Print Page Options
Previous Prev Day Next DayNext

M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
2 Cronache 13

Abiia, re di Giuda; guerra contro Geroboamo, re d'Israele

13 (A)Il diciottesimo anno del regno di *Geroboamo, Abiia cominciò a regnare sopra *Giuda. Regnò tre anni a *Gerusalemme. Sua madre si chiamava Micaia, figlia di Uriel, da Ghibea. E ci fu guerra tra Abiia e Geroboamo.

Abiia entrò in guerra con un esercito di prodi guerrieri, quattrocentomila uomini scelti; e Geroboamo si dispose in ordine di battaglia contro di lui con ottocentomila uomini scelti, tutti forti e valorosi.

Abiia si mosse dall'alto del monte Semaraim, che è nella regione montuosa di *Efraim, e disse: «Geroboamo, e tutto *Israele, ascoltatemi! Non dovreste voi sapere che il Signore, Dio d'Israele, ha dato per sempre il regno sopra Israele a *Davide, a Davide e ai suoi figli, con un patto inviolabile? Eppure, Geroboamo, figlio di Nebat, servo di *Salomone, figlio di Davide, è insorto ribellandosi contro il suo signore; e della gente da nulla, degli uomini perversi, si sono raccolti attorno a lui, e si sono fatti forti contro Roboamo, figlio di Salomone, quando Roboamo era giovane e timido di cuore, e non poteva mostrare fermezza di fronte a loro. E ora voi credete di poter resistere al regno del Signore, che è nelle mani dei figli di Davide; e siete una gran moltitudine, e avete con voi i vitelli d'oro che Geroboamo vi ha fatti per vostri dèi. Non avete forse cacciato via i *sacerdoti del Signore, i figli d'*Aaronne e i *Leviti? Non vi siete forse fatti dei sacerdoti come i popoli degli altri paesi? Chiunque è venuto con un toro e con sette montoni per essere consacrato, è diventato sacerdote di quelli che non sono dèi. 10 Quanto a noi, il Signore è nostro Dio, e non l'abbiamo abbandonato; i sacerdoti al servizio del Signore sono figli d'Aaronne, e i Leviti sono quelli che celebrano le funzioni. 11 Ogni mattina e ogni sera essi bruciano in onore del Signore gli olocausti e il profumo fragrante, mettono in ordine i *pani della presentazione sulla tavola pura, e ogni sera accendono il *candelabro d'oro con le sue lampade; noi infatti osserviamo i comandamenti del Signore, del nostro Dio; ma voi l'avete abbandonato. 12 Ed ecco, abbiamo con noi, alla nostra testa, Dio e i suoi sacerdoti e le trombe squillanti, per sonare la carica contro di voi. Figli d'Israele, non combattete contro il Signore, Dio dei vostri padri, perché non vincerete!»

13 Intanto Geroboamo li prese alle spalle mediante un'imboscata; in modo che le truppe di Geroboamo stavano in faccia a Giuda, a cui si tendeva dietro l'imboscata. 14 Gli uomini di Giuda si voltarono indietro, ed eccoli costretti a combattere davanti e di dietro. Allora gridarono al Signore, e i sacerdoti fecero squillare le trombe. 15 La gente di Giuda mandò un grido; e avvenne che, al grido della gente di Giuda, Dio sconfisse Geroboamo e tutto Israele davanti ad Abiia e a Giuda. 16 I figli d'Israele fuggirono davanti a Giuda, e Dio li diede nelle loro mani. 17 Abiia e il suo popolo ne fecero una grande strage; dalla parte d'Israele caddero morti cinquecentomila uomini scelti. 18 Cosí i figli d'Israele, in quel tempo, furono umiliati, e i figli di Giuda ripresero vigore, perché si erano appoggiati sul Signore, Dio dei loro padri. 19 Abiia inseguí Geroboamo, e gli prese delle città: *Betel e i villaggi che ne dipendevano, Iesana e i villaggi che ne dipendevano, Efraim e i villaggi che ne dipendevano. 20 Geroboamo, al tempo di Abiia, non ebbe piú forza; e, colpito dal Signore, egli morí. 21 Ma Abiia divenne potente, prese quattordici mogli, e generò ventidue figli e sedici figlie. 22 Le altre azioni di Abiia, la sua condotta e le sue parole, si trovano scritte nelle memorie del *profeta Iddo.

23 Poi Abiia si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto nella *città di Davide. Asa, suo figlio, regnò al suo posto. Al suo tempo il paese ebbe pace per dieci anni.

Apocalisse 3

Lettera alla chiesa di Sardi

(A)«All'angelo della chiesa di Sardi[a] scrivi:
Queste cose dice colui che ha i sette spiriti di Dio e le sette stelle:
Io conosco le tue opere: tu hai fama di vivere ma sei morto.
Sii vigilante e rafforza il resto che sta per morire; poiché non ho trovato le tue opere perfette davanti al mio Dio. Ricòrdati dunque come hai ricevuto e ascoltato la parola[b], continua a serbarla e ravvediti. Perché, se non sarai vigilante, io verrò come un ladro, e tu non saprai a che ora verrò a sorprenderti. Tuttavia a Sardi ci sono alcuni[c] che non hanno contaminato le loro vesti; essi cammineranno con me in bianche vesti, perché ne sono degni.

Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche, e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli.

Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.

Lettera alla chiesa di Filadelfia

(B)«All'angelo della chiesa di Filadelfia[d] scrivi:
Queste cose dice il Santo, il Veritiero, colui che ha la chiave di *Davide, colui che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre[e]:

Io conosco le tue opere. Ecco, ti ho posto davanti una porta aperta, che nessuno può chiudere, perché, pur avendo poca forza, hai serbato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome. Ecco, ti do alcuni della *sinagoga di Satana, i quali dicono di essere Giudei e non lo sono, ma mentono; ecco, io li farò venire a prostrarsi ai tuoi piedi per riconoscere che io ti ho amato. 10 Siccome hai osservato la mia esortazione alla costanza, anch'io ti preserverò dall'ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra. 11 Io vengo presto; tieni fermamente quello che hai, perché nessuno ti tolga la tua corona.

12 Chi vince io lo porrò come colonna nel *tempio del mio Dio, ed egli non ne uscirà mai piú; scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, e della nuova *Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio, e il mio nuovo nome.

13 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.

Lettera alla chiesa di Laodicea

14 (C)«All'angelo della chiesa di *Laodicea scrivi:
Queste cose dice l'Amen, il testimone fedele e veritiero, il principio della creazione di Dio:

15 Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi tu pur freddo o fervente! 16 Cosí, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente
io ti vomiterò dalla mia bocca.
17 Tu dici: “Sono ricco, mi sono arricchito[f] e non ho bisogno di niente!” Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo. 18 Perciò io ti consiglio di comperare da me dell'oro purificato dal fuoco, per arricchirti; e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungerti gli occhi e vedere. 19 Tutti quelli che amo, io li riprendo e li correggo; sii dunque zelante e ravvediti. 20 Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me.

21 Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono.

22 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese».

Aggeo 1

Esortazione a ricostruire il tempio di Gerusalemme(A)

(B)Il secondo anno del re *Dario, il primo giorno del sesto mese, la parola del Signore fu rivolta, per mezzo del *profeta *Aggeo, a *Zorobabele, figlio di Sealtiel, governatore di *Giuda, e a *Giosuè, figlio di Iosadac, sommo sacerdote, in questi termini:

Cosí parla il Signore degli eserciti: «Questo popolo dice: “Non è ancora venuto il tempo in cui si deve ricostruire la casa del Signore”». Per questo la parola del Signore fu rivolta loro per mezzo del profeta Aggeo, in questi termini:

«Vi sembra questo il momento di abitare nelle vostre case ben rivestite di legno,
mentre questo tempio è in rovina?»

Ora cosí parla il Signore degli eserciti:
«Riflettete bene sulla vostra condotta!

Avete seminato molto e avete raccolto poco;
voi mangiate, ma senza saziarvi;
bevete, ma senza soddisfare la vostra sete;
vi vestite, ma non c'è chi si riscaldi;
chi guadagna un salario mette il suo salario in una borsa bucata».

Cosí parla il Signore degli eserciti:
«Riflettete bene sulla vostra condotta!

Salite nella regione montuosa, portate del legname
e ricostruite la casa:
io me ne compiacerò e sarò glorificato»,
dice il Signore.

«Voi vi aspettavate molto ed ecco c'è poco;
ciò che avete portato in casa, io l'ho soffiato via.
Perché?» dice il Signore degli eserciti.
«A motivo della mia casa che è in rovina,
mentre ognuno di voi si dà premura solo per la propria casa.

10 Perciò il cielo, sopra di voi, è rimasto chiuso; non c'è stata rugiada
e la terra ha trattenuto il suo prodotto.

11 Io ho chiamato la siccità sul paese, sui monti,
sul grano, sul vino, sull'olio,
su tutto ciò che il suolo produce,
sugli uomini, sul bestiame
e su tutto il lavoro delle mani».

12 (C)Allora Zorobabele, figlio di Sealtiel, e Giosuè, figlio di Iosadac, il sommo sacerdote, e tutto il resto del popolo, ascoltarono la voce del Signore, loro Dio, e le parole del profeta Aggeo che portavano il messaggio che il Signore, loro Dio, gli aveva affidato. Il popolo ebbe timore del Signore. 13 Aggeo, inviato dal Signore, trasmise al popolo questo messaggio del Signore: «Io sono con voi», dice il Signore.

14 Il Signore risvegliò lo spirito di Zorobabele, figlio di Sealtiel, governatore di Giuda, e lo spirito di Giosuè, figlio di Iosadac, sommo sacerdote, e lo spirito di tutto il resto del popolo; essi vennero e cominciarono a lavorare nella casa del Signore degli eserciti, loro Dio, 15 il giorno ventiquattro del sesto mese, nel secondo anno del re Dario.

Giovanni 2

Primo miracolo a Cana

(A)Tre giorni dopo, ci fu una festa nuziale in Cana di *Galilea, e c'era la madre di Gesú. E Gesú pure fu invitato con i suoi discepoli alle nozze. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesú gli disse: «Non hanno piú vino». Gesú le disse: «Che c'è fra me e te, o donna? L'ora mia non è ancora venuta». Sua madre disse ai servitori: «Fate tutto quel che vi dirà». C'erano là sei recipienti di pietra, del tipo adoperato per la purificazione dei Giudei, i quali contenevano ciascuno due o tre *misure[a]. Gesú disse loro: «Riempite d'acqua i recipienti». Ed essi li riempirono fino all'orlo. Poi disse loro: «Adesso attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono. Quando il maestro di tavola ebbe assaggiato l'acqua che era diventata vino (egli non ne conosceva la provenienza, ma la sapevano bene i servitori che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: 10 «Ognuno serve prima il vino buono; e quando si è bevuto abbondantemente, il meno
buono; tu, invece, hai tenuto il vino buono fino ad ora».

11 Gesú fece questo primo dei suoi segni miracolosi[b] in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui.

12 Dopo questo, scese a *Capernaum egli con sua madre, con i suoi fratelli e i suoi discepoli, e rimasero là alcuni giorni.

Gesú nel tempio

13 (B)La Pasqua dei Giudei era vicina e Gesú salí a *Gerusalemme. 14 Trovò nel *tempio quelli che vendevano buoi, pecore, colombi, e i cambiavalute seduti. 15 Fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal tempio, pecore e buoi; sparpagliò il denaro dei cambiavalute, rovesciò le tavole, 16 e a quelli che vendevano i colombi disse: «Portate via di qui queste cose; smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato». 17 E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto:
«Lo zelo per la tua casa mi consuma»[c].

18 I Giudei allora presero a dirgli: «Quale segno miracoloso[d] ci mostri per fare queste cose?» 19 Gesú rispose loro: «Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!» 20 Allora i Giudei dissero: «Quarantasei anni è durata la costruzione di questo tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni?» 21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22 Quando dunque fu risorto dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo; e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesú aveva detta.

23 (C)Mentre egli era in Gerusalemme, alla festa di Pasqua, molti credettero nel suo nome, vedendo i segni miracolosi[e] che egli faceva. 24 Ma Gesú non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25 e perché non aveva bisogno della testimonianza di nessuno sull'uomo, poiché egli stesso conosceva quello che era nell'uomo.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

Copyright © 1994 by Società Biblica di Ginevra