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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Numeri 31

Vittoria d'Israele sui Madianiti

31 (A)Poi il Signore disse a *Mosè: «Vendica il male che i Madianiti hanno fatto ai figli d'*Israele; poi sarai riunito ai tuoi padri».

Allora Mosè disse al popolo: «Mobilitate fra voi degli uomini per la guerra, e marcino contro Madian per eseguire la vendetta del Signore su Madian. Manderete alla guerra mille uomini per ciascuna delle tribú d'Israele».

Cosí furono forniti, dalle schiere d'Israele, mille uomini per tribú: cioè dodicimila uomini, armati per la guerra. Mosè mandò alla guerra quei mille uomini per tribú, e con loro *Fineas figlio del *sacerdote *Eleazar, il quale portava gli oggetti sacri e aveva in mano le trombe squillanti. Essi marciarono dunque contro Madian, come il Signore aveva ordinato a Mosè, e uccisero tutti i maschi. Uccisero pure, con tutti gli altri, i re di Madian: Evi, Rechem, Sur, Cur e Reba, cinque re di Madian. Uccisero pure con la spada *Balaam, figlio di Beor. I figli d'Israele presero prigioniere le donne di Madian e i loro bambini, predarono tutto il loro bestiame, tutte le loro greggi, e ogni loro bene; 10 appiccarono il fuoco a tutte le città che quelli abitavano e a tutti i loro accampamenti, 11 e presero tutte le spoglie e tutta la preda: gente e bestiame. 12 Poi condussero i prigionieri, la preda e le spoglie a Mosè, al sacerdote Eleazar e alla comunità dei figli d'Israele, accampati nelle pianure di *Moab, presso il *Giordano di fronte a *Gerico.

13 Mosè, il sacerdote Eleazar e tutti i capi della comunità uscirono per incontrarli fuori dal campo. 14 Mosè si adirò contro i comandanti dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, che tornavano da quella spedizione di guerra. 15 Mosè disse loro: «Avete lasciato la vita a tutte le donne? 16 Ecco, sono esse che, per suggerimento di Balaam, trascinarono i figli d'Israele all'infedeltà verso il Signore, nel fatto di Peor, per cui il flagello scoppiò nella comunità del Signore. 17 Ora dunque uccidete ogni maschio tra i bambini, e uccidete ogni donna che ha avuto rapporti sessuali con un uomo; 18 ma tutte le fanciulle che non hanno avuto rapporti sessuali con uomini, lasciatele in vita per voi.

19 (B)«E voi accampatevi per sette giorni fuori del campo; chiunque ha ucciso qualcuno e chiunque ha toccato una persona uccisa si purifichi il terzo e il settimo giorno: questo, tanto per voi quanto per i vostri prigionieri. 20 Purificherete anche ogni veste, ogni oggetto di pelle, ogni tessuto di pelo di capra e ogni utensile di legno».

21 Il sacerdote Eleazar disse ai soldati che erano andati alla guerra: «Queste sono le disposizioni della legge che il Signore ha prescritto a Mosè: 22 l'oro, l'argento, il rame, il ferro, lo stagno e il piombo, 23 tutte le cose che resistono al fuoco, le farete passare per il fuoco e saranno rese pure; ma saranno purificate anche con l'acqua di purificazione; e tutte le cose che non resistono al fuoco, le farete passare nell'acqua. 24 Vi laverete le vesti il settimo giorno e sarete puri; poi potrete entrare nel campo».

25 (C)Il Signore disse ancora a Mosè: 26 «Tu, con il sacerdote Eleazar e con i capi famiglia della comunità, fa' il conto di tutta la preda che è stata fatta: della gente e del bestiame; 27 e dividi la preda fra i combattenti, che sono andati in guerra, e tutta la comunità. 28 Dalla parte spettante ai soldati, che sono andati in guerra, preleverai un tributo per il Signore: cioè uno su cinquecento, tanto delle persone quanto dei buoi, degli asini e delle pecore. 29 Lo prenderete sulla loro metà e lo darai al sacerdote Eleazar come offerta al Signore. 30 Dalla metà che spetta ai figli d'Israele prenderai uno su cinquanta, tanto delle persone quanto dei buoi, degli asini, delle pecore, di tutto il bestiame e lo darai ai *Leviti, che hanno l'incarico del *tabernacolo del Signore».

31 Mosè e il sacerdote Eleazar fecero come il Signore aveva ordinato a Mosè.

32 Or la preda, cioè quello che rimaneva del bottino fatto dagli uomini che erano stati alla guerra, consisteva in seicentosettantacinquemila pecore, 33 settantaduemila buoi, sessantunmila asini 34 e trentaduemila persone, ossia donne 35 che non avevano avuto rapporti sessuali con uomini. 36 La metà, cioè la parte di quelli che erano andati alla guerra, fu di trecentotrentasettemilacinquecento pecore, 37 delle quali seicentosettantacinque per il tributo al Signore; 38 trentaseimila bovini, dei quali settantadue per il tributo al Signore; 39 trentamilacinquecento asini, dei quali sessantuno per il tributo al Signore, 40 e sedicimila persone, delle quali trentadue per il tributo al Signore. 41 Mosè diede al sacerdote Eleazar il tributo prelevato per l'offerta al Signore, come il Signore gli aveva ordinato. 42 La metà che spettava ai figli d'Israele, dopo che Mosè ebbe fatta la spartizione con gli uomini andati alla guerra, la metà spettante alla comunità 43 fu di trecentotrentasettemilacinquecento pecore, 44 trentaseimila buoi, 45 trentamilacinquecento asini e sedicimila persone. 46 Da questa metà, 47 che spettava ai figli d'Israele, Mosè prese uno su cinquanta, tanto degli uomini quanto degli animali, e li diede ai Leviti che hanno l'incarico del tabernacolo del Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

48 I comandanti dei reparti dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, si avvicinarono a Mosè e gli dissero: 49 «I tuoi servi hanno fatto il conto dei soldati che erano ai nostri ordini e non ne manca neppure uno. 50 Noi portiamo, come offerta al Signore, ciascuno gli oggetti d'oro che ha trovato: catenelle, braccialetti, anelli, pendenti, collane, per fare l'espiazione per le nostre persone davanti al Signore». 51 Mosè e il sacerdote Eleazar presero dalle loro mani tutto quell'oro in gioielli lavorati. 52 Tutto l'oro dell'offerta che essi presentarono al Signore, da parte dei capi di migliaia e dei capi di centinaia, pesava sedicimilasettecentocinquanta *sicli[a]. 53 Ma gli uomini dell'esercito si tennero il bottino che ognuno aveva fatto per conto suo. 54 Mosè e il sacerdote Eleazar presero l'oro dei capi di migliaia e di centinaia e lo portarono nella *tenda di convegno per ricordare al Signore i figli d'Israele.

Salmi 75-76

Dio, giudice sovrano

75 (A)Al direttore del coro.
«Non distruggere».
Salmo di *Asaf. Canto.
Noi ti lodiamo, o Dio, ti lodiamo;
quelli che invocano il tuo nome
proclamano le tue meraviglie.

Quando verrà il tempo che avrò
fissato,
io giudicherò con giustizia.

Si agiti la terra con tutti i suoi
abitanti,
io ne rendo stabili le colonne. [Pausa]

Io dico agli orgogliosi: «Non siate
superbi!»
E agli empi: «Non alzate la testa[a]!

Non alzate la vostra testa contro
il cielo,
non parlate con il collo rigido!»

Poiché non è dall'oriente né
dall'occidente,
né dal mezzogiorno che viene la
possibilità d'innalzarsi,

ma è Dio che giudica;
egli abbassa l'uno e innalza l'altro.

Il Signore ha in mano una coppa
di vino spumeggiante, pieno di mistura.
Egli ne versa;
certo tutti gli empi della terra ne
dovranno sorseggiare,
ne berranno fino alla feccia.

Ma io racconterò sempre queste
cose,
salmeggerò al Dio di *Giacobbe.

10 Stroncherò la potenza degli empi,
ma la potenza[b] dei giusti sarà
accresciuta.

Trionfo della potenza di Dio

76 (B)Al direttore del coro.
Per strumenti a corda.
Salmo di *Asaf. Canto.
Dio è ben conosciuto in *Giuda;
il suo nome è grande in *Israele.

Il suo *tabernacolo è in Salem[c],
e la sua dimora in *Sion.

Qua egli ha spezzato le frecce
dell'arco[d],
lo scudo, la spada e le armi da guerra. [Pausa]

Tremendo sei tu, o Potente, quando ritorni dalle montagne della preda.

I valorosi sono stati spogliati,
han dormito il loro ultimo sonno,
tutti gli uomini prodi sono stati ridotti all'impotenza[e].

Alla tua minaccia, o Dio di
*Giacobbe,
carri e cavalli sono stati presi
da torpore.

Tu, tu sei tremendo;
e chi può resistere davanti a te quando esplode la tua ira?

Dal cielo facesti udire la tua
sentenza;
la terra ebbe paura e tacque,

quando Dio si alzò per giudicare,
per salvare tutti gl'infelici della terra. [Pausa]

10 Anche il furore degli uomini
ritornerà a tua lode;
ti cingerai degli ultimi avanzi dei loro
furori.

11 Fate voti al Signore, al Dio vostro,
e adempiteli;
tutti quelli che gli stanno attorno
portino doni al Tremendo.

12 Egli stronca lo spirito dei potenti, egli è tremendo per i re della terra.

Isaia 23

Profezia contro Tiro

23 (A)Oracolo contro *Tiro.
Urlate, o navi di Tarsis!
Essa infatti è distrutta; non piú case! Non c'è piú nessuno che entri in essa!
Dalla terra di Chittim è giunta loro la notizia.

Siate pieni di stupore, o abitanti della costa,
che i mercanti di *Sidone, solcando il mare, affollavano!

Attraverso le grandi acque, il grano del Nilo,
il raccolto del fiume, erano la sua entrata;
essa era il mercato delle nazioni.

Vergognati, o Sidone!
Poiché cosí parla il mare, la fortezza del mare[a]:
«Io non sono stata in doglie, e non ho partorito,
non ho nutrito giovani, non ho allevato vergini[b]».

Quando la notizia giungerà in Egitto,
tutti saranno addolorati a sentir le notizie di Tiro.

Passate a Tarsis,
urlate, o abitanti della costa!

È questa la vostra città sempre gaia,
la cui origine data dai giorni antichi?
I suoi piedi la portavano in terre lontane a soggiornarvi.

Chi mai ha decretato questo contro Tiro,
la dispensatrice di corone,
i cui mercanti erano príncipi,
i cui negozianti erano dei nobili della terra?

L'ha decretato il Signore degli eserciti,
per offuscare l'orgoglio di ogni splendore,
per avvilire tutti i grandi della terra.

10 Percorri liberamente il tuo paese, come fa il Nilo,
figlia di Tarsis! Non c'è piú giogo! [c]

11 Il Signore ha steso la sua mano sul mare,
ha fatto tremare i regni,
ha ordinato riguardo a *Canaan[d] che siano distrutte le sue fortezze,

12 e ha detto: «Tu non continuerai piú a far festa,
o figlia di Sidone, vergine disonorata!
Àlzati, passa nel paese di Chittim[e]!
Neppure là troverai riposo».

13 Ecco il paese dei *Caldei, di questo popolo che già non esisteva,
il paese che l'Assiro assegnò a questi abitatori del deserto.
Essi innalzano le loro torri d'assedio, distruggono i palazzi di Tiro,
ne fanno un monte di rovine.

14 Urlate, o navi di Tarsis,
perché la vostra fortezza è distrutta.

15 (B)In quel giorno, Tiro cadrà nell'oblio per settant'anni,
per la durata della vita di un re.
Dopo settant'anni, avverrà di Tiro
ciò che dice la canzone della prostituta:

16 «Prendi la cetra, va' attorno per la città,
o prostituta dimenticata;
suona bene, moltiplica i canti,
perché qualcuno si ricordi di te».

17 Dopo settant'anni, il Signore visiterà Tiro
ed essa tornerà ai suoi guadagni;
si prostituirà con tutti i regni del mondo
sulla faccia della terra.

18 Ma i suoi guadagni e i suoi salari impuri saranno consacrati al Signore;
non saranno accumulati né riposti;
poiché i suoi guadagni andranno a quelli che stanno in presenza del
Signore,
perché mangino, si sazino e si vestano d'abiti sontuosi.

1 Giovanni 1

La parola della vita manifestata in carne(A)

(B)Quel che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato della parola della vita (poiché la vita è stata manifestata e noi l'abbiamo vista e ne rendiamo testimonianza, e vi annunziamo la vita eterna che era presso il Padre e che ci fu manifestata), quel che abbiamo visto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché voi pure siate in comunione con noi; e la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesú Cristo. Queste cose vi scriviamo perché la nostra[a] gioia sia completa.

Dio è luce; bisogna camminare nella luce per aver comunione con lui

(C)Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunziamo: Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre. Se diciamo che abbiamo comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, com'egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesú, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.

Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni *iniquità. 10 Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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