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Old/New Testament

Each day includes a passage from both the Old Testament and New Testament.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Giobbe 11-13

Zofar invita Giobbe ad allontanarsi dall'iniquità

11 (A)Allora Zofar di Naama rispose
e disse:

«Questa abbondanza di parole
rimarrà forse senza risposta?
Basterà quindi essere loquace per aver ragione?

Varranno le tue ciance a far tacere la gente?
Farai dunque il beffardo, senza che
nessuno ti contesti?

Tu dici a Dio: “Quel che sostengo
è giusto,
e io sono puro in tua presenza”.

Ma, oh se Dio volesse parlare
e aprir la bocca per risponderti

e rivelarti i segreti della sua saggezza,
poiché infinita è la sua intelligenza!
Vedresti allora come Dio dimentichi
parte della tua colpa.

Puoi forse scandagliare le profondità di Dio,
arrivare a conoscere appieno
l'Onnipotente?

Si tratta di cose piú alte del cielo;
tu che faresti?
Di cose piú profonde del *soggiorno
dei morti; come le conosceresti?

La loro misura è piú lunga della
terra,
piú larga del mare.

10 Se Dio passa, se incarcera,
se chiama in giudizio, chi si opporrà?

11 Egli infatti conosce gli uomini
perversi,
scopre senza sforzo l'*iniquità.

12 Ma l'insensato diventerà saggio,
quando un puledro d'onagro diventerà uomo.

13 (B)«Tu però, se ben disponi il cuore,
e tendi verso Dio le mani,

14 se allontani il male che è nelle tue mani,
e non alberghi l'iniquità nelle tue
tende,

15 allora alzerai la fronte senza
macchia,
sarai incrollabile, e non avrai paura di nulla;

16 dimenticherai i tuoi affanni;
te ne ricorderai come d'acqua passata;

17 la tua vita sorgerà piú fulgida del
pieno giorno,
l'oscurità sarà come la luce del
mattino.

18 Sarai fiducioso perché avrai
speranza;
ti guarderai bene attorno e ti coricherai sicuro.

19 Ti metterai a dormire e nessuno ti
spaventerà;
e molti cercheranno il tuo favore.

20 Ma gli occhi degli empi verranno
meno;
non ci sarà piú rifugio per loro,
e non avranno altra speranza che
esalare l'ultimo respiro».

Rimprovero di Giobbe ai suoi amici

12 (C)Allora *Giobbe rispose e disse:

«Voi, certo, valete quanto un popolo,
e con voi morirà la saggezza.

Ma di senno ne ho anch'io quanto
voi,
non vi sono affatto inferiore;
cose come queste chi non le sa?

Io dunque dovrei essere il ludibrio degli amici!
Io che invocavo Dio, ed egli mi
rispondeva;
il ludibrio io, l'uomo giusto, integro!

Il disprezzo per la sventura altrui è nel pensiero
di chi vive nella prosperità;
esso è sempre pronto a colpire,
se uno ha il piede che vacilla.

Sono invece tranquille le tende
dei ladri;
chi provoca Dio, chi si fa un dio della propria forza, se ne sta al sicuro.

Ma interroga un po' gli animali,
e te lo insegneranno;
gli uccelli del cielo, e te lo
mostreranno;

oppure parla alla terra ed essa te
lo insegnerà,
e i pesci del mare te lo racconteranno.

Chi non sa, fra tutte queste creature,
che la mano del Signore ha fatto ogni cosa,

10 che egli tiene in mano l'anima di
tutto quel che vive,
e lo spirito di ogni carne umana?

11 L'orecchio non discerne forse le
parole,
come il palato assaggia i cibi?

12 Nei vecchi si trova la saggezza,
e lunghezza di giorni dà intelligenza.

Giobbe afferma la potenza di Dio

13 (D)«In Dio stanno la saggezza e la
potenza,
a lui appartengono il consiglio e
l'intelligenza.

14 Egli abbatte, e nessuno può
ricostruire.
Chiude un uomo in prigione, e non c'è chi gli apra.

15 Egli trattiene le acque, e tutto
inaridisce;
le lascia andare, ed esse sconvolgono
la terra.

16 Egli possiede la forza e l'abilità;
da lui dipendono chi erra e chi fa errare.

17 Egli manda scalzi i consiglieri,
colpisce di demenza i giudici.

18 Scioglie i legami dell'autorità dei re
e cinge i loro fianchi di catene.

19 Manda scalzi i *sacerdoti,
e rovescia i potenti.

20 Priva della parola i piú eloquenti,
e toglie il discernimento ai vecchi.

21 Sparge il disprezzo sui nobili,
e scioglie la cintura ai forti.

22 Rivela le cose recondite, facendole uscire dalle tenebre,
e porta alla luce ciò che è avvolto
in ombra di morte.

23 Accresce i popoli e li annienta,
amplia le nazioni e le riconduce nei
loro confini;

24 toglie il senno ai capi della terra,
e li fa peregrinare in solitudini senza sentiero.

25 Brancolano nelle tenebre, senza
alcuna luce,
e li fa barcollare come ubriachi.

Giobbe vuole difendere la sua causa davanti a Dio

13 (E)«L'occhio mio tutto questo l'ha visto;
l'orecchio mio l'ha udito e l'ha inteso.

Quel che sapete voi lo so anch'io,
non vi sono affatto inferiore.

Ma io vorrei parlare con
l'Onnipotente,
ci terrei a ragionare con Dio;

poiché voi siete inventori di
menzogne,
siete tutti quanti medici da nulla.

Oh, se faceste silenzio!
Esso vi sarebbe contato come saggezza.

Ascoltate, vi prego, quel che ho
da rimproverarvi;
state attenti alle repliche delle mie
labbra!

Volete dunque difendere Dio
parlando con menzogna?
Sostenere la sua causa con parole
di frode?

Volete aver riguardo alla sua
persona?
E costituirvi difensori di Dio?

Sarà un bene per voi quando egli vi
scruterà a fondo?
Credete di ingannarlo come s'inganna un uomo?

10 Certo egli vi riprenderà
severamente,
se nel vostro segreto avete dei riguardi personali.

11 La sua maestà non vi farà
sgomenti?
Il suo terrore non piomberà su di voi?

12 I vostri detti memorabili sono
massime di cenere;
i vostri baluardi son baluardi d'argilla.

13 (F)«Tacete, lasciatemi stare; voglio
parlare io,
succeda quel che succeda!

14 Perché dovrei prendere la mia
carne con i denti?
E trattenere la mia vita con le mie
mani?

15 Ecco, mi uccida pure!
Oh, continuerò a sperare.
Soltanto, io difenderò in faccia a lui
il mio comportamento!

16 Anche questo servirà alla mia
salvezza;
poiché un empio non ardirebbe
presentarsi a lui.

17 Ascoltate attentamente il mio
discorso,
porgete orecchio a quanto sto per
dichiararvi.

18 Ecco, io ho predisposto ogni
elemento per la causa;
so che sarò riconosciuto giusto.

19 C'è qualcuno che voglia farmi
opposizione?
Se c'è, io taccio e sono pronto a morire.

20 Ma, o Dio, concedimi solo due
cose,
e non mi nasconderò dalla tua
presenza:

21 ritira da me la tua mano
e fa che i tuoi terrori non mi spaventino piú.

22 Poi interrogami e io risponderò;
oppure parlerò io, e tu replicherai.

23 Quante sono le mie *iniquità,
quanti i miei peccati?
Fammi conoscere la mia
*trasgressione, il mio peccato!

24 Perché nascondi il tuo volto
e mi consideri un nemico?

25 Vuoi dunque atterrire una foglia portata via dal vento?
Vuoi forse perseguitare una pagliuzza inaridita?

26 Tu mi condanni a pene cosí amare,
e mi fai espiare gli sbagli della mia
giovinezza;

27 tu metti i miei piedi nei ceppi,
spii tutti i miei movimenti,
e prendi nota delle orme dei miei
piedi.

28 Intanto questo mio corpo si disfa
come legno tarlato,
come un abito ròso dal tarlo.

Atti 9:1-21

La conversione di Saulo

(A)*Saulo, sempre spirante minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote, e gli chiese delle lettere per le *sinagoghe di *Damasco affinché, se avesse trovato dei seguaci della Via[a], uomini e donne, li potesse condurre legati a *Gerusalemme.

E durante il viaggio, mentre si avvicinava a Damasco, avvenne che, d'improvviso, sfolgorò intorno a lui una luce dal cielo e, caduto in terra, udí una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?» Egli domandò: «Chi sei, Signore?» E il Signore: «Io sono Gesú, che tu perseguiti. [Ti é duro recalcitrare contro il pungolo. Egli, tutto tremante e spaventato, disse: Signore, che vuoi che io faccia? Il Signore gli disse:] Àlzati, entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». Gli uomini che facevano il viaggio con lui rimasero stupiti, perché udivano la voce, ma non vedevano nessuno. Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla; e quelli, conducendolo per mano, lo portarono a Damasco, dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda.

10 Or a Damasco c'era un discepolo di nome *Anania; e il Signore gli disse in visione: «Anania!» Egli rispose: «Eccomi, Signore». 11 E il Signore a lui: «Àlzati, va' nella strada chiamata Diritta, e cerca in casa di Giuda uno di *Tarso chiamato Saulo; poiché ecco, egli è in preghiera, 12 e ha visto in visione un uomo, chiamato Anania, entrare e imporgli le mani perché ricuperi la vista». 13 Ma Anania rispose: «Signore, ho sentito dire da molti di quest'uomo quanto male abbia fatto ai tuoi santi[b] in Gerusalemme. 14 E qui ha ricevuto autorità dai capi dei *sacerdoti per incatenare tutti coloro che invocano il tuo nome». 15 Ma il Signore gli disse: «Va', perché egli è uno strumento che ho scelto per portare il mio nome davanti ai popoli[c], ai re, e ai figli *d'Israele; 16 perché io gli mostrerò quanto debba soffrire per il mio nome».

17 Allora Anania andò, entrò in quella casa, gli impose le mani e disse: «Fratello Saulo, il Signore, quel Gesú che ti è apparso sulla strada per la quale venivi, mi ha mandato perché tu riacquisti la vista e sia riempito di Spirito Santo». 18 In quell'istante gli caddero dagli occhi come delle squame, e ricuperò la vista; poi, alzatosi, fu battezzato. 19 E, dopo aver preso cibo, gli ritornarono le forze. Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, 20 e si mise subito a predicare nelle sinagoghe che Gesú è il *Figlio di Dio. 21 Tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Ma costui non è quel tale che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocano questo nome ed era venuto qua con lo scopo di condurli incatenati ai capi dei sacerdoti?»

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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