Giobbe 3
Conferenza Episcopale Italiana
II. DIALOGO
1. PRIMO CICLO DI DISCORSI
Giobbe maledice il giorno della sua nascita
3 Dopo, Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno; 2 prese a dire:
3 Perisca il giorno in cui nacqui
e la notte in cui si disse: «E' stato concepito un
uomo!».
4 Quel giorno sia tenebra,
non lo ricerchi Dio dall'alto,
né brilli mai su di esso la luce.
5 Lo rivendichi tenebra e morte,
gli si stenda sopra una nube
e lo facciano spaventoso gli uragani del giorno!
6 Quel giorno lo possieda il buio
non si aggiunga ai giorni dell'anno,
non entri nel conto dei mesi.
7 Ecco, quella notte sia lugubre
e non entri giubilo in essa.
8 La maledicano quelli che imprecano al giorno,
che sono pronti a evocare Leviatan.
9 Si oscurino le stelle del suo crepuscolo,
speri la luce e non venga;
non veda schiudersi le palpebre dell'aurora,
10 poiché non mi ha chiuso il varco del grembo
materno,
e non ha nascosto l'affanno agli occhi miei!
11 E perché non sono morto fin dal seno di mia madre
e non spirai appena uscito dal grembo?
12 Perché due ginocchia mi hanno accolto,
e perché due mammelle, per allattarmi?
13 Sì, ora giacerei tranquillo,
dormirei e avrei pace
14 con i re e i governanti della terra,
che si sono costruiti mausolei,
15 o con i principi, che hanno oro
e riempiono le case d'argento.
16 Oppure, come aborto nascosto, più non sarei,
o come i bimbi che non hanno visto la luce.
17 Laggiù i malvagi cessano d'agitarsi,
laggiù riposano gli sfiniti di forze.
18 I prigionieri hanno pace insieme,
non sentono più la voce dell'aguzzino.
19 Laggiù è il piccolo e il grande,
e lo schiavo è libero dal suo padrone.
20 Perché dare la luce a un infelice
e la vita a chi ha l'amarezza nel cuore,
21 a quelli che aspettano la morte e non viene,
che la cercano più di un tesoro,
22 che godono alla vista di un tumulo,
gioiscono se possono trovare una tomba...
23 a un uomo, la cui via è nascosta
e che Dio da ogni parte ha sbarrato?
24 Così, al posto del cibo entra il mio gemito,
e i miei ruggiti sgorgano come acqua,
25 perché ciò che temo mi accade
e quel che mi spaventa mi raggiunge.
26 Non ho tranquillità, non ho requie,
non ho riposo e viene il tormento!
Job 3
English Standard Version
Job Laments His Birth
3 After this Job (A)opened his mouth and cursed the day of his birth. 2 And Job said:
3 (B)“Let the day perish on which I was born,
and the night that said,
‘A man is conceived.’
4 Let that day be darkness!
May God above not seek it,
nor light shine upon it.
5 Let gloom and (C)deep darkness claim it.
Let clouds dwell upon it;
let the blackness of the day terrify it.
6 That night—let thick darkness seize it!
Let it not rejoice among the days of the year;
let it not come into the number of the months.
7 Behold, let that night be barren;
let no joyful cry enter it.
8 Let those curse it who curse the day,
who are ready to rouse up (D)Leviathan.
9 Let the stars of its dawn be dark;
let it hope for light, but have none,
nor see (E)the eyelids of the morning,
10 because it did not shut the doors of my mother's womb,
nor hide trouble from my eyes.
11 “Why (F)did I not die at birth,
come out from the womb and expire?
12 Why did (G)the knees receive me?
Or why the breasts, that I should nurse?
13 For then I would have lain down and been quiet;
I would have slept; then I would have been at rest,
14 with kings and counselors of the earth
who (H)rebuilt ruins for themselves,
15 or with princes who had gold,
who filled their houses with silver.
16 Or why was I not as a hidden (I)stillborn child,
as infants who never see the light?
17 There the wicked cease from troubling,
and there the weary are at (J)rest.
18 There the prisoners are at ease together;
they hear not the voice of (K)the taskmaster.
19 The small and the great are there,
and the slave is free from his master.
20 “Why is light given to him who is in misery,
and life to (L)the bitter in soul,
21 who (M)long for death, but it comes not,
and dig for it more than for (N)hidden treasures,
22 who rejoice exceedingly
and are glad when they find the grave?
23 Why is light given to a man whose (O)way is hidden,
whom God has (P)hedged in?
24 For my sighing comes (Q)instead of[a] my bread,
and my (R)groanings are poured out like water.
25 (S)For the thing that I fear comes upon me,
and what I dread befalls me.
26 I am not at ease, nor am I quiet;
I have no rest, but trouble comes.”
Footnotes
- Job 3:24 Or like; Hebrew before
The ESV® Bible (The Holy Bible, English Standard Version®), © 2001 by Crossway, a publishing ministry of Good News Publishers. ESV Text Edition: 2025.
