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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Levitico 10

Il fuoco estraneo di Nadab e Abiu

10 (A)Nadab[a] e Abiu[b] figli d'*Aaronne, presero ciascuno il suo turibolo, vi misero dentro del fuoco, vi posero sopra dell'incenso, e offrirono davanti al Signore del fuoco estraneo, diverso da ciò che egli aveva loro ordinato. Allora un fuoco uscí dalla presenza del Signore e li divorò; cosí morirono davanti al Signore.

Allora *Mosè disse ad Aaronne: «Questo è quello di cui il Signore ha parlato, quando ha detto: “Io sarò santificato per mezzo di quelli che mi stanno vicino e sarò glorificato in presenza di tutto il popolo”». Aaronne tacque. Mosè chiamò Misael[c] e Elsafan[d], figli di Uziel[e], zio d'Aaronne e disse loro: «Avvicinatevi, portate via i vostri fratelli dal *santuario, fuori dall'accampamento». Essi si avvicinarono e li portarono via nelle loro tuniche, fuori dall'accampamento, come Mosè aveva detto.

Mosè disse ad Aaronne, a *Eleazar[f] e a Itamar[g], suoi figli: «Non andate a capo scoperto[h] e non vi stracciate le vesti, affinché non moriate, e il Signore non si adiri contro tutta la comunità; ma i vostri fratelli, tutta quanta la casa d'*Israele, facciano pure cordoglio per quelli che il Signore ha bruciati. Non vi allontanate dall'ingresso della *tenda di convegno, altrimenti morirete; perché l'olio dell'unzione del Signore è su di voi». Ed essi fecero come Mosè aveva detto.

Vari doveri e diritti dei sacerdoti

(B)Il Signore parlò ad Aaronne, e disse: «Tu e i tuoi figli non berrete vino né bevande alcoliche quando entrerete nella tenda di convegno, altrimenti morirete; sarà una legge perenne, di generazione in generazione; 10 e questo, perché possiate discernere ciò che è santo da ciò che è profano e ciò che è impuro da ciò che è puro, 11 e possiate insegnare ai figli d'Israele tutte le leggi che il Signore ha date loro per mezzo di Mosè».

12 Poi Mosè disse ad Aaronne, a Eleazar e a Itamar, i due figli che restavano ad Aaronne: «Prendete fra i sacrifici consumati dal fuoco per il Signore quello che rimane dell'oblazione e mangiatelo azzimo, presso l'altare, perché è cosa santissima. 13 Lo mangerete in luogo santo: è la parte che spetta a te e ai tuoi figli, dei sacrifici consumati dal fuoco per il Signore; poiché cosí mi è stato ordinato. 14 Il petto dell'offerta agitata e la coscia dell'offerta elevata li mangerete tu, i tuoi figli e le tue figlie con te, in luogo puro; perché vi sono stati dati come parte dei sacrifici di riconoscenza dei figli d'Israele, spettante a te e ai tuoi figli. 15 Oltre ai grassi da bruciare si porteranno la coscia dell'offerta elevata e il petto dell'offerta agitata, perché siano agitati davanti al Signore; anche questo apparterrà a te e ai tuoi figli con te, per diritto perenne, come il Signore ha ordinato».

16 Mosè si mise alla ricerca del capro del sacrificio espiatorio, ma esso era stato bruciato; allora egli si adirò contro Eleazar e contro Itamar, i figli che erano rimasti ad Aaronne, e disse: 17 «Perché non avete mangiato il sacrificio espiatorio nel luogo santo? È cosa santissima. Il Signore ve l'ha dato perché portiate l'*iniquità della comunità, e perché ne facciate l'espiazione davanti a lui. 18 Ecco, il sangue della vittima non è stato portato dentro il santuario. Voi avreste dovuto mangiarla nel santuario, come io avevo ordinato». 19 E Aaronne disse a Mosè: «Ecco, oggi essi hanno offerto il loro sacrificio espiatorio e il loro olocausto davanti al Signore; e, dopo le cose che mi sono successe, se oggi avessi mangiato la vittima del sacrificio espiatorio, sarebbe ciò piaciuto al Signore?» 20 Quando Mosè udí questo, rimase soddisfatto.

Salmi 11-12

Fiducia nell'intervento di Dio

11 (A)Al direttore del coro. Di *Davide.
Io confido nel Signore.
Voi, come potete dire all'anima mia:
«Fuggi al tuo monte come un uccello»?

Poiché, ecco, gli empi tendono l'arco,
aggiustano le loro frecce sulla corda
per tirarle nell'oscurità, contro i retti
di cuore.

Quando le fondamenta sono
rovinate,
che cosa può fare il giusto?

Il Signore è nel suo *tempio santo;
il Signore ha il suo trono nei cieli;
i suoi occhi vedono,
le sue pupille scrutano i figli degli
uomini.

Il Signore scruta il giusto,
ma detesta l'empio e colui che ama
la violenza.

Egli farà piovere sull'empio carboni accesi;
zolfo e vento infocato sarà il contenuto del loro calice.

Poiché il Signore è giusto; egli ama
la giustizia;
gli uomini retti contempleranno il suo volto.

Le menzogne

12 (B)Al direttore del coro. Su ottava. Salmo di *Davide.
Salva, o Signore, poiché non ci sono piú giusti,
e i fedeli vengono a mancare tra i figli degli uomini.

Ciascuno mente parlando con il
prossimo;
parla con labbro adulatore e con cuore doppio.

Il Signore recida tutte le labbra
adulatrici,
la lingua che parla con arroganza,

di quelli che dicono: «Con le nostre lingue prevarremo;
le nostre labbra sono per noi;
chi potrebbe dominarci?»

Per l'oppressione dei miseri,
per il grido d'angoscia dei bisognosi,
“ora mi ergerò”, dice il Signore,
“e darò la salvezza a chi la brama”.

Le parole del Signore son parole
pure,
sono argento raffinato in un crogiuolo di terra,
purificato sette volte.

Tu, Signore, li proteggerai,
li preserverai da questa gente per
sempre.

Gli empi vanno in giro dappertutto
quando la bassezza regna sui figli degli uomini.

Proverbi 25

Seconda parte di proverbi di Salomone, raccolta all'epoca di Ezechia, proverbi di Agur e di Lemuel

25 (A)Ecco altri proverbi di
*Salomone, raccolti dalla gente
di *Ezechia, re di *Giuda.

È gloria di Dio nascondere le cose;
ma la gloria dei re sta nell'investigarle.

L'altezza del cielo, la profondità della terra
e il cuore dei re non si possono
investigare.

Togli dall'argento le scorie
e ne uscirà un vaso per l'artefice;

togli l'empio dalla presenza del re
e il suo trono sarà reso stabile dalla
giustizia.

Non fare il vanaglorioso in presenza del re
e non occupare il posto dei grandi;

poiché è meglio ti sia detto:
«Sali qui»,
anziché essere abbassato davanti al
principe che i tuoi occhi hanno visto.

Non ti affrettare a intentare processi,
perché alla fine tu non sappia che fare,
quando il tuo prossimo ti avrà
svergognato.

Difendi la tua causa contro il tuo prossimo,
ma non rivelare il segreto di un altro,

10 perché chi t'ode non ti disprezzi
e la tua infamia non si cancelli piú.

11 Le parole dette a tempo
sono come frutti d'oro in vasi d'argento cesellato.

12 Per un orecchio docile, chi riprende con saggezza
è un anello d'oro, un ornamento d'oro fino.

13 Il messaggero fedele, per quelli che lo mandano,
è come il fresco della neve al tempo
della mietitura;
esso ristora il suo padrone.

14 Nuvole e vento, ma senza pioggia;
ecco l'uomo che si vanta falsamente
della sua liberalità.

15 Chi è lento all'ira piega un principe,
e la lingua dolce spezza le ossa.

16 Se trovi del miele, prendine quanto ti basta;
perché, mangiandone troppo,
tu non debba poi vomitarlo.

17 Metti di rado il piede in casa
del prossimo,
perché egli, stufandosi di te, non abbia a odiarti.

18 L'uomo che dichiara il falso contro il suo prossimo,
è un martello, una spada, una freccia
acuta.

19 La fiducia in un perfido, nel giorno
della difficoltà,
è un dente rotto, un piede slogato.

20 Cantare delle canzoni a un cuore
dolente
è come togliersi l'abito in giorno
di freddo,
o mettere aceto sulla soda.

21 Se il tuo nemico ha fame, dagli
del pane da mangiare;
se ha sete, dagli dell'acqua da bere;

22 perché, cosí, radunerai dei carboni accesi sul suo capo[a],
e il Signore ti ricompenserà.

23 Il vento del nord porta la pioggia,
e la lingua che sparla di nascosto,
fa oscurare il viso.

24 Meglio abitare sul canto di
un *tetto,
che in una gran casa con una moglie
rissosa.

25 Una buona notizia da un paese
lontano
è come acqua fresca a una persona
stanca e assetata.

26 Il giusto che vacilla davanti
all'empio,
è come una fontana torbida e una
sorgente inquinata.

27 Mangiare troppo miele, non è bene,
ma scrutare le cose difficili è un onore.

28 L'uomo che non ha autocontrollo,
è una città smantellata, priva di mura.

1 Tessalonicesi 4

Esortazione alla santità

(A)Del resto, fratelli, avete imparato da noi il modo in cui dovete comportarvi e piacere a Dio ed è già cosí che vi comportate. Vi preghiamo e vi esortiamo nel Signore Gesú a progredire sempre di piú. Infatti sapete quali istruzioni vi abbiamo date nel nome del Signore Gesú. Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione, che ciascuno di voi sappia possedere il proprio corpo[a] in santità e onore, senza abbandonarsi a passioni disordinate come fanno gli stranieri[b] che non conoscono Dio; che nessuno opprima il fratello né lo sfrutti negli affari[c]; perché il Signore è un vendicatore in tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e dichiarato prima. Infatti Dio ci ha chiamati non a impurità, ma a santificazione. Chi dunque disprezza questi precetti[d], non disprezza un uomo, ma quel Dio che vi fa anche dono del suo Santo Spirito.

(B)Quanto all'amore fraterno non avete bisogno che io ve ne scriva, giacché voi stessi avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, 10 e veramente lo fate verso tutti i fratelli che sono nell'intera Macedonia. Ma vi esortiamo, fratelli, ad abbondare in questo sempre di piú, 11 e a cercare di vivere in pace, di fare i fatti vostri e di lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato di fare, 12 affinché camminiate dignitosamente verso quelli di fuori e non abbiate bisogno di nessuno.

Il rapimento della chiesa; il ritorno del Signore

13 (C)Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. 14 Infatti, se crediamo che Gesú morí e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesú, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati[e]. 15 Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; 16 perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; 17 poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e cosí saremo sempre con il Signore. 18 Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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