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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
La Nuova Diodati (LND)
Version
2 Re 11-12

11 Quando Athaliah, madre di Achaziah, vide che suo figlio era morto, si levò e distrusse tutta la discendenza reale.

Ma Jehosceba, figlia del re Joram e sorella di Achaziah, prese Joas, figlio di Achaziah, lo trafugò di mezzo ai figli del re che erano uccisi e lo mise con la nutrice nella camera dei letti; cosí lo nascosero ad Athaliah e non fu ucciso.

Rimase quindi nascosto con lei per sei anni nella casa dell'Eterno, mentre Athaliah regnava sul paese.

Il settimo anno Jehoiada mandò a chiamare i capi di centinaia delle guardie del corpo e delle guardie e li fece venire presso di sé nella casa dell'Eterno; egli stipulò con loro un patto, li fece giurare nella casa dell'Eterno e mostrò loro il figlio del re.

Poi ordinò loro, dicendo: «Questo è ciò che voi farete: un terzo di quelli tra di voi che entrano in servizio il giorno di sabato, starà di guardia alla casa del re;

un terzo alla porta di Sur e un terzo alla porta dietro le guardie. Voi farete la guardia alla casa, impedendone l'ingresso.

Le altre due parti di voi, tutti quelli cioè che escono di servizio il giorno di sabato, staranno di guardia alla casa dell'Eterno attorno al re.

Voi vi metterete tutt'intorno al re, ognuno con le sue armi in mano; e chiunque cercherà di penetrare tra le vostre file sia messo a morte. Voi rimarrete col re sia quando esce che quando entra».

Cosí i capi di centinaia fecero esattamente come il sacerdote Jehoiada aveva comandato. Ciascuno prese i suoi uomini, quelli che entravano in servizio il giorno di sabato e quelli che uscivano di servizio il giorno di sabato, e andarono dal sacerdote Jehoiada.

10 Il sacerdote diede ai capi di centinaia le lance e gli scudi che erano appartenuti al re Davide e che erano nella casa dell'Eterno.

11 Le guardie, ognuna con le sue armi in pugno, si disposero dal lato sud del tempio, fino al lato nord del tempio, vicino all'altare e vicino al tempio, tutt'intorno al re.

12 Poi Jehoiada condusse fuori il figlio del re, gli pose in testa il diadema e gli consegnò la legge. Lo proclamarono re e lo unsero; quindi batterono le mani e esclamarono: «Viva il re!».

13 Quando Athaliah udí il rumore delle guardie e del popolo, andò verso il popolo nella casa dell'Eterno.

14 Guardò e vide il re in piedi sul palco, secondo l'usanza; i capitani e trombettieri erano accanto al re, mentre tutto il popolo del paese era in festa e suonava le trombe. Allora Athaliah si stracciò le vesti e gridò: «Tradimento, tradimento!».

15 Ma il sacerdote Jehoiada ordinò ai capi di centinaia, che comandavano l'esercito, e disse loro: «Fatela uscire di mezzo alle file, e chiunque la segue sia ucciso di spada!». Il sacerdote infatti aveva detto: «Non permettete che sia uccisa nella casa dell'Eterno».

16 Cosí essi la afferrarono e, come ella giunse alla casa del re per la strada della porta dei cavalli, là fu uccisa.

17 Poi Jehoiada fece un patto tra l'Eterno, il re e il popolo, perché Israele fosse il popolo dell'Eterno; fece pure un patto fra il re e il popolo.

18 Allora tutto il popolo del paese andò al tempio di Baal e lo demolí; fece interamente a pezzi i suoi altari e le sue immagini e uccise davanti agli altari Mattan, sacerdote di Baal, Poi il sacerdote Jehoiada pose delle guardie intorno alla casa dell'Eterno.

19 Quindi prese i capi di centinaia delle guardie del corpo e delle guardie e tutto il popolo del paese; essi fecero scendere il re dalla casa dell'Eterno e, seguendo la strada della porta delle guardie lo condussero alla casa del re, dove egli si sedette sul trono dei re.

20 Cosí il popolo del paese fu in festa e la città rimase tranquilla, perchè avevano ucciso con la spada Athaliah nella casa del re.

21 Joas aveva sette anni quando iniziò a regnare.

12 Nell'anno settimo di Jehu, Joas iniziò a regnare e regnò quaranta anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Tsibiah di Beer-Sceba.

Joas fece ciò che è giusto agli occhi dell'Eterno per tutto il tempo in cui fu ammaestrato dal sacerdote Jehoiada.

Tuttavia gli alti luoghi non vennero rimossi; il popolo continuava a fare sacrifici e a bruciare incenso sugli alti luoghi.

Joas disse ai sacerdoti: «Tutto il denaro delle cose consacrate che è portato nella casa dell'Eterno, il denaro messo da parte, il denaro fissato per il proprio riscatto e tutto il denaro che ognuno si sente in cuore di portare alla casa dell'Eterno,

i sacerdoti lo ricevano, ognuno dal proprio conoscente, e riparino i guasti del tempio, ovunque i guasti si trovino».

Ma nel ventitreesimo anno del re Joas, i sacerdoti non avevano ancora riparato i guasti del tempio.

Allora il re Joas chiamò il sacerdote Jehoiada e gli altri sacerdoti e disse loro: «Perché non avete riparato i guasti del tempio? Perciò ora non prendete piú denaro dai vostri conoscenti, ma datelo per riparare i guasti del tempio».

I sacerdoti acconsentirono a non ricevere piú denaro dal popolo né a riparare i guasti del tempio.

Poi il sacerdote Jehoiada prese una cassa, vi fece un buco nel coperchio e la collocò a fianco dell'altare, sul lato destro di chi entra nella casa dell'Eterno; i sacerdoti che custodivano l'ingresso vi mettevano tutto il denaro portato alla casa dell'Eterno.

10 Quando essi vedevano che nella cassa c 'era molto denaro, venivano il segretario del re e il sommo sacerdote, che mettevano in borse e contavano il denaro trovato nella casa dell'Eterno.

11 Poi consegnavano il denaro che era stato pesato nelle mani di coloro che facevano il lavoro, a cui era affidata la sorveglianza della casa dell'Eterno: e questi lo passavano ai falegnami e ai costruttori che lavoravano alla casa dell'Eterno,

12 ai muratori e ai tagliapietre, per comprare legname e pietre squadrate, necessarie per riparare i guasti della casa dell'Eterno e per tutte le spese fatte per riparare il tempio.

13 Ma con il denaro portato alla casa dell'Eterno non si fecero, per la casa dell'Eterno, né coppe d'argento, né smoccolatoi, né vasi, né trombe, né alcun oggetto d'oro o alcun oggetto d'argento;

14 essi lo davano solo a quelli che facevano i lavori, che lo usavano per restaurare la casa dell'Eterno.

15 Inoltre non si chiedeva alcun conto a coloro nelle cui mani si consegnava il denaro, che doveva essere dato agli esecutori dei lavori, perché agivano con fedeltà.

16 Il denaro dei sacrifici di riparazione e quello dei sacrifici per il peccato non si portava nella casa dell'Eterno, era per i sacerdoti.

17 In quel tempo Hazael, re di Siria, salí a combattere contro Gath e la prese: poi Hazael si accinse a salire contro Gerusalemme.

18 Allora Joas, re di Giuda, prese tutte le cose sacre che i suoi padri Giosafat, Jehoram e Achaziah, re di Giuda, avevano consacrato, quelle consacrate da lui stesso e tutto l'oro che si trovava nei tesori della casa dell'Eterno e della casa del re, e mandò ogni cosa a Hazael, re di Siria, il quale si ritirò da Gerusalemme.

19 Il resto delle gesta di Joas e tutto ciò che fece non è scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda?

20 I servi di Joas si sollevarono, ordirono una congiura e lo uccisero nella casa di Millo. sulla discesa verso Silla.

21 Jozakar, figlio di Scimeath, e Jehozabad, figlio di Shomer, suoi servi, lo colpirono ed egli morí. Lo seppellirono quindi con i suoi padri nella città di Davide. Al suo posto regnò suo figlio Amatsiah.

2 Timoteo 2

Tu dunque, figlio mio, fortificati nella grazia che è in Cristo Gesú;

e le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri.

Tu dunque sopporta sofferenze, come un buon soldato di Gesú Cristo.

Nessuno che presta servizio come soldato s'immischia nelle faccende della vita, se vuol piacere a colui che lo ha arruolato.

Similmente, se uno compete nelle gare atletiche, riceve la corona unicamente se ha lottato secondo le regole.

L'agricoltore, che lavora duramente, deve essere il primo a goderne i frutti.

Considera le cose che dico, poiché il Signore ti darà intendimento in ogni cosa.

Ricordati che Gesú Cristo, della stirpe di Davide, è risorto dai morti secondo il mio evangelo,

per il quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore, ma la parola di Dio non è incatenata.

10 Perciò io soffro ogni cosa per gli eletti, affinché anch'essi ottengano la salvezza che è in Cristo Gesú insieme alla gloria eterna.

11 Questa parola è fedele, perché se siamo morti con lui, con lui pure vivremo;

12 se perseveriamo, regneremo pure con lui; se lo rinneghiamo, egli pure ci rinnegherà.

13 Se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché egli non può rinnegare se stesso.

14 Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti al Signore a non fare vane dispute di parole che non giovano a nulla, ma sono deleterie per coloro che ascoltano

15 Studiati di presentare te stesso approvato davanti a Dio, operaio che non ha da vergognarsi, che esponga rettamente la parola della verità.

16 Ma evita i discorsi vani e profani, perché fanno progredire nell'empietà;

17 e la parola di questi andrà rodendo come la cancrena; fra costoro sono Imeneo e Fileto,

18 i quali si sono sviati dalla verità, dicendo che la risurrezione è già avvenuta, e sovvertono la fede di alcuni.

19 Tuttavia il saldo fondamento di Dio rimane fermo, avendo questo sigillo: «Il Signore conosce quelli che sono suoi», e: «Si ritragga dall'iniquità chiunque nomina il nome di Cristo».

20 Or in una grande casa non vi sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche di legno e di terra; gli uni sono ad onore, gli altri a disonore.

21 Se dunque uno si purifica da queste cose, sarà un vaso ad onore, santificato e utile al servizio del padrone, preparato per ogni buona opera.

22 Or fuggi le passioni giovanili, ma persegui la giustizia, la fede, l'amore e la pace con quelli che con cuore puro invocano il Signore.

23 Evita inoltre le discussioni stolte e insensate, sapendo che generano contese.

24 Ora un servo del Signore non deve contendere, ma deve essere mite verso tutti, atto ad insegnare e paziente,

25 ammaestrando con mansuetudine gli oppositori, nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi perché giungano a riconoscere la verità,

26 e ritornino in sé, sottraendosi dal laccio del diavolo, che li aveva fatti prigionieri, perché facessero la sua volontà.

Osea 3-4

L'Eterno mi disse ancora: «Va' ama una donna amata da un amante e adultera, come l'Eterno ama i figli d'Israele, benché essi si volgano ad altri dèi e amino le schiacciate d'uva».

Cosí io me la comprai per quindici sicli d'argento e per un homer e mezzo di orzo,

e le dissi: «Tu starai con me molti giorni, non ti prostituirai e non sarai di alcun uomo; io farò lo stesso con te».

Poiché i figli d'Israele staranno per molti giorni senza re, senza capo, senza sacrificio e senza colonna sacra, senza efod e senza idoli domestici.

Poi i figli d'Israele torneranno a cercare l'Eterno, il loro DIO, e Davide, loro re, e si volgeranno tremanti all'Eterno e alla sua bontà negli ultimi giorni.

Ascoltate la parola dell'Eterno, o figli d'Israele, perché l'Eterno ha una contesa con gli abitanti del paese: «Non c'è infatti né verità né misericordia né conoscenza di DIO nel paese.

Non si fa che spergiurare, mentire, uccidere, rubare, commettere adulterio, rompere ogni restrizione e versare sangue su sangue.

Per questo il paese sarà in lutto e tutti i suoi abitanti languiranno, insieme alle bestie dei campi e agli uccelli del cielo anche i pesci del mare saranno eliminati.

Tuttavia nessuno contenda, nessuno rimproveri un altro, perché il tuo popolo è come quelli che contendono col sacerdote.

Perciò tu cadrai di giorno e anche il profeta cadrà con te di notte; e io distruggerò tua madre.

Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza. Poiché tu hai rifiutato la conoscenza, anch'io ti rifiuterò come mio sacerdote; poiché tu hai dimenticato la legge del tuo DIO, anch'io dimenticherò i tuoi figli.

Piú si sono moltiplicati, piú hanno peccato contro di me; cambierò la loro gloria in vituperio.

Si nutrono del peccato del mio popolo e attaccano il loro cuore alla sua iniquità.

Come del popolo cosí sarà del sacerdote: li punirò per la loro condotta e li ripagherò delle loro azioni.

10 Mangeranno, ma non si sazieranno; si prostituiranno, ma non cresceranno; perché hanno smesso di ascoltare l'Eterno.

11 Prostituzione, vino e mosto tolgono il senno.

12 Il mio popolo consulta i suoi idoli di legno e il suo bastone gli dà istruzioni; poiché lo spirito di prostituzione li svia, ed essi si prostituiscono, sottraendosi al suo DIO.

13 Sacrificano sulle cime dei monti bruciano incenso, sui colli, sotto la quercia, il pioppo e il terebinto, perché la loro ombra è piacevole. Perciò le vostre figlie si prostituiscono e le vostre nuore commettono adulterio.

14 Non punirò le vostre figlie se si prostituiscono, né le vostre nuore se commettono adulterio, perché essi stessi si appartano con le prostitute e offrono sacrifici con le prostitute dei templi; perciò la gente che non ha intendimento perirà.

15 Benché tu, Israele, ti prostituisci, Giuda non si renda colpevole. Non andate a Ghilgal, non salite a Beth-Aven e non giurate dicendo: "Come l'Eterno vive".

16 Poiché Israele è ostinato come una giovenca ostinata, ora l'Eterno lo pascerà come un agnello in un luogo spazioso

17 Efraim, si è unito a idoli, lascialo.

18 Persino quando le loro baldorie sono finite, commettono continuamente prostituzione, i loro capi amano ardentemente il disonore.

19 Il vento li ha legati alle sue ali ed essi avranno vergogna dei loro sacrifici».

Salmi 119:121-144

121 ho fatto ciò che è retto e giusto; non abbandonarmi ai miei oppressori.

122 Da' sicurezza e prosperità al tuo servo, e non lasciare che i superbi mi opprimano.

123 Gli occhi miei vengono meno cercando la tua salvezza, e la parola della tua giustizia.

124 Prenditi cura del tuo servo secondo la tua benignità e insegnami i tuoi statuti.

125 Io sono tuo servo; dammi intelletto, affinché possa conoscere i tuoi precetti.

126 E' tempo che tu operi, o Eterno; essi hanno annullato la tua legge.

127 Per questo io amo i tuoi comandamenti piú dell'oro, sí, piú dell'oro finissimo.

128 Per questo ritengo giusti tutti i tuoi comandamenti e odio ogni sentiero di menzogna.

129 I tuoi precetti sono meravigliosi, perciò l'anima mia li osserva.

130 La rivelazione delle tue parole illumina e dà intelletto ai semplici.

131 Io apro la mia bocca e sospiro, per il gran desiderio dei tuoi comandamenti.

132 Volgiti a me e abbi pietà di me, come usi fare con quelli che amano il tuo nome.

133 Stabilisci i miei passi nella tua parola e non permettere che alcuna iniquità mi domini.

134 Liberami dall'oppressione degli uomini e io osserverò i tuoi comandamenti.

135 Fa' risplendere il tuo volto sul tuo servo e insegnami i tuoi statuti.

136 Rivi di lacrime mi scendono dagli occhi, perché la tua legge non è osservata.

137 Tu sei giusto, o Eterno, e i tuoi decreti sono retti.

138 Tu hai stabilito i tuoi precetti con giustizia e con grande fedeltà.

139 Il mio zelo mi consuma, perché i miei nemici hanno dimenticato le tue parole.

140 La tua parola è pura d'ogni scoria; perciò il tuo servo l'ama.

141 Sono piccolo e disprezzato, ma non dimentico i tuoi comandamenti.

142 La tua giustizia è una giustizia eterna e la tua legge è verità.

143 Angoscia e affanno mi hanno colto, ma i tuoi comandamenti sono la mia gioia.

144 I tuoi precetti sono giusti per sempre; dammi intelligenza e io vivrò.

La Nuova Diodati (LND)

Copyright © 1991 by La Buona Novella s.c.r.l.