M’Cheyne Bible Reading Plan
13 Saul aveva trent'anni quando cominciò a regnare; e dopo aver regnato due anni sopra Israele.
2 Saul si scelse tremila uomini d'Israele: duemila stavano con lui a Mikmash e nella regione montuosa di Bethel, e mille con Gionathan, a Ghibeah di Beniamino; rimandò invece il resto del popolo, ognuno alla sua tenda.
3 Gionathan sconfisse la guarnigione dei Filistei che stava a Gheba, e i Filistei lo vennero a sapere. Allora Saul fece suonare la tromba per tutto il paese, dicendo: «Lo sappiano gli Ebrei!».
4 E tutto Israele sentì dire: «Saul ha sconfitto la guarnigione dei Filistei e Israele è venuto in odio ai Filistei». Così il popolo fu convocato a Ghilgal per seguire Saul.
5 Anche i Filistei si radunarono per combattere contro Israele, con trentamila carri, seimila cavalieri e gente numerosa come la sabbia che è sul lido del mare. Salirono dunque e si accamparono a Mikmash, a est di Beth-Aven.
6 Quando gli Israeliti si accorsero di essere in pericolo, (perché il popolo era messo alle strette), si nascosero nelle caverne, nelle macchie, tra le rocce, nelle buche e nelle cisterne.
7 Alcuni Ebrei passarono il Giordano per andare nel paese di Gad e di Galaad. Quanto a Saul, egli era ancora a Ghilgal e tutto il popolo lo seguiva, tremando.
8 Egli aspettò sette giorni secondo il tempo fissato da Samuele; ma Samuele non giungeva a Ghilgal e il popolo cominciava a disperdersi lontano da lui.
9 Allora Saul disse: «Portatemi l'olocausto e i sacrifici di ringraziamento». Quindi offerse l'olocausto.
10 Aveva appena finito di offrire l'olocausto, quando arrivò Samuele; e Saul gli uscì incontro per salutarlo.
11 Ma Samuele gli disse: «Che cosa hai fatto?». Saul rispose: «Quando ho visto che il popolo si disperdeva lontano da me, che tu non eri giunto nel giorno stabilito e che i Filistei si radunavano a Mikmash, mi son detto:
12 "Ora i Filistei mi piomberanno addosso a Ghilgal e io non ho ancora supplicato l'Eterno". Perciò mi sono fatto forza e ho offerto l'olocausto».
13 Allora Samuele disse a Saul: «Tu hai agito stoltamente; non hai osservato il comandamento che l'Eterno, il tuo DIO, ti aveva prescritto. L'Eterno infatti avrebbe stabilito il tuo regno su Israele in perpetuo.
14 Ora invece il tuo regno non durerà. L'Eterno si è cercato un uomo secondo il suo cuore, e l'Eterno lo ha stabilito principe del suo popolo, perché tu non hai osservato ciò che l'Eterno ti aveva comandato».
15 Poi Samuele si levò e salì da Ghilgal a Ghibeah di Beniamino, e Saul passò in rassegna il popolo che si trovava con lui erano circa seicento uomini.
16 Or Saul, Gionathan suo figlio e la gente rimasta con loro rimasero a Ghibeah di Beniamino, mentre i Filistei erano accampati a Mikmash.
17 Poi dall'accampamento dei Filistei uscirono dei razziatori divisi in tre schiere: una schiera si diresse sulla via di Ofrah, verso il paese di Shual;
18 un'altra schiera si diresse sulla via di Beth-Horon; la terza schiera si diresse sulla via della frontiera che domina la valle di Tseboim, verso il deserto.
19 Or in tutto il paese d'Israele non si trovava alcun fabbro, perché i Filistei dicevano: «Gli Ebrei non fabbrichino spade o lance».
20 Così tutti gl'Israeliti scendevano dai Filistei per affilare chi il suo vomero, chi la sua zappa, chi la sua scure, chi la sua vanga.
21 Il prezzo per l'affilatura era di un pim per le vanghe, per le zappe, per i tridenti, per le scuri e per aggiustare i pungoli.
22 Così, nel giorno della battaglia, non si trovava né spada né lancia in mano a tutta la gente che era con Saul e con Gionathan; ne avevano solamente Saul e Gionathan suo figlio.
23 La guarnigione dei Filistei uscì quindi verso il passo di Mikmash.
11 Io dico dunque: Ha Dio rigettato il suo popolo? Cosí non sia, perché anch'io sono Israelita, della progenie di Abrahamo, della tribú di Beniamino.
2 Dio non ha rigettato il suo popolo, che ha preconosciuto. Non sapete voi ciò che la Scrittura dice nella storia di Elia? Come egli si rivolge a Dio contro Israele, dicendo:
3 «Signore, hanno ucciso i tuoi profeti e hanno distrutto i tuoi altari, e io sono rimasto solo, ed essi cercano la mia vita».
4 Ma che gli disse la voce divina? «Io mi sono riservato settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal».
5 Cosí dunque, anche nel tempo presente è stato lasciato un residuo secondo l'elezione della grazia.
6 E se è per grazia, non è piú per opere, altrimenti la grazia non sarebbe piú grazia; ma se è per opere, non è piú grazia, altrimenti l'opera non sarebbe piú opera.
7 Che dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava, ma gli eletti l'hanno ottenuto, e gli altri sono stati induriti,
8 come sta scritto: «Dio ha dato loro uno spirito di stordimento, occhi per non vedere e orecchi per non udire».
9 E Davide dice: «La loro mensa di venti per loro un laccio, una trappola, un intoppo e una retribuzione.
10 Siano oscurati i loro occhi da non vedere, e piega loro la schiena del continuo».
11 Io dico dunque: Hanno inciampato perché cadessero? Cosí non sia; ma per la loro caduta la salvezza è giunta ai gentili per provocarli a gelosia.
12 Ora, se la loro caduta è la ricchezza del mondo e la loro diminuzione la ricchezza dei gentili, quanto piú lo sarà la loro pienezza?
13 Infatti io parlo a voi gentili, in quanto sono apostolo dei gentili; io onoro il mio ministero,
14 per provare se in qualche maniera posso provocare a gelosia quelli della mia carne e salvarne alcuni.
15 Infatti, se il loro rigetto è la riconciliazione del mondo, che sarà la loro riammissione, se non la vita dai morti?
16 Ora, se le primizie sono sante, anche la massa è santa; e se la radice è santa, anche i rami sono santi.
17 E se pure alcuni rami sono stati troncati, e tu che sei olivastro sei stato innestato al loro posto e fatto partecipe della radice e della grassezza dell'olivo,
18 non vantarti contro i rami, ma se ti vanti contro di loro ricordati che non sei tu a portare la radice, ma è la radice che porta te.
19 Forse dunque dirai: «I rami sono stati troncati, affinché io fossi innestato».
20 Bene; essi sono stati troncati per l'incredulità e tu stai ritto per la fede; non insuperbirti, ma temi.
21 Se Dio infatti non ha risparmiato i rami naturali, guarda che talora non risparmi neanche te.
22 Vedi dunque la bontà e la severità di Dio: la severità su quelli che sono caduti, e la bontà verso di te, se pure perseveri nella bontà, altrimenti anche tu sarai reciso.
23 E anche essi, se non perseverano nell'incredulità, saranno innestati, perché Dio è potente da innestarli di nuovo.
24 Infatti, se tu sei stato tagliato dall'olivo per natura selvatico e innestato contro natura nell'olivo domestico, quanto piú costoro, che sono rami naturali, saranno innestati nel proprio olivo.
25 Perché non voglio, fratelli, che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi in voi stessi, che ad Israele è avvenuto un indurimento parziale finché sarà entrata la pienezza dei gentili,
26 e cosí tutto Israele sarà salvato come sta scritto: «Il liberatore verrà da Sion, e rimuoverà l'empietà da Giacobbe.
27 E questo sarà il mio patto con loro quando io avrò tolto via i loro peccati».
28 Quanto all'evangelo, essi sono nemici per causa vostra, ma quanto all'elezione, sono amati a causa dei padri
29 perché i doni e la vocazione di Dio sono senza pentimento.
30 Come infatti pure voi una volta foste disubbidienti a Dio, ma ora avete ottenuta misericordia per la disubbidienza di costoro,
31 così anche costoro al presente sono stati disubbidienti affinché, per la misericordia a voi fatta, anch'essi ottengano misericordia.
32 Poiché Dio ha rinchiuso tutti nella disubbidienza, per far misericordia a tutti.
33 O profondità di ricchezze, di sapienza e di conoscenza di Dio! Quanto imperscrutabili sono i suoi giudizi e inesplorabili le sue vie!
34 «Chi infatti ha conosciuto la mente del Signore? O chi è stato suo consigliere?
35 O chi gli ha dato per primo, sí che ne abbia a ricevere la ricompensa?».
36 Poiché da lui, per mezzo di lui e in vista di lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen.
50 La parola che l'Eterno pronunciò contro Babilonia e contro il paese dei Caldei per mezzo del profeta Geremia:
2 «Annunziatelo fra le nazioni, proclamatelo e innalzate una bandiera; proclamatelo e non nascondetelo. Dite: "Babilonia è presa. Bel, è coperto di vergogna, Merodak è infranto, le sue immagini sono coperte di vergogna, i suoi idoli sono infranti".
3 Poiché dal nord sale contro di lei una nazione che ridurrà il paese a un deserto e nessuno piú abiterà in essa; uomini e bestie fuggiranno, se ne andranno.
4 In quei giorni e in quel tempo», dice l'Eterno, «i figli d'Israele e i figli di Giuda verranno insieme; cammineranno piangendo e cercheranno l'Eterno il loro DIO.
5 Domanderanno della via di Sion verso cui volgeranno le loro facce, dicendo: "Venite, uniamoci all'Eterno, con un patto eterno, che non sia piú dimenticato
6 Il mio popolo è stato un gregge di pecore smarrite; i loro pastori le avevano sviate, le avevano fatte smarrire sui monti. Sono andate di monte in colle e hanno dimenticato il luogo del loro riposo.
7 Tutti quelli che le trovavano, le divoravano, e i loro nemici dicevano: "Non siamo colpevoli, perché hanno peccato contro l'Eterno, dimora della giustizia, l'Eterno, speranza dei loro padri".
8 Fuggite di mezzo a Babilonia, uscite dal paese dei Caldei e siate come capri davanti al gregge.
9 Poiché ecco, io suscito e faccio salire contro Babilonia una moltitudine di grandi nazioni dal paese del nord, e si schiereranno contro di essa; di là essa sarà presa. Le loro frecce sono come quelle di un abile arciere; nessuna ritorna a vuoto.
10 La Caldea sarà abbandonata al saccheggio; tutti i suoi saccheggiatori saranno saziati», dice l'Eterno.
11 «Gioite e rallegratevi, o saccheggiatori della mia eredità, perché vi siete ingrassati come una giovenca che trebbia il grano e nitrite come forti destrieri.
12 Vostra madre sarà grandemente svergognata, colei che vi ha partoriti arrossirà. Ecco, essa sarà l'ultima delle nazioni, un deserto, una terra arida, una solitudine,
13 A motivo dell'ira dell'Eterno non sarà piú abitata, sarà una completa desolazione; chiunque passerà vicino a Babilonia rimarrà stupito e fischierà per tutte le sue ferite.
14 Schieratevi tutt'intorno a Babilonia, o voi tutti tiratori d'arco. Tirate contro di essa, non risparmiate alcuna freccia, perché ha peccato contro l'Eterno.
15 Mandate grida di guerra contro di essa tutt'intorno; ella si è arresa le sue fondamenta sono cadute, le sue mura sono crollate, perché questa è la vendetta dell'Eterno. Vendicatevi di lei. Fate a lei come essa ha fatto ad altri,
16 Sterminate da Babilonia chi semina e chi impugna la falce al tempo della messe. Per paura della spada dell'oppressore ciascuno ritornerà al suo popolo, ciascuno fuggirà al proprio paese.
17 Israele è una pecora smarrita, a cui i leoni hanno dato la caccia; per primo l'ha divorata il re di Assiria, poi quest'ultimo, Nebukadnetsar, re di Babilonia, le ha frantumato le ossa».
18 Perciò cosí dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Ecco, io punirò il re di Babilonia e il suo paese, come ho punito il re di Assiria.
19 Ma ricondurrò Israele al suo pascolo, pascolerà sul Karmel e in Bashan e la sua anima si sazierà sui colli di Efraim e in Galaad.
20 In quei giorni, in quel tempo», dice l'Eterno, «si cercherà l'iniquità d'Israele, ma non ce ne sarà alcuna, e i peccati di Giuda, ma non si troveranno; perché io perdonerò a quelli che lascerò come residuo.
21 Sali contro il paese di Merathaim, e contro gli abitanti di Pekod. Devasta e votali allo sterminio», dice l'Eterno, «e fa' esattamente come io ti ho comandato!
22 Nel paese c'è rumore di guerra e la distruzione è grande.
23 Perché è stato fatto a pezzi e distrutto il martello di tutta la terra? Perché Babilonia è divenuta una desolazione fra le nazioni?
24 Ti ho teso un laccio e tu sei stata presa, o Babilonia, senza avvedertene. Sei stata trovata e catturata, perché hai fatto guerra contro l'Eterno.
25 L'Eterno ha aperto il suo arsenale e ha tratto fuori le armi della sua indignazione, poiché questa è un'opera che il Signore, l'Eterno degli eserciti, deve compiere nel paese dei Caldei.
26 Venite contro di lei dalle estremità piú lontane, aprite i suoi granai, fatene un mucchio di rovine e votatela allo sterminio, che nulla ne resti.
27 Uccidete tutti i suoi tori, scendano al macello. Guai a loro, perché il loro giorno è giunto, il giorno della loro punizione.
28 Si ode la voce di quelli che fuggono e scappano dal paese di Babilonia per annunciare in Sion la vendetta dell'Eterno, il nostro DIO, la vendetta del suo tempio.
29 Convocate contro Babilonia gli arcieri, tutti quelli che tendono l'arco. Accampatevi tutt'intorno contro di lei, nessuno scampi. Ripagatela secondo le sue opere, fate a lei esattamente come lei ha fatto ad altri, perché è stata arrogante contro l'Eterno, contro il Santo d'Israele.
30 Perciò i suoi giovani cadranno nelle sue piazze e tutti i suoi uomini di guerra periranno in quel giorno», dice l'Eterno.
31 «Eccomi contro di te, o arrogante» dice il Signore, l'Eterno degli eserciti «perché il tuo giorno è giunto, il tempo in cui ti punirò.
32 L'arrogante vacillerà e cadrà, e nessuno lo rialzerà. Io appiccherò il fuoco alle sue città, e divorerà tutto ciò che lo circonda».
33 Cosí dice l'Eterno degli eserciti: «I figli d'Israele erano oppressi insieme ai figli di Giuda. Tutti quelli che li hanno portati in cattività li hanno tenuti saldamente e hanno rifiutato di lasciarli andare.
34 Il loro Redentore è forte; il suo nome è l'Eterno degli eserciti. Egli difenderà certamente la loro causa per dar riposo alla terra e per far tremare gli abitanti di Babilonia.
35 Una spada pende sui Caldei», dice l'Eterno, «sugli abitanti di Babilonia, sui suoi principi, sui suoi savi.
36 Una spada pende sui bugiardi vanagloriosi, che risulteranno insensati; una spada pende sui suoi prodi, che saranno atterriti.
37 Una spada pende sui suoi cavalli, sui suoi carri e su tutto il miscuglio di gente che è in mezzo a lei, la quale diventerà come tante donne, una spada pende sui suoi tesori, che saranno saccheggiati.
38 Una siccità pende sulle sue acque, che saranno prosciugate, perché e un paese di immagini scolpite e vanno pazzi per i loro idoli.
39 Perciò vi abiteranno le bestie del deserto con gli sciacalli e vi si stabiliranno gli struzzi. Non sarà mai piú abitata né popolata di generazione in generazione.
40 Come DIO distrusse Sodoma Gomorra e le città loro vicine», dice l'Eterno, «cosí non vi abiterà piú alcuno né vi dimorerà piú figlio d'uomo.
41 Ecco, un popolo viene dal nord una grande nazione e molti re sono suscitati dalle estremità della terra.
42 Essi impugnano arco e lancia, sono crudeli e non hanno alcuna pietà; la loro voce ruggirà come il mare. Montano cavalli, sono pronti a combattere come un sol uomo contro di te, o figlia di Babilonia.
43 Il re di Babilonia ha udito parlare di loro e le sue mani si indeboliscono; l'ha colto l'angoscia, doglie come di donna che sta per partorire.
44 Ecco, sale come un leone dal rigonfiamento del Giordano contro la forte dimora, Ma io li farò improvvisamente fuggire da lei e stabilirò su di essa colui che ho scelto. Chi infatti è come me e chi può citarmi in giudizio? Chi è dunque quel pastore che può tenermi fronte?
45 Perciò ascoltate il disegno che l'Eterno ha concepito contro Babilonia e le decisioni che ha preso contro il paese dei Caldei. Certo saranno trascinati via anche i piú piccoli del gregge, certo la loro dimora sarà devastata.
46 Al rumore della presa di Babilonia la terra tremerà e il loro grido sarà udito fra le nazioni».
28 «Salmo di Davide» A te grido, o Eterno, mia rocca; non stare in silenzio, perché se tu non parli, io divengo simile a quelli che scendono nella fossa.
2 Ascolta la voce delle mie supplicazioni quando grido a te per aiuto, quando alzo le mani verso il tuo luogo santissimo.
3 Non trascinarmi via con gli empi e con gli operatori d'iniquità, i quali parlano di pace coi loro vicini, ma hanno la malizia nel cuore.
4 Rendi loro secondo le loro opere e secondo la malvagità delle loro azioni; rendi loro secondo l'opera delle loro mani; da' loro la retribuzione che si meritano.
5 Poiché non considerano le opere dell'Eterno e ciò che le sue mani hanno fatto, egli li atterrerà e non li farà prosperare.
6 Benedetto sia l'Eterno, perché ha udito la voce delle mie suppliche.
7 L'Eterno è la mia forza e il mio scudo; il mio cuore ha confidato in lui e sono stato soccorso; perciò il mio cuore esulta, e lo celebrerò col mio canto.
8 L'Eterno è la forza del suo popolo, e il rifugio di salvezza per il suo unto.
9 Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità; pascili e sostienili per sempre.
29 «Salmo di Davide» Date all'Eterno, o figli dei potenti, date all'Eterno gloria e forza,
2 Date all'Eterno la gloria dovuta al suo nome adorate l'Eterno nello splendore della sua SANTITA'.
3 La voce dell'Eterno è sulle acque; il Dio di gloria tuona; l'Eterno è sulle grandi acque.
4 La voce dell'Eterno è potente, la voce dell'Eterno è piena di maestà.
5 La voce dell'Eterno rompe i cedri; sí, l'Eterno spezza i cedri del Libano;
6 li fa saltellare come un vitello, il Libano e Sirion, come un giovane bufalo.
7 La voce dell'Eterno fende le fiamme di fuoco.
8 La voce dell'Eterno fa tremare il deserto; l'Eterno fa tremare il deserto di Kadesh.
9 La voce dell'Eterno fa partorire le cerve e sfronda le selve; e nel suo tempio tutto dice: «Gloria!».
10 L'Eterno sedeva sovrano sul diluvio; sí, l'Eterno siede re per sempre.
11 L'Eterno darà forza al suo popolo; l'Eterno benedirà il suo popolo con la pace.
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