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Old/New Testament

Each day includes a passage from both the Old Testament and New Testament.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Salmi 40-42

Lode a Dio per il suo intervento

40 (A)Al direttore del coro. Di *Davide. Salmo.
Ho pazientemente aspettato il Signore,
ed egli si è chinato su di me e ha
ascoltato il mio grido.

Mi ha tratto fuori da una fossa
di perdizione,
dal pantano fangoso;
ha fatto posare i miei piedi sulla roccia,
ha reso sicuri i miei passi.

Egli ha messo nella mia bocca
un nuovo cantico
a lode del nostro Dio.
Molti vedranno questo e temeranno,
e confideranno nel Signore.

Beato l'uomo che ripone nel Signore la sua fiducia,
e non si rivolge ai superbi né a chi segue la menzogna!

O Signore, Dio mio, hai moltiplicato
i tuoi prodigi e i tuoi disegni in nostro favore;
nessuno è simile a te.
Vorrei raccontarli e proclamarli,
ma son troppi per essere contati.

Tu non gradisci né sacrificio né
offerta;
m'hai aperto gli orecchi.
Tu non domandi né olocausto né
sacrificio per il peccato.

Allora ho detto: «Ecco, io vengo!
Sta scritto di me nel rotolo del libro[a].

Dio mio, desidero fare la tua
volontà[b],
la tua legge è dentro il mio cuore».

Ho proclamato la tua giustizia nella grande assemblea;
ecco, io non tengo chiuse le mie labbra;
o Signore, tu lo sai.

10 Non ho tenuto nascosta la tua
giustizia nel mio cuore;
ho raccontato la tua fedeltà e la tua
salvezza;
non ho celato la tua benevolenza
né la tua verità alla grande assemblea.

11 Tu, o Signore, non rifiutarmi la tua misericordia;
la tua bontà e la tua verità mi
custodiscano sempre!

12 Poiché mali innumerevoli mi
circondano;
i miei peccati mi pesano
e non posso piú guardarli.
Sono piú numerosi dei capelli del mio capo
e il mio cuore vien meno!

13 Liberami, o Signore!
Affrèttati in mio aiuto!

14 Siano delusi e umiliati
quelli che cercano l'anima mia per farla perire!
Si ritirino coperti di vergogna
quelli che si rallegrano delle mie
sventure!

15 Siano confusi per la loro infamia
quelli che mi deridono.

16 Gioiscano e si rallegrino in te quelli che ti cercano;
quelli che amano la tua salvezza dicano sempre: «Il Signore è grande!»

17 Io sono misero e povero,
ma il Signore ha cura di me.
Tu sei il mio aiuto e il mio liberatore;
o Dio mio, non tardare!

Preghiera di un malato tradito dall'amico

41 (B)Al direttore del coro.
Salmo di *Davide.
Beato chi ha cura del povero!
Nel giorno della sventura il Signore
lo libererà.

Il Signore lo proteggerà
e lo manterrà in vita;
egli sarà felice sulla terra,
e tu non lo darai in balía dei suoi
nemici.

Il Signore lo sosterrà quando sarà
a letto, ammalato;
tu lo consolerai nella sua malattia.

Io ho detto: «O Signore, abbi pietà
di me;
guarisci l'anima mia, perché ho peccato contro di te».

I miei nemici mi augurano del male, dicendo:
«Quando morrà? E quando sarà
dimenticato il suo nome?»

E se uno di loro viene a vedermi,
dice menzogne;
il suo cuore accumula malvagità dentro di sé;
e, appena uscito, sparla.

Tutti quelli che m'odiano bisbigliano tra loro contro di me;
contro di me tramano il male.

«È stato colpito», essi dicono,
«da un male incurabile;
e, ora che è steso su un letto, non si
rialzerà mai piú».

Anche l'amico con il quale vivevo in pace,
in cui avevo fiducia, e che mangiava
il mio pane,
si è schierato contro di me[c].

10 Ma tu, o Signore, abbi pietà di me
e rialzami,
e io renderò loro quel che si meritano.

11 Cosí saprò che tu mi gradisci:
se il mio nemico non trionferà di me.

12 Tu mi sosterrai nella mia integrità
e mi accoglierai alla tua presenza
per sempre.

13 Sia benedetto il Signore, il Dio
d'*Israele, ora e sempre. Amen!
Amen!

Libro secondo, Salmi 42–72(C)

Speranza in Dio

42 (D)[d]Al direttore del coro.
Cantico dei figli di *Core.
Come la cerva desidera i corsi d'acqua,
cosí l'anima mia anela a te, o Dio.

L'anima mia è assetata di Dio,
del Dio vivente;
quando verrò e comparirò in presenza di Dio?

Le mie lacrime son diventate il mio cibo giorno e notte,
mentre mi dicono continuamente:
«Dov'è il tuo Dio?»

Ricordo con profonda commozione il tempo in cui camminavo con la folla
verso la casa di Dio,
tra i canti di gioia e di lode
d'una moltitudine in festa.

Perché ti abbatti, anima mia?
Perché ti agiti in me?
Spera in Dio, perché lo celebrerò
ancora;
egli è il mio salvatore e il mio Dio.

L'anima mia è abbattuta in me;
perciò io ripenso a te dal paese del
*Giordano,
dai monti dell'Ermon, dal monte Misar.

Un abisso chiama un altro abisso
al fragore delle tue cascate;
tutte le tue onde e i tuoi flutti son
passati su di me.

Il Signore, di giorno, concedeva
la sua grazia,
e io la notte innalzavo cantici per lui
come preghiera al Dio che mi dà vita.

Dirò a Dio, mio difensore: «Perché mi hai dimenticato?
Perché devo andare vestito a lutto per l'oppressione del nemico?»

10 Le mie ossa sono trafitte
dagli insulti dei miei nemici
che mi dicono continuamente: «Dov'è il tuo Dio?»

11 Perché ti abbatti, anima mia?
Perché ti agiti in me?
Spera in Dio, perché lo celebrerò
ancora;
egli è il mio salvatore e il mio Dio.

Atti 27:1-26

Quarto viaggio missionario
Paolo è inviato a Roma

27 Quando fu deciso che noi salpassimo per l'Italia, *Paolo con altri prigionieri furono consegnati a un *centurione, di nome Giulio, della *coorte Augusta. Saliti sopra una nave di Adramitto[a], che doveva toccare i porti della costa d'*Asia, salpammo, avendo con noi *Aristarco, un macedone di *Tessalonica.

Il giorno seguente arrivammo a *Sidone; e Giulio, usando benevolenza verso Paolo, gli permise di andare dai suoi amici per ricevere le loro cure. Poi, partiti di là, navigammo al riparo di Cipro, perché i venti erano contrari. E, attraversato il mare di Cilicia e di Panfilia, arrivammo a Mira di Licia. Il centurione, trovata qui una nave alessandrina che faceva vela per l'Italia, ci fece salire su quella.

Navigando per molti giorni lentamente, giungemmo a fatica, per l'impedimento del vento, di fronte a Cnido[b]. Poi veleggiammo sotto Creta, al largo di Salmone[c]; e, costeggiandola con difficoltà, giungemmo a un luogo detto Beiporti, vicino al quale era la città di Lasea.

Intanto era trascorso molto tempo, e la navigazione si era fatta pericolosa, poiché anche il giorno del digiuno[d] era passato. Paolo allora li ammoní dicendo: 10 «Uomini, vedo che la navigazione si farà pericolosa con grave danno, non solo del carico e della nave, ma anche delle nostre persone». 11 Il centurione però aveva piú fiducia nel pilota e nel padrone della nave che non nelle parole di Paolo. 12 E, sic- come quel porto[e] non era adatto a svernare, la maggioranza fu del parere di partire di là per cercare di arrivare a Fenice, un porto di Creta esposto a sud-ovest e a nord-ovest[f], e di passarvi l'inverno.

13 Intanto si era alzato un leggero scirocco e, credendo di poter attuare il loro proposito, levarono le àncore e si misero a costeggiare l'isola di Creta piú da vicino.

La tempesta

14 (A)Ma poco dopo, si scatenò giú dall'isola un vento impetuoso, chiamato Euroaquilone; 15 la nave fu trascinata via e, non potendo resistere al vento, la lasciammo andare ed eravamo portati alla deriva. 16 Passati rapidamente sotto un'isoletta chiamata Clauda, a stento potemmo impadronirci della scialuppa. 17 Dopo averla issata a bordo, utilizzavano dei mezzi di rinforzo, cingendo la nave[g] di sotto; e, temendo di finire incagliati nelle Sirti[h], calarono l'àncora[i] galleggiante, e si andava cosí alla deriva. 18 Siccome eravamo sbattuti violentemente dalla tempesta, il giorno dopo cominciarono a gettare il carico. 19 Il terzo giorno, con le loro proprie mani, buttarono in mare l'attrezzatura della nave. 20 Già da molti giorni non si vedevano né sole né stelle, e sopra di noi infuriava una forte tempesta, sicché ogni speranza di scampare era ormai persa.

21 Dopo che furono rimasti per lungo tempo senza mangiare, Paolo si alzò in mezzo a loro, e disse: «Uomini, bisognava darmi ascolto e non partire da Creta, per evitare questo pericolo e questa perdita. 22 Ora però vi esorto a stare di buon animo, perché non vi sarà perdita della vita per nessuno di voi ma solo della nave. 23 Poiché un angelo del Dio, al quale appartengo e che io servo, mi è apparso questa notte, 24 dicendo: “Paolo, non temere; bisogna che tu compaia davanti a *Cesare, ed ecco, Dio ti ha dato tutti quelli che navigano con te”. 25 Perciò, uomini, state di buon animo, perché ho fede in Dio che avverrà come mi è stato detto. 26 Dovremo però essere gettati sopra un'isola».

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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