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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
La Nuova Diodati (LND)
Version
Giudici 2

Or l'Angelo dell'Eterno salì da Ghilgal a Bokim e disse: «Io vi ho fatto salire dall'Egitto e vi ho condotto nel paese che avevo giurato di dare ai vostri padri. Avevo anche detto: "Io non romperò mai il mio patto con voi.

Ma voi non farete alcuna alleanza con gli abitanti di questo paese e demolirete i loro altari". Voi però non avete ubbidito alla mia voce. Perché avete fatto questo?

Così ora dico: lo non li scaccerò davanti a voi; ma essi saranno come spine nei vostri fianchi, e i loro dèi saranno per voi un laccio».

Appena l'Angelo dell'Eterno ebbe detto queste parole a tutti i figli d'Israele, il popolo alzò la voce e pianse.

Perciò chiamarono quel luogo Bokim e vi offrirono sacrifici all'Eterno.

Or Giosuè congedò il popolo, e i figli d'Israele se ne andarono ciascuno alla sua eredità per prendere possesso del paese.

Il popolo servì l'Eterno durante tutta la vita di Giosuè e durante tutta la vita degli anziani che sopravvissero a Giosuè, e che avevano visto tutte le grandi opere che l'Eterno aveva compiuto per Israele.

Poi Giosuè, figlio di Nun, servo dell'Eterno morì in età di centodieci anni,

e fu sepolto nel territorio della sua eredità a Timnath-Heres nella regione montuosa di Efraim, a nord della montagna di Gaash.

10 Quando tutta quella generazione fu riunita ai suoi padri, dopo di essa sorse un'altra generazione che non conosceva l'Eterno, né le opere che egli aveva compiuto per Israele.

11 I figli d'Israele fecero ciò che è male agli occhi dell'Eterno e servirono Baal;

12 abbandonarono l'Eterno, il DIO dei loro padri che li aveva fatti uscire dal paese d'Egitto, e seguirono altri dèi fra gli dèi dei popoli che li attorniavano, si prostrarono davanti a loro e provocarono ad ira l'Eterno;

13 essi abbandonarono l'Eterno e servirono Baal e le Ashtaroth.

14 E l'ira dell'Eterno si accese contro Israele e li diede nelle mani dei predoni, che li spogliarono; e li vendette nelle mani dei loro nemici all'intorno, ai quali non poterono piú tener fronte.

15 Dovunque andavano, la mano dell'Eterno era contro di loro portando calamità, come l'Eterno aveva detto, come l'Eterno aveva loro giurato; e furono grandemente angustiati.

16 Poi l'Eterno suscitava dei giudici, che li liberavano dalle mani di coloro che li spogliavano.

17 Purtroppo essi non davano ascolto neppure ai loro giudici, ma si prostituivano ad altri dèi e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via seguita dai loro padri, i quali avevano ubbidito ai comandamenti dell'Eterno; essi però non fecero così.

18 Quando l'Eterno suscitava loro dei giudici l'Eterno era col giudice e li liberava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del giudice; perché l'Eterno era mosso a compassione dai loro gemiti a motivo di quelli che li opprimevano e li angariavano.

19 Ma quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi piú dei loro padri andando dietro ad altri dèi per servirli prostrarsi davanti a loro; e non desistevano affatto dalle loro opere e dalla loro condotta ostinata.

20 Perciò l'ira dell'Eterno si accese contro Israele, ed egli disse: «Poiché questa nazione ha violato il patto che avevo stabilito con i loro padri ed essi non hanno ubbidito alla mia voce,

21 anch'io non scaccerò piú davanti a loro alcuna delle nazioni che Giosuè lasciò quando mori;

22 così per mezzo loro metterò alla prova Israele per vedere se si atterranno alla via dell'Eterno e cammineranno per essa come fecero i loro padri, o no».

23 Perciò l'Eterno lasciò stare quelle nazioni senza scacciarle subito, e non le diede nelle mani di Giosuè.

Atti 6

Or in quei giorni, moltiplicandosi il numero dei discepoli, sorse un mormorio da parte degli Ellenisti contro gli Ebrei, perché le loro vedove veni vano trascurate nel servizio di assistenza quotidiana.

Allora i dodici, radunato il gran numero dei discepoli, dissero: «Non è bene che noi, lasciata la parola di Dio, serviamo alle mense.

Perciò, fratelli, cercate fra voi sette uomini, di cui si abbia buona testimonianza, ripieni di Spirito Santo e di sapienza, a cui noi affideremo questo compito.

Ma noi continueremo a dedicarci alla preghiera e al ministero della parola».

Questa proposta piacque a tutti i discepoli. Ed elessero Stefano, uomo ripieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Procoro, Nicanore, Timone, Parmena e Nicola, un proselito, di Antiochia.

Li presentarono poi davanti agli apostoli, i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani.

Intanto la parola di Dio si diffondeva, e il numero dei discepoli si moltiplicava grandemente in Gerusalemme; e anche un gran numero di sacerdoti ubbidiva alla fede.

Or Stefano, ripieno di fede e di potenza, faceva grandi prodigi e segni fra il popolo.

E alcuni della sinagoga, detta dei Liberti, dei Cirenei, degli Alessandrini e di quelli di Cilicia e d'Asia si alzarono per disputare con Stefano;

10 ma non potevano resistere alla sapienza e allo spirito col quale egli parlava.

11 Allora istigarono degli uomini che dicessero: «Noi lo abbiamo udito pronunciare parole di bestemmia contro Mosé e contro Dio».

12 Ed eccitarono il popolo, gli anziani e gli scribi; e, piombatigli addosso, lo trascinarono via e lo condussero davanti al sinedrio.

13 Poi presentarono dei falsi testimoni che dicevano: «Quest'uomo non cessa di proferire parole di bestemmia contro questo santo luogo e contro la legge.

14 Lo abbiamo infatti sentito dire che questo Gesú, il Nazareno, distruggerà questo luogo e muterà i riti che Mosé ci ha dato».

15 E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, avendo fissati gli occhi su di lui videro il suo volto simile al volto di un angelo.

Geremia 15

15 Ma l'Eterno mi disse: «Anche se Mosè, e Samuele, si presentassero davanti a me, il mio cuore non si piegherebbe verso questo popolo; caccialo via dalla mia presenza; che se ne vada!

Se poi ti dovessero dire: "Dove andremo? dirai loro: Cosí dice l'Eterno: Alla morte i destinati alla morte, alla spada i destinati alla spada, alla fame i destinati alla fame, alla cattività i destinati alla cattività.

Io stabilirò sopra di loro quattro specie di flagelli», dice l'Eterno: «la spada per uccidere, i cani per sbranare, gli uccelli del cielo e le bestie della terra per divorare e distruggere.

Li farò essere maltrattati per tutti i regni della terra a causa di Manasse, figlio di Ezechia, re di Giuda, per ciò che ha fatto in Gerusalemme.

Chi infatti avrebbe pietà di te, o Gerusalemme, chi farebbe cordoglio per te? Chi si scomoderebbe per domandare come stai?

Tu mi hai respinto», dice l'Eterno, «mi hai voltato le spalle. Perciò io stenderò la mano contro di te e ti distruggerò; sono stanco di pentirmi.

Li disperderò col ventilabro alle porte del paese, li priverò di figli e farò perire Il mio popolo, perché non si convertono dalle loro vie.

Renderò le sue vedove piú numerose della sabbia del mare. Farò venire contro di loro, contro la madre dei giovani, un devastatore in pieno giorno, farò cadere improvvisamente su di lei angoscia e terrore.

Colei che ha partorito sette, figli languisce ed esala lo spirito; il suo sole tramonta mentre è ancora giorno; è coperta di vergogna e confusa. Consegnerò i loro superstiti alla spada in balìa dei loro nemici», dice l'Eterno.

10 Guai a me, madre mia, perché mi hai partorito come uomo di lite e di contesa per tutto il paese. Non ho dato nulla in prestito, né altri hanno prestato a me eppure tutti mi maledicono.

11 L'Eterno dice: «Certamente ti libererò per sempre, certamente farò si che il nemico ti supplichi nel tempo dell'avversità e nel tempo dell'angoscia.

12 Può uno spezzare il ferro, il ferro del nord e il bronzo?

13 La tua ricchezza e i tuoi tesori li abbandonerò al saccheggio senza alcun prezzo per tutti i tuoi peccati e in tutti i tuoi confini.

14 E ti farò passare con i tuoi nemici in un paese che non conosci perché un fuoco si è acceso nella mia ira, che arderà contro di voi».

15 Tu lo sai, o Eterno, ricordati di me e visitami, e vendicami dei miei persecutori; nella lentezza della tua ira non portarmi via; sappi che per amor tuo ho portato l'obbrobrio.

16 Appena ho trovato le tue parole, le ho divorate, la tua parola è stata per me la gioia e l'allegrezza del mio cuore, perché il tuo nome è invocato su di me, o Eterno, DIO degli eserciti.

17 Io non mi sono seduto nell'assemblea degli schernitori, né mi sono rallegrato; ma a motivo della tua mano mi sono seduto solitario, perché tu mi avevi riempito d'indignazione.

18 Perché il mio dolore è senza fine e la mia piaga incurabile rifiuta di guarire? Vuoi essere per me come un ruscello che vien meno, come acqua che non dà affidamento?

19 Perciò cosí dice l'Eterno: «Se tu ritorni a me, io ti ristabilirò e tu starai davanti a mè. Se tu separi il prezioso dal vile, tu sarai come la mia bocca; essi ritorneranno a te, ma tu non devi tornare a loro.

20 IO ti renderò per questo popolo un forte muro di bronzo;

21 combatteranno contro di te, ma non potranno vincerti, perché io sarò con te per salvarti e per liberarti», dice l'Eterno. «Ti libererò dalla mano dei malvagi e ti riscatterò dalla mano dei violenti».

Marco 1

Il principio dell'evangelo di Gesú Cristo, il Figlio di Dio,

Come sta scritto nei profeti: «Ecco, io mando il mio messaggero davanti alla tua faccia, il quale preparerà la tua via davanti a te.

Vi è una voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri"».

Giovanni comparve nel deserto, battezzando e predicando un battesimo di ravvedimento, per il perdono dei peccati.

E tutto il paese della Giudea e quelli di Gerusalemme andavano a lui, ed erano tutti battezzati da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.

Or Giovanni era vestito di peli di cammello, aveva una cintura di cuoio intorno ai lombi e mangiava locuste e miele selvatico.

E predicava, dicendo: «Dopo di me viene uno che è piú forte di me, al quale io non sono degno neppure di chinarmi a sciogliere il legaccio dei suoi sandali.

Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo»,

E avvenne in quei giorni, che Gesú venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano.

10 E subito, come usciva dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito scendere su di lui come una colomba.

11 E venne dal cielo una voce: «Tu sei il mio amato Figlio nel quale mi sono compiaciuto».

12 Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto;

13 e rimase nel deserto quaranta giorni, tentato da Satana. Era con le fiere e gli angeli lo servivano.

14 Ora, dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesú venne in Galilea predicando l'evangelo del regno di Dio

15 e dicendo: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino. Ravvedetevi e credete all'evangelo».

16 Camminando poi lungo il mare della Galilea, egli vide Simone e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, perche erano pescatori.

17 E Gesú disse loro: «Seguitemi, e io vi farò diventare pescatori di uomini».

18 Ed essi, lasciate subito le loro reti, lo seguirono.

19 Poi, andando un po' oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, i quali riparavano le loro reti nella barca.

20 E subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, lo seguirono.

21 Poi entrarono in Capernaum, e subito, in giorno di sabato, egli entrò nella sinagoga e insegnava.

22 E la gente stupiva della sua dottrina perché egli li ammaestrava come uno che ha autorità e non come gli scribi,

23 Ora nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito immondo, il quale si mise a gridare,

24 dicendo: «Che vi è fra noi e te, Gesú Nazareno? Sei tu venuto per distruggerci? Io so chi tu sei: Il Santo di Dio».

25 Ma Gesú lo sgridò, dicendo: «Ammutolisci ed esci da costui!».

26 E lo spirito u immondo, straziandolo e mandando un gran grido, uscí da lui.

27 E tutti furono sbalorditi, tanto che si domandavano fra loro dicendo: «Che è mai questo? Quale nuova dottrina è mai questa? Egli comanda con autorità persino agli spiriti immondi, ed essi gli ubbidiscono».

28 E la sua fama si diffuse subito per tutta la regione intorno alla Galilea.

29 Appena furono usciti dalla sinagoga, vennero nella casa di Simone e di Andrea, con Giacomo e Giovanni.

30 Or la suocera di Simone giaceva a letto con la febbre ed essi subito gli parlarono di lei.

31 Allora egli si avvicinò, la prese per la mano e l'alzò, e immediatamente la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli.

32 Poi, fattosi sera, dopo il tramonto del sole, gli portarono tutti i malati e gli indemoniati.

33 E tutta la città era affollata davanti alla porta.

34 Egli ne guarí molti, colpiti da varie malattie, e scacciò molti demoni, e non permetteva ai demoni di parlare perché sapevano chi egli fosse.

35 Poi il mattino seguente, essendo ancora molto buio, Gesú si alzò, uscí e se ne andò in un luogo solitario e là pregava.

36 E Simone e quelli che erano con lui lo cercarono.

37 E, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!».

38 Ed egli disse loro: «Andiamo nei villaggi vicini affinché io predichi anche là, perché è per questo che io sono venuto».

39 Ed egli andò predicando nelle loro sinagoghe per tutta la Galilea e scacciando demoni.

40 E venne da lui un lebbroso il quale, supplicandolo, cadde in ginocchio davanti a lui, e gli disse: «Se vuoi, tu puoi mondarmi».

41 E Gesú, mosso a pietà, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Sí, lo voglio, sii mondato!».

42 E, come ebbe detto questo, subito la lebbra lo lasciò e fu guarito.

43 Poi, dopo averlo severamente ammonito, lo mandò via subito,

44 dicendogli: «Guardati dal farne parola ad alcuno, ma va mostrati al sacerdote e offri per la tua purificazione quanto ha prescritto Mosè, come testimonianza per loro».

45 Ma egli, andandosene, cominciò a proclamare e a divulgare grandemente il fatto, al punto che Gesú non poteva piú entrare pubblicamente in città, ma se ne stava fuori in luoghi solitari; e da ogni parte venivano a lui.

La Nuova Diodati (LND)

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