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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Genesi 29

Giacobbe a Caran

29 (A)Poi *Giacobbe si mise in cammino e andò nel paese degli Orientali. Egli vide nei campi un pozzo e tre greggi di pecore, accovacciate lí vicino; a quel pozzo infatti si abbeveravano le greggi; ma la pietra sulla bocca del pozzo era grande. Dopo che tutte le greggi si erano radunate là, i pastori rotolavano la pietra dalla bocca del pozzo, abbeveravano le pecore, poi rimettevano la pietra al suo posto, sulla bocca del pozzo.

Giacobbe disse ai pastori: «Fratelli miei, di dove siete?» Quelli risposero: «Siamo di Caran». Egli disse loro: «Conoscete Labano, figlio di Naor?» Ed essi: «Lo conosciamo». Egli disse loro: «Sta bene?» Quelli risposero: «Sta bene; ecco *Rachele, sua figlia, che viene con le pecore». Egli disse: «Ecco, è ancora pieno giorno, e non è tempo di radunare il bestiame; abbeverate le pecore e portatele al pascolo». Quelli risposero: «Non possiamo, finché non siano radunate tutte le greggi; allora si rotola la pietra dalla bocca del pozzo e abbeveriamo le pecore».

Mentre egli parlava ancora con loro, giunse Rachele con le pecore di suo padre; perché era lei che le portava al pascolo. 10 Quando Giacobbe vide Rachele figlia di Labano, fratello di sua madre, e le pecore di Labano, fratello di sua madre, si avvicinò, rotolò la pietra dalla bocca del pozzo e abbeverò il gregge di Labano, fratello di sua madre. 11 Poi Giacobbe baciò Rachele, alzò la voce e pianse. 12 Giacobbe fece sapere a Rachele che egli era parente del padre di lei, e che era figlio di *Rebecca. Ed ella corse a dirlo a suo padre. 13 Appena Labano ebbe udito le notizie di Giacobbe figlio di sua sorella, gli corse incontro, l'abbracciò, lo baciò, e lo condusse a casa sua. Giacobbe raccontò a Labano tutte queste cose; 14 e Labano gli disse: «Tu sei proprio mie ossa e mia carne!» Cosí abitò presso di lui per un mese.

Lea e Rachele

15 (B)Poi Labano disse a Giacobbe: «Perché sei mio parente devi forse servirmi per nulla? Dimmi quale dev'essere il tuo salario». 16 Or Labano aveva due figlie: la maggiore si chiamava *Lea e la minore Rachele. 17 Lea aveva gli occhi delicati[a], ma Rachele era avvenente e di bell'aspetto. 18 Giacobbe amava Rachele e disse a Labano: «Io ti servirò sette anni, per Rachele tua figlia minore». 19 Labano rispose: «È meglio che io la dia a te piuttosto che a un altro uomo; resta con me».

20 Giacobbe serví sette anni per Rachele; e gli parvero pochi giorni, a causa del suo amore per lei. 21 Poi Giacobbe disse a Labano: «Dammi mia moglie, perché il mio tempo è compiuto, e io andrò da lei». 22 Allora Labano radunò tutta la gente del luogo e fece un banchetto. 23 Ma, la sera, prese sua figlia Lea e la condusse da Giacobbe, il quale si uní a lei. 24 Labano diede la sua serva Zilpa per serva a Lea, sua figlia.

25 L'indomani mattina ecco che era Lea! Giacobbe disse a Labano: «Che mi hai fatto? Non è per Rachele che ti ho servito? Perché mi hai ingannato?» 26 Labano rispose: «Non è usanza da noi dare la minore prima della maggiore. Finisci la settimana nuziale con questa 27 e ti daremo anche l'altra, per il servizio che presterai da me per altri sette anni». 28 Giacobbe fece cosí, e finí la settimana di quello sposalizio; poi Labano gli diede in moglie sua figlia Rachele. 29 Labano diede la sua serva Bila per serva a Rachele, sua figlia.

30 Giacobbe si uní pure a Rachele, e amò Rachele piú di Lea, e serví Labano per altri sette anni.

I figli di Giacobbe

31 (C)Il Signore, vedendo che Lea era odiata, la rese feconda; ma Rachele era sterile. 32 Lea concepí, partorí un figlio e lo chiamò *Ruben[b], perché disse: «Il Signore ha visto la mia afflizione; ora mio marito mi amerà». 33 Poi concepí di nuovo e partorí un figlio, e disse: «Il Signore ha udito che io ero odiata, e mi ha dato anche questo figlio». E lo chiamò *Simeone[c]. 34 Concepí di nuovo e partorí un figlio, e disse: «Questa volta mio marito sarà ben unito a me, perché gli ho partorito tre figli». Per questo fu chiamato *Levi[d]. 35 E concepí di nuovo, partorí un figlio e disse: «Questa volta celebrerò il Signore». Perciò lo chiamò *Giuda[e]. Poi cessò d'aver figli.

Matteo 28

La risurrezione di Gesú

28 (A)Dopo il sabato, verso l'alba del primo giorno della settimana, *Maria Maddalena e l'altra *Maria andarono a vedere il sepolcro. Ed ecco si fece un gran terremoto; perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e vi sedette sopra. Il suo aspetto era come di folgore e la sua veste bianca come neve. E, per lo spavento che ne ebbero, le guardie tremarono e rimasero come morte. Ma l'angelo si rivolse alle donne e disse: «Voi, non temete; perché io so che cercate Gesú, che è stato crocifisso. Egli non è qui, perché è risuscitato come aveva detto; venite a vedere il luogo dove giaceva. E andate presto a dire ai suoi discepoli: “Egli è risuscitato dai morti, ed ecco, vi precede in *Galilea; là lo vedrete”. Ecco, ve l'ho detto».

(B)E quelle se ne andarono in fretta dal sepolcro con spavento e grande gioia e corsero ad annunziarlo ai suoi discepoli.

Quand'ecco, Gesú si fece loro incontro, dicendo: «Vi saluto!» Ed esse, avvicinatesi, gli strinsero i piedi e l'adorarono. 10 Allora Gesú disse loro: «Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea; là mi vedranno».

11 (C)Mentre quelle andavano, alcuni della guardia vennero in città e riferirono ai capi dei *sacerdoti tutte le cose che erano avvenute. 12 Ed essi, radunatisi con gli *anziani e tenuto consiglio, diedero una forte somma di denaro ai soldati, dicendo: 13 «Dite cosí: “I suoi discepoli sono venuti di notte e lo hanno rubato mentre dormivamo”. 14 E se mai questo viene alle orecchie del governatore, noi lo persuaderemo e vi solleveremo da ogni preoccupazione». 15 Ed essi, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute e quella diceria è stata divulgata tra i Giudei, fino al giorno d'oggi.

La missione affidata ai discepoli

16 (D)Quanto agli undici discepoli, essi andarono in Galilea sul monte che Gesú aveva loro designato. 17 E, vedutolo, l'adorarono; alcuni però dubitarono. 18 E Gesú, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. 19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente».

Ester 5

Ester dà un convito al re e ad Aman

(A)Il terzo giorno, *Ester si mise la veste reale e si presentò nel cortile interno della casa del re, di fronte all'appartamento del re. Il re era seduto sul trono reale nella reggia, di fronte all'entrata. E quando il re vide la regina Ester in piedi nel cortile, lei si guadagnò la sua grazia; il re stese verso Ester lo scettro d'oro che teneva in mano; ed Ester si avvicinò, e toccò la punta dello scettro. Allora il re le disse: «Che hai, regina Ester? Che cosa domandi? Se anche chiedessi la metà del regno, ti sarà data». Ester rispose: «Se cosí piace al re, venga oggi il re con Aman al convito che ho preparato per lui». Il re disse: «Fate venire subito Aman, per fare ciò che Ester ha detto».
Cosí il re e Aman andarono al convito che Ester aveva preparato.
Mentre bevevano il vino il re disse a Ester: «Qual è la tua richiesta? Ti sarà concessa. Che desideri? Fosse anche la metà del regno, l'avrai». Ester rispose: «Ecco la mia richiesta, ecco quel che desidero: se ho trovato grazia agli occhi del re, e se piace al re di concedermi quello che chiedo e di soddisfare il mio desiderio, venga il re con Aman anche domani al convito che io preparerò per loro, e farò come il re ha detto».

Aman cerca di far morire Mardocheo

(B)Aman uscí, quel giorno, tutto allegro e con il cuore contento; ma quando vide, alla porta del re, Mardocheo che non si alzava né si moveva per lui, fu pieno d'ira contro Mardocheo. 10 Tuttavia Aman si contenne, se ne andò a casa e mandò a chiamare i suoi amici e Zeres, sua moglie. 11 Aman parlò loro della magnificenza delle sue ricchezze, del gran numero dei suoi figli, di tutto quello che il re aveva fatto per renderlo grande e di come l'aveva innalzato al di sopra dei príncipi e dei servitori del re. 12 E aggiunse: «Anche la regina Ester non ha fatto venire con il re altri che me al convito che ha dato; e anche per domani sono invitato da lei con il re. 13 Ma tutto questo non mi soddisfa, finché vedrò quel Giudeo Mardocheo sedere alla porta del re». 14 Allora Zeres, sua moglie, e tutti i suoi amici gli dissero: «Si prepari una forca alta cinquanta *cubiti[a]; e domattina di' al re che vi si impicchi Mardocheo; poi vattene allegro al convito con il re. La cosa piacque ad Aman, che fece preparare la forca.

Atti 28

Paolo nell'isola di Malta

28 (A)Dopo essere scampati, riconoscemmo che l'isola si chiamava Malta.

Gli indigeni usarono verso di noi bontà non comune; infatti, ci accolsero tutti intorno a un gran fuoco acceso a motivo della pioggia che cadeva e del freddo. Mentre *Paolo raccoglieva un fascio di rami secchi e li poneva sul fuoco, ne uscí fuori una vipera, risvegliata dal calore, e gli si attaccò alla mano. Quando gli indigeni videro la bestia che gli pendeva dalla mano, dissero tra di loro: «Certamente, quest'uomo è un omicida perché, pur essendo scampato dal mare, la Giustizia[a] non lo lascia vivere». Ma Paolo, scossa la bestia nel fuoco, non ne patí alcun male. Or essi si aspettavano di vederlo gonfiare o cadere morto sul colpo; ma dopo aver lungamente aspettato, vedendo che non gli avveniva nessun male, cambiarono parere, e cominciarono a dire che egli era un dio.

(B)Nei dintorni di quel luogo vi erano dei poderi dell'uomo principale dell'isola, chiamato Publio, il quale ci accolse amichevolmente e ci ospitò per tre giorni. Il padre di Publio era a letto colpito da febbre e da dissenteria. Paolo andò a trovarlo; e, dopo aver pregato, gli impose le mani e lo guarí. Avvenuto questo, anche gli altri che avevano delle infermità nell'isola, vennero, e furono guariti; 10 questi ci fecero grandi onori; e, quando salpammo, ci rifornirono di tutto il necessario.

Paolo a Roma

11 (C)Tre mesi dopo, ci imbarcammo su una nave alessandrina, recante l'insegna di Castore e Polluce, la quale aveva svernato nell'isola. 12 Approdati a Siracusa[b], vi restammo tre giorni. 13 Di là, costeggiando, arrivammo a Reggio[c]. Il giorno seguente si levò un vento di scirocco, e in due giorni giungemmo a Pozzuoli[d]. 14 Qui trovammo dei fratelli, e fummo pregati di rimanere presso di loro sette giorni. E dunque giungemmo a Roma. 15 Or i fratelli, avute nostre notizie, di là ci vennero incontro sino al Foro Appio[e] e alle Tre Taverne[f]; e Paolo, quando li vide, ringraziò Dio e si fece coraggio.

16 E quando entrammo a Roma, [il *centurione consegnò i prigionieri al prefetto del *pretorio]. A Paolo fu concesso di abitare per suo conto con un soldato di guardia.

17 (D)Tre giorni dopo, Paolo convocò i notabili fra i Giudei; e, quando furono riuniti, disse loro: «Fratelli, senza aver fatto nulla contro il popolo né contro i riti dei padri, fui arrestato a *Gerusalemme, e di là consegnato in mano dei Romani. 18 Dopo avermi interrogato, essi volevano rilasciarmi perché non c'era in me nessuna colpa meritevole di morte. 19 Ma i Giudei si opponevano, e fui costretto ad appellarmi a *Cesare, senza però aver nessuna accusa da portare contro la mia nazione. 20 Per questo motivo dunque vi ho chiamati per vedervi e parlarvi; perché è a motivo della speranza d'*Israele che sono stretto da questa catena».

21 Ma essi gli dissero: «Noi non abbiamo ricevuto lettere dalla *Giudea sul tuo conto, né è venuto qui alcuno dei fratelli a riferire o a dir male di te. 22 Ma desideriamo sentire da te quel che tu pensi; perché, quanto a questa setta, ci è noto che dappertutto essa incontra opposizione».

23 E, avendogli fissato un giorno, vennero a lui nel suo alloggio in gran numero; ed egli dalla mattina alla sera annunziava loro il regno di Dio rendendo testimonianza e cercando di persuaderli per mezzo della legge di *Mosè e per mezzo dei *profeti, riguardo a Gesú. 24 Alcuni furono persuasi da ciò che egli diceva; altri invece non credettero. 25 Essendo in discordia tra di loro, se ne andarono, mentre Paolo pronunciava quest'unica sentenza: «Ben parlò lo Spirito Santo quando per mezzo del profeta *Isaia disse ai vostri padri:

26 Va' da questo popolo e di':
“Voi udrete con i vostri orecchi e non comprenderete;
guarderete con i vostri occhi, e non vedrete;

27 perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile,
sono divenuti duri d'orecchi, e hanno chiuso gli occhi,
affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi,
non comprendano con il cuore,
non si convertano, e io non li guarisca”[g].

28 Sappiate dunque che questa salvezza di Dio è rivolta alle nazioni; ed esse presteranno ascolto».

29 [Quand'ebbe detto questo, i Giudei se ne andarono discutendo vivamente fra di loro.]

30 (E)E Paolo rimase due anni interi in una casa da lui presa in affitto, e riceveva tutti quelli che venivano a trovarlo, 31 proclamando il regno di Dio e insegnando le cose relative al Signore Gesú Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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