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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
La Nuova Diodati (LND)
Version
Levitico 22

22 L'Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:

«Di' ad Aaronne e ai suoi figli che si astengano dalle cose sante a me consacrate dai figli d'Israele e non profanino il mio santo nome. Io sono l'Eterno.

Di' loro: "Qualunque uomo della vostra stirpe che nelle future generazioni si avvicinerà in stato di impurità alle cose sante, che i figli d'Israele consacrano all'Eterno, sarà sterminato dalla mia presenza. Io sono l'Eterno.

Nessun uomo della stirpe di Aaronne, che sia lebbroso o abbia un flusso, mangerà delle cose sante finché non sia puro. Così pure chi tocca qualsiasi cosa resa impura per contatto con un cadavere, o abbia avuto un'emissione di seme,

o chi tocca un rettile che l'ha reso impuro, o un uomo che gli abbia comunicato una impurità di qualsiasi genere,

la persona che ha toccato tali cose sarà impura fino alla sera e non mangerà delle cose sante prima di aver lavato il suo corpo nell'acqua;

dopo il tramonto del sole sarà pura e potrà poi mangiare delle cose sante, perché sono il suo cibo.

Il sacerdote non mangerà carne di bestia morta naturalmente o sbranata, per non rendersi impuro. Io sono l'Eterno.

I sacerdoti osserveranno dunque ciò che ho comandato, altrimenti porteranno la pena del loro peccato e moriranno per aver profanato le cose sante. Io sono l'Eterno che li santifico.

10 Nessun estraneo mangerà delle cose sante; né un ospite del sacerdote, né un salariato potrà mangiare le cose sante.

11 Ma se il sacerdote compra una persona con il suo denaro, questa ne potrà mangiare e anche chi è nato in casa sua; questi potranno mangiare del suo cibo.

12 La figlia di un sacerdote maritata a un estraneo non mangerà delle cose sante offerte per elevazione.

13 Ma se la figlia del sacerdote è rimasta vedova, o è stata ripudiata e non ha figli, ed è tornata a stare da suo padre come quando era giovane, potrà mangiare del pane del padre; ma nessun estraneo ne mangerà.

14 Se uno mangia per sbaglio una cosa santa, darà al sacerdote la cosa santa, aggiungendovi un quinto.

15 I sacerdoti non profaneranno dunque le cose sante dei figli d'Israele, che essi offrono per elevazione all'Eterno,

16 e non faranno loro portare la pena del peccato di cui si renderebbero colpevoli, mangiando le loro cose sante; poiché io, l'Eterno, li santifico"».

17 L'Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:

18 Parla ad Aaronne, ai suoi figli e a tutti i figli d'Israele e di' loro: Chiunque della casa d'Israele o dei forestieri in Israele presenti in olocausto all'Eterno un'offerta per qualsiasi voto o qualsiasi dono volontario;

19 per essere gradito, offrirà un maschio, senza difetto, preso dai buoi, dalle pecore o dalle capre.

20 Non offrirete nulla che abbia un difetto, perché non sarebbe gradito.

21 Quando uno offre all'Eterno un sacrificio di ringraziamento, preso dalla mandria o dal gregge, sia per adempiere un voto, sia come offerta volontaria, la vittima per essere gradita dovrà essere perfetta; non dovrà avere alcun difetto.

22 Non offrirete all'Eterno una vittima cieca o storpia o mutilata, o che abbia ulceri o un eczema o la scabbia; e non ne farete sull'altare un sacrificio col fuoco all'Eterno.

23 Potrai presentare come offerta volontaria un bue o una pecora che abbia un arto troppo lungo o troppo corto; ma come voto non sarebbe gradito.

24 Non offrirete all'Eterno alcun animale con i testicoli ammaccati o schiacciati o strappati o tagliati; di questi sacrifici non ne farete nel vostro paese.

25 Né accetterete dallo straniero alcuna di queste vittime per offrirla come pane del vostro DIO, perché in esse ci sono mutilazioni e difetti; non sarebbero gradite per voi».

26 L'Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:

27 «Quando nascerà un vitello o un agnello o un capretto, starà sette giorni sotto la madre; dall'ottavo giorno in poi sarà gradito come sacrificio fatto col fuoco all'Eterno.

28 Non scannerete una vacca o una pecora con il suo piccolo nello stesso giorno.

29 Quando offrirete all'Eterno un sacrificio di ringraziamento, offritelo in modo che sia gradito.

30 La vittima sarà mangiata il giorno stesso; non ne lascerete nulla fino al mattino. Io sono l'Eterno.

31 Osserverete dunque i miei comandamenti e li metterete in pratica. Io sono l'Eterno.

32 Non profanerete il mio santo nome, ma sarò santificato in mezzo ai figli d'Israele. Io sono l'Eterno che vi santifico,

33 che vi ha fatto uscire dal paese d'Egitto per essere vostro DIO. Io sono l'Eterno».

Salmi 28-29

28 «Salmo di Davide» A te grido, o Eterno, mia rocca; non stare in silenzio, perché se tu non parli, io divengo simile a quelli che scendono nella fossa.

Ascolta la voce delle mie supplicazioni quando grido a te per aiuto, quando alzo le mani verso il tuo luogo santissimo.

Non trascinarmi via con gli empi e con gli operatori d'iniquità, i quali parlano di pace coi loro vicini, ma hanno la malizia nel cuore.

Rendi loro secondo le loro opere e secondo la malvagità delle loro azioni; rendi loro secondo l'opera delle loro mani; da' loro la retribuzione che si meritano.

Poiché non considerano le opere dell'Eterno e ciò che le sue mani hanno fatto, egli li atterrerà e non li farà prosperare.

Benedetto sia l'Eterno, perché ha udito la voce delle mie suppliche.

L'Eterno è la mia forza e il mio scudo; il mio cuore ha confidato in lui e sono stato soccorso; perciò il mio cuore esulta, e lo celebrerò col mio canto.

L'Eterno è la forza del suo popolo, e il rifugio di salvezza per il suo unto.

Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità; pascili e sostienili per sempre.

29 «Salmo di Davide» Date all'Eterno, o figli dei potenti, date all'Eterno gloria e forza,

Date all'Eterno la gloria dovuta al suo nome adorate l'Eterno nello splendore della sua SANTITA'.

La voce dell'Eterno è sulle acque; il Dio di gloria tuona; l'Eterno è sulle grandi acque.

La voce dell'Eterno è potente, la voce dell'Eterno è piena di maestà.

La voce dell'Eterno rompe i cedri; sí, l'Eterno spezza i cedri del Libano;

li fa saltellare come un vitello, il Libano e Sirion, come un giovane bufalo.

La voce dell'Eterno fende le fiamme di fuoco.

La voce dell'Eterno fa tremare il deserto; l'Eterno fa tremare il deserto di Kadesh.

La voce dell'Eterno fa partorire le cerve e sfronda le selve; e nel suo tempio tutto dice: «Gloria!».

10 L'Eterno sedeva sovrano sul diluvio; sí, l'Eterno siede re per sempre.

11 L'Eterno darà forza al suo popolo; l'Eterno benedirà il suo popolo con la pace.

Ecclesiaste 5

(04-1) Bada ai tuoi passi quando vai alla casa di DIO: avvicinati per ascoltare piuttosto che per offrire il sacrificio degli stolti, i quali non sanno neppure di far male.

(04-2) Non essere precipitoso con la tua bocca, e il tuo cuore non si affretti a proferire alcuna parola davanti a DIO, perché DIO è in cielo e tu sulla terra, perciò le tue parole siano poche.

(04-3) Poiché con le molte occupazioni vengono i sogni, e con le molte parole la voce dello stolto.

(04-4) Quando hai fatto un voto a DIO non indugiare ad adempierlo, perché egli non si compiace degli stolti; adempi il voto che hai fatto.

(04-5) E' meglio non fare voti, che farli e poi non adempierli.

(04-6) Non lasciare che la tua bocca porti il tuo corpo a peccare, e non dire davanti al messaggero di Dio: «E' stato uno sbaglio». Perché dovrebbe DIO adirarsi per le tue parole e distruggere l'opera delle tue mani?

(04-7) Poiché nei molti sogni e nelle molte parole c'è vanità; ma tu temi DIO,

(04-8) Se nella provincia vedi l'oppressione del povero e la perversione violenta del diritto e della giustizia, non meravigliarti della cosa; poiché sopra un'alta autorità ne veglia una piú alta, e sopra di loro, delle autorità ancora piú alte.

(04-9) La terra ha piú vantaggi di ogni altra cosa, e il re stesso è servito dal campo.

10 (04-10) Chi ama il denaro non si sazia di denaro, e chi ama le ricchezze non ne trae profitto. Anche questo è vanità.

11 (04-11) Quando crescono i beni, aumentano anche quelli che li divorano; e quale vantaggio ne hanno i proprietari, se non di vederli con i loro occhi?

12 (04-12) Dolce è il sonno del lavoratore, sia che mangi poco o molto; ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire.

13 (04-13) C'è un altro deplorevole male che ho visto sotto il sole: ricchezze conservate per il loro proprietario a suo danno.

14 (04-14) Quelle ricchezze vanno perdute per un cattivo affare, e cosí nelle mani del figlio che ha generato non resta piú nulla.

15 (04-15) Com'era uscito dal grembo di sua madre, cosí nudo tornerà per andare com'era venuto, senza prendere nulla dalla sua fatica che possa portare via con sé.

16 (04-16) Anche questo è un male deplorevole: che se ne vada esattamente come era venuto; e quale vantaggio ne ha dall'aver faticato per il vento?

17 (04-17) Inoltre egli mangia tutti i giorni della sua vita nelle tenebre, e ha molte afflizioni, infermità e crucci.

18 (04-18) Ecco ciò che ho compreso: è bene e opportuno per l'uomo mangiare, bere e godere del bene di tutta la fatica che compie sotto il sole, tutti i giorni di vita che DIO gli dà, perché questa è la sua parte.

19 (04-19) Ogni uomo a cui DIO concede ricchezze e beni e a cui dà pure di poterne godere di prendere la propria parte e di gioire della sua fatica, questo è dono di DIO.

20 (04-20) Egli infatti non ricorderà molto i giorni della sua vita, perché DIO gli risponde mediante la gioia del suo cuore.

2 Timoteo 1

Paolo, apostolo di Gesú Cristo per volontà di Dio, secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesú,

a Timoteo, mio caro figlio: grazia, misericordia e pace da Dio il Padre e da Cristo Gesú, il nostro Signore.

Rendo grazie a Dio, che servo come già fecero i miei antenati con pura coscienza, poiché non cesso mai di ricordarmi di te nelle mie preghiere giorno e notte;

ripensando alle tue lacrime, desidero vivamente di vederti per essere ripieno di gioia,

mentre ricordo la fede non finta che è in te, e che abitò prima in Loide tua nonna ed in Eunice tua madre, e sono persuaso che abita anche in te.

Per questa ragione ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per l'imposizione delle mie mani.

Dio infatti non ci ha dato uno spirito di paura, ma di forza, di amore e di disciplina.

Non vergognarti dunque della testimonianza del Signor nostro, né di me suo prigioniero, ma soffri anche tu con me per l'evangelo, sostenuto dalla potenza di Dio,

che ci ha salvati e ci ha chiamati con una santa vocazione, non in base alle nostre opere, ma secondo il suo scopo e grazia, che ci è stata data in Cristo Gesú prima dell'inizio dei tempi,

10 ed ora è stata manifestata con l'apparizione del Salvator nostro Gesú Cristo, che ha distrutto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'immortalità per mezzo dell'evangelo,

11 di cui io sono stato costituito araldo, apostolo e dottore dei gentili.

12 Per questo motivo io soffro anche queste cose, ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto, e sono persuaso che egli è capace di custodire il mio deposito fino a quel giorno.

13 Ritieni il modello delle sane parole che hai udito da me nella fede e nell'amore, che sono in Cristo Gesú.

14 Custodisci il buon deposito che ti è stato affidato mediante lo Spirito Santo che abita in noi.

15 Tu sai che tutti quelli che sono nell'Asia, fra i quali Figello ed Ermogene, mi hanno abbandonato.

16 Conceda il Signore misericordia alla famiglia di Onesiforo, perché spesse volte egli mi ha confortato e non si è vergognato delle mie catene;

17 anzi, venendo a Roma, mi ha cercato con molta sollecitudine e mi ha trovato.

18 Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso di lui in quel giorno. Tu sai molto bene quanti servizi egli mi abbia reso in Efeso.

La Nuova Diodati (LND)

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