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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Esodo 34

Dio rinnova il patto con Israele

34 (A)Il Signore disse a *Mosè: «Taglia due tavole di pietra come le prime; e io scriverò sulle tavole le parole che erano sulle prime due tavole che hai spezzato. Sii pronto domani mattina, e sali, al mattino, sul monte Sinai e presèntati a me sulla vetta del monte. Nessuno salga con te, e non si veda alcuno su tutto il monte; greggi e armenti non pascolino nei pressi di questo monte». Mosè, dunque, tagliò due tavole di pietra come le prime; si alzò la mattina di buon'ora, salí sul monte Sinai come il Signore gli aveva comandato, e prese in mano le due tavole di pietra.

Il Signore discese nella nuvola, si fermò con lui e proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui, e gridò: «Il Signore! il Signore! il Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in bontà e fedeltà, che conserva la sua bontà fino alla millesima generazione, che perdona l'*iniquità, la *trasgressione e il peccato ma non terrà il colpevole per innocente; che punisce l'iniquità dei padri sopra i figli e sopra i figli dei figli, fino alla terza e alla quarta generazione!»

(B)Mosè subito s'inchinò fino a terra e adorò. Poi disse: «Ti prego, Signore, se ho trovato grazia agli occhi tuoi, venga il Signore in mezzo a noi, perché questo è un popolo dal collo duro; perdona la nostra iniquità, il nostro peccato e prendici come tua eredità».

10 Il Signore rispose: «Ecco, io faccio un patto: farò davanti a tutto il tuo popolo meraviglie, quali non sono mai state fatte su tutta la terra né in alcuna nazione; tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l'opera del Signore, perché tremendo è quello che io sto per fare per mezzo di te. 11 Osserva quello che oggi ti comando: Ecco, io scaccerò davanti a te gli *Amorei, i *Cananei, gli Ittiti, i Ferezei, gli Ivvei e i Gebusei. 12 Guardati dal fare alleanza con gli abitanti del paese nel quale stai per andare, perché non diventino, in mezzo a te, una trappola; 13 ma demolite i loro altari, frantumate le loro colonne, abbattete i loro idoli[a]; 14 tu non adorerai altro dio, perché il Signore, che si chiama il Geloso, è un Dio geloso. 15 Guardati dal fare alleanza con gli abitanti del paese, altrimenti, quando quelli si prostituiranno ai loro dèi e offriranno sacrifici ai loro dèi, potrà avvenire che essi t'invitino e tu mangi dei loro sacrifici, 16 prenda delle loro figlie per i tuoi figli, e le loro figlie si prostituiscano ai loro dèi e inducano i tuoi figli a prostituirsi ai loro dèi.

17 Non ti farai dèi di metallo fuso.

18 (C)«Osserverai la *festa degli Azzimi. Per sette giorni, al tempo fissato del mese di Abib, mangerai pane azzimo, come ti ho ordinato; poiché nel mese di Abib tu sei uscito dall'Egitto.

19 Ogni primogenito è mio; mio è ogni primo parto maschio di tutto il tuo bestiame: del bestiame grosso e minuto. 20 Ma riscatterai con un agnello il primo nato dell'asino; e, se non lo vorrai riscattare, gli romperai il collo. Riscatterai ogni primogenito dei tuoi figli. Nessuno comparirà davanti a me a mani vuote.

21 Lavorerai sei giorni; ma il settimo giorno ti riposerai: ti riposerai anche al tempo dell'aratura e della mietitura.

22 Celebrerai la festa delle Settimane, cioè delle primizie della mietitura del frumento, e la festa della Raccolta alla fine dell'anno.

23 Tre volte all'anno ogni vostro maschio comparirà alla presenza del Signore, Dio, che è il Dio d'*Israele. 24 Io scaccerò davanti a te delle nazioni e allargherò i tuoi confini; nessuno oserà appropriarsi del tuo paese, quando salirai, tre volte all'anno, per comparire alla presenza del Signore, che è il tuo Dio.

25 Non offrirai con pane lievitato il sangue della vittima immolata a me, e il sacrificio della festa di Pasqua non sarà conservato fino al mattino.

26 Porterai alla casa del Signore, il tuo Dio, le primizie dei primi frutti della tua terra.
Non cuocerai il capretto nel latte di sua madre».

27 Poi il Signore disse a Mosè: «Scrivi queste parole; perché sul fondamento di queste parole io ho fatto un patto con te e con Israele».

28 E Mosè rimase lí con il Signore quaranta giorni e quaranta notti; non mangiò pane e non bevve acqua. E il Signore scrisse sulle tavole le parole del patto, i dieci comandamenti.

Le nuove tavole della legge

29 (D)Poi Mosè scese dal monte Sinai. Egli aveva in mano le due tavole della testimonianza quando scese dal monte. Mosè non sapeva che la pelle del suo viso era diventata tutta raggiante mentre egli parlava con il Signore. 30 *Aaronne e tutti i figli d'Israele guardarono Mosè, e videro che la pelle del suo viso era tutta raggiante. Perciò ebbero paura di avvicinarsi a lui. 31 Ma Mosè li chiamò, e Aaronne e tutti i capi della comunità tornarono a lui, e Mosè parlò loro. 32 Dopo questo, tutti i figli d'Israele si avvicinarono, ed egli impose loro tutto quello che il Signore gli aveva detto sul monte Sinai. 33 Quando Mosè ebbe finito di parlare con loro, si mise un velo sulla faccia. 34 Ma quando Mosè entrava alla presenza del Signore per parlare con lui, si toglieva il velo, finché non tornava fuori; poi tornava fuori e diceva ai figli d'Israele quello che gli era stato comandato. 35 I figli d'Israele, guardando la faccia di Mosè, vedevano la sua pelle tutta raggiante; Mosè si rimetteva il velo sulla faccia, finché non entrava a parlare con il Signore.

Giovanni 13

L'ultima cena; Gesú lava i piedi ai suoi discepoli

13 (A)Or prima della *festa di Pasqua, Gesú, sapendo che era venuta per lui l'ora di passare da questo
mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.

Durante la cena, quando il *diavolo aveva già messo in cuore a *Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesú, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio se ne tornava, si alzò da tavola, depose le sue vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse. Poi mise dell'acqua in una bacinella, e cominciò a lavare i piedi ai discepoli, e ad asciugarli con l'asciugatoio del quale era cinto. Si avvicinò dunque a *Simon *Pietro, il quale gli disse: «Tu, Signore, lavare i piedi a me?» Gesú gli rispose: «Tu non sai ora quello che io faccio, ma lo capirai dopo». Pietro gli disse: «Non mi laverai mai i piedi!» Gesú gli rispose: «Se non ti lavo, non hai parte alcuna con me». E Simon Pietro: «Signore, non soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo!» 10 Gesú gli disse: «Chi è lavato tutto, non ha bisogno che di aver lavati i piedi; è purificato tutto quanto; e voi siete purificati, ma non tutti». 11 Perché sapeva chi era colui che lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete netti».

12 Quando dunque ebbe loro lavato i piedi ed ebbe ripreso le sue vesti, si mise di nuovo a tavola, e disse loro: «Capite quello che vi ho fatto? 13 Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perché lo sono. 14 Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 15 Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io. 16 In verità, in verità vi dico che il servo non è maggiore del suo signore, né il messaggero è maggiore di colui che lo ha mandato. 17 Se sapete queste cose, siete beati se le fate.

Gesú annunzia il tradimento di Giuda

18 (B)«Non parlo di voi tutti; io conosco quelli che ho scelti; ma, perché sia adempiuta la Scrittura,
“Colui che mangia il mio pane,
ha levato contro di me il suo calcagno”[a].

19 Ve lo dico fin d'ora, prima che accada; affinché quando sarà accaduto, voi crediate che io sono[b].

20 In verità, in verità vi dico: chi riceve colui che io avrò mandato, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato».

21 Dette queste cose, Gesú fu turbato nello spirito e, apertamente, cosí dichiarò: «In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà». 22 I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo di chi parlasse. 23 Ora, a tavola, inclinato sul petto di Gesú, stava uno dei discepoli, quello che Gesú amava. 24 Simon Pietro gli fece cenno di domandare chi fosse colui del quale parlava. 25 Egli, chinatosi sul petto di Gesú, gli domandò: «Signore, chi è?» 26 Gesú rispose: «È quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. 27 Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Per cui Gesú gli disse: «Quel che fai, fallo presto». 28 Ma nessuno dei commensali comprese perché gli avesse detto cosí. 29 Difatti alcuni pensavano che, siccome Giuda teneva la borsa, Gesú gli avesse detto: «Compra quel che ci occorre per la festa»; ovvero che desse qualcosa ai poveri. 30 Egli dunque, preso il boccone, uscí subito; ed era notte.

31 (C)Quando egli fu uscito, Gesú disse: «Ora il *Figlio dell'uomo è glorificato e Dio è glorificato in lui. 32 Se Dio è glorificato in lui, Dio lo glorificherà anche in sé stesso e lo glorificherà presto.

33 Figlioli, è per poco che sono ancora con voi. Voi mi cercherete; e, come ho detto ai Giudei: “Dove vado io, voi non potete venire”, cosí lo dico ora a voi. 34 Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. 35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri».

Gesú annunzia il rinnegamento di Pietro

36 (D)Simon Pietro gli domandò: «Signore, dove vai?» Gesú rispose: «Dove vado io, non puoi seguirmi per ora; ma mi seguirai piú tardi». 37 Pietro gli disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!» 38 Gesú gli rispose: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico che il gallo non canterà che già tu non mi abbia rinnegato tre volte.

Proverbi 10

La saggezza e il timore del Signore contrapposti alla saggezza umana e al peccato

(A)10 (B)Proverbi di *Salomone.
Un figlio saggio rallegra suo
padre,
ma un figlio stolto è un dolore per sua madre.

I tesori di empietà non fruttano,
ma la giustizia libera dalla morte.

Il Signore non permette che il giusto soffra la fame,
ma respinge insoddisfatta l'avidità degli empi.

Chi lavora con mano pigra
impoverisce,
ma la mano laboriosa fa arricchire.

Chi raccoglie durante l'estate è
un figlio prudente,
ma chi dorme durante la mietitura è
un figlio che fa vergogna.

Benedizioni si posano sul capo dei
giusti,
ma la violenza copre la bocca degli
empi.

La memoria del giusto è in
benedizione,
ma il nome degli empi marcisce.

Chi ha il cuore saggio accetta
i precetti,
ma chi ha le labbra stolte va in rovina.

Chi cammina nell'integrità cammina sicuro,
ma chi va per vie tortuose sarà
scoperto.

10 Chi ammicca con l'occhio causa
dolore
e chi ha le labbra stolte va in rovina.

11 La bocca del giusto è una fonte
di vita,
ma la bocca degli empi nasconde
violenza.

12 L'odio provoca liti,
ma l'amore copre ogni colpa[a].

13 Sulle labbra dell'uomo intelligente si trova la saggezza,
ma il bastone è per il dorso di chi è privo di senno.

14 I saggi tengono in serbo la scienza,
ma la bocca dello stolto è una rovina
imminente.

15 I beni del ricco sono la sua fortezza;
la rovina dei poveri è la loro povertà.

16 Il guadagno del giusto serve per
la vita,
il salario dell'empio serve per
il peccato.

17 Chi tiene conto della correzione,
segue il cammino della vita;
ma chi non fa caso della riprensione,
si smarrisce.

18 Chi dissimula l'odio ha labbra
bugiarde,
e chi sparge calunnie è uno stolto.

19 Nella moltitudine delle parole non manca la colpa,
ma chi frena le sue labbra è prudente.

20 La lingua del giusto è argento
scelto;
il cuore degli empi vale poco.

21 Le labbra del giusto nutrono molti,
ma gli stolti muoiono per mancanza
di senno.

22 Quel che fa ricchi è la benedizione del Signore
e il tormento che uno si dà non
le aggiunge nulla.

23 Commettere un delitto, per lo stolto è come un divertimento;
cosí è per l'uomo prudente che pratica la saggezza.

24 All'empio succede quello che teme,
ma ai giusti è concesso quello che
desiderano.

25 Come tempesta che passa, l'empio non è piú,
ma il giusto ha un fondamento eterno.

26 Come l'aceto ai denti e il fumo
agli occhi,
cosí è il pigro per chi lo manda.

27 Il timore del Signore accresce
i giorni,
ma gli anni degli empi saranno
accorciati.

28 L'attesa dei giusti è gioia,
ma la speranza degli empi perirà.

29 La via del Signore è una fortezza
per l'uomo integro,
ma una rovina per i malfattori.

30 Il giusto non sarà mai smosso,
ma gli empi non abiteranno la terra.

31 La bocca del giusto fa fiorire
la saggezza,
ma la lingua perversa sarà soppressa.

32 Le labbra del giusto conoscono ciò che è gradito,
ma la bocca degli empi è piena
di perversità.

Efesini 3

Mistero della vocazione degli stranieri

(A)Per questo motivo io, *Paolo, il prigioniero di Cristo Gesú per voi stranieri… Senza dubbio avete udito parlare della dispensazione della grazia di Dio affidatami per voi; come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui piú sopra vi ho scritto in poche parole; leggendo, potrete capire la conoscenza che io ho del mistero di Cristo. Nelle altre epoche non fu concesso ai figli degli uomini di conoscere questo mistero, cosí come ora, per mezzo dello Spirito, è stato rivelato ai santi *apostoli e *profeti di lui; vale a dire che gli stranieri sono eredi con noi, membra con noi di un medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesú mediante il *vangelo, di cui io sono diventato servitore secondo il dono della grazia di Dio a me concessa in virtú della sua potenza. A me, dico, che sono il minimo fra tutti i santi, è stata data questa grazia di annunziare agli stranieri le insondabili ricchezze di Cristo e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che è stato fin dalle piú remote età nascosto in Dio, il Creatore di tutte le cose; 10 affinché i principati e le potenze nei luoghi celesti conoscano oggi, per mezzo della chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio, 11 secondo il disegno eterno che egli ha attuato[a] mediante il nostro Signore, Cristo Gesú; 12 nel quale abbiamo la libertà di accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui.

13 Vi chiedo quindi di non scoraggiarvi a motivo delle tribolazioni che io soffro per voi, poiché esse sono la vostra gloria.

La preghiera di Paolo per gli Efesini

14 (B)Per questo motivo[b] piego le ginocchia davanti al Padre, 15 dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome[c], 16 affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell'uomo interiore, 17 e faccia sí che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell'amore, 18 siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo 19 e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

20 Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di piú di quel che domandiamo o pensiamo, 21 a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesú, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

Copyright © 1994 by Società Biblica di Ginevra