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Old/New Testament

Each day includes a passage from both the Old Testament and New Testament.
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Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
2 Cronache 32-33

Invasione di Sennacherib, re d'Assiria, e distruzione del suo esercito

32 (A)Dopo queste cose e questi atti di fedeltà di *Ezechia, *Sennacherib, re d'Assiria, venne in *Giuda, e cinse d'assedio le città fortificate, con l'intenzione d'impadronirsene. Quando Ezechia vide che Sennacherib era giunto e si proponeva di attaccare *Gerusalemme, deliberò con i suoi capi e con i suoi uomini valorosi di turare le sorgenti d'acqua che erano fuori della città; ed essi gli prestarono aiuto. Si radunò dunque un gran numero di gente e turarono tutte le sorgenti e il torrente che scorreva attraverso il paese. «Perché», dicevano essi, «i re d'Assiria, venendo, dovrebbero trovare abbondanza d'acqua?» Ezechia prese coraggio; e ricostruí tutte le mura dov'erano diroccate, rialzò le torri, costruí l'altro muro di fuori, fortificò Millo nella *città di *Davide, e fece fare una gran quantità d'armi e di scudi. Diede dei capi militari al popolo, li riuní presso di sé sulla piazza della porta della città, e parlò al loro cuore, dicendo: «Siate forti e coraggiosi! Non temete e non vi sgomentate a causa del re d'Assiria e della moltitudine che l'accompagna; perché con noi è Uno piú grande di ciò che è con lui. Con lui è un braccio di carne; con noi è il Signore nostro Dio, per aiutarci e combattere le nostre battaglie». E il popolo fu rassicurato dalle parole di Ezechia, re di Giuda.

(B)Dopo questo, Sennacherib, re d'Assiria, mentre stava di fronte a Lachis con tutte le sue forze, mandò i suoi servitori a Gerusalemme per dire a Ezechia, re di Giuda, e a tutti quelli di Giuda che si trovavano a Gerusalemme: 10 «Cosí parla Sennacherib, re degli Assiri: In chi confidate voi per rimanervene cosí assediati in Gerusalemme? 11 Ezechia v'inganna per ridurvi a morir di fame e di sete, quando dice: “Il Signore, nostro Dio, ci libererà dalle mani del re d'Assiria!” 12 Non è lo stesso Ezechia che ha distrutto gli alti luoghi e gli altari del Signore, e che ha detto a Giuda e a Gerusalemme: “Voi adorerete davanti a un unico altare e su quello offrirete profumi”? 13 Non sapete voi quello che io e i miei padri abbiamo fatto a tutti i popoli degli altri paesi? Gli dèi delle nazioni di quei paesi hanno forse potuto liberare i loro paesi dalla mia mano? 14 Qual è fra tutti gli dèi di queste nazioni che i miei padri hanno sterminate, quello che abbia potuto liberare il suo popolo dalla mia mano? Potrebbe il vostro Dio liberar voi dalla mia mano? 15 Ora Ezechia non v'inganni e non vi svii in questa maniera; non gli prestate fede! Poiché nessun dio d'alcuna nazione o d'alcun regno ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano o dalla mano dei miei padri; quanto meno potrà il Dio vostro liberare voi dalla mia mano!»

16 I servi di Sennacherib parlarono ancora contro il Signore Dio e contro il suo servo Ezechia. 17 Sennacherib scrisse pure delle lettere, insultando il Signore, Dio d'*Israele, e parlando contro di lui, in questi termini: «Come gli dèi delle nazioni degli altri paesi non hanno potuto liberare i loro popoli dalla mia mano, cosí neanche il Dio d'Ezechia potrà liberare dalla mia mano il suo popolo». 18 I servitori di Sennacherib gridarono ad alta voce, in lingua giudaica, rivolgendosi al popolo di Gerusalemme che stava sulle mura, per spaventarlo e atterrirlo, e potersi cosí impadronire della città. 19 E parlarono del Dio di Gerusalemme come degli dèi dei popoli della terra, che sono opera di mano d'uomo.

20 (C)Allora il re Ezechia e il *profeta *Isaia, figlio di Amots, pregarono a questo proposito, e alzarono fino al cielo il loro grido.

21 Il Signore mandò un angelo che sterminò nell'accampamento del re d'Assiria tutti gli uomini forti e valorosi, i príncipi e i capi. Il re se ne tornò svergognato al suo paese. Come fu entrato nella casa del suo dio, i suoi propri figli[a] lo uccisero là con la spada. 22 Cosí il Signore salvò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennacherib, re d'Assiria, e dalla mano di tutti gli altri, e rese sicure le loro frontiere. 23 Molti portarono a Gerusalemme offerte al Signore, e oggetti preziosi a Ezechia, re di Giuda, il quale, da allora, acquistò prestigio agli occhi di tutte le nazioni.

Malattia e guarigione di Ezechia

24 (D)In quel tempo Ezechia fu colpito da una malattia che doveva condurlo alla morte; egli pregò il Signore, e il Signore gli parlò, e gli concesse un segno. 25 Ma Ezechia non fu riconoscente del beneficio ricevuto; poiché il suo cuore s'inorgoglí, e l'ira del Signore si volse contro di lui, contro Giuda e contro Gerusalemme. 26 Tuttavia Ezechia si umiliò dell'essersi inorgoglito in cuor suo: tanto egli, quanto gli abitanti di Gerusalemme; perciò l'ira del Signore non si riversò sopra di loro durante la vita di Ezechia.

27 Ezechia ebbe immense ricchezze e grandissima gloria; e si costruí: depositi per riporvi argento, oro, pietre preziose, aromi, scudi, ogni sorta d'oggetti di valore; 28 magazzini per il grano, il vino, l'olio; stalle per ogni sorta di bestiame, e ovili per le pecore. 29 Si costruí delle città, ed ebbe greggi e mandrie in abbondanza, perché Dio gli aveva dato beni in gran quantità. 30 Ezechia fu colui che turò la sorgente superiore delle acque di Ghion e le convogliò giú direttamente attraverso il lato occidentale della città di Davide. Ezechia riuscí felicemente in tutte le sue imprese. 31 Tuttavia quando i capi di *Babilonia gli inviarono dei messaggeri per informarsi del prodigio che era avvenuto nel paese, Dio lo abbandonò, per metterlo alla prova e conoscere tutto quello che egli aveva in cuore.

32 Le rimanenti azioni di Ezechia e le sue opere pie si trovano scritte nella visione del profeta Isaia, figlio di Amots, inserita nel libro dei re di Giuda e d'Israele.

33 Ezechia si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto sulla salita delle tombe dei figli di Davide; alla sua morte, tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme gli resero onore. *Manasse, suo figlio, regnò al suo posto.

Idolatria di Manasse, re di Giuda

33 (E)*Manasse aveva dodici anni quando cominciò a regnare, e regnò cinquantacinque anni a *Gerusalemme.

Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore seguendo le abominazioni delle nazioni che il Signore aveva scacciate davanti ai figli d'*Israele. Ricostruí gli alti luoghi che *Ezechia suo padre aveva demoliti, eresse altari ai *Baali, fece degli idoli di *Astarte, e adorò tutto l'esercito del cielo e lo serví. Costruí pure altari ad altri dèi nella casa del Signore, riguardo alla quale il Signore aveva detto: «In Gerusalemme sarà per sempre il mio nome!» Costruí altari a tutto l'esercito del cielo nei due *cortili della casa del Signore. Fece passare i suoi figli per il fuoco nella valle di Ben-Innom; si diede alla *magia, agli *incantesimi, alla stregoneria, e istituí degli evocatori di spiriti e degli indovini; si abbandonò completamente a fare ciò che è male agli occhi del Signore, provocando la sua ira. Mise l'immagine scolpita dell'idolo, che aveva fatto, nella casa di Dio, riguardo alla quale Dio aveva detto a *Davide e a suo figlio *Salomone: «In questa casa e a Gerusalemme, che io ho scelta fra tutte le tribú d'Israele, porrò il mio nome per sempre. E farò in modo che Israele non muova piú il piede dal paese che ho assegnato ai vostri padri, purché essi abbiano cura di mettere in pratica tutto quello che ho loro comandato, cioè tutta la legge, i precetti e le prescrizioni, dati per mezzo di *Mosè. Ma Manasse indusse *Giuda e gli abitanti di Gerusalemme a sviarsi, e a far peggio delle nazioni che il Signore aveva distrutte davanti ai figli d'Israele. 10 Il Signore parlò a Manasse e al suo popolo, ma essi non ne tennero conto.

11 Allora il Signore fece venire contro di loro i capi dell'esercito del re d'Assiria, che catturarono Manasse con uncini; e, legatolo con una doppia catena di bronzo, lo portarono a *Babilonia. 12 E quando egli fu angosciato, implorò il Signore, suo Dio, e si umiliò profondamente davanti al Dio dei suoi padri. 13 A lui rivolse le sue preghiere, e Dio si arrese ad esse, esaudí le sue suppliche, e lo ricondusse a Gerusalemme nel suo regno. Allora Manasse riconobbe che il Signore è Dio.

14 Dopo questo, Manasse costruí fuori della *città di Davide, a occidente, verso Ghion nella valle, un muro che si prolungava fino alla porta dei Pesci; lo fece girare attorno a Ofel, e lo tirò su a grande altezza; e pose dei capi militari in tutte le città fortificate di Giuda.

15 Tolse dalla casa del Signore gli dèi stranieri e l'idolo, abbatté tutti gli altari che aveva costruiti sul monte della casa del Signore e a Gerusalemme, e gettò tutto fuori dalla città. 16 Poi ristabilí l'altare del Signore e vi offrí sopra dei sacrifici di riconoscenza e di ringraziamento, e ordinò a Giuda che servisse il Signore, Dio d'Israele. 17 Tuttavia il popolo continuava a offrire sacrifici sugli alti luoghi; però, soltanto al Signore, al suo Dio.

18 Il rimanente delle azioni di Manasse, la preghiera che rivolse al suo Dio, e le parole che i *veggenti gli rivolsero nel nome del Signore, Dio d'Israele, sono scritte nella storia dei re d'Israele. 19 E la sua preghiera, e come Dio si arrese ad essa, tutti i suoi peccati e tutte le sue infedeltà, le località dove costruí gli alti luoghi e pose degli idoli di Astarte e delle immagini scolpite, prima che si fosse umiliato, sono cose scritte nel libro di Ozai.

20 Poi Manasse si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto in casa sua. E Amon, suo figlio, regnò al suo posto.

Amon, re di Giuda

21 (F)Amon aveva ventidue anni quando cominciò a regnare, e regnò due anni a Gerusalemme.

22 Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, come aveva fatto Manasse suo padre: offriva sacrifici a tutte le immagini scolpite fatte da Manasse suo padre, e le serviva. 23 Egli non si umiliò davanti al Signore, come si era umiliato Manasse suo padre; anzi Amon si rese sempre piú colpevole. 24 E i suoi servitori tramarono una congiura contro di lui, e lo uccisero in casa sua. 25 Ma il popolo del paese mise a morte tutti quelli che avevano congiurato contro il re Amon, e fece re, al posto di lui, *Giosia suo figlio.

Giovanni 18:19-40

19 Il sommo sacerdote dunque interrogò Gesú intorno ai suoi discepoli e alla sua dottrina. 20 Gesú gli rispose: «Io ho parlato apertamente al mondo; ho sempre insegnato nelle *sinagoghe e nel *tempio, dove tutti i Giudei si radunano; e non ho detto nulla in segreto. 21 Perché m'interroghi? Domanda a quelli che mi hanno udito, quello che ho detto loro; ecco, essi sanno le cose che ho dette». 22 Ma appena ebbe detto questo, una delle guardie che gli stava vicino dette uno schiaffo a Gesú, dicendo: «Cosí rispondi al sommo sacerdote?» 23 Gesú gli rispose: «Se ho parlato male, dimostra il male che ho detto; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?»

24 Quindi Anna lo mandò legato a Caiafa, sommo sacerdote.

25 Intanto Simon Pietro stava là a scaldarsi, e gli dissero: «Non sei anche tu uno dei suoi discepoli?» Egli lo negò e disse: «Non lo sono». 26 Uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l'orecchio, disse: «Non ti ho forse visto nel giardino con lui?» 27 E Pietro da capo lo negò, e subito il gallo cantò.

Gesú davanti a Pilato

28 (A)Poi, da Caiafa, condussero Gesú nel *pretorio. Era mattina, ed essi non entrarono nel pretorio per non contaminarsi e poter cosí mangiare la Pasqua. 29 *Pilato dunque andò fuori verso di loro e domandò: «Quale accusa portate contro quest'uomo?» 30 Essi gli risposero: «Se costui non fosse un malfattore, non te lo avremmo dato nelle mani». 31 Pilato quindi disse loro: «Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge». I Giudei gli dissero: «A noi non è lecito far morire nessuno». 32 E ciò affinché si adempisse la parola che Gesú aveva detta, indicando di qual morte doveva morire.

33 Pilato dunque rientrò nel pretorio; chiamò Gesú e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?» 34 Gesú gli rispose: «Dici questo di tuo, oppure altri te l'hanno detto di me?» 35 Pilato gli rispose: «Sono io forse Giudeo? La tua nazione e i capi dei sacerdoti ti hanno messo nelle mie mani; che cosa hai fatto?» 36 Gesú rispose: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perché io non fossi dato nelle mani dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui». 37 Allora Pilato gli disse: «Ma dunque, sei tu re?» Gesú rispose: «Tu lo dici; sono re; io sono nato per questo, e per questo sono venuto nel mondo: per testimoniare della verità. Chiunque è dalla verità ascolta la mia voce». 38 Pilato gli disse: «Che cos'è verità?»

Liberazione di *Barabba; condanna di Gesú

(B)E detto questo, uscí di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo colpa in lui. 39 Ma voi avete l'usanza che io vi liberi uno per la Pasqua; volete dunque che vi liberi il re dei Giudei?» 40 Allora gridarono di nuovo: «Non costui, ma *Barabba!» Ora, Barabba era un ladrone.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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