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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Genesi 18

Conferma della nascita d'Isacco

18 (A)Il Signore apparve ad *Abraamo alle querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della sua tenda nell'ora piú calda del giorno. Abraamo alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano davanti a lui. Come li ebbe visti, corse loro incontro dall'ingresso della tenda, si prostrò fino a terra e disse: «Ti prego, mio Signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo! Lasciate che si porti un po' d'acqua, lavatevi i piedi e riposatevi sotto quest'albero. Io andrò a prendere del pane e vi ristorerete; poi continuerete il vostro cammino; poiché è per questo che siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa' pure come hai detto». Allora *Abraamo andò in fretta nella tenda da *Sara e le disse: «Prendi subito tre *misure di fior di farina, impastala e fa' delle focacce». Poi Abraamo corse alla mandria, prese un vitello tenero e buono e lo diede a un suo servo, il quale si affrettò a prepararlo. Prese del burro, del latte e il vitello che era stato preparato, e li pose davanti a loro. Egli se ne stette in piedi presso di loro, sotto l'albero, e quelli mangiarono.

Poi essi gli dissero: «Dov'è Sara, tua moglie?» Ed egli rispose: «È là nella tenda». 10 E l'altro: «Tornerò certamente da te fra un anno; allora Sara, tua moglie, avrà un figlio[a]». Sara intanto stava ad ascoltare all'ingresso della tenda, che era dietro di lui.

11 Abraamo e Sara erano vecchi, ben avanti negli anni, e Sara non aveva piú i corsi ordinari delle donne. 12 Sara rise dentro di sé, dicendo: «Vecchia come sono, dovrei avere tali piaceri? Anche il mio signore è vecchio!» 13 Il Signore disse ad Abraamo: «Perché mai ha riso Sara, dicendo: “Partorirei io per davvero, vecchia come sono?” 14 Vi è forse qualcosa che sia troppo difficile per il Signore? Al tempo fissato, l'anno prossimo, tornerò e Sara avrà un figlio». 15 Allora Sara negò, dicendo: «Non ho riso»; perché ebbe paura. Ma egli disse: «Invece hai riso!»

Intercessione d'Abraamo in favore di Sodoma

16 (B)Poi quegli uomini si alzarono e volsero gli sguardi verso *Sodoma; e Abraamo andò con loro per congedarli.

17 Il Signore disse: «Dovrei forse nascondere ad Abraamo quanto sto per fare, 18 dato che Abraamo deve diventare una nazione grande e potente e in lui saranno benedette tutte le nazioni della terra? 19 Infatti, io l'ho prescelto perché ordini ai suoi figli, e alla sua casa dopo di lui, che seguano la via del Signore per praticare la giustizia e il diritto, affinché il Signore compia in favore di Abraamo quello che gli ha promesso». 20 Il Signore disse: «Siccome il grido che sale da Sodoma e *Gomorra è grande e siccome il loro peccato è molto grave, 21 io scenderò e vedrò se hanno veramente agito secondo il grido che è giunto fino a me; e, se cosí non è, lo saprò».

22 Quegli uomini partirono di là e si avviarono verso Sodoma; ma Abraamo rimase ancora davanti al Signore. 23 Abraamo gli si avvicinò e disse: «Farai dunque perire il giusto insieme con l'empio? 24 Forse ci sono cinquanta giusti nella città; davvero farai perire anche quelli? Non perdonerai a quel luogo per amore dei cinquanta giusti che vi sono? 25 Non sia mai che tu faccia una cosa simile! Far morire il giusto con l'empio, in modo che il giusto sia trattato come l'empio! Non sia mai! Il giudice di tutta la terra non farà forse giustizia?» 26 Il Signore disse: «Se trovo nella città di Sodoma cinquanta giusti, perdonerò a tutto il luogo per amor di loro».

27 Abraamo riprese e disse: «Ecco, prendo l'ardire di parlare al Signore, benché io non sia che polvere e cenere. 28 Forse, a quei cinquanta giusti ne mancheranno cinque; distruggerai tutta la città per cinque di meno?» E il Signore: «Se ve ne trovo quarantacinque, non la distruggerò».

29 Abraamo continuò a parlargli e disse: «Forse, se ne troveranno quaranta». E il Signore: «Non lo farò, per amore dei quaranta».

30 Abraamo disse: «Non si adiri il Signore e io parlerò. Forse, se ne troveranno trenta». E il Signore: «Non lo farò, se ne trovo trenta».

31 Abraamo disse: «Ecco, prendo l'ardire di parlare al Signore. Forse, se ne troveranno venti». E il Signore: «Non la distruggerò per amore di venti».

32 Abraamo disse: «Non si adiri il Signore, e io parlerò ancora questa volta soltanto. Forse, se ne troveranno dieci». E il Signore: «Non la distruggerò per amore dei dieci».

33 Quando il Signore ebbe finito di parlare ad Abraamo, se ne andò. E Abraamo ritornò alla sua abitazione.

Matteo 17

La trasfigurazione

17 (A)Sei giorni dopo, Gesú prese con sé *Pietro, *Giacomo e *Gio
vanni suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte.
E fu trasfigurato davanti a loro; la sua faccia risplendette come il sole e i suoi vestiti divennero candidi come la luce. E apparvero loro *Mosè ed *Elia che stavano conversando con lui. E Pietro prese a dire a Gesú: «Signore, è bene che stiamo qui; se vuoi, farò qui tre tende; una per te, una per Mosè e una per Elia». Mentre egli parlava ancora, una nuvola luminosa li coprí con la sua ombra, ed ecco una voce dalla nuvola che diceva: «Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo». I discepoli, udito ciò, caddero con la faccia a terra e furono presi da gran timore. Ma Gesú, avvicinatosi, li toccò e disse: «Alzatevi, non temete». Ed essi, alzati gli occhi, non videro nessuno, se non Gesú tutto solo.

Poi, mentre scendevano dal monte, Gesú diede loro quest'ordine: «Non parlate a nessuno di questa visione, finché il *Figlio dell'uomo sia risuscitato dai morti».

10 E i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli *scribi dicono che prima deve venire Elia?» 11 Egli rispose: «Certo, Elia deve venire e ristabilire ogni cosa. 12 Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto; cosí anche il Figlio dell'uomo deve soffrire da parte loro». 13 Allora i discepoli capirono che egli aveva parlato loro di *Giovanni il battista.

Guarigione di un ragazzo indemoniato

14 (B)Quando tornarono tra la folla, un uomo gli si avvicinò, gettandosi in ginocchio davanti a lui, 15 e gli disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio, perché è lunatico e soffre molto; spesso, infatti, cade nel fuoco e spesso nell'acqua. 16 L'ho condotto dai tuoi discepoli ma non l'hanno potuto guarire». 17 Gesú rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatelo qui da me». 18 Gesú sgridò il demonio e quello uscí dal ragazzo, che da quel momento fu guarito.

19 Allora i discepoli, accostatisi a Gesú in disparte, gli chiesero: «Perché non l'abbiamo potuto cacciare noi?» 20 Gesú rispose loro: «A causa della vostra poca fede; perché in verità io vi dico: se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: “Passa da qui a là”, e passerà; e niente vi sarà impossibile. 21 [Questa specie di demòni non esce se non per mezzo della preghiera e del digiuno.]»

Gesú predice per la seconda volta la sua passione

22 (C)Mentre essi percorrevano insieme la *Galilea, Gesú disse loro: «Il Figlio dell'uomo sta per essere dato nelle mani degli uomini; 23 essi lo uccideranno e il terzo giorno risusciterà». Ed essi ne furono molto rattristati.

Gesú paga la tassa nel tempio

24 (D)Quando furono giunti a *Capernaum, quelli che riscotevano le *didramme[a] si avvicinarono a Pietro e dissero: «Il vostro maestro non paga le didramme?» 25 Egli rispose: «Sí». Quando fu entrato in casa, Gesú lo prevenne e gli disse: «Che te ne pare, *Simone? I re della terra da chi prendono i tributi o l'imposta? Dai loro figli o dagli stranieri?» 26 «Dagli stranieri», rispose Pietro. Gesú gli disse: «I figli, dunque, ne sono esenti. 27 Ma, per non scandalizzarli, va' al mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che verrà su. Aprigli la bocca: troverai uno *statère[b]. Prendilo, e dàllo loro per me e per te».

Neemia 7

Censimento degli Israeliti tornati dall'esilio con Zorobabele

(A)Quando le mura furono ricostruite e io ebbi messo a posto le porte, e i portinai, i cantori e i *Leviti furono stabiliti nelle loro funzioni, diedi il comando di *Gerusalemme ad Anania mio fratello, e ad Anania governatore della fortezza, perché era un uomo fedele e timorato di Dio piú di tanti altri. E dissi loro: «Le porte di Gerusalemme non si aprano prima che il sole scotti; e mentre le guardie saranno ancora al loro posto, si chiudano e si sbarrino le porte; e si pongano a fare la guardia gli abitanti di Gerusalemme, ciascuno al suo turno e ciascuno davanti alla propria casa». La città era grande ed estesa; ma dentro c'era poca gente, e non si erano costruite case.

Il mio Dio mi mise in cuore di radunare i notabili, i magistrati e il popolo, per farne il censimento. Trovai il registro *genealogico di quelli che erano tornati dall'esilio la prima volta, e vi trovai scritto quanto segue:

Questi sono quelli della provincia che tornarono dall'esilio; coloro che *Nabucodonosor, re di *Babilonia, aveva deportati, e che tornarono a Gerusalemme e in *Giuda, ciascuno nella sua città. Essi tornarono con *Zorobabele, *Iesua, Neemia, Azaria, Raamia, Naamani, Mardocheo, Bilsan, Misperet, Bigvai, Neum e Baana.
Censimento degli uomini del popolo d'*Israele:
Figli di Paros, duemilacentosettantadue. Figli di Sefatia, trecentosettantadue. 10 Figli di Ara, seicentocinquantadue. 11 Figli di Paat-Moab, dei figli di Iesua e di Ioab, duemilaottocentodiciotto. 12 Figli di Elam, milleduecentocinquantaquattro. 13 Figli di Zattu, ottocentoquarantacinque. 14 Figli di Zaccai, settecentosessanta. 15 Figli di Binnui, seicentoquarantotto. 16 Figli di Bebai, seicentoventotto. 17 Figli di Azgad, duemilatrecentoventidue. 18 Figli di Adonicam, seicentosessantasette. 19 Figli di Bigvai, duemilasessantasette. 20 Figli di Adin, seicentocinquantacinque. 21 Figli di Ater, della famiglia d'Ezechia, novantotto. 22 Figli di Casum, trecentoventotto. 23 Figli di Bezai, trecentoventiquattro. 24 Figli di Carif, centododici. 25 Figli di Gabaon, novantacinque. 26 Uomini di *Betlemme e di Netofa, centottantotto. 27 Uomini di Anatot, centoventotto. 28 Uomini di Bet-Azmavet, quarantadue. 29 Uomini di Chiriat-Iearim, di Chefira e di Beerot, settecentoquarantatré. 30 Uomini di Rama e di Gheba, seicentoventuno. 31 Uomini di Micmas, centoventidue. 32 Uomini di *Betel e di Ai, centoventitré. 33 Uomini dell'altro Nebo, cinquantadue. 34 Figli dell'altro Elam, milleduecentocinquantaquattro. 35 Figli di Carim, trecentoventi. 36 Figli di *Gerico, trecentoquarantacinque. 37 Figli di Lod, di Cadid e di Ono, settecentoventuno. 38 Figli di Senaa, tremilanovecentotrenta.

39 *Sacerdoti: figli di Iedaia, della casa di Iesua, novecentossessantatré. 40 Figli di Immer, millecinquantadue. 41 Figli di Pascur, milleduecentoquarantasette. 42 Figli di Carim, millediciassette.

43 Leviti: figli di Iesua e di Cadmiel, dei figli di Odeva, settantaquattro. 44 Cantori: figli di *Asaf, centoquarantotto.

45 Portinai: figli di Sallum, figli di Ater, figli di Talmon, figli di Accub, figli di Catita, figli di Sobai, centotrentotto.

46 *Netinei: figli di Sica, figli di Casufa, figli di Tabbaot, 47 figli di Cheros, figli di Sia, figli di Padon, 48 figli di Lebana, figli di Agaba, figli di Salmai, 49 figli di Anan, figli di Ghiddel, figli di Gaar, 50 figli di Reaia, figli di Resin, figli di Necoda, 51 figli di Gazzam, figli di Uzza, figli di Pasea, 52 figli di Besai, figli di Meunim, figli di Nefiscesim, 53 figli di Bacbuc, figli di Acufa, figli di Carur, 54 figli di Bazlit, figli di Meida, figli di Carsa, 55 figli di Barco, figli di Sisera, figli di Tema, 56 figli di Nesia, figli di Catifa.

57 Figli dei servi di Salomone: figli di Sotai, figli di Soferet, figli di Perida, 58 figli di Iala, figli di Darcon, figli di Ghiddel, 59 figli di Sefatia, figli di Cattil, figli di Pocheret-Asebaim, figli di Amon.

60 Totale dei Netinei e dei figli dei servi di Salomone, trecentonovantadue.

61 Ed ecco quelli che tornarono da Tel-Mela, da Tel-Arsa, da Cherub-Addon e da Immer, e che non avevano potuto stabilire la loro genealogia patriarcale per dimostrare che erano Israeliti: 62 figli di Delalia, figli di Tobia, figli di Necoda, seicentoquarantadue. 63 Tra i sacerdoti: figli di Cabaia, figli di Accos, figli di Barzillai, il quale aveva sposato una delle figlie di Barzillai, il *Galaadita, e fu chiamato con il loro nome. 64 Questi cercarono i loro titoli genealogici, ma non li trovarono, e furono perciò esclusi, come impuri, dal sacerdozio; 65 e il governatore disse loro di non mangiare offerte sacre finché non si presentasse un sacerdote per consultare Dio per mezzo degli *urim e dei *tummim[a].

66 La comunità tutta insieme comprendeva quarantaduemilatrecentosessanta persone, 67 senza contare i loro servi e le loro serve, che ammontavano a settemilatrecentotrentasette. Avevano pure duecentoquarantacinque cantanti, maschi e femmine. 68 Avevano settecentotrentasei cavalli, duecentoquarantacinque muli, 69 quattrocentotrentacinque cammelli, seimilasettecentoventi asini.

70 Alcuni dei capi famiglia offrirono dei doni per l'opera. Il governatore diede al tesoro mille *dracme d'oro, cinquanta coppe, cinquecentotrenta vesti sacerdotali. 71 Tra i capi famiglia ce ne furono che diedero al tesoro dell'opera ventimila dracme d'oro e duemiladuecento *mine d'argento. 72 Il resto del popolo diede ventimila dracme d'oro, duemila mine d'argento e sessantasette vesti sacerdotali.

73 I sacerdoti, i Leviti, i portinai, i cantori, la gente del popolo, i Netinei e tutti gli Israeliti si stabilirono nelle loro città. Quando giunse il settimo mese, i figli d'Israele erano stabiliti nelle loro città.

Atti 17

Paolo e Sila a Tessalonica

17 (A)Dopo essere passati per Amfipoli e per Apollonia, giunsero a *Tessalonica, dove c'era una *sinagoga dei Giudei; e *Paolo, com'era sua consuetudine, entrò da loro, e per tre sabati tenne loro ragionamenti tratti dalle Scritture, spiegando e dimostrando che il Cristo doveva morire e risuscitare dai morti. «E il Cristo», egli diceva, «è quel Gesú che io vi annunzio». Alcuni di loro furono convinti, e si unirono a Paolo e *Sila; e cosí una gran folla di Greci pii, e non poche donne delle famiglie piú importanti. Ma i Giudei[a], mossi da invidia, presero con loro alcuni uomini malvagi tra la gente di piazza; e, raccolta quella plebaglia, misero in subbuglio la città; e, assalita la casa di Giasone[b], cercavano di trascinare Paolo e Sila davanti al popolo. Ma non avendoli trovati, trascinarono Giasone e alcuni fratelli davanti ai magistrati della città, gridando: «Costoro, che hanno messo sottosopra il mondo, sono venuti anche qui, e Giasone li ha ospitati; ed essi tutti agiscono contro i decreti di *Cesare, dicendo che c'è un altro re, Gesú». E misero in agitazione la popolazione e i magistrati della città, che udivano queste cose. Questi, dopo aver ricevuto una cauzione da Giasone e dagli altri, li lasciarono andare.

Paolo e Sila a Berea

10 (B)Ma i fratelli subito, di notte, fecero partire Paolo e Sila per Berea[c]; ed essi, appena giunti, si recarono nella sinagoga dei Giudei. 11 Or questi erano di sentimenti piú nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano cosí. 12 Molti di loro, dunque, credettero, e cosí pure un gran numero di nobildonne greche e di uomini. 13 Ma quando i Giudei di Tessalonica vennero a sapere che la Parola di Dio era stata annunziata da Paolo anche a Berea, si recarono là, agitando e mettendo sottosopra la folla. 14 I fratelli, allora, fecero subito partire Paolo, conducendolo fino al mare; ma Sila e *Timoteo rimasero ancora là.

15 Quelli che accompagnavano Paolo, lo condussero fino ad Atene, e, ricevuto l'ordine di dire a Sila e a Timoteo che quanto prima si recassero da lui, se ne tornarono indietro.

Paolo ad Atene
Il discorso nell'Areòpago

16 (C)Mentre Paolo li aspettava ad Atene, lo spirito gli s'inacerbiva dentro nel vedere la città piena di idoli. 17 Frattanto discorreva nella sinagoga con i Giudei e con le persone pie; e sulla piazza, ogni giorno, con quelli che vi si trovavano. 18 E anche alcuni filosofi epicurei e stoici conversavano con lui. Alcuni dicevano: «Che cosa dice questo ciarlatano?» E altri: «Egli sembra essere un predicatore di divinità straniere»; perché annunziava Gesú e la risurrezione. 19 Presolo con sé, lo condussero su nell'Areòpago[d], dicendo: «Potremmo sapere quale sia questa nuova dottrina che tu proponi? 20 Poiché tu ci fai sentire cose strane. Noi vorremmo dunque sapere che cosa vogliono dire queste cose».

21 Or tutti gli Ateniesi e i residenti stranieri non passavano il loro tempo in altro modo che a dire o ad ascoltare novità.

22 E Paolo, stando in piedi in mezzo all'Areòpago, disse:
«Ateniesi, vedo che sotto ogni aspetto siete estremamente religiosi.
23 Poiché, passando, e osservando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: Al dio sconosciuto. Orbene, ciò che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annunzio. 24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in *templi costruiti da mani d'uomo; 25 e non è servito dalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. 26 Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, 27 affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi. 28 Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: “Poiché siamo anche sua discendenza[e]”. 29 Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana. 30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell'ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano, 31 perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'uomo ch'egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti».

32 Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni se ne beffavano; e altri dicevano: «Su questo ti ascolteremo un'altra volta». 33 Cosí Paolo uscí di mezzo a loro. 34 Ma alcuni si unirono a lui e credettero; tra i quali anche Dionisio l'areopagita, una donna chiamata Damaris, e altri con loro.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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