Isaia 37
Nuova Riveduta 1994
Preghiera di Ezechia. Profezia d'Isaia. Liberazione di Gerusalemme
37 (A)Quando il re *Ezechia ebbe udito questo, si stracciò le vesti, si coprí di un sacco, ed entrò nella casa del Signore. 2 Mandò Eliachim, sovrintendente del palazzo, Sebna, il segretario, e i piú anziani *sacerdoti, coperti di sacchi, dal *profeta *Isaia, figlio di Amots. 3 Essi gli dissero: «Cosí parla Ezechia: Oggi è giorno d'angoscia, di castigo e di disonore; poiché i figli stanno per uscire dal seno materno, però manca la forza per partorirli. 4 Forse il Signore, il tuo Dio, ha udito le parole di Rabsaché, che il re di Assiria, suo signore, ha mandato per insultare il Dio vivente; e forse il Signore, il tuo Dio, punirà le parole che ha udite. Rivolgigli dunque una preghiera in favore del resto del popolo che rimane ancora».
5 I servi del re Ezechia andarono dunque da Isaia. 6 E Isaia disse loro: «Cosí direte al vostro signore: “Cosí dice il Signore: Non temere le parole che hai udite, con le quali i servi del re d'Assiria mi hanno insultato. 7 Ecco, io metterò in lui uno spirito tale che, all'udire una certa notizia, egli tornerà nel suo paese; e io lo farò morire di spada nel suo paese”».
8 (B)Rabsaché tornò dal re d'Assiria e lo trovò che assediava Libna; poiché aveva saputo che il suo signore era partito da Lachis. 9 Il re ricevette questa notizia concernente Tiraca, re d'Etiopia: «Egli si è mosso per farti guerra». Udito questo, inviò dei messaggeri a Ezechia, con questo messaggio: 10 «Dite cosí a Ezechia, re di *Giuda: Il tuo Dio, nel quale confidi, non t'inganni dicendo: “*Gerusalemme non sarà data nelle mani del re d'Assiria”. 11 Ecco, tu hai udito quello che i re d'Assiria hanno fatto a tutti i paesi, come li hanno distrutti; e tu riusciresti a scampare? 12 Gli dèi delle nazioni che i miei padri distrussero, gli dèi di Gozan, di Caran, di Resef, e dei figli di Eden che sono a Telassar, riuscirono forse a liberarle? 13 Dove sono il re di Camat, il re di Arpad, e il re della città di Sefarvaim, di Ena e d'Ivva?»
14 Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse; poi salí alla casa del Signore, e la spiegò davanti al Signore. 15 Ezechia pregò il Signore, dicendo: 16 «Signore degli eserciti, Dio d'*Israele, che siedi sopra i *cherubini! Tu solo sei il Dio di tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. 17 Signore, porgi l'orecchio e ascolta! Signore, apri i tuoi occhi e guarda! Ascolta tutte le parole che *Sennacherib ha mandate per insultare il Dio vivente! 18 È vero, Signore; i re d'Assiria hanno devastato tutte quelle nazioni e i loro paesi, 19 e hanno dato alle fiamme i loro dèi; perché quelli non erano dèi; ma erano opera di mano d'uomo: legno e pietra; e li hanno distrutti. 20 Ma ora, Signore, Dio nostro, liberaci dalle mani di Sennacherib, affinché tutti i regni della terra conoscano che tu solo, sei il Signore!»
21 Allora Isaia, figlio di Amots, mandò a dire a Ezechia: «Cosí dice il Signore, Dio d'Israele: Ho udito la preghiera che mi hai rivolta riguardo a Sennacherib, re d'Assiria. 22 Questa è la parola che il Signore ha pronunziata contro di lui:
«La vergine, figlia di *Sion,
ti disprezza e si fa beffe di te;
la figlia di Gerusalemme
scrolla il capo dietro a te.
23 Chi hai insultato e oltraggiato?
Contro chi hai alzato la voce
e levati in alto i tuoi occhi?
Contro il Santo d'Israele.
24 Per bocca dei tuoi servi tu hai insultato il Signore,
e hai detto:
“Con la moltitudine dei miei carri
io sono salito in cima alle montagne,
sui fianchi del Libano;
io abbatterò i suoi cedri piú alti
e i suoi cipressi piú belli;
arriverò al suo piú remoto nascondiglio,
alla sua magnifica foresta.
25 Io, io ho scavato, e bevuto dell'acqua;
con la pianta dei miei piedi prosciugherò
tutti i fiumi d'Egitto”.
26 Non l'hai udito? Da lungo tempo ho preparato questo;
da tempi antichi ne ho ideato il progetto;
ora ho fatto in modo che si compia:
che tu riduca città forti in monti di rovine.
27 I loro abitanti, privi di forza,
sono spaventati e confusi;
sono come l'erba dei campi, come la tenera verdura,
come l'erbetta dei *tetti,
come grano riarso prima che metta la spiga.
28 Ma io so quando ti siedi, quando esci, quando entri
e quando t'infuri contro di me.
29 Poiché ti sei infuriato contro di me,
e perché la tua insolenza è salita alle mie orecchie,
io ti metterò il mio anello al naso, e il mio morso in bocca
e ti farò tornare per la via da cui sei venuto.
30 E questo, Ezechia, ti servirà di segno: quest'anno si mangerà il frutto del grano caduto; il secondo anno, quello che cresce da sé; ma il terzo anno seminerete e mieterete; pianterete vigne e ne mangerete il frutto. 31 E il resto della casa di Giuda che sarà scampato metterà ancora radici in basso, e porterà frutto in alto. 32 Poiché da Gerusalemme uscirà un residuo, e dal monte di Sion usciranno degli scampati. Lo zelo del Signore degli eserciti farà questo.
33 Perciò cosí parla il Signore riguardo al re d'Assiria:
Egli non entrerà in questa città,
e non vi lancerà freccia;
non l'assalirà con scudi,
e non alzerà terrapieno contro di essa.
34 Egli se ne tornerà per la via da cui è venuto,
e non entrerà in questa città», dice il Signore.
35 «Io proteggerò questa città per salvarla,
per amor di me stesso e per amor di *Davide, mio servo».
36 L'angelo del Signore uscí e colpí, nel campo degli Assiri, centottantacinquemila uomini; e quando la gente si alzò la mattina, eccovi tanti cadaveri.
37 Allora Sennacherib, re di Assiria, tolse l'accampamento, partí e tornò a *Ninive, dove rimase. 38 Mentre stava prostrato nella casa di Nisroc, suo dio, Adrammelec e Sareser, suoi figli, lo uccisero a colpi di spada, e si rifugiarono nel paese di Ararat. Ed Esaraddon, suo figlio, regnò al suo posto.
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