non buona,
seguendo i propri pensieri[a];

verso un popolo che sempre mi provoca sfacciatamente,
che offre sacrifici nei giardini
e fa fumare profumi sui mattoni;

che sta fra le tombe
e passa le notti nelle caverne,
che mangia carne di maiale
e ha nei suoi vasi cibi impuri;

che dice: “Fatti in là,
non ti avvicinare perché io sono piú santo di te”.
Cose simili sono per me come un fumo nel naso,
un fuoco che arde da mattina a sera.

Ecco, tutto ciò sta scritto davanti
a me;
io non tacerò, anzi vi darò la retribuzione,
sí, vi verserò in grembo la retribuzione

delle *iniquità vostre», dice il Signore, «e al tempo stesso delle iniquità dei vostri padri,
che hanno fatto fumare profumi sui monti
e mi hanno insultato sui colli;
io misurerò loro in grembo il salario della loro condotta passata».

(B)Cosí parla il Signore:
«Come quando si trova del succo in un grappolo,
si dice: “Non lo distruggere
perché lí c'è una benedizione”,
cosí farò io, per amor dei miei servi,
e non distruggerò tutto.

Io farò uscire da *Giacobbe una discendenza
e da *Giuda un erede dei miei monti;
i miei eletti possederanno il paese,
i miei servi vi abiteranno.

10 *Saron sarà un recinto di greggi,
la valle d'Acor, un luogo di riposo alle mandrie,
per il mio popolo che mi avrà cercato.

11 Ma voi, che abbandonate il
Signore,
che dimenticate il mio monte santo,
che apparecchiate la mensa a Gad
e riempite la coppa di vino profumato a Meni[b],

12 io vi destino alla spada
e vi piegherete tutti per essere scannati;
poiché io ho chiamato, e voi non avete risposto;
ho parlato, e voi non avete dato ascolto;
ma avete fatto ciò che è male ai miei occhi
e avete preferito ciò che mi dispiace».

13 Perciò, cosí parla il Signore, Dio:
«Ecco, i miei servi mangeranno, ma voi avrete fame;
ecco, i miei servi berranno, ma voi avrete sete;
ecco, i miei servi gioiranno, ma voi sarete delusi;

14 ecco, i miei servi canteranno per la gioia del loro cuore,
ma voi griderete per l'angoscia del cuor vostro
e urlerete perché avrete lo spirito affranto.

15 Lascerete il vostro nome come una imprecazione fra i miei eletti:
“Il Signore, Dio, ti faccia morire!”
Ma egli darà ai suoi servi un altro nome,

16 in modo che chi si augurerà di essere benedetto nel paese,
lo farà per il Dio di verità,
e colui che giurerà nel paese,
lo farà per il Dio di verità;
perché le afflizioni di prima saranno dimenticate,
saranno nascoste ai miei occhi.

17 (C)Poiché, ecco, io creo nuovi cieli
e una nuova terra;
non ci si ricorderà piú delle cose di prima;
esse non torneranno piú in memoria.

18 Gioite, sí, esultate in eterno
per quanto io sto per creare;
poiché, ecco, io creo *Gerusalemme per il gaudio,
e il suo popolo per la gioia.

19 Io esulterò a motivo di Gerusalemme
e gioirò del mio popolo;
là non si udranno piú
voci di pianto né grida d'angoscia;

20 non ci sarà piú, in avvenire, bimbo nato per pochi giorni, né vecchio
che non compia il numero dei suoi anni;
chi morirà a cent'anni morirà giovane
e il peccatore sarà colpito dalla maledizione a cent'anni.

21 Essi costruiranno case e le abiteranno;
pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.

22 Non costruiranno piú perché un altro abiti,
non pianteranno piú perché un altro mangi;
poiché i giorni del mio popolo saranno come i giorni degli alberi;
i miei eletti godranno a lungo l'opera delle loro mani.

23 Non si affaticheranno invano,
non avranno piú figli per vederli morire all'improvviso;
poiché saranno la discendenza dei benedetti del Signore
e i loro rampolli staranno con essi.

24 Avverrà che, prima che m'invochino, io risponderò;
parleranno ancora, che già li avrò esauditi.

25 Il lupo e l'agnello pascoleranno assieme,
il leone mangerà il foraggio come il bue,
e il serpente si nutrirà di polvere.
Non si farà né male né danno
su tutto il mio monte santo»,
dice il Signore.

Matteo 13

Le parabole del regno dei cieli; il seminatore e i diversi terreni

13 (A)In quel giorno Gesú, uscito di casa, si mise a sedere presso il mare; e una grande folla si radunò intorno a lui; cosicché egli, salito su una barca, vi sedette; e tutta la folla stava sulla riva. Egli insegnò loro molte cose in *parabole, dicendo:
«Il seminatore uscí a seminare.
Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono. Un'altra cadde in luoghi rocciosi dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma, levatosi il sole, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridí. Un'altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono. Un'altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi [per udire] oda».

10 Allora i discepoli si avvicinarono e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?» 11 Egli rispose loro: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli; ma a loro non è dato. 12 Perché a chiunque ha sarà dato, e sarà nell'abbondanza; ma a chiunque non ha sarà tolto anche quello che ha. 13 Per questo parlo loro in parabole, perché, vedendo, non vedono; e udendo, non odono né comprendono. 14 E si adempie in loro la profezia d'*Isaia che dice:
“Udrete con i vostri orecchi e non comprenderete;
guarderete con i vostri occhi e non vedrete;

15 perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile:
sono diventati duri d'orecchi e hanno chiuso gli occhi,
per non rischiare di vedere con gli occhi e di udire con gli orecchi,
e di comprendere con il cuore
e di convertirsi, perché io li guarisca[a]”.

16 Ma beati gli occhi vostri, perché vedono; e i vostri orecchi, perché odono! 17 In verità io vi dico che molti *profeti e giusti desiderarono vedere le cose che voi vedete, e non le videro; e udire le cose che voi udite, e non le udirono.

Spiegazione della parabola del seminatore

18 «Voi dunque ascoltate che cosa significhi la parabola del seminatore! 19 Tutte le volte che uno ode la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e porta via quello che è stato seminato nel cuore di lui: questi è colui che ha ricevuto il seme lungo la strada. 20 Quello che ha ricevuto il seme in luoghi rocciosi, è colui che ode la parola e subito la riceve con gioia, 21 però non ha radice in sé ed è di corta durata; e quando giunge la tribolazione o persecuzione a motivo della parola, è subito sviato. 22 Quello che ha ricevuto il seme tra le spine è colui che ode la parola; poi gli impegni mondani e l'inganno delle ricchezze soffocano la parola che rimane infruttuosa. 23 Ma quello che ha ricevuto il seme in buona terra, è colui che ode la parola e la comprende; egli porta del frutto e, cosí, l'uno rende il cento, l'altro il sessanta e l'altro il trenta».

Le zizzanie e il buon seme

24 (B)Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo. 25 Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò le zizzanie in mezzo al grano e se ne andò. 26 Quando l'erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie. 27 E i servi del padrone di casa vennero a dirgli: “Signore, non avevi seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania?” 28 Egli disse loro: “Un nemico ha fatto questo”. I servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a coglierla?” 29 Ma egli rispose: “No, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano. 30 Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mèsse, dirò ai mietitori: Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio”».

Il granello di senape

31 (C)Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo. 32 Esso è il più piccolo di tutti i semi; ma, quand'è cresciuto, è maggiore degli ortaggi e diventa un albero; tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami».

Il lievito

33 Disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre *misure di farina, finché la pasta sia tutta lievitata».

34 Tutte queste cose disse Gesú in parabole alle folle e senza parabole non diceva loro nulla, 35 affinché si adempisse quello che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò in parabole la mia bocca; proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo[b]».

Spiegazione della parabola delle zizzanie

36 (D)Allora Gesú, lasciate le folle, tornò a casa; e i suoi discepoli gli si avvicinarono, dicendo: «Spiegaci la parabola delle zizzanie nel campo». 37 Egli rispose loro: «Colui che semina il buon seme è il *Figlio dell'uomo; 38 il campo è il mondo; il buon seme sono i figli del regno; le zizzanie sono i figli del maligno; 39 il nemico che le ha seminate, è il *diavolo; la mietitura è la fine dell'età presente[c]; i mietitori sono angeli. 40 Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano con il fuoco, così avverrà alla fine dell'età presente. 41 Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l'*iniquità, 42 e li getteranno nella fornace ardente. Lí sarà il pianto e lo stridor dei denti. 43 Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi [per udire] oda.

Il tesoro nascosto

44 (E)«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e per la gioia che ne ha, va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo.

La perla di gran valore

45 «Il regno dei cieli è anche simile a un mercante che va in cerca di belle perle; 46 e, trovata una perla di gran valore, se n'è andato, ha venduto tutto quello che aveva, e l'ha comperata.

La rete

47 (F)«Il regno dei cieli è anche simile a una rete che, gettata in mare, ha raccolto ogni genere di pesci; 48 quando è piena, i pescatori la traggono a riva, poi si mettono a sedere e raccolgono il buono in vasi, e buttano via quello che non vale nulla. 49 Così avverrà alla fine dell'età presente. Verranno gli angeli, e separeranno i malvagi dai giusti 50 e li getteranno nella fornace ardente. Lí sarà il pianto e lo stridor dei denti.

51 Avete capito tutte queste cose?» Essi risposero: «Sí».

Il padrone di casa

52 Allora disse loro: «Per questo, ogni *scriba che diventa un discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa il quale tira fuori dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie».

Gesú a Nazaret

53 (G)Quando Gesú ebbe finito queste parabole, partí di là. 54 Recatosi nella sua patria, insegnava nella loro *sinagoga, cosí che stupivano e dicevano: «Da dove gli vengono tanta sapienza e queste opere potenti? 55 Non è questi il figlio del falegname? Sua madre non si chiama *Maria e i suoi fratelli, *Giacomo, *Giuseppe, Simone e *Giuda? 56 E le sue sorelle non sono tutte tra di noi? Da dove gli vengono tutte queste cose?» 57 E si scandalizzavano a causa di lui.
Ma Gesú disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria e in casa sua».
58 E lí, a causa della loro incredulità, non fece molte opere potenti.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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