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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Giosué 11

Grande battaglia presso le acque di Merom

11 (A)Quando Iabin, re di Asor, ebbe udito queste cose, mandò dei messaggeri a Iobab re di Madon, al re di Simrom, al re di Acsaf, ai re che erano al nord nella regione montuosa, nella pianura al sud di *Chinneret, nella regione bassa, e sulle alture di Dor a occidente, ai *Cananei d'oriente e di occidente, agli *Amorei, agli Ittiti, ai Ferezei, ai Gebusei nella regione montuosa, agli Ivvei ai piedi dell'Ermon nel paese di Mispa. E quelli uscirono con tutti i loro eserciti, formando un popolo innumerevole come la sabbia che è sulla riva del mare, e con cavalli e carri in grandissima quantità. Tutti questi re si riunirono e vennero ad accamparsi insieme presso le acque di Merom per combattere contro *Israele.

Il Signore disse a *Giosuè: «Non li temere, perché domani a quest'ora io farò in modo che siano tutti uccisi davanti a Israele; tu taglierai i garretti ai loro cavalli e darai fuoco ai loro carri».

Giosuè dunque, con tutta la sua gente di guerra, marciò all'improvviso contro di essi alle acque di Merom e piombò loro addosso. Il Signore li diede nelle mani degl'Israeliti, i quali li batterono e li inseguirono fino a *Sidone la Grande, fino a Misrefot-Maim e fino alla valle di Mispa, verso oriente; li batterono senza lasciarne scampare nessuno. E Giosuè li trattò come gli aveva detto il Signore; tagliò i garretti ai loro cavalli e diede fuoco ai loro carri.

Conquista nel nord

10 (B)Al suo ritorno, e in quel medesimo tempo, Giosuè prese Asor e ne fece perire di spada il re; poiché Asor era stata nel passato la capitale di tutti quei regni. 11 Mise anche a fil di spada tutte le persone che vi si trovavano, votandole allo sterminio; non vi restò anima viva, e diede Asor alle fiamme.

12 Giosuè prese pure tutte le città di quei re e tutti i loro re, li mise a fil di spada e li votò allo sterminio, come aveva ordinato *Mosè, servo del Signore. 13 Ma Israele non incendiò nessuna delle città poste in collina, salvo Asor, la sola che Giosuè incendiò. 14 I figli d'Israele tennero per sé tutto il bottino di quelle città e il bestiame, ma misero a fil di spada tutti gli uomini fino al loro totale sterminio, senza lasciare anima viva. 15 Come il Signore aveva comandato a Mosè suo servo, cosí Mosè ordinò a Giosuè, e cosí fece Giosuè, il quale non trascurò nessuno degli ordini che il Signore aveva dati a Mosè.

16 Giosuè prese dunque tutto quel paese, la regione montuosa, tutta la regione meridionale, tutta la terra di Goscen, la regione bassa, la pianura, la regione montuosa d'Israele e le sue regioni basse, 17 dalla montagna brulla che si eleva verso *Seir, fino a Baal-Gad nella valle del Libano ai piedi del monte Ermon; prese tutti i loro re, li colpí e li mise a morte. 18 Giosuè fece per lungo tempo guerra a tutti quei re. 19 Non ci fu città che facesse pace con i figli d'Israele, eccetto gli Ivvei che abitavano a Gabaon; le presero tutte, combattendo; 20 infatti il Signore faceva sí che il loro cuore si ostinasse a dar battaglia a Israele, perché Israele li votasse allo sterminio senza che ci fosse pietà per loro, e li distruggesse come il Signore aveva comandato a Mosè.

21 In quel medesimo tempo, Giosuè si mise in marcia e sterminò gli *Anachiti della regione montuosa, di Ebron, di Debir, di Anab, di tutta la regione montuosa di *Giuda e di tutta la regione montuosa d'Israele; Giosuè li votò allo sterminio con le loro città. 22 Non rimasero piú Anachiti nel paese dei figli d'Israele; non ne restarono che alcuni in Gaza, in Gat e in Asdod.

23 Giosuè dunque prese tutto il paese, esattamente come il Signore aveva detto a Mosè; e Giosuè lo diede in eredità a Israele, tribú per tribú, secondo la parte che toccava a ciascuna. E nel paese cessò la guerra.

Salmi 144

Preghiera per la liberazione del popolo

144 (A)Salmo di *Davide.
Benedetto sia il Signore,
la mia ròcca,
che addestra le mie mani
al combattimento
e le mie dita alla battaglia;

egli è il mio benefattore e la mia
fortezza,
il mio alto riparo e il mio liberatore,
il mio scudo, colui nel quale mi
rifugio,
che mi rende soggetto il mio popolo.

Signore, che cos'è l'uomo, perché te ne prenda cura?
O il figlio dell'uomo perché tu ne tenga conto?

L'uomo è simile a un soffio,
i suoi giorni son come l'ombra che
passa.

Signore, abbassa i tuoi cieli e scendi;
tocca i monti e fa' che fumino.

Fa' guizzare il lampo e disperdi i miei nemici.
Lancia le tue frecce e mettili in fuga.

Tendi le tue mani dall'alto,
salvami e liberami dalle grandi acque,
dalla mano degli stranieri,

la cui bocca dice menzogne
e la cui destra giura il falso.

O Dio, ti canterò un nuovo cantico;
sul saltèrio a dieci corde salmeggerò
a te,

10 che dai la vittoria ai re,
che liberi il tuo servo Davide
dalla spada micidiale.

11 Salvami e liberami dalla mano degli stranieri,
la cui bocca dice menzogne
e la cui destra giura il falso.

12 I nostri figli, nella loro gioventú,
siano come piante novelle che
crescono,
e le nostre figlie come colonne scolpite
per adornare un palazzo.

13 I nostri granai siano pieni
e forniscano ogni specie di beni.
Le nostre greggi moltiplichino a
migliaia e a decine di migliaia
nelle nostre campagne.

14 Le nostre giovenche siano feconde;
e non vi sia breccia, né fuga,
né grido nelle nostre piazze.

15 Beato il popolo che è in tale stato,
beato il popolo il cui Dio è il Signore.

Geremia 5

Le cause del giudizio

(A)«Andate per le vie di *Gerusalemme;
guardate, informatevi;
cercate per le sue piazze
se vi trovate un uomo, se ve n'è uno solo
che pratichi la giustizia, che cerchi la fedeltà;
e io le perdonerò.

Anche quando dicono: “Com'è vero che il Signore vive”,
è certo che giurano il falso».

Signore, i tuoi occhi non cercano forse la fedeltà?
Tu li colpisci, e quelli non sentono nulla;
tu li consumi, e quelli rifiutano di ricevere la correzione;
essi hanno reso il loro volto piú duro della roccia,
rifiutano di convertirsi.

Io dicevo: «Questi non sono che miseri,
insensati che non conoscono la via del Signore,
il giudizio del loro Dio»;

io andrò dai grandi e parlerò loro, perché essi conoscono la via del
Signore,
il giudizio del loro Dio;
ma anch'essi tutti quanti hanno spezzato il giogo,
hanno rotto i legami.

Perciò il leone della foresta li uccide,
il lupo del deserto li distrugge,
il leopardo sta in agguato presso le loro città;
chiunque ne uscirà sarà sbranato,
perché le loro *trasgressioni sono numerose,
le loro infedeltà sono aumentate.

«Perché ti dovrei perdonare?
I tuoi figli mi hanno abbandonato,
giurano per degli dèi che non
esistono.
Io li ho saziati ed essi si danno all'adulterio,
si affollano nella casa della prostituta.

Sono come tanti stalloni ben pasciuti e focosi;
ognuno di essi nitrisce dietro la moglie del prossimo.

Non li dovrei punire per queste cose», dice il Signore,
«non dovrei vendicarmi di una simile nazione?

10 (B)«Salite sulle sue mura e distruggete,
ma non la finite del tutto;
portate via i suoi tralci,
perché non sono del Signore!

11 Infatti la casa d'*Israele e la casa di *Giuda mi hanno tradito»,
dice il Signore.

12 Rinnegano il Signore, e dicono: «Non esiste;
nessun male ci verrà addosso,
noi non vedremo spada né fame;

13 i *profeti non sono che vento,
e nessuno parla in essi.
Quel che minacciano sia fatto a loro!»

14 Perciò cosí parla il Signore, Dio degli eserciti:
«Poiché avete detto quelle parole,
ecco, io farò in modo che la parola mia sia come fuoco nella tua bocca,
che questo popolo sia come legno, e che quel fuoco lo divori.

15 Ecco, io faccio venire da lontano una nazione contro di voi, casa d'Israele»,
dice il Signore;
«una nazione valorosa, una nazione antica,
una nazione della quale tu non conosci la lingua
e non capisci le parole.

16 La sua faretra è un sepolcro aperto;
tutti quanti sono valorosi.

17 Essa divorerà i tuoi raccolti e il tuo pane,
divorerà i tuoi figli e le tue figlie,
divorerà le tue pecore e i tuoi buoi,
divorerà le tue vigne e i tuoi fichi;
abbatterà con la spada le tue città fortificate nelle quali confidi.

18 Ma anche in quei giorni», dice il Signore,
«io non ti finirò del tutto.

19 Quando direte: “Perché il Signore, il nostro Dio, ci ha fatto tutto questo?”
tu risponderai loro: “Come voi mi avete abbandonato
e avete servito dèi stranieri nel vostro paese,
cosí servirete gli stranieri in un paese che non è vostro”.

20 (C)«Annunziate questo alla casa di *Giacobbe,
proclamatelo in Giuda, e dite:

21 Ascoltate ora questo, popolo stolto e senza cuore,
hanno occhi, ma non vedono,
hanno orecchi, ma non odono.

22 Voi non mi temerete», dice il
Signore,
«non temerete davanti a me?
Io ho posto la sabbia come limite al mare,
barriera eterna, che esso non oltrepasserà mai.
I suoi flutti si agitano, ma sono impotenti;
muggono, ma non la sormontano.

23 Ma questo popolo ha un cuore indocile e ribelle;
si voltano indietro e se ne vanno.

24 Non dicono in cuor loro:
“Temiamo il Signore, il nostro Dio,
che dà la pioggia a suo tempo:
la pioggia della prima e dell'ultima stagione,
che ci mantiene le settimane fissate per la mietitura”.

25 Le vostre *iniquità hanno sconvolto queste cose;
i vostri peccati vi hanno privati del benessere.

26 Poiché fra il mio popolo si trovano degli empi,
essi spiano come cacciatori in agguato;
tendono tranelli,
acchiappano uomini.

27 Come una gabbia è piena di uccelli,
cosí le loro case sono piene di frode;
perciò diventano grandi e si arricchiscono.

28 Ingrassano, hanno il volto lucido,
oltrepassano ogni limite di male.
Non difendono la causa, la causa dell'orfano, eppure prosperano;
non fanno giustizia nei processi dei poveri.

29 Non dovrei forse punire queste cose», dice il Signore,
«non dovrei vendicarmi di una simile nazione?

30 Cose spaventevoli e orribili
si fanno nel paese:

31 i profeti profetano bugiardamente;
i *sacerdoti governano agli ordini dei profeti;
e il mio popolo ha piacere che sia cosí.
Che cosa farete voi quando verrà la fine?

Matteo 19

Il ripudio e il celibato

19 (A)Quando Gesú ebbe finito questi discorsi, partí dalla *Galilea e se ne andò nei territori della *Giudea che sono oltre il *Giordano. Una grande folla lo seguí, e là Gesú guarí i loro malati.

Dei *farisei gli si avvicinarono per metterlo alla prova, dicendo: «È lecito mandar via la propria moglie per un motivo qualsiasi?» Ed egli rispose loro: «Non avete letto che il Creatore, da principio, li creò maschio e femmina[a] e che disse: “Perciò l'uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà con sua moglie, e i due saranno una sola carne[b]?” Cosí non sono piú due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l'uomo non lo separi». Essi gli dissero: «Perché dunque *Mosè comandò di scriverle un atto di ripudio e di mandarla via[c] Gesú disse loro: «Fu per la durezza dei vostri cuori che Mosè vi permise di mandare via le vostre mogli; ma da principio non era cosí. Ma io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per motivo di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio[d]».

10 I discepoli gli dissero: «Se tale è la situazione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene prender moglie». 11 Ma egli rispose loro: «Non tutti sono capaci di mettere in pratica questa parola, ma soltanto quelli ai quali è dato. 12 Poiché vi sono degli eunuchi che sono tali dalla nascita[e]; vi sono degli eunuchi, i quali sono stati fatti tali dagli uomini, e vi sono degli eunuchi, i quali si sono fatti eunuchi da sé a motivo del regno dei cieli. Chi può capire, capisca».

Gesú benedice i bambini

13 (B)Allora gli furono presentati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. 14 Ma Gesú disse: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro». 15 E, imposte loro le mani, se ne andò via di là.

Il giovane ricco

16 (C)Un tale si avvicinò a Gesú e gli disse: «Maestro, che devo fare di buono per avere la vita eterna?» 17 Gesú gli rispose: «Perché m'interroghi intorno a ciò che è buono? Uno solo è il buono. Ma se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». 18 «Quali?» gli chiese. E Gesú rispose: «Questi: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso. 19 Onora tuo padre e tua madre[f], e ama il tuo prossimo come te stesso[g]». 20 E il giovane a lui: «Tutte queste cose le ho osservate; che mi manca ancora?» 21 Gesú gli disse: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi ciò che hai e dàllo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; poi, vieni e seguimi». 22 Ma il giovane, udita questa parola, se ne andò rattristato, perché aveva molti beni. 23 E Gesú disse ai suoi discepoli: «Io vi dico in verità che difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. 24 E ripeto: è piú facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio». 25 I suoi discepoli, udito questo, furono sbigottiti e dicevano: «Chi dunque può essere salvato?» 26 Gesú fissò lo sguardo su di loro e disse: «Agli uomini questo è impossibile; ma a Dio ogni cosa è possibile».

27 (D)Allora *Pietro, replicando, gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito; che ne avremo dunque?» 28 E Gesú disse loro: «Io vi dico in verità che nella nuova creazione[h], quando il *Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, anche voi, che mi avete seguito, sarete seduti su dodici troni a giudicare le dodici tribú d'*Israele. 29 E chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi a causa del mio nome, ne riceverà cento volte tanto, ed erediterà la vita eterna. 30 Ma molti primi saranno ultimi e molti ultimi, primi.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

Copyright © 1994 by Società Biblica di Ginevra