Print Page Options
Previous Prev Day Next DayNext

M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
2 Cronache 35

Celebrazione solenne della Pasqua sotto Giosia

35 (A)*Giosia celebrò la Pasqua in onore del Signore a *Gerusalemme; e l'agnello pasquale fu sacrifi-cato il quattordicesimo giorno del primo mese. Egli stabilí i *sacerdoti nei loro compiti, e li incoraggiò a compiere il servizio nella casa del Signore. Disse ai *Leviti che insegnavano a tutto *Israele ed erano consacrati al Signore: «Collocate pure l'*arca santa nella casa che *Salomone, figlio di *Davide, re d'Israele, ha costruita; voi non dovete piú portarla sulle spalle; ora servite il Signore, vostro Dio, e il suo popolo Israele; tenetevi pronti secondo le vostre case patriarcali, secondo le vostre classi, conformemente a quello che hanno disposto per iscritto Davide, re d'Israele, e Salomone suo figlio; statevene nel *santuario secondo i rami delle case patriarcali dei vostri fratelli, figli del popolo, e secondo la classificazione della casa paterna dei Leviti. Sacrificate la Pasqua, santificatevi, e preparatela per i vostri fratelli, conformandovi alla parola del Signore trasmessa per mezzo di *Mosè».

Giosia diede alla gente del popolo, a tutti quelli che si trovavano là, del bestiame minuto: agnelli e capretti, in numero di trentamila: tutti per la Pasqua; e tremila buoi; tutto questo fu prelevato da quanto apparteneva al re. I suoi príncipi fecero anch'essi un dono spontaneo al popolo, ai sacerdoti e ai Leviti. Chilchia, Zaccaria e Ieiel, conduttori della casa di Dio, diedero ai sacerdoti per i sacrifici della Pasqua, duemilaseicento capi di bestiame minuto e trecento buoi. Conania, Semaia e Netaneel suoi fra- telli, e Casabia, Ieiel e Iozabad, capi dei Leviti, diedero ai Leviti, per i sacrifici della Pasqua, cinquemila capi di bestiame minuto e cinquecento buoi.

10 Cosí, dopo aver predisposto il servizio, i sacerdoti si misero al loro posto; e cosí pure i Leviti, secondo le loro classi, conformemente all'ordine del re. 11 Poi fu sacrificata la Pasqua; i sacerdoti sparsero il sangue ricevuto dalle mani dei Leviti, e questi scorticarono le vittime. 12 I Leviti misero da parte quello che doveva essere bruciato, per darlo ai figli del popolo, secondo i rami delle
case paterne, perché l'offrissero al Signore, secondo quanto è scritto nel libro di Mosè. E lo stesso fecero per i buoi.
13 Poi arrostirono le vittime pasquali sul fuoco, secondo quanto è prescritto; ma le altre vivande consacrate le cossero in pignatte, in caldaie e in pentole, e si affrettarono a portarle a tutti i figli del popolo. 14 Poi prepararono la Pasqua per sé stessi e per i sacerdoti, perché i sacerdoti, figli d'*Aaronne, furono occupati fino alla notte a mettere sull'altare ciò che doveva essere bruciato, e il grasso; perciò i Leviti fecero i preparativi per sé stessi e per i sacerdoti, figli di Aaronne. 15 I cantori, figli di *Asaf, erano al loro posto, conformemente all'ordine di Davide, di Asaf, di Eman e di Iedutun, il *veggente del re; i portinai stavano a ciascuna porta; essi non ebbero bisogno d'allontanarsi dal loro servizio, perché i Leviti, loro fratelli, preparavano la Pasqua per loro.

16 Cosí, in quel giorno, tutto il servizio del Signore fu predisposto per far la Pasqua e per offrire olocausti sull'altare del Signore, conformemente all'ordine del re Giosia. 17 I figli d'Israele che si trovavano là, celebrarono allora la Pasqua e la *festa degli Azzimi per sette giorni. 18 Nessuna Pasqua, come quella, era stata celebrata in Israele dai giorni del *profeta *Samuele; né alcuno dei re d'Israele aveva celebrato una Pasqua pari a quella celebrata da Giosia, dai sacerdoti e dai Leviti, da tutto *Giuda e Israele che si trovavano là, e dagli abitanti di Gerusalemme. 19 Questa Pasqua fu celebrata il diciottesimo anno del regno di Giosia.

Giosia ferito mortalmente dagli Egiziani

20 (B)Dopo tutto questo, quando Giosia ebbe restaurato il tempio, Neco, re d'Egitto, salí per combattere a Carchemis, sull'Eufrate; e Giosia marciò contro di lui. 21 Ma Neco gli inviò dei messaggeri per dirgli: «Che c'è fra me e te, o re di Giuda? Io non salgo oggi contro di te, ma contro una casa con la quale sono in guerra; e Dio mi ha comandato di far presto; bada dunque di non opporti a Dio, il quale è con me, affinché egli non ti distrugga». 22 Ma Giosia non volle tornare indietro; anzi, si travestí per assalirlo, e non diede ascolto alle parole di Neco, che venivano dalla bocca di Dio. E venne a dar battaglia nella valle di Meghiddo. 23 Gli arcieri tirarono al re Giosia; e il re disse ai suoi servitori: «Portatemi via di qui, perché sono ferito gravemente». 24 I suoi servitori lo tolsero dal carro e lo misero sopra un secondo carro che era pure suo, e lo condussero a Gerusalemme. E morí, e fu sepolto nella tomba dei suoi padri. Tutto Giuda e Gerusalemme piansero Giosia. 25 *Geremia compose un lamento su Giosia; e tutti i cantori e tutte le cantanti hanno parlato di Giosia nei loro lamenti fino a oggi, tanto da diventarne un'usanza in Israele. Essi si trovano scritti tra i Lamenti.

26 Il rimanente delle azioni di Giosia, le sue opere pie secondo i precetti della legge del Signore, 27 le sue azioni prime e ultime, sono cose scritte nel libro dei re d'Israele e di Giuda.

Apocalisse 21

I nuovi cieli e la nuova terra

21 (A)Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, poiché il primo cielo e la prima terra erano scomparsi, e il mare non c'era piú. E vidi la santa città, la nuova *Gerusalemme, scendere dal cielo da presso Dio, pronta come una *sposa adorna per il suo sposo. Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il *tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà piú la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate».

E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». Poi mi disse: «Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veritiere», e aggiunse: «Ogni cosa è compiuta. Io sono l'*alfa e l'omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell'acqua della vita. Chi vince erediterà queste cose, io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio. Ma per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli *stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda».

La nuova Gerusalemme

(B)Poi venne uno dei sette angeli che avevano le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli, e mi parlò, dicendo: «Vieni e ti mostrerò la sposa, la moglie dell'Agnello».

10 Egli mi trasportò in spirito su una grande e alta montagna, e mi mostrò la santa città, Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio, 11 con la gloria di Dio. Il suo splendore era simile a quello di una pietra preziosissima, come una pietra di diaspro cristallino. 12 Aveva delle mura grandi e alte; aveva dodici porte, e alle porte dodici angeli. Sulle porte erano scritti dei nomi, che sono quelli delle dodici tribú dei figli d'*Israele. 13 Tre porte erano a oriente, tre a settentrione, tre a mezzogiorno e tre a occidente. 14 Le mura della città avevano dodici fondamenti, e su quelli stavano i dodici nomi di dodici *apostoli dell'Agnello.

15 E colui che mi parlava aveva come misura una canna d'oro, per misurare la città, le sue porte e le sue mura. 16 E la città era quadrata, e la sua lunghezza era uguale alla larghezza; egli misurò la città con la canna, ed era dodicimila *stadi[a]; la lunghezza, la larghezza e l'altezza erano uguali. 17 Ne misurò anche le mura ed erano di centoquarantaquattro *cubiti[b], a misura d'uomo, adoperata dall'angelo.

18 Le mura erano costruite con diaspro e la città era d'oro puro, simile a terso cristallo. 19 I fondamenti delle mura della città erano adorni d'ogni specie di pietre preziose. Il primo fondamento era di diaspro; il secondo di zaffiro; il terzo di calcedonio; il quarto di smeraldo; 20 il quinto di sardonico; il sesto di sardio; il settimo di crisòlito; l'ottavo di berillo; il nono di topazio; il decimo di crisopazio; l'undicesimo di giacinto; il dodicesimo di ametista. 21 Le dodici porte erano dodici perle e ciascuna era fatta da una perla sola. La piazza della città era d'oro puro, simile a cristallo trasparente.

22 Nella città non vidi alcun *tempio, perché il Signore, Dio onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio. 23 La città non ha bisogno di sole, né di luna che la illumini, perché la gloria di Dio la illumina, e l'Agnello è la sua lampada. 24 Le nazioni cammineranno alla sua luce e i re della terra vi porteranno la loro gloria[c]. 25 Di giorno le sue porte non saranno mai chiuse (la notte non vi sarà piú); 26 e in lei si porterà la gloria e l'onore delle nazioni. 27 E nulla di impuro né chi commetta abominazioni o falsità, vi entrerà; ma soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello.

Malachia 3

«Ecco, io vi mando il mio messaggero,
che spianerà la via davanti a me[a]
e subito il Signore, che voi cercate,
l'Angelo del patto, che voi desiderate,
entrerà nel suo *tempio. Ecco egli viene»,
dice il Signore degli eserciti.

Chi potrà resistere nel giorno della sua venuta?
Chi potrà rimanere in piedi quando egli apparirà?
Egli infatti è come il fuoco del fonditore,
come la potassa dei lavatori di panni.

Egli si metterà seduto, come chi raffina e purifica l'argento,
e purificherà i figli di *Levi
e li raffinerà come si fa dell'oro e dell'argento;
ed essi offriranno al Signore offerte giuste.

Allora l'offerta di *Giuda e di *Gerusalemme sarà gradita al Signore,
come nei giorni antichi, come negli anni passati.

«Io mi accosterò a voi per giudicare
e sarò un testimone pronto contro gli *incantatori, contro gli adúlteri,
contro quelli che giurano il falso,
contro quelli che derubano l'operaio del suo salario,
che opprimono la vedova e l'orfano,
che fanno torto allo straniero e non hanno timore di me»,
dice il Signore degli eserciti.

«Poiché io, il Signore, non cambio;
perciò voi, o figli di *Giacobbe, non siete ancora consumati.

Offerte e benedizioni

(A)Fin dal tempo dei vostri padri voi vi siete allontanati dai miei precetti
e non li avete osservati.
Tornate a me e io tornerò a voi»,
dice il Signore degli eserciti.
«Ma voi dite: “In che modo dobbiamo tornare?”

L'uomo può forse derubare Dio? Eppure voi mi derubate.
Ma voi dite: “In che cosa ti abbiamo derubato?”
Nelle decime e nelle offerte.

Voi siete colpiti da maledizione,
perché mi derubate, voi,
tutta quanta la nazione!

10 Portate tutte le decime alla casa del tesoro,
perché ci sia cibo nella mia casa;
poi mettetemi alla prova in questo»,
dice il Signore degli eserciti;
«vedrete se io non vi aprirò le cateratte del cielo
e non riverserò su di voi tanta benedizione che non vi sia piú dove riporla.

11 Per amor vostro, io minaccerò l'insetto divoratore
affinché esso non distrugga piú i frutti del vostro suolo,
la vostra vigna non sarà piú infruttuosa nella campagna»,
dice il Signore degli eserciti.

12 «Tutte le nazioni vi proclameranno beati,
perché sarete un paese di delizie»,
dice il Signore degli eserciti.

Differenza fra il giusto e l'empio nel giorno del Signore

13 (B)«Voi usate parole dure contro di me», dice il Signore.
«Eppure voi dite: “Che abbiamo detto contro di te?”

14 Voi avete detto: “È inutile servire Dio”;
e, “che vantaggio c'è a osservare i suoi precetti,
e a vestirsi a lutto
davanti al Signore degli eserciti?

15 Ora, noi proclamiamo beati i superbi;
sí, quelli che agiscono malvagiamente prosperano;
sí, tentano Dio e restano impuniti!”»

16 Allora quelli che hanno timore del Signore si sono parlati l'un l'altro;
il Signore è stato attento e ha ascoltato;
un libro è stato scritto davanti a lui,
per conservare il ricordo di quelli che temono il Signore
e rispettano il suo nome.

17 «Essi saranno, nel giorno che io preparo,
saranno la mia proprietà particolare»,
dice il Signore degli eserciti;
«io li risparmierò,
come uno risparmia il figlio che lo serve.

18 Voi vedrete di nuovo la differenza
che c'è fra il giusto e l'empio,
fra colui che serve Dio
e colui che non lo serve.

Giovanni 20

La risurrezione di Gesú

20 (A)Il primo giorno della settimana, la mattina presto, mentre era ancora buio, *Maria Maddalena andò al sepolcro e vide la pietra tolta dal sepolcro. Allora corse verso *Simon *Pietro e l'altro discepolo che Gesú amava e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'abbiano messo».

Pietro e l'altro discepolo uscirono dunque e si avviarono al sepolcro. I due correvano assieme, ma l'altro discepolo corse piú veloce di Pietro e giunse primo al sepolcro; e, chinatosi, vide le fasce per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro, e vide le fasce per terra, e il sudario che era stato sul capo di Gesú, non per terra con le fasce, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, e vide, e credette. Perché non avevano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli doveva risuscitare dai morti. 10 I discepoli dunque se ne tornarono a casa.

Gesú appare a Maria Maddalena

11 (B)Maria, invece, se ne stava fuori vicino al sepolcro a piangere. Mentre piangeva, si chinò a guardare dentro il sepolcro, 12 ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno a capo e l'altro ai piedi, lí dov'era stato il corpo di Gesú. 13 Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?» Ella rispose loro: «Perché hanno tolto il mio Signore e non so dove l'abbiano deposto». 14 Detto questo, si voltò indietro e vide Gesú in piedi; ma non sapeva che fosse Gesú. 15 Gesú le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?» Ella, pensando che fosse l'ortolano, gli disse: «Signore, se tu l'hai portato via, dimmi dove l'hai deposto, e io lo prenderò». 16 Gesú le disse: «Maria!» Ella, voltatasi, gli disse in ebraico: «*Rabbuní!» che vuol dire: «Maestro!» 17 Gesú le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli, e di' loro: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro”». 18 Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che egli le aveva detto queste cose.

Gesú appare ai discepoli; Tommaso non è con loro

19 (C)La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, Gesú venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 20 E, detto questo, mostrò loro le mani e il costato. I discepoli dunque, veduto il Signore, si rallegrarono. 21 Allora Gesú disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch'io mando voi». 22 Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. 23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti».

Gesú appare ai discepoli, tra i quali è Tommaso

24 (D)Or *Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesú. 25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore!» Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò».

26 Otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesú venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» 27 Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente». 28 Tommaso gli rispose: «Signor mio e Dio mio!» 29 Gesú gli disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!»

Lo scopo del Vangelo secondo Giovanni

30 (E)Or Gesú fece in presenza dei discepoli molti altri segni miracolosi[a], che non sono scritti in questo libro; 31 ma questi sono stati scritti, affinché crediate che Gesú è il Cristo, il *Figlio di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

Copyright © 1994 by Società Biblica di Ginevra