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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
2 Samuele 16

Siba tradisce Mefiboset

16 (A)*Davide aveva superato di poco la cima del monte, quando Siba, servo di Mefiboset, gli venne incontro con un paio di asini sellati e carichi di duecento pani, cento grappoli d'uva passa, un centinaio di frutti di stagione e un otre di vino. Il re disse a Siba: «Che vuoi fare con queste cose?» Siba rispose: «Gli asini serviranno da cavalcatura per la famiglia del re; il pane e i frutti di stagione sono per nutrire i giovani, il vino per dissetare quelli che saranno stanchi nel deserto». Il re disse: «Dov'è il figlio del tuo signore?» Siba rispose al re: «È rimasto a *Gerusalemme, perché ha detto: “Oggi la casa d'*Israele mi renderà il regno di mio padre”». Il re disse a Siba: «Tutto quello che appartiene a Mefiboset è tuo». Siba replicò: «Io mi prostro davanti a te! Possa io trovare grazia agli occhi tuoi, o re, mio signore!»

Davide maledetto da Simei

(B)Quando il re Davide fu giunto a Baurim, uscí di là un uomo, imparentato con la famiglia di *Saul, di nome Simei, figlio di Ghera. Egli veniva avanti pronunziando maledizioni e gettando sassi contro Davide e contro tutti i servitori del re Davide, mentre tutto il popolo e tutti gli uomini valorosi stavano alla destra e alla sinistra del re. Simei, malediceva Davide, dicendo: «Vattene, vattene, uomo sanguinario, scellerato! Il Signore fa ricadere sul tuo capo tutto il sangue della casa di Saul, al posto del quale tu hai regnato; il Signore ha dato il regno nelle mani di *Absalom, tuo figlio; e ora hai le sciagure che ti sei meritato, perché sei un uomo sanguinario».

Allora Abisai, figlio di Seruia, disse al re: «Perché questo cane morto osa maledire il re mio signore? Ti prego, lasciami andare a mozzargli la testa!» 10 Ma il re rispose: «Che ho da fare con voi, figli di Seruia? Se egli maledice, è perché il Signore gli ha detto: “Maledici Davide!” Chi oserà dire: “Perché fai cosí?”» 11 Poi Davide disse ad Abisai e a tutti i suoi servitori: «Ecco, mio figlio, uscito dalle mie viscere, cerca di togliermi la vita! Quanto piú lo può fare ora questo *Beniaminita! Lasciate che egli maledica, perché gliel'ha ordinato il Signore. 12 Forse il Signore avrà riguardo alla mia afflizione e mi farà del bene in cambio delle maledizioni di oggi».

13 Davide e la sua gente continuarono il loro cammino; Simei camminava sul fianco del monte, di fronte a Davide, e cammin facendo lo malediva, gli gettava dei sassi e buttava della polvere. 14 Il re e tutta la gente che era con lui arrivarono ad Aiefim[a] e là ripresero fiato.

Absalom a Gerusalemme

15 (C)Intanto Absalom e tutto il popolo, gli uomini d'Israele, erano entrati a Gerusalemme; Aitofel era con lui.

16 Quando Cusai, l'Archita, l'amico di Davide, fu giunto presso Absalom, gli disse: «Viva il re! Viva il re!» 17 Absalom disse a Cusai: «È questo dunque l'affetto che hai per il tuo amico? Perché non sei andato con il tuo amico?» 18 Cusai rispose ad Absalom: «No; io sarò di colui che il Signore e questo popolo e tutti gli uomini d'Israele hanno scelto, e con lui rimarrò. 19 Del resto, di chi sarò io servo? Non lo sarò di suo figlio? Come ho servito tuo padre, cosí servirò te».

20 (D)Allora Absalom disse ad Aitofel: «Consigliate quello che dobbiamo fare». 21 Aitofel rispose ad Absalom: «Entra dalle concubine di tuo padre, lasciate da lui a custodia del palazzo; quando tutto Israele saprà che ti sei reso odioso a tuo padre, il coraggio di quelli che sono per te, sarà fortificato». 22 Fu dunque montata una tenda sulla *terrazza per Absalom, e Absalom entrò dalle concubine di suo padre, alla vista di tutto Israele. 23 In quei giorni, un consiglio dato da Aitofel era come una parola data da Dio a uno che lo avesse consultato. Cosí era di tutti i consigli di Aitofel tanto per Davide quanto per Absalom.

2 Corinzi 9

(A)Quanto alla sovvenzione destinata ai santi, è superfluo che io ve ne scriva, perché conosco la prontezza dell'animo vostro, per la quale mi vanto di voi presso i Macedoni, dicendo che l'Acaia è pronta fin dall'anno scorso; e il vostro zelo ne ha stimolati moltissimi. Ma ho mandato i fratelli affinché il nostro vantarci di voi non abbia ad essere smentito a questo riguardo; e affinché, come dicevo, siate pronti; non vorrei che, venendo con me dei Macedoni e non vedendovi pronti, noi (per non dire voi) abbiamo a vergognarci di questa nostra fiducia. Perciò ho ritenuto necessario esortare i fratelli a venire da voi prima di me e preparare la vostra già promessa offerta, affinché essa sia pronta come offerta di generosità e non d'avarizia.

Ora dico questo: chi semina scarsamente mieterà altresí scarsamente; e chi semina abbondantemente mieterà altresí abbondantemente. Dia ciascuno come ha deliberato in cuor suo; non di mala voglia, né per forza, perché Dio ama un donatore gioioso. Dio è potente da far abbondare su di voi ogni grazia, affinché, avendo sempre in ogni cosa tutto quel che vi è necessario, abbondiate per ogni opera buona; come sta scritto:
«Egli ha profuso, egli ha dato ai poveri,
la sua giustizia dura in eterno[a]».

10 Colui che fornisce al seminatore la semenza e il pane da mangiare[b], fornirà e moltiplicherà la semenza vostra e accrescerà i frutti della vostra giustizia. 11 Cosí, arricchiti in ogni cosa, potrete esercitare una larga generosità, la quale produrrà rendimento di grazie a Dio per mezzo di noi. 12 Perché l'adempimento di questo servizio sacro non solo supplisce ai bisogni dei santi ma piú ancora produce abbondanza di ringraziamenti a Dio; 13 perché la prova pratica fornita da questa sovvenzione li porta a glorificare Dio per l'ubbidienza con cui professate il *vangelo di Cristo e per la generosità della vostra comunione con loro e con tutti. 14 Essi pregano per voi, perché vi amano a causa della grazia sovrabbondante che Dio vi ha concessa. 15 Ringraziato sia Dio per il suo dono ineffabile!

Ezechiele 23

Le due sorelle prostitute: Samaria e Gerusalemme

23 (A)La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

«*Figlio d'uomo, c'erano due donne,
figlie di una medesima madre,

le quali si prostituirono in Egitto;
si prostituirono nella loro giovinezza;
là furono premute le loro mammelle,
e là fu schiacciato il loro vergine seno.

I loro nomi sono: quello della maggiore, Oola[a];
quello della sorella, Ooliba[b].
Esse divennero mie
e mi partorirono figli e figlie;
questi sono i loro veri nomi: Oola è *Samaria,
Ooliba è *Gerusalemme.

E, mentre era mia, Oola si prostituí,
si appassionò per i suoi amanti,
gli Assiri, che erano suoi vicini,

vestiti di porpora,
governatori e magistrati,
tutti bei giovani,
cavalieri in groppa ai loro cavalli.

Essa si prostituí con loro,
che erano tutti il fiore dei figli d'Assiria,
e si contaminò con tutti quelli per i quali s'appassionava,
con tutti i loro idoli.

Essa non rinunciò alle prostituzioni commesse con gli Egiziani,
quando quelli si erano uniti a lei nella sua giovinezza,
schiacciavano il suo vergine seno
e sfogavano su di lei la loro lussuria.

Perciò io l'abbandonai in balía dei suoi amanti,
in balía dei figli d'Assiria,
per i quali si era appassionata.

10 Essi ebbero rapporti sessuali con lei,
presero i suoi figli e le sue figlie,
e la uccisero con la spada.
Essa diventò famosa fra le donne,
e su di lei furono eseguiti dei giudizi.

11 Sua sorella vide questo,
e tuttavia si corruppe piú di lei nei suoi amori;
le sue prostituzioni sorpassarono le prostituzioni di sua sorella.

12 Si appassionò per i figli d'Assiria,
che erano suoi vicini, governatori e magistrati,
vestiti pomposamente,
cavalieri in groppa ai loro cavalli,
tutti giovani e belli.

13 Io vidi che essa si contaminava;
entrambe seguivano la medesima via;

14 ma questa superò l'altra nelle sue prostituzioni;
vide degli uomini disegnati sui muri,
delle immagini di *Caldei dipinte in rosso,

15 con delle cinture ai fianchi,
con degli ampi turbanti in capo,
dall'aspetto di capitani,
tutti quanti ritratti dei figli di *Babilonia,
della Caldea, loro terra natía;

16 e, come li vide, si appassionò per loro,
e mandò a essi dei messaggeri, in Caldea.

17 I figli di Babilonia vennero da lei,
al letto degli amori,
e la contaminarono con le loro fornicazioni;
ed essa si contaminò con loro;
poi, si allontanò da loro.

18 Essa mise a nudo le sue prostituzioni,
mise a nudo la sua vergogna,
e io mi allontanai da lei,
come mi ero allontanato da sua sorella.

19 Tuttavia essa moltiplicò le sue prostituzioni,
ricordandosi dei giorni della sua giovinezza,
quando si era prostituita nel paese d'Egitto;

20 si appassionò per quei fornicatori
dalla carne come la carne degli asini
e dal membro come il membro dei cavalli.

21 Cosí tu tornasti all'infamia della tua giovinezza,
quando gli Egiziani ti schiacciavano le mammelle
a motivo del tuo vergine seno.

22 Perciò, Ooliba, cosí parla Dio, il Signore:
Ecco, io susciterò contro di te i tuoi amanti,
da cui ti sei allontanata,
e li farò venire contro di te da tutte le parti:

23 i figli di Babilonia e tutti i Caldei,
príncipi, ricchi e grandi,
e tutti i figli d'Assiria con loro,
giovani e belli,
tutti, governatori e magistrati,
capitani e consiglieri,
tutti in groppa ai loro cavalli.

24 Essi verranno contro di te con armi, carri e veicoli,
e con una moltitudine di popoli;
con scudi grandi e piccoli, e con elmi,
si schierano contro di te tutto intorno;
io rimetto in mano loro il giudizio,
ed essi ti giudicheranno secondo le loro leggi.

25 Io darò sfogo alla mia gelosia contro di te
ed essi ti tratteranno con furore:
ti taglieranno il naso e le orecchie,
e ciò che rimarrà di te cadrà per la spada;
prenderanno i tuoi figli e le tue figlie,
e ciò che rimarrà di te sarà divorato dal fuoco.

26 Ti spoglieranno delle tue vesti,
porteranno via gli oggetti di cui ti adorni.

27 Io farò cessare la tua lussuria,
la tua prostituzione cominciata nel paese d'Egitto,
e tu non alzerai piú gli occhi verso di loro,
non ti ricorderai piú dell'Egitto.

28 Infatti cosí parla Dio, il Signore:
Ecco, io ti do in mano di quelli che detesti,
in mano di quelli da cui ti sei allontanata.

29 Essi ti tratteranno con odio,
porteranno via tutto il frutto del tuo lavoro,
e ti lasceranno nuda e scoperta;
cosí saranno messe allo scoperto la vergogna della tua impudicizia,
la tua lussuria e le tue prostituzioni.

30 Queste cose ti saranno fatte,
perché ti sei prostituita correndo dietro alle nazioni,
perché ti sei contaminata con i loro idoli.

31 Tu hai camminato per la via di tua sorella
e io ti metto in mano la sua coppa.

32 Cosí parla Dio, il Signore:
Tu berrai la coppa di tua sorella:
coppa profonda e ampia;
sarai esposta alle risa e alle beffe;
la coppa è di gran capacità.

33 Tu sarai riempita di ebbrezza e di dolore:
è la coppa della desolazione e della devastazione,
è la coppa di tua sorella Samaria.

34 Tu la berrai, la vuoterai,
ne morderai i pezzi,
e te ne squarcerai il seno;
poiché io ho parlato,
dice Dio, il Signore.

35 Perciò cosí parla Dio, il Signore:
Poiché tu mi hai dimenticato
e mi hai buttato dietro alle spalle,
porta dunque anche tu, la pena della tua scelleratezza e delle tue prostituzioni».

36 Il Signore mi disse:
«Figlio d'uomo, non dovrai giudicare forse Oola e Ooliba?
Dichiara loro dunque le loro abominazioni!

37 Infatti hanno commesso adulterio, hanno sangue nelle loro mani;
hanno commesso adulterio con i loro idoli,
e gli stessi figli che mi avevano partoriti,
li hanno fatti passare per il fuoco
perché servissero loro di pasto.

38 Anche questo mi hanno fatto:
in quel medesimo giorno hanno contaminato il mio *santuario
e hanno profanato i miei sabati.

39 Dopo aver immolato i loro figli ai loro idoli,
in quello stesso giorno sono venute nel mio santuario
per profanarlo;
ecco, quello che hanno fatto in mezzo alla mia casa.

40 Oltre a questo, hanno mandato a cercare uomini che vengono da lontano;
a loro hanno inviato messaggeri, ed ecco che sono venuti.
Per loro ti sei lavata, ti sei imbellettata gli occhi,
ti sei coperta di ornamenti;

41 ti sei messa sopra un letto sontuoso,
davanti al quale era disposta una tavola;
su quella hai messo il mio profumo e il mio olio.

42 Là si udiva il rumore di una folla che si divertiva,
e oltre alla gente presa tra la folla degli uomini,
sono stati introdotti degli ubriachi venuti dal deserto,
che hanno messo dei braccialetti ai polsi delle due sorelle,
e dei magnifici diademi sul loro capo.

43 Io ho detto di quella invecchiata negli adulteri:
“Anche ora commettono prostituzioni con lei!… proprio con lei!”

44 Si viene da essa, come si va da una prostituta!
Cosí si viene da Oola e da Ooliba,
da queste donne scellerate.

45 Ma uomini giusti le giudicheranno,
come si giudicano le adultere,
come si giudicano le donne che spargono il sangue;
perché sono adultere e hanno del sangue nelle mani.

46 Perciò cosí parla Dio, il Signore:
Sarà fatta salire contro di loro una moltitudine
ed esse saranno date in balía del terrore e del saccheggio.

47 Quella moltitudine le lapiderà
e le farà a pezzi con la spada;
ucciderà i loro figli e le loro figlie
e darà alle fiamme le loro case.

48 Io farò cessare la scelleratezza nel paese
e tutte le donne impareranno
a non commettere piú turpitudini come le vostre.

49 La vostra scelleratezza vi sarà fatta ricadere addosso,
voi porterete la pena della vostra idolatria,
e conoscerete che io sono Dio, il Signore».

Salmi 70-71

Preghiera di liberazione

70 (A)Al direttore del coro. Di *Davide. Per far ricordare.
Affrèttati, o Dio, a liberarmi!
Signore, affrèttati in mio aiuto!

Siano confusi e si vergognino quelli che cercano l'anima mia!
Voltino le spalle e siano coperti
d'infamia quelli che desiderano
il mio male!

Indietreggino, sotto il peso della loro infamia,
quelli che mi deridono.

Gioiscano ed esultino in te
quelli che ti cercano;
e quelli che amano la tua salvezza
dicano sempre: «Sia glorificato Dio!»

Ma io son misero e povero;
o Dio, affrèttati a venire in mio aiuto;
tu sei il mio sostegno e il mio liberatore;
Signore, non tardare!

Preghiera fiduciosa di un perseguitato

71 (B)In te confido, o Signore, fa' che io non sia mai confuso.

Per la tua giustizia, liberami, mettimi al sicuro!
Porgi a me il tuo orecchio, e salvami!

Sii per me una ròcca in cui trovo
scampo,
una fortezza dove io possa sempre
rifugiarmi!
Tu hai dato ordine di salvarmi,
perché sei il mio baluardo e la mia
fortezza.

Mio Dio, liberami dalla mano
dell'empio,
dalla mano del perverso e del violento!

Poiché tu sei la mia speranza,
Signore, Dio;
sei la mia fiducia sin dalla mia infanzia.

Tu sei stato il mio sostegno fin dal grembo materno,
tu m'hai tratto dal grembo di mia madre;
a te va sempre la mia lode.

Io sono per molti come un prodigio:
tu sei il mio rifugio sicuro.

Sia la mia bocca piena della tua lode,
ed esalti ogni giorno la tua gloria!

Non respingermi nel tempo della
vecchiaia,
non abbandonarmi quando le mie forze declinano.

10 Perché i miei nemici sparlano di me,
e quelli che spiano l'anima mia tramano insieme,

11 dicendo: «Dio l'ha abbandonato;
inseguitelo e prendetelo, perché non
c'è nessuno che lo liberi».

12 O Dio, non allontanarti da me;
mio Dio, affrèttati a soccorrermi!

13 Siano confusi, siano annientati gli
avversari dell'anima mia,
siano coperti di vergogna e disonore
quelli che desiderano il mio male!

14 Ma io spererò sempre,
e a tutte le tue lodi ne aggiungerò altre.

15 La mia bocca racconterà ogni
giorno la tua giustizia e le tue
liberazioni,
perché sono innumerevoli.

16 Proclamerò i prodigi di Dio,
il Signore,
ricercherò la tua giustizia, la tua soltanto.

17 O Dio, tu mi hai istruito sin dalla
mia infanzia,
e io, fino a oggi, ho annunziato le tue
meraviglie.

18 E ora che son giunto alla vecchiaia e alla canizie, o Dio, non abbandonarmi,
finché non abbia raccontato i prodigi del tuo braccio a questa generazione
e la tua potenza a quelli che verranno.

19 Anche la tua giustizia, Dio, è
eccelsa;
e tu hai fatto cose grandi; o Dio, chi
è simile a te?

20 Tu, che ci hai fatto vedere molte
e gravi difficoltà,
ci darai di nuovo la vita
e ci farai risalire dagli abissi della terra;

21 tu accrescerai la mia grandezza
e ritornerai a consolarmi.

22 Allora ti celebrerò con il saltèrio, celebrerò la tua verità, o mio Dio!
A te salmeggerò con la cetra, o Santo d'*Israele!

23 Le mie labbra esulteranno, quando salmeggerò a te,
e cosí l'anima mia, che tu hai riscattata.

24 Anche la mia lingua parlerà tutto
il giorno della tua giustizia,
perché sono stati svergognati, sono stati umiliati quelli che desideravano
il mio male.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

Copyright © 1994 by Società Biblica di Ginevra