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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
2 Cronache 32

Invasione di Sennacherib, re d'Assiria, e distruzione del suo esercito

32 (A)Dopo queste cose e questi atti di fedeltà di *Ezechia, *Sennacherib, re d'Assiria, venne in *Giuda, e cinse d'assedio le città fortificate, con l'intenzione d'impadronirsene. Quando Ezechia vide che Sennacherib era giunto e si proponeva di attaccare *Gerusalemme, deliberò con i suoi capi e con i suoi uomini valorosi di turare le sorgenti d'acqua che erano fuori della città; ed essi gli prestarono aiuto. Si radunò dunque un gran numero di gente e turarono tutte le sorgenti e il torrente che scorreva attraverso il paese. «Perché», dicevano essi, «i re d'Assiria, venendo, dovrebbero trovare abbondanza d'acqua?» Ezechia prese coraggio; e ricostruí tutte le mura dov'erano diroccate, rialzò le torri, costruí l'altro muro di fuori, fortificò Millo nella *città di *Davide, e fece fare una gran quantità d'armi e di scudi. Diede dei capi militari al popolo, li riuní presso di sé sulla piazza della porta della città, e parlò al loro cuore, dicendo: «Siate forti e coraggiosi! Non temete e non vi sgomentate a causa del re d'Assiria e della moltitudine che l'accompagna; perché con noi è Uno piú grande di ciò che è con lui. Con lui è un braccio di carne; con noi è il Signore nostro Dio, per aiutarci e combattere le nostre battaglie». E il popolo fu rassicurato dalle parole di Ezechia, re di Giuda.

(B)Dopo questo, Sennacherib, re d'Assiria, mentre stava di fronte a Lachis con tutte le sue forze, mandò i suoi servitori a Gerusalemme per dire a Ezechia, re di Giuda, e a tutti quelli di Giuda che si trovavano a Gerusalemme: 10 «Cosí parla Sennacherib, re degli Assiri: In chi confidate voi per rimanervene cosí assediati in Gerusalemme? 11 Ezechia v'inganna per ridurvi a morir di fame e di sete, quando dice: “Il Signore, nostro Dio, ci libererà dalle mani del re d'Assiria!” 12 Non è lo stesso Ezechia che ha distrutto gli alti luoghi e gli altari del Signore, e che ha detto a Giuda e a Gerusalemme: “Voi adorerete davanti a un unico altare e su quello offrirete profumi”? 13 Non sapete voi quello che io e i miei padri abbiamo fatto a tutti i popoli degli altri paesi? Gli dèi delle nazioni di quei paesi hanno forse potuto liberare i loro paesi dalla mia mano? 14 Qual è fra tutti gli dèi di queste nazioni che i miei padri hanno sterminate, quello che abbia potuto liberare il suo popolo dalla mia mano? Potrebbe il vostro Dio liberar voi dalla mia mano? 15 Ora Ezechia non v'inganni e non vi svii in questa maniera; non gli prestate fede! Poiché nessun dio d'alcuna nazione o d'alcun regno ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano o dalla mano dei miei padri; quanto meno potrà il Dio vostro liberare voi dalla mia mano!»

16 I servi di Sennacherib parlarono ancora contro il Signore Dio e contro il suo servo Ezechia. 17 Sennacherib scrisse pure delle lettere, insultando il Signore, Dio d'*Israele, e parlando contro di lui, in questi termini: «Come gli dèi delle nazioni degli altri paesi non hanno potuto liberare i loro popoli dalla mia mano, cosí neanche il Dio d'Ezechia potrà liberare dalla mia mano il suo popolo». 18 I servitori di Sennacherib gridarono ad alta voce, in lingua giudaica, rivolgendosi al popolo di Gerusalemme che stava sulle mura, per spaventarlo e atterrirlo, e potersi cosí impadronire della città. 19 E parlarono del Dio di Gerusalemme come degli dèi dei popoli della terra, che sono opera di mano d'uomo.

20 (C)Allora il re Ezechia e il *profeta *Isaia, figlio di Amots, pregarono a questo proposito, e alzarono fino al cielo il loro grido.

21 Il Signore mandò un angelo che sterminò nell'accampamento del re d'Assiria tutti gli uomini forti e valorosi, i príncipi e i capi. Il re se ne tornò svergognato al suo paese. Come fu entrato nella casa del suo dio, i suoi propri figli[a] lo uccisero là con la spada. 22 Cosí il Signore salvò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennacherib, re d'Assiria, e dalla mano di tutti gli altri, e rese sicure le loro frontiere. 23 Molti portarono a Gerusalemme offerte al Signore, e oggetti preziosi a Ezechia, re di Giuda, il quale, da allora, acquistò prestigio agli occhi di tutte le nazioni.

Malattia e guarigione di Ezechia

24 (D)In quel tempo Ezechia fu colpito da una malattia che doveva condurlo alla morte; egli pregò il Signore, e il Signore gli parlò, e gli concesse un segno. 25 Ma Ezechia non fu riconoscente del beneficio ricevuto; poiché il suo cuore s'inorgoglí, e l'ira del Signore si volse contro di lui, contro Giuda e contro Gerusalemme. 26 Tuttavia Ezechia si umiliò dell'essersi inorgoglito in cuor suo: tanto egli, quanto gli abitanti di Gerusalemme; perciò l'ira del Signore non si riversò sopra di loro durante la vita di Ezechia.

27 Ezechia ebbe immense ricchezze e grandissima gloria; e si costruí: depositi per riporvi argento, oro, pietre preziose, aromi, scudi, ogni sorta d'oggetti di valore; 28 magazzini per il grano, il vino, l'olio; stalle per ogni sorta di bestiame, e ovili per le pecore. 29 Si costruí delle città, ed ebbe greggi e mandrie in abbondanza, perché Dio gli aveva dato beni in gran quantità. 30 Ezechia fu colui che turò la sorgente superiore delle acque di Ghion e le convogliò giú direttamente attraverso il lato occidentale della città di Davide. Ezechia riuscí felicemente in tutte le sue imprese. 31 Tuttavia quando i capi di *Babilonia gli inviarono dei messaggeri per informarsi del prodigio che era avvenuto nel paese, Dio lo abbandonò, per metterlo alla prova e conoscere tutto quello che egli aveva in cuore.

32 Le rimanenti azioni di Ezechia e le sue opere pie si trovano scritte nella visione del profeta Isaia, figlio di Amots, inserita nel libro dei re di Giuda e d'Israele.

33 Ezechia si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto sulla salita delle tombe dei figli di Davide; alla sua morte, tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme gli resero onore. *Manasse, suo figlio, regnò al suo posto.

Apocalisse 18

18 (A)Dopo queste cose vidi scendere dal cielo un altro angelo che aveva una grande autorità, e la terra fu illuminata dal suo splendore[a]. Egli gridò con voce potente: «È caduta, è caduta *Babilonia[b] la grande! È diventata ricettacolo di demòni, covo di ogni spirito immondo, rifugio di ogni uccello impuro e abominevole[c]. Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua prostituzione furente, e i re della terra hanno fornicato con lei, e i mercanti della terra si sono arricchiti con gli eccessi del suo lusso».

Poi udii un'altra voce dal cielo che diceva: «Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate complici dei suoi peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi[d]; perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo[e] e Dio si è ricordato delle sue *iniquità. Usatele il trattamento che lei usava, datele doppia retribuzione per le sue opere; nel calice in cui ha versato ad altri, versatele il doppio. Datele tormento e afflizione nella stessa misura in cui ha glorificato sé stessa e vissuto nel lusso. Poiché dice in cuor suo: “Io sono regina, non sono vedova e non vedrò mai lutto”. Perciò in uno stesso giorno verranno i suoi flagelli: morte, lutto e fame, e sarà consumata dal fuoco[f]; poiché potente è Dio, il Signore che l'ha giudicata[g].

(B)«I re della terra, che fornicavano e vivevano in lascivie con lei, quando vedranno il fumo del suo incendio piangeranno e faranno cordoglio per lei. 10 Spaventati dai suoi tormenti se ne staranno lontani e diranno: “Ahi! ahi! Babilonia, la gran città, la potente città! Il tuo giudizio è venuto in un momento!” 11 I mercanti della terra piangeranno e faranno cordoglio per lei, perché nessuno compra piú le loro merci: 12 oro, argento, pietre preziose, perle, lino pregiato, porpora, seta, scarlatto, ogni varietà di legno odoroso, ogni varietà di oggetti d'avorio e di legno preziosissimo, rame, ferro, marmo, 13 cannella, spezie, profumi, unguenti, incenso, vino, olio, fior di farina, grano, buoi, pecore, cavalli, carri e persino i corpi e le anime di uomini. 14 I frutti che l'anima tua desiderava sono andati lontani da te; tutte le cose delicate e sontuose sono perdute per te e non si troveranno mai piú. 15 I mercanti di queste cose che sono stati arricchiti da lei se ne staranno lontani per timore del suo tormento, piangeranno e faranno cordoglio dicendo: 16 “Ahi! ahi! La gran città ch'era vestita di lino fino, di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle! In un attimo una ricchezza cosí grande è stata distrutta”. 17 Tutti i piloti, tutti i naviganti, i marinai e quanti trafficano sul mare se ne staranno lontano 18 e vedendo il fumo del suo incendio esclameranno: “Quale città fu mai simile a questa grande città?” 19 E si getteranno della polvere sul capo e grideranno, piangeranno e faranno cordoglio dicendo: “Ahi! ahi! La gran città nella quale tutti quelli che avevano navi in mare si erano arricchiti con la sua opulenza! In un attimo è stata ridotta a un deserto.

20 (C)«“Rallègrati, o cielo, per la sua rovina! E voi, santi, *apostoli e *profeti, rallegratevi perché Dio, giudicandola, vi ha reso giustizia”».

21 Poi un potente angelo sollevò una pietra grossa come una grande *macina, e la gettò nel mare dicendo: «Cosí, con violenza, sarà precipitata Babilonia, la gran città, e non sarà piú trovata. 22 In te non si udranno piú le armonie degli arpisti né dei musicisti né dei flautisti né dei sonatori di tromba; né sarà piú trovato in te artefice di qualunque arte, e non si udrà piú in te rumore di macina. 23 In te non brillerà piú luce di lampada, e non si udrà piú in te voce di sposo e di sposa; perché i tuoi mercanti erano i príncipi della terra e perché tutte le nazioni sono state sedotte dalle tue *magie. 24 In lei è stato trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati uccisi sulla terra».

Zaccaria 14

La venuta del Signore sulla terra; punizione e liberazione

14 (A)Ecco, viene il *giorno del
Signore
in cui le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te.

Io radunerò tutte le nazioni per far guerra a *Gerusalemme,
la città sarà presa, le case saranno saccheggiate, le donne violentate;
metà della città sarà deportata,
ma il resto del popolo non sarà sterminato dalla città.

Poi il Signore si farà avanti e combatterà contro quelle nazioni,
come egli combatté tante volte nel giorno della battaglia.

In quel giorno i suoi piedi si poseranno sul *monte degli Ulivi,
che sta di fronte a Gerusalemme, a oriente,
e il monte degli Ulivi si spaccherà a metà, da oriente a occidente,
tanto da formare una grande valle;
metà del monte si ritirerà verso settentrione
e l'altra metà verso il *meridione.

Voi fuggirete per la valle dei miei monti,
poiché la valle dei monti si estenderà fino ad Asal;
fuggirete come fuggiste per il terremoto
ai giorni di *Uzzia, re di *Giuda;
il Signore, il mio Dio, verrà e tutti i suoi santi con lui.

(B)In quel giorno non ci sarà piú luce;
gli astri brillanti ritireranno il loro splendore.

Sarà un giorno unico, conosciuto dal Signore;
non sarà né giorno né notte,
ma verso sera ci sarà luce.

In quel giorno delle sorgenti usciranno da Gerusalemme;
metà delle quali volgerà verso il mare orientale
e metà verso il mare occidentale,
tanto d'estate quanto d'inverno.

Il Signore sarà re di tutta la terra;
in quel giorno il Signore sarà l'unico
e unico sarà il suo nome.

10 Tutto il paese sarà mutato in pianura, da Gheba a Rimmon
a sud di Gerusalemme;
Gerusalemme sarà innalzata e abitata nel suo luogo,
dalla porta di Beniamino fino alla prima porta,
la porta degli Angoli;
e dalla torre di Ananeel agli *strettoi del re.

11 La gente abiterà in essa e non ci sarà piú nessun interdetto;
Gerusalemme se ne starà al sicuro.

12 (C)Questo sarà il flagello con cui il Signore colpirà tutti i popoli
che avranno mosso guerra a Gerusalemme:
la loro carne si consumerà mentre stanno in piedi,
i loro occhi si scioglieranno nelle orbite,
la loro lingua si consumerà nella loro bocca.

13 In quel giorno vi sarà in mezzo a loro un gran tumulto prodotto dal Signore;
ciascuno di loro afferrerà la mano dell'altro,
e la mano dell'uno si alzerà contro la mano dell'altro.

14 Giuda stesso combatterà contro Gerusalemme;
le ricchezze di tutte le nazioni circostanti saranno ammassate:
oro, argento, vesti in grande abbondanza.

15 Il flagello che colpirà i cavalli,
i muli, i cammelli, gli asini
e tutte le bestie che saranno in quegli accampamenti,
sarà simile a quell'altro flagello.

16 Tutti quelli che saranno rimasti di tutte le nazioni
venute contro Gerusalemme,
saliranno di anno in anno
a prostrarsi davanti al Re, al Signore degli eserciti,
e a celebrare la *festa delle Capanne.

17 Quanto a quelli delle famiglie della terra che non saliranno a Gerusalemme
per prostrarsi davanti al Re, al Signore degli eserciti,
non cadrà pioggia su di loro.

18 Se la famiglia d'Egitto non sale e non viene,
neppure su di lei ne cadrà;
sarà colpita dal flagello con cui il Signore colpirà le nazioni
che non saliranno a celebrare la festa delle Capanne.

19 Tale sarà la punizione dell'Egitto
e la punizione di tutte le nazioni
che non saliranno a celebrare la festa delle Capanne.

20 (D)In quel giorno si leggerà sui sonagli dei cavalli:
Santità al Signore!
Le pentole nella casa del Signore
saranno come i bacini davanti all'altare.

21 Ogni pentola a Gerusalemme e in Giuda
sarà consacrata al Signore degli eserciti;
tutti quelli che offriranno sacrifici ne verranno
a prendere per cuocervi le carni;
e in quel giorno
non ci saranno piú *Cananei nella casa del Signore degli eserciti.

Giovanni 17

La preghiera sacerdotale

17 (A)Gesú disse queste cose; poi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, l'ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te, giacché gli hai dato autorità su ogni carne, perché egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dati. Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesú Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l'opera che tu mi hai data da fare. Ora, o Padre, glorificami tu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse.

Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola. Ora hanno conosciuto che tutte le cose che mi hai date, vengono da te; poiché le parole che tu mi hai date le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi; 10 e tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro. 11 Io non sono piú nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dati[a], affinché siano uno, come noi. 12 Mentre io ero con loro, io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e nessuno di loro è perito, tranne il figlio di perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta. 13 Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinché abbiano compiuta in sé stessi la mia gioia. 14 Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo. 15 Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. 16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17 Santificali nella verità: la tua parola è verità. 18 Come tu hai mandato me nel mondo, anch'io ho mandato loro nel mondo. 19 Per loro io santifico me stesso, affinché anch'essi siano santificati nella verità.

20 Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: 21 che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. 22 Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno; 23 io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell'unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato me. 24 Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche quelli che tu mi hai dati, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai data; poiché mi hai amato prima della fondazione del mondo. 25 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato; 26 e io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere, affinché l'amore del quale tu mi hai amato sia in loro, e io in loro».

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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