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Old/New Testament

Each day includes a passage from both the Old Testament and New Testament.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Esodo 9-11

La mortalità del bestiame

(A)Allora il Signore disse a *Mosè: «Va' dal *faraone e digli: “Cosí dice il Signore, il Dio degli *Ebrei: «Lascia andare il mio popolo, perché mi serva». Se tu rifiuti di lasciarlo andare e lo trattieni ancora, la mano del Signore sarà sul tuo bestiame che è nei campi, sui cavalli, sugli asini, sui cammelli, sui buoi e sulle pecore; ci sarà una tremenda mortalità. Però il Signore farà distinzione tra il bestiame d'*Israele e il bestiame d'Egitto; nulla morirà di tutto quello che appartiene ai figli d'Israele”». Il Signore fissò un termine, dicendo: «Domani il Signore farà questo nel paese». L'indomani il Signore lo fece e tutto il bestiame d'Egitto morí; ma del bestiame dei figli d'Israele non morí neppure un capo. Il faraone mandò a vedere, ed ecco che neppure un capo del bestiame degli Israeliti era morto. Ma il cuore del faraone rimase ostinato ed egli non lasciò andare il popolo.

Ulceri sulle persone e sugli animali

(B)Il Signore disse a Mosè e ad *Aaronne: «Prendete delle manciate di fuliggine di fornace e Mosè la getti verso il cielo, sotto gli occhi del faraone. Essa diventerà una polvere che coprirà tutto il paese d'Egitto e produrrà ulceri che si trasformeranno in pustole sulle persone e sugli animali in tutto il paese d'Egitto». 10 Essi presero dunque della fuliggine di fornace e si presentarono al faraone; Mosè la gettò verso il cielo ed essa produsse ulceri che si trasformarono in pustole sulle persone e sugli animali. 11 I *maghi non poterono presentarsi davanti a Mosè, a causa delle ulceri, perché le ulceri erano sui maghi come su tutti gli Egiziani. 12 Ma il Signore indurí il cuore del faraone e questi non diede ascolto a Mosè e ad Aaronne, come il Signore aveva detto a Mosè.

La grandine e il fuoco

13 (C)Poi il Signore disse a Mosè: «Àlzati di buon mattino, presentati al faraone e digli: “Cosí dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo, perché mi serva; 14 poiché questa volta manderò tutte le mie piaghe sul tuo cuore, sui tuoi servitori e sul tuo popolo, affinché tu sappia che nessuno è come me su tutta la terra. 15 Perché se io avessi steso la mia mano e avessi percosso di peste te e il tuo popolo, tu saresti stato sterminato dalla terra. 16 Invece io ti ho lasciato vivere per questo: per mostrarti la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato su tutta la terra[a]. 17 Ti opponi ancora al mio popolo per non lasciarlo andare? 18 Ecco, domani verso quest'ora, io farò cadere una grandine cosí forte che non ce ne fu mai di simile in Egitto, dal giorno della sua fondazione, fino ad oggi. 19 Or dunque, fa' mettere al riparo il tuo bestiame e tutto quello che hai nei campi. La grandine cadrà su tutta la gente, su tutti gli animali, che si troveranno nei campi e che non saranno stati raccolti in casa, ed essi moriranno”». 20 Tra i servitori del faraone, quelli che temettero la parola del Signore fecero rifugiare nelle case i loro servi e il loro bestiame, 21 ma quelli che non tennero conto della parola del Signore lasciarono i loro servi e il loro bestiame nei campi.

22 Il Signore disse a Mosè: «Stendi la tua mano verso il cielo e cada grandine su tutto il paese d'Egitto, sulla gente, sugli animali e sopra ogni erba dei campi, nel paese d'Egitto». 23 Mosè stese il suo bastone verso il cielo e il Signore mandò tuoni e grandine, e un fuoco si avventò sulla terra; il Signore fece piovere grandine sul paese d'Egitto. 24 Cosí ci fu grandine e il fuoco guizzava continuamente in mezzo alla grandine; la grandine fu cosí forte, come non ce n'era stata di simile in tutto il paese d'Egitto, da quando era diventato nazione. 25 La grandine percosse, in tutto il paese d'Egitto, tutto quello che era nei campi: uomini e bestie; la grandine percosse ogni erba dei campi e fracassò ogni albero della campagna. 26 Solamente nella terra di Goscen, dov'erano i figli d'Israele, non cadde grandine.

27 Allora il faraone mandò a chiamare Mosè e Aaronne e disse loro: «Questa volta io ho peccato; il Signore è giusto, mentre io e il mio popolo siamo colpevoli. 28 Pregate il Signore perché cessino questi grandi tuoni e la grandine. Io vi lascerò andare e non sarete piú trattenuti». 29 Mosè gli disse: «Quando uscirò dalla città, tenderò le mani verso il Signore; i tuoni cesseranno e non ci sarà piú grandine, affinché tu sappia che la terra è del Signore. 30 Ma quanto a te e ai tuoi servitori io so che ancora non temerete Dio il Signore». 31 Ora il lino e l'orzo erano stati colpiti, perché l'orzo era in spiga e il lino in fiore; 32 ma il grano e la spelta non furono colpiti, perché tardivi. 33 Mosè dunque, lasciato il faraone, uscí dalla città, tese le mani verso il Signore e i tuoni e la grandine cessarono e non cadde piú pioggia sulla terra. 34 Quando il faraone vide che la pioggia, la grandine e i tuoni erano cessati, continuò a peccare, si ostinò in cuor suo, lui e i suoi servitori. 35 Il cuore del faraone si indurí ed egli non lasciò andare i figli d'Israele, come il Signore aveva detto per bocca di Mosè.

Le cavallette

10 (D)Allora il Signore disse a *Mosè: «Va' dal *faraone; poiché io ho reso ostinato il suo cuore e il cuore dei suoi servitori, per fare in mezzo a loro i segni che vedrai, e perché tu possa raccontare ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli quello che ho operato in Egitto e i segni che ho fatti in mezzo a loro. Cosí saprete che io sono il Signore». Mosè e *Aaronne andarono dunque dal faraone e gli dissero: «Cosí dice il Signore, il Dio degli *Ebrei: “Fino a quando rifiuterai di umiliarti davanti a me? Lascia andare il mio popolo perché mi serva. Se tu rifiuti di lasciar andare il mio popolo, domani farò venire le *cavallette su tutto il tuo paese. Esse copriranno la superficie del paese e non si potrà vedere il suolo; divoreranno il resto che è scampato, ciò che è stato lasciato dalla grandine e divoreranno ogni albero che cresce nei campi. Riempiranno le tue case, le case di tutti i tuoi servitori e le case di tutti gli Egiziani, come né i tuoi padri né i padri dei tuoi padri videro mai, dal giorno che furono sulla terra, fino ad oggi”». Detto questo, voltò le spalle e uscí dalla presenza del faraone. I servitori del faraone gli dissero: «Fino a quando quest'uomo sarà per noi un'insidia? Lascia andare questa gente, e che serva il Signore, il suo Dio! Non ti accorgi che l'Egitto è rovinato?»

Allora fecero ritornare Mosè e Aaronne dal faraone. Egli disse loro: «Andate, servite il Signore, il vostro Dio; ma chi sono quelli che andranno?» Mosè disse: «Noi andremo con i nostri bambini e con i nostri vecchi, con i nostri figli e con le nostre figlie; andremo con le nostre greggi e con i nostri armenti, perché dobbiamo celebrare una festa al Signore». 10 Il faraone disse loro: «Cosí sia il Signore con voi, come io lascerò andare voi e i vostri bambini! Ma voi avete delle cattive intenzioni! 11 Allora no, andate soltanto voi uomini e servite il Signore; poiché questo è quello che volete». E il faraone li cacciò dalla sua presenza.

12 Allora il Signore disse a Mosè: «Stendi la tua mano sul paese d'Egitto per farvi venire le cavallette; ed esse salgano sul paese d'Egitto e divorino tutta l'erba del paese, tutto quello che la grandine ha lasciato». 13 Mosè protese il suo bastone sul paese d'Egitto e il Signore fece levare un vento orientale sul paese, tutto quel giorno e tutta la notte. Quando venne il mattino, il vento orientale aveva portato le cavallette. 14 Le cavallette salirono su tutto il paese d'Egitto e si posarono su tutta l'estensione dell'Egitto. Erano numerosissime: prima non ce n'erano mai state tante, né mai piú tante ce ne saranno. 15 Esse coprirono la superficie di tutto il paese, che ne rimase oscurato, e divorarono tutta l'erba del paese e tutti i frutti degli alberi, che la grandine aveva lasciato. Nulla di verde rimase sugli alberi né sulle erbe della campagna, in tutto il paese d'Egitto.

16 Allora il faraone chiamò in fretta Mosè e Aaronne e disse: «Io ho peccato contro il Signore, il vostro Dio, e contro di voi. 17 Ma ora perdonate, vi prego, il mio peccato, questa volta soltanto. Supplicate il Signore, il vostro Dio, perché almeno allontani da me questo flagello mortale». 18 Mosè uscí dalla presenza del faraone e pregò il Signore. 19 Il Signore fece levare un vento contrario, un fortissimo vento di ponente, che portò via le cavallette e le precipitò nel mar Rosso. Non rimase neppure una cavalletta in tutta l'estensione dell'Egitto. 20 Ma il Signore indurí il cuore del faraone, e questi non lasciò andare i figli d'*Israele.

Le tenebre in Egitto

21 (E)Allora il Signore disse a Mosè: «Stendi la tua mano verso il cielo e vi siano tenebre nel paese d'Egitto, cosí fitte da potersi toccare. 22 Mosè stese la sua mano verso il cielo e per tre giorni ci fu una fitta oscurità in tutto il paese d'Egitto. 23 Non ci si vedeva piú l'un l'altro e per tre giorni nessuno si mosse da dove stava; ma tutti i figli d'Israele avevano luce nelle loro abitazioni.

24 Allora il faraone chiamò Mosè e disse: «Andate, servite il Signore; rimangano soltanto le vostre greggi e i vostri armenti; anche i vostri bambini potranno andare con voi». 25 Mosè disse: «Tu ci devi permettere di avere sacrifici e olocausti da offrire al Signore, il nostro Dio. 26 Perciò anche il nostro bestiame verrà con noi, senza che ne rimanga indietro neppure un'unghia; poiché da esso dobbiamo prendere le vittime per servire il Signore, nostro Dio, e noi non sapremo con quali vittime dovremo servire il Signore, finché non saremo giunti là». 27 Ma il Signore indurí il cuore del faraone, e questi non volle lasciarli andare. 28 E il faraone disse a Mosè: «Vattene via da me! Guàrdati bene dal comparire ancora alla mia presenza, perché il giorno che comparirai alla mia presenza morirai!» 29 Mosè rispose: «Hai detto bene; io non comparirò piú davanti a te».

Il faraone avvertito della morte dei primogeniti

11 (F)Il Signore disse a *Mosè: «Io farò venire ancora una piaga sul *faraone e sull'Egitto; poi egli vi lascerà partire da qui. Quando vi lascerà partire, egli addirittura vi scaccerà di qui. Parla dunque al popolo e digli che ciascuno domandi al suo vicino, e ogni donna alla sua vicina, degli oggetti d'argento e degli oggetti d'oro». Il Signore fece in modo che il popolo ottenesse il favore degli Egiziani; anche Mosè era personalmente in grande considerazione nel paese d'Egitto, presso i servitori del faraone e presso tutto il popolo.

Mosè disse: «Cosí dice il Signore: “Verso mezzanotte io passerò in mezzo all'Egitto e ogni primogenito nel paese d'Egitto morirà, dal primogenito del faraone che siede sul suo trono, al primogenito della serva che sta dietro la *macina e ad ogni primogenito del bestiame. Vi sarà in tutto il paese d'Egitto un grande lamento, quale non ci fu mai prima, né ci sarà mai piú. Ma in mezzo a tutti i figli d'*Israele, tanto fra gli uomini quanto fra gli animali, neppure un cane abbaierà”, affinché conosciate la distinzione che il Signore fa tra l'Egitto e Israele. Tutti questi tuoi servitori scenderanno da me e s'inchineranno davanti a me, dicendo: “Parti, tu e tutto il popolo che è al tuo seguito!” E, dopo questo, io partirò». E Mosè, pieno d'ira, uscí dalla presenza del faraone.

Il Signore disse a Mosè: «Il faraone non vi darà ascolto, affinché i miei prodigi si moltiplichino nel paese d'Egitto». 10 Mosè e *Aaronne fecero tutti questi prodigi davanti al faraone; ma il Signore indurí il cuore del faraone, ed egli non lasciò uscire i figli d'Israele dal suo paese.

Matteo 15:21-39

Gesú e la donna cananea

21 (A)Partito di là, Gesú si ritirò nel territorio di *Tiro e di *Sidone. 22 Ed ecco una donna *cananea di quei luoghi venne fuori e si mise a gridare: «Abbi pietà di me, Signore, Figlio di *Davide. Mia figlia è gravemente tormentata da un demonio». 23 Ma egli non le rispose parola. E i suoi discepoli si avvicinarono e lo pregavano dicendo: «Mandala via, perché ci grida dietro». 24 Ma egli rispose: «Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d'*Israele». 25 Ella però venne e gli si prostrò davanti, dicendo: «Signore, aiutami!» 26 Gesú rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli per buttarlo ai cagnolini». 27 Ma ella disse: «Dici bene, Signore, eppure anche i cagnolini mangiano delle bríciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 28 Allora Gesú le disse: «Donna, grande è la tua fede; ti sia fatto come vuoi». E da quel momento sua figlia fu guarita.

Altre guarigioni

29 (B)Partito di là, Gesú venne presso il mare di *Galilea e, salito sul monte, se ne stava seduto lassú, 30 e gli si avvicinò una grande folla che aveva con sé degli zoppi, dei ciechi, dei muti, degli storpi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, e Gesú li guarí. 31 La folla restò piena di stupore nel vedere che i muti parlavano, gli storpi erano guariti, gli zoppi camminavano, i ciechi vedevano, e diede gloria al Dio d'Israele.

Moltiplicazione dei pani per quattromila uomini

32 (C)Gesú, chiamati a sé i suoi discepoli, disse: «Io ho pietà di questa folla; perché già da tre giorni sta con me e non ha da mangiare; non voglio rimandarli digiuni, affinché non vengano meno per strada». 33 I discepoli gli dissero: «Dove potremmo trovare, in un luogo deserto, tanti pani da saziare una cosí gran folla?» 34 Gesú chiese loro: «Quanti pani avete?» Essi risposero: «Sette, e pochi pesciolini». 35 Allora egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra. 36 Poi prese i sette pani e i pesci; e, dopo aver reso grazie, li spezzò e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. 37 E tutti mangiarono e furono saziati; e, dei pezzi avanzati, si raccolsero sette panieri pieni. 38 Quelli che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini.

39 E Gesú, dopo aver congedato la folla, salí nella barca e andò al paese di Magadan[a].

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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