The Daily Audio Bible
Today's audio is from the NET. Switch to the NET to read along with the audio.
4 Allora Elifaz di Teman rispose e disse:
2 «Se qualcuno provasse a parlarti. ti darebbe fastidio? Ma chi potrebbe trattenere le parole?
3 Ecco tu ne hai ammaestrati molti e hai fortificato le mani stanche,
4 le tue parole hanno sorretto i vacillanti, e hai rinfrancato le ginocchia che si piegavano.
5 Ma ora che il male succede a te, vieni meno; ha colpito te, e sei tutto smarrito.
6 La tua pietà non è forse la tua fiducia, e l'integrità della tua condotta, la tua speranza?
7 Ricorda: quale innocente è mai perito, e quando mai furono distrutti gli uomini retti?
8 Come io stesso ho visto, quelli che arano iniquità e seminano guai, ne raccolgono i frutti.
9 Al soffio di Dio periscono dal vento della sua ira sono consumati.
10 Il ruggito del leone la voce del leone feroce e i denti dei leoncelli sono spezzati.
11 Il leone trova la morte per mancanza di preda, e i piccoli della leonessa sono dispersi.
12 Una parola mi è furtivamente giunta, e il mio orecchio ne ha colto il sussurro.
13 Fra i pensieri delle visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali,
14 uno spavento mi prese e un fremito che fece tremare tutte le mie ossa.
15 Uno spirito mi passò davanti e i peli del mio corpo si rizzarono.
16 Si fermò, ma non potei riconoscere i suo aspetto; una figura mi stava davanti agli occhi; c'era silenzio poi udii una voce che diceva:
17 "Può un mortale essere piú giusto di Dio? Può un uomo essere piú puro del suo Fattore
18 Ecco, egli non si fida neppure dei suoi servi, e riscontra difetti persino nei suoi angeli;
19 quanto piú in quelli che abitano in case di argilla, il cui fondamento è nella polvere, e sono schiacciati come una tarma.
20 Dalla mattina alla sera sono distrutti; periscono per sempre, senza che nessuno ci badi.
21 La corda della loro tenda non viene forse strappata? Essi muoiono, ma senza sapienza"».
5 «Grida pure! C'è forse qualcuno che ti risponde? A chi tra i santi ti rivolgerai?
2 L'ira infatti uccide lo stolto, e la gelosia fa morire lo sciocco.
3 Ho visto lo stolto mettere radici, ma ben presto ho maledetto la sua dimora.
4 I suoi figli non hanno alcuna sicurezza, sono oppressi alla porta, e non c'è alcuno che li difenda.
5 L'affamato divora la sua messe, gliela porta via anche tra le spine, e un laccio ne divora i beni.
6 Poiché la malvagità non esce fuori dalla polvere, e la fatica non germoglia dalla terra;
7 ma l'uomo nasce per soffrire, come la favilla per volare in alto.
8 Io però cercherei Dio, e a Dio affiderei la mia causa,
9 a lui, che fa cose grandi e imperscrutabili meraviglie senza numero,
10 che dà la pioggia sulla terra e manda le acque sui campi
11 innalza gli umili e mette al sicuro in alto gli amitti.
12 Rende vani i disegni degli scaltri, e così le loro mani non possono eseguire i loro piani;
13 prende i savi nella loro astuzia, e il consiglio dei disonesti va presto in fumo.
14 Di giorno essi incappano nelle tenebre, in pieno mezzodí brancolano come di notte;
15 ma Dio salva il bisognoso dalla spada, dalla bocca dei potenti e dalle loro mani.
16 Cosí c'è speranza per il misero, ma l'ingiustizia chiude la sua bocca.
17 Ecco, beato l'uomo che Dio castiga perciò tu non disprezzare la correzione dell'Onnipotente;
18 poiche egli fa la piaga, ma poi la fascia, ferisce, ma le sue mani guariscono.
19 In sei sventure egli ti libererà, sí, in sette il male non ti toccherà.
20 In tempo di carestia ti scamperà dalla morte, in tempo di guerra dalla forza della spada.
21 Sarai sottratto al flagello della lingua, non temerai quando verrà la distruzione.
22 Riderai della distruzione e della carestia, e non avrai paura delle belve della terra;
23 poiché avrai un patto con le pietre del suolo, e le bestie dei campi saranno in pace con te.
24 Saprai che la tua tenda è al sicuro; visiterai i tuoi pascoli e troverai che nulla manca.
25 Ti renderai conto che i tuoi discendenti sono numerosi, e i tuoi rampoli come l'erba dei campi.
26 Scenderai nella tomba in età avanzata, come nella sua stagione si raduna un mucchio di covoni.
27 Ecco ciò che abbiamo trovato; è cosí. Ascoltalo e fanne profitto».
6 Allora Giobbe rispose e disse:
2 «Ah, se il mio dolore fosse interamente pesato, e la mia sventura si mettesse insieme sulla bilancia,
3 sarebbe certamente piú pesante della sabbia del mare! Per questo le mie parole sono state sconsiderate.
4 Poiché le frecce dell'Onnipotente sono dentro di me, il mio spirito ne beve il veleno; I terrori di Dio sono schierati contro di me.
5 L'asino selvatico raglia forse di fronte all'erba, o muggisce il bue davanti al suo foraggio?
6 Si mangia forse un cibo insipido senza sale?, o c'è qualche gusto nel chiaro d'uovo?
7 La mia anima rifiuta di toccare simili cose, esse sono per me come un cibo ripugnante.
8 Oh, potessi avere ciò che chiedo, e Dio mi concedesse ciò che spero!
9 Volesse Dio schiacciarmi, stendere la sua mano e distruggermi!
10 Ho tuttavia questa consolazione ed esulto nei dolori che non mi risparmiano, perchè non ho nascosto le parole del Santo.
11 Qual è la mia forza, perché possa ancora sperare, e qual è la mia fine perché debba prolungare la mia vita?
12 La mia forza è forse quella delle pietre, o la mia carne di bronzo?
13 Non e il mio aiuto dentro di me, e la sapienza allontanata da me?
14 A colui che è afflitto, l'amico dovrebbe mostrare clemenza, anche se egli dovesse abbandonare il timore dell'Onnipotente.
15 Ma i miei fratelli mi hanno deluso come un torrente, come l'acqua dei torrenti che svaniscono.
16 S'intorbidiscono a motivo del ghiaccio, e in essi la neve si nasconde,
17 ma nella stagione calda svaniscono con il calore estivo scompaiono dal loro posto.
18 Il percorso del loro cammino devia si inoltrano nel deserto e si dissolvono.
19 Le carovane di Tema li cercano attentamente, i viandanti di Sceba sperano In essi,
20 ma rimangono delusi nonostante la loro aspettativa; quando vi giungono rimangono confusi.
21 Ora per me voi siete lo stesso, vedete il mio sgomento e avete paura.
22 Vi ho forse detto: "datemi qualcosa, o fatemi un regalo preso dai vostri beni".
23 O liberatemi dalle mani del nemico o riscattatemi dalle mani dei violenti
24 Istruitemi, starò in silenzio; fatemi capire in che cosa ho sbagliato.
25 Quanto sono efficaci le parole rette! Ma che cosa provano i vostri argomenti?
26 Intendete forse censurare le mie parole e i discorsi di un disperato, che sono come il vento?
27 Voi gettereste la sorte anche su un orfano e scavereste una fossa per il vostro amico.
28 Ma ora degnatevi di guardarmi, perché non mentirò davanti a voi.
29 Ricredetevi, vi prego, non si faccia ingiustizia! Sì ricredetevi, perché c'è di mezzo la mia giustizia.
30 C'è forse iniquità sulla mia lingua o il mio palato non distingue piú le sventure?».
7 «Non compie forse un duro lavoro l'uomo sulla terra, e i suoi giorni non sono come i giorni di un bracciante?
2 Come lo schiavo sospira l'ombra e come il bracciante aspetta il suo salario,
3 cosí a me sono toccati in sorte mesi di calamità e mi sono state assegnate notti di dolore.
4 Appena mi corico, dico: "quando mi alzerò?" Ma la notte si prolunga e sono continuamente agitato fino all'alba.
5 La mia carne è coperta di vermi e di vermi e di zolle di terra, la mia pelle si screpola ed è ripugnante.
6 I mie giorni sono più veloci di una spola da tessitore e si consumano senza speranza.
7 Ricordati che la mia vita è un soffio il mio occhio non vedrà piú il bene.
8 L'occhio di chi mi vede non mi scorgerà piú; i tuoi occhi saranno su di me ma io non sarò piú.
9 Come una nuvola svanisce e si dilegua, cosí chi scende nello Sceol, non risale piú;
10 non tornerà piú nella sua casa, e la sua dimora non lo riconoscerà piú
11 Perciò non terrò chiusa la bocca parlerò nell'angoscia del mio spirito, mi lamenterò nell'amarezza della mia anima.
12 Sono io forse il mare o un mostro marino che tu mi faccia sorvegliare da una guardia?
13 Quando dico: il mio letto mi darà sollievo, il mio giaciglio allevierà il mio dolore
14 tu mi spaventi con sogni e mi atterrisci con visioni;
15 Cosí l'anima mia preferisce soffoca e morire piuttosto che questa vita.
16 Mi disfaccio; non vivrò per sempre lasciami stare, i giorni miei non sono che un soffio.
17 Che cosa è l'uomo perché tu lo renda grande e presti a lui attenzione,
18 e lo visiti ogni mattina mettendolo alla prova ad ogni istante?
19 Quando distoglierai il tuo sguardo da me, e mi lascerai inghiottire la mia saliva?
20 Se ho peccato, che cosa ti ho fatto, o guardiano degli uomini? Perché mi hai fatto il tuo bersaglio, al punto di essere divenuto un peso a me stesso?
21 Perché non perdoni le mie trasgressioni e non passi sopra la mia iniquità? Perché presto giacerò nella polvere; tu mi cercherai, ma io non sarò piú».
18 Io ringrazio il mio Dio, perché parlo in lingue piú di voi tutti.
19 Ma nell'assemblea preferisco dire cinque parole con la mia intelligenza per istruire anche gli altri, piuttosto che diecimila parole in altra lingua.
20 Fratelli, non siate bambini di senno, ma siate bambini in malizia e uomini compiuti in senno.
21 Sta scritto nella legge: «Io parlerò a questo popolo in lingue straniere e con labbra straniere, ma neppure cosí mi ascolteranno», dice il Signore.
22 Pertanto le lingue sono un segno non per i credenti, ma per i non credenti mentre la profezia non è per i non credenti, ma per i credenti.
23 Se dunque, quando tutta la chiesa è riunita insieme, tutti parlano in lingue ed entrano dei profani o dei non credenti, non diranno che voi siete fuori di senno?
24 Ma se tutti profetizzano ed entra un non credente, egli è convinto da tutti, è giudicato da tutti.
25 In questo modo i segreti del suo cuore vengono palesati e cosí, gettandosi con la faccia a terra, adorerà Dio, dichiarando che Dio è veramente fra voi.
26 Che conviene dunque fare, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi, chi un salmo, chi un insegnamento, chi parole in altra lingua, chi una rivelazione, chi un'interpretazione, si faccia ogni cosa per l'edificazione.
27 Se uno parla in altra lingua, si faccia questo da due o tre al piú, e l'un dopo l'altro, e uno interpreti.
28 Ma se non vi è chi interpreti, si taccia nella chiesa chi parla in altra lingua, ma parli a se stesso e a Dio.
29 Parlino due o tre profeti, e gli altri giudichino.
30 Ma se è rivelata qualcosa ad uno che è seduto, si taccia il precedente.
31 Tutti infatti, ad uno ad uno, potete profetizzare affinché tutti imparino e tutti siano incoraggiati.
32 Gli spiriti dei profeti sono sottoposti ai profeti
33 perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace; e cosí si fà in tutte le chiese dei santi.
34 Tacciano le vostre donne nelle chiese, perché non è loro permesso di parlare, ma devono essere sottomesse, come dice anche la legge.
35 E se vogliono imparare qualche cosa interroghino i propri mariti a casa, perché è vergognoso per le donne parlare in chiesa.
36 E la parola di Dio proceduta da voi o è essa pervenuta a voi soli?
37 Se uno si stima essere profeta o spirituale, riconosca che le cose che vi scrivo sono comandamenti del Signore.
38 E se uno lo vuole ignorare, lo ignori.
39 Perciò, fratelli miei cercate ardentemente il profetizzare e non impedite di parlare in lingue.
40 Ma ogni cosa sia fatta con decoro e con ordine.
30 La bocca del giusto proferisce sapienza e la sua lingua parla di giustizia.
31 La Legge del suo DIO è nel suo cuore; i suoi passi non vacilleranno.
32 L'empio spia il giusto e cerca di ucciderlo.
33 L'Eterno non lo lascerà nelle sue mani e non permetterà che sia condannato, quando sarà giudicato.
34 Spera fermamente nell'Eterno e segui la sua via, ed egli t'innalzerà affinché tu erediti la terra, quando gli empi saranno sterminati, tu lo vedrai.
35 Ho visto l'uomo potente e violento prosperare come un albero verdeggiante sul suo suolo natìo,
36 ma poi è scomparso, ed ecco, non è piú; ho cercato, ma non si è piú trovato.
37 Sta' attento all'uomo integro e osserva l'uomo retto, perché il futuro di tale uomo sarà pace.
38 Ma i trasgressori saranno tutti quanti distrutti; alla fine gli empi saranno stroncati.
39 Ma la salvezza, dei giusti viene dall'Eterno; egli è la loro roccaforte nel tempo della sventura.
40 E l'Eterno li aiuta e li libera, li libera dagli empi e li salva, perché si sono rifugiati in lui.
27 Il sacrificio dell'empio è cosa abominevole, tanto più se lo offre con intento malvagio.
Copyright © 1991 by La Buona Novella s.c.r.l.