M’Cheyne Bible Reading Plan
15 Dopo questo Absalom si procurò un cocchio, cavalli e cinquanta uomini che corressero davanti a lui.
2 Absalom si alzava al mattino presto e si metteva a lato della via che portava alla porta della città. Cosí, se qualcuno aveva una causa e andava dal re per ottenere giustizia, Absalom lo chiamava e gli diceva: «Di quale città sei?». L'altro gli rispondeva: «Il tuo servo è di tale e tale tribú d'Israele».
3 Allora Absalom gli diceva: «Vedi, le tue ragioni sono buone e giuste, ma non c'è nessuno da parte del re che ti ascolti».
4 Poi Absalom aggiungeva: «Se facessero me giudice del paese, chiunque avesse un processo o una causa verrebbe da me, e io gli farei giustizia».
5 Quando poi qualcuno si avvicinava per prostrarsi davanti a lui egli stendeva la mano, lo prendeva e lo baciava.
6 Absalom faceva cosí con tutti quelli d'Israele che venivano dal re per chiedere giustizia; in questo modo Absalom si cattivò il cuore della gente d'Israele.
7 Or avvenne che, dopo quattro anni, Absalom disse al re: «Ti prego lasciami andare ad Hebron ad adempiere un voto che ho fatto all'Eterno.
8 Poiché, durante la sua permanenza a Gheshur in Siria, il tuo servo ha fatto un voto, dicendo: "Se l'Eterno mi riconduce a Gerusalemme, io servirò l'Eterno!"».
9 Il re gli disse: «Va' in pace!». Allora egli si levò e andò a Hebron.
10 Poi Absalom mandò degli emissari per tutte le tribú d'Israele, a dire: «Quando sentirete il suono della tromba, direte: "Absalom è proclamato re a Hebron"».
11 Con Absalom partirono da Gerusalemme duecento uomini, come invitati; essi andarono innocentemente, senza sapere nulla.
12 Absalom, mentre offriva i sacrifici, mandò a chiamare dalla sua città di Ghiloh Ahithofel, il Ghilonita, consigliere di Davide. Cosí la congiura acquistava forza perché il popolo andava crescendo di numero intorno ad Absalom.
13 Arrivò quindi da Davide un messaggero a dire: «Il cuore degli uomini d'Israele segue Absalom».
14 Allora Davide disse a tutti i suoi servi che erano con lui a Gerusalemme: «Levatevi e fuggiamo; altrimenti nessuno di noi scamperà dalle mani di Absalom. Affrettatevi a partire affinché non ci sorprenda improvvisamente e faccia cadere su di noi la rovina, e non colpisca la città passandola a fil di spada».
15 I servi del re gli dissero: «Ecco i tuoi servi sono pronti a fare tutto ciò che piacerà al re, nostro signore».
16 Il re dunque partí, seguito da tutta la sua casa, ma lasciò dieci concubine a custodire, il palazzo.
17 Il re partí, seguito da tutto il popolo, e si fermarono all'ultima casa.
18 Tutti i servi del re passavano davanti, accanto a lui, tutti i Kerethei, tutti i Pelethei, e tutti i Ghittei, che l'avevano seguito da Gath in numero di seicento, camminavano davanti al re.
19 Allora il re disse a Ittai di Gath «Perché vieni anche tu con noi? Torna indietro e rimani col re, perché sei un forestiero per di piú un esule dalla tua patria.
20 Tu sei arrivato solo ieri e oggi dovrei farti vagare con noi, quando io stesso non so dove vado? Torna indietro e riconduci con te i tuoi fratelli in benignità e fedeltà».
21 Ma Ittai rispose al re dicendo: «Com'è vero che l'Eterno vive e che vive il re mio signore, in qualunque luogo sarà il re mio signore per morire o per vivere, là sarà anche il tuo servo».
22 Allora Davide disse a Ittai: «Va'avanti e prosegui». Cosí Ittai il Ghitteo passò oltre con tutta la sua gente e con tutti i fanciulli che erano con lui.
23 Tutti quelli del paese piangevano ad alta voce, mentre tutto il popolo passava. Il re passò il torrente Kidron e tutto il popolo passò in direzione del deserto.
24 Ed ecco venire anche Tsadok con tutti i Leviti, i quali portavano l'arca del patto di DIO. Essi deposero l'arca di DIO e Abiathar offrí sacrifici, finché tutto il popolo finí di uscir dalla città.
25 Poi il re disse a Tsadok: «Riporta in città l'arca di DIO! Se io trovo grazia agli occhi dell'Eterno, egli mi farà tornare e me la farà rivedere insieme con la sua dimora.
26 Ma se dice: "Non ti gradisco", eccomi, faccia di me ciò che gli pare».
27 Il re disse ancora al sacerdote Tsadok: «Non sei tu il veggente? Torna in pace in città con i due vostri figli: Ahimaats, tuo figlio e Gionathan, figlio di Abiathar.
28 Vedete, io aspetterò nelle pianure del deserto, finché non mi giunga da parte vostra qualche parola per avvertirmi».
29 Cosí Tsadok e Abiathar riportarono a Gerusalemme l'arca di DIO e là rimasero.
30 Davide saliva il pendio del monte degli Ulivi e, salendo, piangeva; camminava col capo coperto e a piedi scalzi. E tutta la gente che era con lui aveva il capo coperto e, salendo, piangeva.
31 Qualcuno venne a dire a Davide: «Ahithofel è con Absalom tra i congiurati». Davide disse: «O Eterno, ti prego rendi vani i consigli di Ahithofel!».
32 Quando Davide giunse in vetta al monte, dove adorò DIO, ecco farglisi incontro Hushai, l'Arkita con la veste stracciata e il capo coperto di terra.
33 Davide gli disse: «Se tu prosegui con me, mi sarai di peso;
34 ma se torni in città e dici ad Absalom: "lo sarò tuo servo, o re; come fui servo di tuo padre nel passato, cosí sarò ora tuo servo", tu renderai vano in mio favore il consiglio di Ahithofel.
35 Non avrai là con te i sacerdoti Tsadok ed Abiathar? Tutto ciò che sentirai dire da parte della casa del re lo farai sapere ai sacerdoti Tsadok ed Abiathar.
36 Ecco, essi hanno là con sé i loro due figli, Ahimaats figlio di Tsadok e Gionathan figlio di Abiathar; per mezzo di loro mi farete sapere tutto ciò che sentirete»
37 Cosí Hushai amico di Davide, tornò in città e Absalom entrò in Gerusalemme.
8 Ora, fratelli, vi facciamo conoscere la grazia di Dio, che è stata data alle chiese della Macedonia,
2 e cioè, che in mezzo a molte prove di afflizione, l'abbondanza della loro gioia e la loro estrema povertà hanno abbondato nelle ricchezze della loro liberalità.
3 Poiché io rendo testimonianza che essi hanno dato volentieri, secondo le loro possibilità e anche al di là dei loro mezzi,
4 pregandoci con molta insistenza di accettare il dono e di partecipare a questa sovvenzione per i santi.
5 E non solo hanno fatto come speravamo, ma si sono dati prima al Signore e poi a noi per la volontà di Dio.
6 Cosí abbiamo esortato Tito che, come ha iniziato quest'opera di grazia fra di voi, cosí la porti a compimento.
7 Ma come abbondate in ogni cosa, nella fede, nella parola e nella conoscenza, in ogni premura e nel vostro amore verso di noi, cercate di abbondare anche in quest'opera di grazia.
8 Non lo dico per darvi un comando, ma per la sollecitudine degli altri e per mettere alla prova la schiettezza del vostro amore.
9 Voi conoscete infatti la grazia del Signor nostro Gesú Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
10 A questo riguardo vi do un consiglio, perché questo è utile a voi, che fin dall'anno scorso non solo cominciaste a fare, ma anche a volere.
11 Ora compite anche il fare affinché, come vi è stata la prontezza del volere, cosí vi sia pure il compimento secondo le vostre possibilità.
12 Se infatti c'è la prontezza d'animo, uno è accettevole secondo quello che ha e non secondo ciò che non ha.
13 Però non si vuole mettere sotto pressione voi per dar sollievo agli altri,
14 ma solo seguire un criterio di uguaglianza; che al presente la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, affinché anche la loro abbondanza sia impiegata a supplire alla vostra indigenza, perché vi sia uguaglianza,
15 secondo quel che sta scritto,: «Chi ne aveva raccolto molto, non ne ebbe di piú, e chi poco, non ne ebbe di meno».
16 Ora ringraziato sia Dio, che ha messo nel cuore di Tito la stessa sollecitudine per voi,
17 poiché non solo egli accettò l'esortazione, ma si mise in cammino per venire da voi, spontaneamente e con grande diligenza.
18 Con lui abbiamo mandato il fratello la cui lode nella predicazione dell'evangelo si è sparsa in tutte le chiese,
19 e non solo questo, ma è anche stato scelto dalle chiese per essere nostro compagno di viaggio con questo dono che noi amministriamo alla gloria del Signore stesso, come dimostrazione della prontezza del vostro animo,
20 evitando questo: che nessuno ci biasimi in questo generoso dono che è da noi amministrato,
21 avendo cura di agire bene non solo davanti al Signore, ma anche davanti agli uomini.
22 Or noi abbiamo mandato con loro il nostro fratello, che abbiamo provato spesse volte in molte cose e trovato essere zelante, ma ora è ancora piú zelante per la grande fiducia che ha in voi.
23 Quanto a Tito, egli è mio collaboratore e compagno d'opera in mezzo a voi quanto ai fratelli, essi sono apostoli delle chiese, gloria di Cristo.
24 Date dunque loro la prova del vostro amore e della ragione per cui ci gloriamo di voi anche davanti alla chiese.
22 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
2 «Ora, figlio d'uomo, non giudicherai tu, non giudicherai la città sanguinaria? Falle dunque conoscere tutte le sue abominazioni
3 Poi di Cosí dice il Signore, l'Eterno: La città versa il sangue nel suo mezzo per far venire il suo tempo; inoltre fa idoli contro se stessa per contaminarsi.
4 Per il sangue che hai versato ti sei resa colpevole e ti sei contaminata per gli idoli che hai fatto. Hai fatto avvicinare i tuoi giorni e sei giunta al termine dei tuoi anni, perciò ti renderò il vituperio delle nazioni e lo scherno di tutti i paesi.
5 Quelli che sono vicini e quelli che sono lontani da te si faranno beffe di te o contaminata di fama e piena di disordine.
6 Ecco i principi d'Israele: ognuno ha usato il suo potere per versare il sangue in te.
7 In te si disprezza il padre e la madre in mezzo a te si opprime lo straniero, in te si maltratta l'orfano e la vedova.
8 Tu hai disprezzato le mie cose sante e hai profanato i miei sabati.
9 In te c'è gente che calunnia per versare sangue, in te c'è chi mangia sui monti, in mezzo a te si commettono scelleratezze.
10 In te si scopre la nudità del padre, in te si umilia la donna durante la sua impurità.
11 Uno commette abominazione con la moglie del suo prossimo, l'altro contamina d'incesto la sua nuora un'altro ancora in te umilia sua sorella, figlia di suo padre.
12 In te si ricevono regali per versare il sangue, tu esigi interesse ad usura, hai realizzato guadagni dal prossimo con inganno e hai dimenticato me», dice il Signore l'Eterno.
13 «Ma ecco io batto le mani per il disonesto guadagno che hai fatto e per il sangue versato che è in mezzo a te.
14 Potrà reggere il tuo cuore o potranno rimanere forti le tue mani nei giorni in cui agirò contro di te? Io l'Eterno, ho parlato e lo farò.
15 Io ti disperderò fra le nazioni, ti disseminerò per i paesi ed eliminerò da te la tua immondizia.
16 Tu profanerai te stessa agli occhi delle nazioni e riconoscerai che io sono l'Eterno».
17 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo:
18 «Figlio d'uomo, la casa d'Israele è diventata per me tutta scorie: sono tutti bronzo, stagno, ferro e piombo in mezzo a una fornace; sono diventati scorie d'argento».
19 Perciò cosí dice il Signore, l'Eterno: «Poiché siete tutti diventati tante scorie, ecco io vi radunerò in mezzo a Gerusalemme.
20 Come si raduna argento, bronzo, ferro piombo e stagno in mezzo alla fornace e si soffia su di essi il fuoco per fonderli cosí nella mia ira e nel mio furore vi radunerò, vi metterò là e vi fonderò
21 Vi radunerò e soffierò su di voi col fuoco della mia ira e voi sarete fusi in mezzo ad essa.
22 Come l'argento è fuso in mezzo alla fornace cosí voi sarete fusi in mezzo alla città; e riconoscerete che io l'Eterno, ho riversato su di voi il mio furore».
23 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo:
24 «Figlio d'uomo, di' a Gerusalemme: Tu sei una terra che non è stata purificata o bagnata da pioggia in un giorno di indignazione.
25 La cospirazione dei suoi profeti nel suo mezzo è come un leone ruggente che sbrana la preda, essi divorano la gente, si appropriano di tesori e cose preziose, accrescono le vedove in mezzo ad essa.
26 I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza tra l'impuro e il puro e distolgono i loro occhi dai miei sabati, per cui io sono profanato in mezzo a loro.
27 I suoi capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda per versare sangue e distruggere anime per realizzare un ingiusto guadagno.
28 I suoi profeti intonacano per loro con malta che non regge avendo visioni false e proferendo divinazioni bugiarde per loro, e dicono: Cosí dice il Signore, l'Eterno mentre l'Eterno non ha parlato.
29 Il popolo del paese pratica l'oppressione, compie rapine, maltratta il povero e il bisognoso e opprime lo straniero violando la giustizia.
30 Io ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi, ma non l'ho trovato.
31 Perciò io riverserò su di loro la mia indignazione, li consumerò col fuoco della mia ira e farò ricadere sul loro capo la loro condotta», dice il Signore, l'Eterno.
69 «Al maestro del coro. Su "I gigli". Di Davide.» Salvami, o DIO, perché le acque sono giunte fino alla gola.
2 Sono affondato in un profondo pantano e non trovo alcun punto d'Appoggio; sono giunto in acque profonde, e la corrente mi travolge.
3 Sono stanco di gridare, la mia gola è riarsa; i miei occhi si consumano nell'attesa del mio DIO.
4 Quelli che mi odiano senza motivo sono piú numerosi dei capelli del mio capo; sono potenti quelli che vorrebbero distruggermi e che mi sono nemici ingiustamente; sono costretto a restituire ciò che non ho rubato.
5 O DIO, tu conosci la mia follia e le mie colpe non ti sono nascoste.
6 Non siano confusi per causa mia quelli che sperano in te, o Signore, Eterno degli eserciti; non siano svergognati per causa mia quelli che ti cercano, o DIO d'Israele.
7 Per amor tuo io soffro vituperio, e la vergogna mi copre la faccia.
8 sono diventato un estraneo per i miei fratelli e un forestiero per i figli di mia madre.
9 Poiché lo zelo della tua casa mi ha divorato, e gli oltraggi di chi ti oltraggia sono caduti su di me.
10 Ho pianto affliggendo l'anima mia col digiuno, ma ciò mi è stato motivo d'infamia.
11 Ho pure indossato come vestito un sacco, ma sono divenuto per loro un oggetto di scherno.
12 Quelli che siedono alla porta parlano di me, e sono divenuto la canzone degli ubriaconi.
13 Ma quanto a me, o Signore, la mia preghiera s'indirizza a te, o Eterno, nel tempo accettevole; per la tua grande misericordia rispondimi, o DIO, nella certezza della tua salvezza.
14 Tirami fuori dal pantano, perché non vi affondi, e fa' che sia liberato da quelli che mi odiano e dalle acque profonde.
15 Non mi sommerga la corrente delle acque, non m'inghiottisca l'abisso e non chiuda il pozzo la sua bocca su di me.
16 Rispondimi, o Eterno, perché preziosa è la tua benignità; nelle tue grandi compassioni volgiti a me.
17 Non nascondere il tuo volto dal tuo servo, perché sono nell'angoscia; affrettati a rispondermi.
18 Avvicinati a me e riscattami; liberami a motivo dei miei nemici.
19 Tu conosci la mia infamia, la mia vergogna e il mio disonore; i miei nemici sono tutti davanti a te.
20 L'oltraggio mi ha rotto il cuore e sono tutto dolente; ho aspettato chi mi confortasse, ma invano; ho atteso chi mi consolasse, ma non ci fu alcuno.
21 Mi hanno invece dato fiele per cibo, e per dissetarmi mi hanno dato da bere dell'aceto
22 Sia la loro mensa un laccio davanti a loro, e la loro prosperità una trappola.
23 Si offuschino i loro occhi, cosí che non vedano piú, e fa' che i loro lombi vacillino continuamente.
24 Riversa su di loro la tua ira e li raggiunga l'ardore del tuo sdegno.
25 La loro dimora divenga una desolazione, e piú nessuno abiti nelle loro tende,
26 perché perseguitano colui che tu hai percosso, e parlano con piacere del dolore di coloro che tu hai ferito.
27 Aggiungi questa colpa alla loro colpa, e non giungano mai ad aver parte della tua giustizia.
28 Siano cancellati dal libro della vita e non siano iscritti fra i giusti.
29 Ora io sono afflitto e addolorato; la tua salvezza, o DIO, mi levi in alto.
30 Io celebrerò il nome di DIO con un canto, e lo magnificherò con le lodi.
31 E ciò sarà gradito all'Eterno piú di un bue o di un torello che abbia corna e unghie.
32 Gli umili vedranno e si rallegreranno; e per voi che cercate DIO, si ravvivi il vostro cuore.
33 Poiché l'Eterno esaudisce i bisognosi e non disprezza i suoi prigionieri.
34 Lo lodino i cieli e la terra, i mari e tutto ciò che si muove in essi.
35 Poiché DIO salverà Sion e riedificherà le città di Giuda, allora essi vi abiteranno e la possederanno.
36 E la discendenza dei suoi servi ne avrà l'eredità, e quelli che amano il suo nome vi prenderanno dimora.
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