Print Page Options
Previous Prev Day Next DayNext

M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Genesi 11

La torre di Babele

11 (A)Tutta la terra parlava la stessa lingua e usava le stesse parole.

Dirigendosi verso l'Oriente, gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Scinear, e là si stanziarono. Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamo dei mattoni cotti con il fuoco[a]!» Essi adoperarono mattoni anziché pietre, e bitume invece di calce. Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre la cui cima giunga fino al cielo; acquistiamoci fama, affinché non siamo dispersi sulla faccia di tutta la terra». Il Signore discese per vedere la città e la torre che i figli degli uomini costruivano. Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è il principio del loro lavoro; ora nulla impedirà loro di condurre a termine ciò che intendono fare. Scendiamo dunque e confondiamo il loro linguaggio, perché l'uno non capisca la lingua dell'altro!» Cosí il Signore li disperse di là su tutta la faccia della terra ed essi cessarono di costruire la città. Perciò a questa fu dato il nome di *Babel[b], perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là li disperse su tutta la faccia della terra.

Gli antenati del popolo d'Israele, da Abraamo fino a Giuseppe(B)

La genealogia d'Abraamo

10 (C)Questa è la discendenza di Sem. Sem, all'età di cento anni, generò Arpacsad, due anni dopo il diluvio. 11 Sem, dopo aver generato Arpacsad, visse cinquecento anni e generò figli e figlie. 12 Arpacsad visse trentacinque anni e generò Sela; 13 Arpacsad, dopo aver generato Sela, visse quattrocentotrè anni e generò figli e figlie.

14 Sela visse trent'anni e generò Eber; 15 Sela, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotré anni e generò figli e figlie.

16 Eber visse trentaquattro anni e generò Peleg; 17 Eber, dopo aver generato Peleg, visse quattrocentotrent'anni e generò figli e figlie.

18 Peleg visse trent'anni e generò Reu; 19 Peleg, dopo aver generato Reu, visse duecentonove anni e generò figli e figlie.

20 Reu visse trentadue anni e generò Serug; 21 Reu, dopo aver generato Serug, visse duecentosette anni e generò figli e figlie.

22 Serug visse trent'anni e generò Naor; 23 Serug, dopo aver generato Naor, visse duecento anni e generò figli e figlie.

24 Naor visse ventinove anni e generò Tera; 25 Naor, dopo aver generato Tera, visse centodiciannove anni e generò figli e figlie.

26 Tera visse settant'anni e generò *Abramo, Naor e Aran.

27 Questa è la discendenza di Tera.
Tera generò Abramo, Naor e Aran; Aran generò *Lot.
28 Aran morí in presenza di Tera, suo padre, nel suo paese natale in *Ur dei *Caldei. 29 Abramo e Naor si presero delle mogli; il nome della moglie d'Abramo era *Sarai; e il nome della moglie di Naor, Milca, che era figlia di Aran, padre di Milca e padre di Isca. 30 Sarai era sterile; non aveva figli.

31 Tera prese Abramo, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, cioè figlio di suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie d'Abramo suo figlio, e uscí con loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di *Canaan. Essi giunsero fino a Caran, e là soggiornarono.

32 Il tempo che Tera visse fu duecentocinque anni; poi Tera morí in Caran.

Matteo 10

La missione dei dodici apostoli

10 (A)Poi, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire qualunque malattia e qualunque infermità.

I nomi dei dodici apostoli sono questi:
il primo, *Simone detto *Pietro, e *Andrea suo fratello; *Giacomo di Zebedeo e *Giovanni suo fratello;
*Filippo e *Bartolomeo; *Tommaso e *Matteo il *pubblicano; *Giacomo d'Alfeo e *Taddeo; *Simone il Cananeo e *Giuda l'Iscariota[a], quello stesso che poi lo tradí.

Questi sono i dodici che Gesú mandò, dando loro queste istruzioni:
«Non andate tra i pagani e non entrate in nessuna città dei *Samaritani,
ma andate piuttosto verso le pecore perdute della casa d'*Israele. Andando, predicate e dite: “Il regno dei cieli è vicino”. Guarite gli ammalati, risuscitate i morti, purificate i *lebbrosi, scacciate i demòni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non provvedetevi d'oro, né d'argento, né di rame nelle vostre cinture, 10 né di sacca da viaggio, né di due tuniche, né di calzari, né di bastone, perché l'operaio è degno del suo nutrimento.

11 In qualunque città o villaggio sarete entrati, informatevi se vi sia là qualcuno degno di ospitarvi, e abitate da lui finché partirete. 12 Quando entrerete nella casa, salutate[b]. 13 Se quella casa ne è degna, venga la vostra pace su di essa; se invece non ne è degna, la vostra pace torni a voi. 14 Se qualcuno non vi riceve né ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città, scotete la polvere dai vostri piedi. 15 In verità vi dico che il paese di *Sodoma e di *Gomorra, nel giorno del giudizio, sarà trattato con meno rigore di quella città.

Le persecuzioni imminenti

16 (B)«Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 17 Guardatevi dagli uomini; perché vi metteranno in mano ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro *sinagoghe; 18 e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per servire di testimonianza davanti a loro e ai pagani. 19 Ma quando vi metteranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come parlerete o di quello che dovrete dire; perché in quel momento stesso vi sarà dato ciò che dovrete dire. 20 Poiché non siete voi che parlate, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.

21 Il fratello darà il fratello a morte, e il padre il figlio; i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 22 Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. 23 Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; perché io vi dico in verità che non avrete finito di percorrere le città
d'Israele, prima che il *Figlio dell'uomo sia venuto.

24 Un discepolo non è superiore al maestro, né un servo superiore al suo signore. 25 Basti al discepolo essere come il suo maestro e al servo essere come il suo signore. Se hanno chiamato *Belzebú[c] il padrone, quanto più chiameranno cosí quelli di casa sua! 26 Non li temete dunque; perché non c'è niente di nascosto che non debba essere scoperto, né di occulto che non debba essere conosciuto. 27 Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce; e quello che udite dettovi all'orecchio, predicatelo sui *tetti. 28 E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella *geenna. 29 Due passeri non si vendono per un soldo[d]? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro. 30 Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31 Non temete dunque; voi valete più di molti passeri.

32 Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è nei cieli. 33 Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli.

34 Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada. 35 Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; 36 e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua[e]. 37 Chi ama padre o madre piú di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia piú di me, non è degno di me. 38 Chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me. 39 Chi avrà trovato la sua vita la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.

40 (C)«Chi riceve voi, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato. 41 Chi riceve un *profeta come profeta, riceverà premio di profeta; e chi riceve un giusto come giusto, riceverà premio di giusto. 42 E chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è un mio discepolo, io vi dico in verità che non perderà affatto il suo premio».

Esdra 10

Licenziamento delle mogli straniere

10 (A)Mentre *Esdra pregava e faceva questa confessione piangendo e prostrato davanti alla casa di Dio, si radunò intorno a lui una grandissima folla di *Israeliti, uomini, donne e bambini; e il popolo piangeva a dirotto.

Allora Secania, figlio di Ieiel, uno dei figli di Elam, disse a Esdra: «Noi siamo stati infedeli al nostro Dio, sposando donne straniere prese dai popoli di questo paese. Tuttavia, rimane ancora, a questo riguardo, una speranza a Israele. Facciamo un patto con il nostro Dio e impegniamoci a rimandare tutte queste donne e i figli nati da loro, come consigliano il mio signore e quelli che tremano davanti ai comandamenti del nostro Dio: si faccia quello che vuole la legge. Àlzati, perché questo è compito tuo, e noi saremo con te. Fatti coraggio e agisci!»

Allora Esdra si alzò, fece giurare ai capi dei *sacerdoti, dei *Leviti, e di tutto Israele che avrebbero fatto come era stato detto. E quelli giurarono. Cosí Esdra si alzò davanti alla casa di Dio e andò nella camera di Iocanan, figlio di Eliasib; e dopo esserci entrato, non mangiò pane né bevve acqua, perché faceva cordoglio per l'infedeltà di quelli che erano stati in esilio.

Si proclamò in *Giuda e a *Gerusalemme che tutti i reduci dall'esilio si radunassero a Gerusalemme; e che chiunque non fosse venuto entro tre giorni, seguendo il consiglio dei capi e degli *anziani, tutti i suoi beni gli sarebbero stati confiscati, ed egli stesso sarebbe stato escluso dalla comunità dei reduci dall'esilio.

Cosí tutti gli uomini di Giuda e di *Beniamino si radunarono a Gerusalemme entro i tre giorni. Era il ventesimo giorno del nono mese. Tutto il popolo stava sulla piazza della casa di Dio, tremante a causa di questo fatto e della gran pioggia. 10 Il sacerdote Esdra si alzò e disse loro: «Voi avete commesso un'infedeltà, sposando donne straniere, e avete reso Israele ancora piú colpevole. 11 Ma ora confessate la vostra colpa al Signore, Dio dei vostri padri, e fate la sua volontà! Separatevi dai popoli di questo paese e dalle donne straniere!»

12 Allora tutta l'assemblea rispose e disse ad alta voce: «Sí, dobbiamo fare come tu hai detto! 13 Ma il popolo è molto numeroso, piove molto e non possiamo stare allo scoperto; e questa non è faccenda di un giorno o due, poiché siamo stati in molti a commettere questo peccato. 14 Rimangano dunque qui i capi di tutta l'assemblea; e tutti quelli che, nelle nostre città, hanno sposato donne straniere vengano nei tempi stabiliti, con gli anziani e con i giudici di ogni città, finché non sia allontanata da noi l'ardente ira del nostro Dio, per questa infedeltà.

15 Ionatan, figlio di Asael, e Iazia, figlio di Ticva, appoggiati da Mesullam e dal Levita Sabtai, furono i soli a opporsi a questo; 16 ma i reduci dall'esilio fecero a quel modo. Furono scelti il sacerdote Esdra e alcuni capi famiglia, secondo le loro case patriarcali, tutti designati per nome, i quali cominciarono a riunirsi il primo giorno del decimo mese, per esaminare i fatti. 17 Il primo giorno del primo mese avevano finito di occuparsi di quanti avevano sposato donne straniere.

18 Tra i figli dei sacerdoti, che avevano sposato donne straniere, si trovarono dei figli di Iesua, figlio di Iosadac, e tra i suoi fratelli: Maaseia, Eliezer, Iarib e Ghedalia. 19 Essi promisero, dando la mano, di mandar via le loro mogli, e offrirono un montone come sacrificio per la loro colpa. 20 Dei figli di Immer: Canani e Zebadia. 21 Dei figli di Carim: Maaseia, Elia, Semaia, Ieiel e Uzzia. 22 Dei figli di Pasur: Elioenai, Maaseia, Ismael, Netaneel, Iozabad, Elasa.

23 Dei Leviti: Iozabad, Simei, Chelaia, detto anche Chelita, Petaia, Giuda ed Eliezer.

24 Dei cantori: Eliasib. Dei portinai: Sallum, Telem e Uri.

25 E degli Israeliti: dei figli di Paros: Ramia, Izzia, Malchia, Miiamin, Eleazar, Malchia e Benaia. 26 Dei figli di Elam: Mattania, Zaccaria, Ieiel, Abdi, Ieremot ed Elia. 27 Dei figli di Zattu: Elioenai, Eliasib, Mattania, Ieremot, Zabad e Aziza. 28 Dei figli di Bebai: Iocanan, Anania, Zabbai, Atlai. 29 Dei figli di Bani: Mesullam, Malluc, Adaia, Iasub, Seal e Ramot. 30 Dei figli di Paat-Moab: Adna, Chelal, Benaia, Maaseia, Mattania, Besaleel, Binnui e Manasse. 31 Dei figli di Carim: Eliezer, Isiia, Malchia, Semaia, Simeone, 32 Beniamino, Malluc, Semaria. 33 Dei figli di Casum: Mettenai, Mattatta, Zabad, Elifelet, Ieremai, Manasse, Simei. 34 Dei figli di Bani: Maadai, Amram, Uel, 35 Benaia, Bedia, Cheluu, 36 Vania, Meremot, Eliasib, 37 Mattania, Mattenia, Iaasai, 38 Bani, Binnui, Simei, 39 Selemia, Natan, Adaia, 40 Macnadbai, Sasai, Sarai, 41 Azareel, Selemia, Semaria, 42 Sallum, Amaria, Giuseppe. 43 Dei figli di Nebo: Ieiel, Mattitia, Zabad, Zebina, Iaddai, Ioel, Benaia.

44 Tutti questi avevano preso delle mogli straniere; e ce n'erano di quelli che da queste mogli avevano avuto dei figli.

Atti 10

Il vangelo annunziato ai pagani; Cornelio invita Pietro a casa sua

10 (A)Vi era in *Cesarea un uomo di nome Cornelio, *centurione della *coorte detta «Italica». Quest'uomo era pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia, faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio assiduamente.

Egli vide chiaramente in visione, verso l'*ora nona[a] del giorno, un angelo di Dio che entrò da lui e gli disse: «Cornelio!» Egli, guardandolo fisso e preso da spavento, rispose: «Che c'è, Signore?» E l'angelo gli disse: «Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite, come una ricordanza, davanti a Dio. E ora manda degli uomini a *Ioppe, e fa' venire un certo *Simone, detto anche *Pietro. Egli è ospite di un tal Simone, conciatore di pelli, la cui casa è vicino al mare».

Appena l'angelo che gli parlava se ne fu andato, Cornelio chiamò due dei suoi domestici, e un pio soldato fra i suoi attendenti e, dopo aver raccontato loro ogni cosa, li mandò a Ioppe.

(B)Il giorno seguente, mentre quelli erano in viaggio e si avvicinavano alla città, Pietro salí sulla *terrazza, verso l'ora sesta[b], per pregare. 10 Ebbe però fame e desiderava prender cibo. Ma mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi. 11 Vide il cielo aperto, e scenderne un oggetto simile a una gran tovaglia, che, tenuta per i quattro angoli, veniva calata a terra. 12 In essa c'era ogni sorta di quadrupedi, rettili della terra e uccelli del cielo. 13 E una voce gli disse: «Àlzati, Pietro; ammazza e mangia». 14 Ma Pietro rispose: «No assolutamente, Signore, perché io non ho mai mangiato nulla di impuro e di contaminato». 15 E la voce parlò una seconda volta: «Le cose che Dio ha purificate, non farle tu impure». 16 Questo avvenne per tre volte; poi d'un tratto quell'oggetto fu ritirato in cielo.

17 Mentre Pietro, dentro di sé, si domandava che cosa significasse la visione, ecco gli uomini mandati da Cornelio, i quali, avendo domandato della casa di Simone, si fermarono alla porta. 18 Avendo chiamato, chiesero se Simone, detto anche Pietro, alloggiasse lí.

19 Mentre Pietro stava ripensando alla visione, lo Spirito gli disse: «Ecco tre uomini che ti cercano. 20 Àlzati dunque, scendi, e va' con loro, senza fartene scrupolo, perché li ho mandati io». 21 Pietro, sceso verso quegli uomini, disse loro: «Eccomi, sono io quello che cercate; qual è il motivo per cui siete qui?» 22 Essi risposero: «Il centurione Cornelio, uomo giusto e timorato di Dio, del quale rende buona testimonianza tutto il popolo dei Giudei, è stato divinamente avvertito da un santo angelo, di farti chiamare in casa sua e di ascoltare quello che avrai da dirgli». 23 Pietro allora li fece entrare e li ospitò. Il giorno seguente andò con loro; e alcuni fratelli di Ioppe l'accompagnarono.

24 L'indomani arrivarono a Cesarea. Cornelio li stava aspettando e aveva chiamato i suoi parenti e i suoi amici intimi. 25 Mentre Pietro entrava, Cornelio, andandogli incontro, si gettò ai suoi piedi per adorarlo. 26 Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Àlzati, anch'io sono uomo!» 27 Conversando con lui, entrò e, trovate molte persone lí riunite, 28 disse loro: «Voi sapete come non sia lecito a un giudeo di aver relazioni con uno straniero o di entrar in casa sua[c]; ma Dio mi ha mostrato che nessun uomo deve essere ritenuto impuro o contaminato. 29 Perciò, essendo stato chiamato, sono venuto senza fare obiezioni. Ora vi chiedo: qual è il motivo per cui mi avete mandato a chiamare?»

30 Cornelio disse: «Quattro giorni or sono stavo pregando, all'ora nona, in casa mia, quand'ecco un uomo mi si presentò davanti, in veste risplendente, 31 e disse: “Cornelio, la tua preghiera è stata esaudita, e le tue elemosine sono state ricordate davanti a Dio. 32 Manda dunque qualcuno a Ioppe e fa' venire Simone, detto anche Pietro; egli è ospite in casa di Simone, conciatore di pelli, in riva al mare”. 33 Perciò, subito mandai a chiamarti, e tu hai fatto bene a venire; or dunque siamo tutti qui presenti davanti a Dio, per ascoltare tutto ciò che ti è stato comandato dal Signore».

34 (C)Allora Pietro, cominciando a parlare, disse: «In verità comprendo che Dio non ha riguardi personali; 35 ma che in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente gli è gradito. 36 Questa è la parola ch'egli ha diretta ai figli d'*Israele, portando il lieto messaggio di pace per mezzo di Gesú Cristo. Egli è il Signore di tutti. 37 Voi sapete quello che è avvenuto in tutta la *Giudea, incominciando dalla *Galilea, dopo il battesimo predicato da *Giovanni; 38 vale a dire, la storia di Gesú di *Nazaret; come Dio lo ha unto di Spirito Santo e di potenza; e com'egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del *diavolo, perché Dio era con lui. 39 E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nel paese dei Giudei e in *Gerusalemme; essi lo uccisero, appendendolo a un legno. 40 Ma Dio lo ha risuscitato il terzo giorno e volle che egli si manifestasse 41 non a tutto il popolo, ma ai testimoni prescelti da Dio; cioè a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. 42 E ci ha comandato di annunziare al popolo e di testimoniare che egli è colui che è stato da Dio costituito giudice dei vivi e dei morti. 43 Di lui attestano tutti i *profeti che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome».

44 Mentre Pietro parlava cosí, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola. 45 E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche agli stranieri[d], 46 perché li udivano parlare in altre lingue e glorificare Dio.

47 Allora Pietro disse: «C'è forse qualcuno che possa negare l'acqua e impedire che siano battezzati questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi?» 48 E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesú Cristo. Allora essi lo pregarono di rimanere alcuni giorni con loro.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

Copyright © 1994 by Società Biblica di Ginevra