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Timoteo si unisce a Paolo

16 (A)Giunse anche[a] a Derba e a Listra; e là c’era un discepolo, di nome Timoteo, figlio di una donna ebrea credente, ma di padre greco. Di lui rendevano buona testimonianza i fratelli che erano a Listra e a Iconio. Paolo volle che egli partisse con lui; perciò lo prese e lo circoncise a causa dei Giudei che erano in quei luoghi, perché tutti sapevano che il padre di lui era greco. Passando da una città all’altra, trasmisero ai fratelli, perché le osservassero, le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani che erano a Gerusalemme. Le chiese dunque si fortificavano nella fede e crescevano ogni giorno di numero.

Visione di Paolo a Troas

(B)Poi attraversarono la Frigia e la regione della Galazia[b], essendogli stato impedito dallo Spirito Santo di annunciare la Parola in Asia; e, giunti ai confini della Misia[c], cercavano di andare in Bitinia; ma lo Spirito di Gesù[d] non lo permise loro; e, oltrepassata la Misia, discesero a Troas. Paolo ebbe durante la notte una visione: un Macedone[e] gli stava davanti e lo pregava, dicendo: «Passa in Macedonia e soccorrici». 10 Appena ebbe avuta quella visione, cercammo subito di partire per la Macedonia, convinti che Dio[f] ci aveva chiamati là ad annunciare loro il vangelo.

Paolo a Filippi

11 (C)Perciò, salpando da Troas, puntammo diritto su Samotracia[g], e il giorno seguente su Neapolis[h]; 12 di là ci recammo a Filippi, che è colonia[i] romana e la città più importante di quella regione della Macedonia; e restammo in quella città alcuni giorni.

13 Il sabato andammo fuori dalla porta[j], lungo il fiume, dove pensavamo vi fosse un luogo di preghiera; e, sedutici, parlavamo alle donne là riunite. 14 Una donna della città di Tiatiri, commerciante di porpora, di nome Lidia, che temeva Dio, stava ad ascoltare. Il Signore le aprì il cuore per renderla attenta alle cose dette da Paolo. 15 Dopo che fu battezzata con la sua famiglia, ci pregò dicendo: «Se avete giudicato che io sia fedele al Signore, entrate in casa mia e alloggiatevi». E ci costrinse ad accettare.

Paolo e Sila in prigione

16 (D)Mentre andavamo al luogo di preghiera, incontrammo una serva posseduta da uno spirito di divinazione[k]. Facendo l’indovina, essa procurava molto guadagno ai suoi padroni. 17 Costei, messasi a seguire Paolo e noi, gridava: «Questi uomini sono servi del Dio altissimo e vi annunciano[l] la via della salvezza». 18 Così fece per molti giorni; ma Paolo, infastidito, si voltò e disse allo spirito: «Io ti ordino, nel nome di Gesù Cristo, che tu esca da costei». Ed egli uscì in quell’istante.

19 I suoi padroni, vedendo che la speranza del loro guadagno era svanita, presero Paolo e Sila e li trascinarono sulla piazza davanti alle autorità; 20 e, presentatili ai pretori, dissero: «Questi uomini, che sono Giudei, turbano la nostra città 21 e predicano riti che a noi Romani non è lecito accettare né praticare». 22 La folla insorse allora contro di loro; e i pretori, strappate loro le vesti, comandarono che fossero battuti con le verghe. 23 E, dopo aver dato loro molte vergate, li cacciarono in prigione, comandando al carceriere di sorvegliarli attentamente. 24 Ricevuto tale ordine, egli li rinchiuse nella parte più interna del carcere e mise dei ceppi ai loro piedi.

Conversione del carceriere di Filippi

25 (E)Verso la mezzanotte Paolo e Sila, pregando, cantavano inni a Dio; e i carcerati li ascoltavano. 26 A un tratto vi fu un gran terremoto, la prigione fu scossa dalle fondamenta; e in quell’istante tutte le porte si aprirono e le catene di tutti si spezzarono. 27 Il carceriere si svegliò e, vedute tutte le porte del carcere spalancate, sguainò la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. 28 Ma Paolo gli gridò ad alta voce: «Non farti del male, perché siamo tutti qui». 29 Il carceriere, chiesto un lume, balzò dentro e, tutto tremante, si gettò ai piedi di Paolo e di Sila; 30 poi li condusse fuori e disse: «Signori, che debbo fare per essere salvato?» 31 Ed essi risposero: «Credi nel Signore Gesù [Cristo], e sarai salvato tu e la tua famiglia». 32 Poi annunciarono la Parola del Signore a lui e a tutti quelli che erano in casa sua. 33 Ed egli li prese con sé in quella stessa ora della notte, lavò le loro piaghe e subito fu battezzato lui con tutti i suoi. 34 Poi li fece salire in casa sua, apparecchiò loro la tavola, e si rallegrava con tutta la sua famiglia, perché aveva creduto in Dio.

Paolo e Sila vengono rilasciati

35 (F)Fattosi giorno, i pretori mandarono i littori a dire: «Libera quegli uomini». 36 Il carceriere riferì a Paolo queste parole, dicendo: «I pretori hanno mandato a dire che siate rimessi in libertà; or dunque uscite, e andate in pace». 37 Ma Paolo disse loro: «Dopo averci battuti in pubblico senza che fossimo stati condannati, noi che siamo cittadini romani[m], ci hanno gettati in prigione; e ora vogliono rilasciarci di nascosto? No davvero! Anzi, vengano loro stessi a condurci fuori». 38 I littori riferirono queste parole ai pretori; e questi ebbero paura quando seppero che erano romani. 39 Essi vennero e li pregarono di scusarli; e, accompagnandoli fuori, chiesero loro di andarsene dalla città[n]. 40 Allora Paolo e Sila, usciti dalla prigione, entrarono in casa di Lidia; e, visti i fratelli, li confortarono, poi partirono.

Paolo e Sila a Tessalonica

17 (G)Dopo essere passati per Amfipoli e per Apollonia, giunsero a Tessalonica, dove c’era una sinagoga dei Giudei; e Paolo, com’era sua consuetudine, entrò da loro, e per tre sabati tenne loro ragionamenti tratti dalle Scritture, spiegando e dimostrando che il Cristo doveva soffrire e risuscitare dai morti. «E il Cristo», egli diceva, «è quel Gesù che io vi annuncio». Alcuni di loro furono convinti e si unirono a Paolo e Sila, e così una gran folla di Greci pii e non poche donne delle famiglie più importanti. Ma i Giudei[o], mossi da invidia[p], presero con loro alcuni uomini malvagi tra la gente di piazza; e, raccolta quella plebaglia, misero in subbuglio la città; e, assalita la casa di Giasone[q], cercavano Paolo e Sila per condurli davanti al popolo. Ma non avendoli trovati, trascinarono Giasone e alcuni fratelli davanti ai magistrati della città, gridando: «Costoro, che hanno messo sottosopra il mondo, sono venuti anche qui, e Giasone li ha ospitati; ed essi tutti agiscono contro i decreti di Cesare, dicendo che c’è un altro re: Gesù». E misero in agitazione la popolazione e i magistrati della città, che udivano queste cose. Questi, dopo aver ricevuto una cauzione da Giasone e dagli altri, li lasciarono andare.

Paolo e Sila a Berea

10 (H)Ma i fratelli subito, di notte, fecero partire Paolo e Sila per Berea[r]; ed essi, appena giunti, si recarono nella sinagoga dei Giudei. 11 Ora questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così. 12 Molti di loro dunque credettero, e così pure un gran numero di nobildonne greche e di uomini. 13 Ma quando i Giudei di Tessalonica vennero a sapere che la Parola di Dio era stata annunciata da Paolo anche a Berea, si recarono là, agitando e mettendo sottosopra[s] la folla. 14 I fratelli allora fecero subito partire Paolo, conducendolo fino al mare; ma Sila e Timoteo rimasero ancora là.

15 Quelli che accompagnavano Paolo lo condussero fino ad Atene e, ricevuto l’ordine di dire a Sila e a Timoteo che quanto prima si recassero da lui, se ne tornarono indietro.

Paolo ad Atene; il discorso nell’Areòpago

16 (I)Mentre Paolo li aspettava ad Atene, lo spirito gli s’inacerbiva dentro nel vedere la città piena di idoli. 17 Frattanto discorreva nella sinagoga con i Giudei e con le persone pie; e sulla piazza, ogni giorno, con quelli che vi si trovavano. 18 E anche[t] alcuni filosofi epicurei e stoici conversavano con lui. Alcuni dicevano: «Che cosa dice questo ciarlatano?» E altri: «Egli sembra essere un predicatore di divinità straniere», perché annunciava[u] Gesù e la risurrezione. 19 Presolo con sé, lo condussero su nell’Areòpago[v], dicendo: «Potremmo sapere quale sia questa nuova dottrina che tu proponi? 20 Poiché tu ci fai sentire cose strane. Noi vorremmo dunque sapere che cosa vogliono dire queste cose».

21 Or tutti gli Ateniesi e i residenti stranieri non passavano il loro tempo in altro modo che a dire o ad ascoltare novità.

22 E Paolo, stando in piedi in mezzo all’Areòpago, disse: «Ateniesi[w], vedo che sotto ogni aspetto siete estremamente religiosi. 23 Poiché, passando e osservando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: “Al dio sconosciuto”. Orbene, ciò che voi adorate[x] senza conoscerlo, io ve lo annuncio. 24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d’uomo; 25 e non è servito dalle mani dell’uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. 26 Egli ha tratto da uno solo[y] tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate e i confini della loro abitazione, 27 affinché cerchino Dio[z], se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi. 28 Difatti in lui viviamo, ci muoviamo e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: “Poiché siamo anche sua discendenza[aa]”. 29 Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall’arte e dall’immaginazione umana. 30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell’ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano[ab], 31 perché ha fissato un giorno nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell’uomo che egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti risuscitandolo dai morti».

32 Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni se ne beffavano; e altri dicevano: «Su questo ti ascolteremo un’altra volta». 33 Così Paolo uscì di mezzo a loro. 34 Ma alcuni si unirono a lui e credettero; tra i quali anche Dionisio l’areopagita, una donna chiamata Damaris e altri con loro.

Paolo a Corinto

18 (J)Dopo questi fatti egli[ac] lasciò Atene e si recò a Corinto. Qui trovò un Giudeo, di nome Aquila, oriundo del Ponto, giunto di recente dall’Italia insieme con sua moglie Priscilla, perché Claudio aveva ordinato a tutti i Giudei di lasciare Roma[ad]. Egli si unì a loro. Essendo del medesimo mestiere, andò ad abitare e a lavorare con loro. Infatti, di mestiere, erano fabbricanti di tende.

Ma ogni sabato insegnava nella sinagoga e persuadeva Giudei e Greci. Quando poi Sila e Timoteo giunsero dalla Macedonia, Paolo si dedicò completamente alla Parola, testimoniando ai Giudei[ae] che Gesù era il Cristo. Ma poiché essi facevano opposizione e lo insultavano[af], egli scosse le sue vesti e disse loro: «Il vostro sangue ricada sul vostro capo; io ne sono netto; da ora in poi andrò dai pagani». E, uscito di là, entrò in casa di un tale chiamato Tizio Giusto[ag], che temeva Dio e aveva la casa attigua alla sinagoga. Ma Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia. Molti Corinzi, udendo, credevano e venivano battezzati.

Una notte il Signore disse in visione a Paolo: «Non temere, ma continua a parlare e non tacere; 10 perché io sono con te, e nessuno ti metterà le mani addosso per farti del male; perché io ho un popolo numeroso in questa città».

11 Ed egli rimase là un anno e sei mesi, insegnando tra di loro la Parola di Dio.

12 (K)Poi, quando Gallione era proconsole dell’Acaia, i Giudei, unanimi, insorsero contro Paolo e lo condussero davanti al tribunale, dicendo: 13 «Costui persuade la gente ad adorare Dio in modo contrario alla legge». 14 Paolo stava per parlare[ah], ma Gallione disse ai Giudei: «Se si trattasse di qualche ingiustizia o di qualche cattiva azione, o Giudei, io vi ascolterei pazientemente, come vuole la ragione. 15 Ma se si tratta di questioni intorno a parole, a nomi e alla vostra legge, vedetevela voi; io non voglio essere giudice di queste cose». 16 E li fece uscire dal tribunale. 17 Allora tutti [i Greci] afferrarono Sostene, il capo della sinagoga, e lo picchiavano davanti al tribunale. E Gallione non si curava affatto di queste cose.

Paolo ritorna ad Antiochia

18 (L)Quanto a Paolo, dopo essersi trattenuto ancora molti giorni, prese commiato dai fratelli e, dopo essersi fatto radere il capo a Cencrea[ai], perché aveva fatto un voto, s’imbarcò per la Siria con Priscilla e Aquila.

19 Quando giunsero a Efeso, Paolo li lasciò là; poi, entrato nella sinagoga, si mise a discorrere con i Giudei. 20 Essi lo pregarono di rimanere [da loro] più a lungo, ma egli non acconsentì; 21 e dopo aver preso commiato e aver detto: «[Devo assolutamente passare la prossima festa a Gerusalemme, ma,] Dio volendo, tornerò da voi», salpò da Efeso;

22 giunto a Cesarea, salì a Gerusalemme[aj] e, salutata la chiesa, scese ad Antiochia.

Terzo viaggio missionario

23 (M)Dopo essersi fermato qui qualche tempo, partì, percorrendo la regione della Galazia e della Frigia successivamente, fortificando tutti i discepoli.

Apollo a Efeso e a Corinto

24 Ora un Giudeo di nome Apollo, oriundo di Alessandria, uomo eloquente e versato nelle Scritture, arrivò a Efeso. 25 Egli era stato istruito nella via del Signore; ed essendo fervente di spirito, annunciava e insegnava accuratamente le cose relative a Gesù[ak], benché avesse conoscenza soltanto del battesimo di Giovanni. 26 Egli cominciò pure a parlare con franchezza nella sinagoga. Ma Priscilla e Aquila, dopo averlo udito, lo presero con loro e gli esposero con più esattezza la via {di Dio}. 27 Poi, siccome voleva andare in Acaia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli di accoglierlo. Giunto là, egli fu di grande aiuto a quelli che avevano creduto mediante la grazia di Dio, 28 perché con gran vigore confutava pubblicamente i Giudei, dimostrando con le Scritture che Gesù è il Cristo.

Paolo a Efeso

19 (N)Mentre Apollo era a Corinto, Paolo, dopo aver attraversato le regioni superiori del paese, giunse a Efeso e vi trovò alcuni discepoli. Egli disse loro[al]: «Riceveste lo Spirito Santo quando credeste?[am]» Gli risposero: «Non abbiamo neppure sentito dire che ci sia lo Spirito Santo». Egli disse [loro]: «Con quale battesimo siete dunque stati battezzati?» Essi risposero: «Con il battesimo di Giovanni». Paolo disse: «Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo di credere in colui che veniva dopo di lui, cioè in [Cristo] Gesù». Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù; e, avendo Paolo imposto loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro ed essi parlavano in lingue e profetizzavano. Erano in tutto circa dodici uomini.

(O)Poi entrò nella sinagoga, e qui parlò con molta franchezza per tre mesi, esponendo con discorsi persuasivi le cose relative al regno di Dio. Ma siccome alcuni si ostinavano e rifiutavano di credere dicendo male della Via in presenza della folla, egli, ritiratosi da loro, separò i discepoli e insegnava ogni giorno nella scuola di [un certo] Tiranno. 10 Questo durò due anni. Così tutti coloro che abitavano nell’Asia, Giudei e Greci, udirono la Parola del Signore [Gesù]. 11 Dio intanto faceva miracoli straordinari per mezzo di Paolo; 12 al punto che si mettevano sopra i malati dei fazzoletti e dei grembiuli che erano stati sul suo corpo, e le malattie scomparivano e gli spiriti maligni uscivano [da loro].

13 (P)Or alcuni esorcisti[an] itineranti giudei tentarono anch’essi di invocare il nome del Signore Gesù su quelli che avevano degli spiriti maligni, dicendo: «Io vi scongiuro[ao], per quel Gesù che Paolo annuncia». 14 Quelli che facevano questo erano sette figli di un certo Sceva, giudeo, capo sacerdote. 15 Ma lo spirito maligno rispose loro[ap]: «Conosco Gesù, e so chi è Paolo; ma voi chi siete?» 16 E l’uomo che aveva lo spirito maligno si scagliò su tutti loro[aq]; e li trattò in modo tale che fuggirono da quella casa, nudi e feriti. 17 Questo fatto fu risaputo da tutti, Giudei e Greci, che abitavano a Efeso; e tutti furono presi da timore, e il nome del Signore Gesù era esaltato. 18 Molti di quelli che avevano creduto venivano a confessare e a dichiarare le cose che avevano fatte. 19 Fra quanti avevano esercitato le arti magiche, molti portarono i loro libri e li bruciarono in presenza di tutti; e, calcolatone il prezzo, trovarono che era di cinquantamila dramme d’argento.

20 Così la Parola di Dio cresceva e si affermava potentemente.

21 Dopo questi fatti Paolo si mise in animo di andare a Gerusalemme, passando per la Macedonia e per l’Acaia. «Dopo essere stato là», diceva, «bisogna che io veda anche Roma». 22 Mandati in Macedonia due dei suoi aiutanti, Timoteo ed Erasto, egli si fermò ancora per qualche tempo in Asia.

Il tumulto di Efeso

23 (Q)In quel periodo vi fu un gran tumulto a proposito della nuova Via. 24 Perché un tale, di nome Demetrio, orefice, che faceva tempietti di Diana[ar] in argento, procurava non poco guadagno agli artigiani. 25 Riuniti questi e gli altri che esercitavano il medesimo mestiere, disse: «Uomini, voi sapete che da questo lavoro proviene la nostra prosperità; 26 e voi vedete e udite che questo Paolo ha persuaso e sviato molta gente non solo a Efeso, ma in quasi tutta l’Asia, dicendo che quelli costruiti con le mani non sono dèi. 27 Non solo vi è pericolo che questo ramo della nostra arte cada in discredito, ma che anche il tempio della grande dea Diana non conti più, e che sia perfino privata della sua maestà colei che tutta l’Asia e il mondo adorano».

28 Essi, udite queste cose, accesi di sdegno, si misero a gridare: «Grande è la Diana degli Efesini!»

29 E [tutta] la città fu piena di confusione; e trascinando con sé a forza Gaio e Aristarco, macedoni, compagni di viaggio di Paolo, si precipitarono tutti d’accordo verso il teatro. 30 Paolo voleva presentarsi al popolo, ma i discepoli glielo impedirono. 31 Anche alcuni magistrati dell’Asia[as], che gli erano amici, mandarono a pregarlo di non avventurarsi nel teatro. 32 Intanto, chi gridava una cosa, chi un’altra; infatti l’assemblea era confusa; e i più non sapevano per quale motivo si fossero riuniti. 33 Dalla folla fecero uscire Alessandro, che i Giudei spingevano avanti. E Alessandro, fatto cenno con la mano, voleva tenere un discorso di difesa davanti al popolo. 34 Ma quando si accorsero che era giudeo, tutti, per quasi due ore, si misero a gridare in coro: «Grande è la Diana degli Efesini!»

35 Allora il segretario, calmata la folla, disse: «Uomini di Efeso, c’è forse qualcuno che non sappia che la città degli Efesini è la custode del tempio della grande [dea] Diana e della sua immagine caduta dal cielo? 36 Queste cose sono incontestabili; perciò dovete calmarvi e non fare nulla in modo precipitoso; 37 voi infatti avete condotto qua questi uomini, i quali non sono né sacrileghi né bestemmiatori della nostra[at] dea. 38 Se dunque Demetrio e gli artigiani che sono con lui hanno qualcosa contro qualcuno, ci sono i tribunali e ci sono i proconsoli: si facciano citare gli uni e gli altri. 39 Se poi volete ottenere qualcos’altro, la questione si risolverà in un’assemblea regolare. 40 Infatti corriamo il rischio di essere accusati di sedizione per la riunione di oggi, non essendovi ragione alcuna con la quale poter giustificare questo tumulto». 41 Detto questo, sciolse l’assemblea.

Paolo in Macedonia e in Grecia

20 (R)Cessato il tumulto, Paolo fece chiamare i discepoli e, dopo averli esortati[au], li salutò e partì per la Macedonia.

Attraversate quelle regioni, rivolgendo molte esortazioni ai discepoli, giunse in Grecia. Qui si trattenne tre mesi. Poi, dato che i Giudei avevano ordito un complotto contro di lui mentre stava per imbarcarsi per la Siria, decise di ritornare attraverso la Macedonia. Lo accompagnarono [fino in Asia] Sòpatro di Berea, figlio di Pirro[av], Aristarco e Secondo di Tessalonica, Gaio di Derba, Timoteo e, della provincia d’Asia, Tichico e Trofimo. Questi andarono avanti e ci aspettarono a Troas.

Paolo a Troas

(S)Trascorsi i giorni degli Azzimi partimmo da Filippi e, dopo cinque giorni, li raggiungemmo a Troas, dove ci trattenemmo sette giorni.

Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti[aw] per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, parlava ai discepoli[ax], e prolungò il discorso fino a mezzanotte. Nella sala di sopra, dove eravamo[ay] riuniti, c’erano molte lampade; un giovane di nome Eutico, che stava seduto sul davanzale della finestra, fu colto da un sonno profondo, poiché Paolo tirava in lungo il suo dire; egli, sopraffatto dal sonno, precipitò giù dal terzo piano e venne raccolto morto. 10 Ma Paolo scese, si gettò su di lui e, abbracciatolo, disse: «Non vi turbate, perché la sua anima è in lui». 11 Poi risalì, spezzò il pane e prese cibo; e dopo aver ragionato lungamente sino all’alba, partì. 12 Il giovane fu ricondotto vivo, ed essi ne furono oltremodo consolati.

Viaggio da Troas a Mileto

13 (T)Quanto a noi, che eravamo partiti con la nave, facemmo vela per Asso[az], dove avevamo intenzione di prendere a bordo Paolo; perché egli aveva stabilito così, volendo fare quel tragitto a piedi. 14 Quando ci raggiunse ad Asso, lo prendemmo con noi e arrivammo a Mitilene[ba]. 15 Di là, navigando, arrivammo il giorno dopo di fronte a Chio; il giorno seguente approdammo a Samo[bb], e [, fermatici a Trogillio,] il giorno dopo giungemmo a Mileto[bc]. 16 Paolo aveva deciso di oltrepassare Efeso, per non perdere tempo in Asia; egli si affrettava per trovarsi a Gerusalemme, se gli fosse stato possibile, il giorno della Pentecoste.

Discorso di Paolo agli anziani di Efeso

17 (U)Da Mileto mandò a Efeso a chiamare gli anziani della chiesa. 18 Quando giunsero da lui, disse loro: «Voi sapete in quale maniera, dal primo giorno che giunsi in Asia, mi sono sempre comportato con voi, 19 servendo il Signore con ogni umiltà e con [molte] lacrime, tra le prove venutemi dalle insidie dei Giudei; 20 e come non vi ho nascosto nessuna delle cose che vi erano utili, e ve le ho annunciate e insegnate in pubblico e nelle vostre case, 21 e ho avvertito solennemente Giudei e Greci di ravvedersi davanti a Dio e di credere nel Signore nostro Gesù[bd].

22 Ed ecco che ora, legato dallo Spirito, vado a Gerusalemme senza sapere le cose che là mi accadranno. 23 So soltanto che lo Spirito Santo in ogni città mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni. 24 Ma non faccio nessun conto della mia vita, come se mi fosse preziosa[be], pur di condurre a termine [con gioia] la mia corsa e il servizio affidatomi dal Signore Gesù, cioè di testimoniare del vangelo della grazia di Dio.

25 E ora, ecco, io so che voi tutti fra i quali sono passato predicando il regno [di Dio] non vedrete più la mia faccia. 26 Perciò io vi dichiaro quest’oggi di essere puro del sangue di tutti; 27 perché non mi sono tirato indietro dall’annunciarvi tutto il consiglio di Dio. 28 Badate [dunque] a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi[bf], per pascere la chiesa di Dio[bg], che egli ha acquistata con il proprio sangue. 29 Io so [infatti] che dopo la mia partenza si introdurranno fra di voi lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge; 30 e anche tra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli. 31 Perciò vegliate, ricordandovi che per tre anni, notte e giorno, non ho cessato di ammonire ciascuno con lacrime.

32 E ora [, fratelli,] vi affido a Dio e alla Parola della sua grazia, la quale può edificarvi e darvi l’eredità di tutti i santificati. 33 Non ho desiderato né l’argento, né l’oro, né i vestiti di nessuno. 34 Voi stessi sapete che queste mani hanno provveduto ai bisogni miei e di coloro che erano con me. 35 In ogni cosa vi ho mostrato che bisogna venire in aiuto ai deboli lavorando così, e ricordarsi delle parole del Signore Gesù, il quale disse egli stesso: “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere”».

36 Quando ebbe dette queste cose, si pose in ginocchio e pregò con tutti loro. 37 Tutti scoppiarono in un gran pianto; e si gettarono al collo di Paolo e lo baciarono, 38 dolenti soprattutto perché aveva detto loro che non avrebbero più rivisto la sua faccia; e lo accompagnarono alla nave.

Footnotes

  1. Atti 16:1 Il termine anche compare in NA tra parentesi; TR e M lo omettono.
  2. Atti 16:6 Frigia… Galazia, province situate al centro dell’Asia minore.
  3. Atti 16:7 Misia, provincia a ovest dell’Asia minore, che si estendeva fino al mar Egeo.
  4. Atti 16:7 TR e M omettono di Gesù.
  5. Atti 16:9 Un Macedone, lett. un uomo macedone.
  6. Atti 16:10 TR e M che il Signore.
  7. Atti 16:11 Samotracia, isola del mar Egeo.
  8. Atti 16:11 Neapolis, città che probabilmente faceva parte della Tracia.
  9. Atti 16:12 Colonia romana, fondata da Giulio Cesare (v. 21).
  10. Atti 16:13 TR e M fuori dalla città.
  11. Atti 16:16 Uno spirito di divinazione, lett. uno spirito Pitone, cioè un demonio.
  12. Atti 16:17 TR e M ci annunciano.
  13. Atti 16:37 Noi che siamo cittadini romani: Paolo era cittadino romano per filiazione, avendo ereditato questo diritto dai suoi antenati (At 22:28); le leggi romane proibivano di frustare un cittadino romano.
  14. Atti 16:39 TR e M di lasciare la città.
  15. Atti 17:5 I Giudei: quelli che non avevano creduto e che formavano la grande maggioranza; TR Ma i Giudei che non avevano creduto…
  16. Atti 17:5 M omette mossi da invidia.
  17. Atti 17:5 Giasone, giudeo presso cui alloggiavano Paolo e Sila; Ro 16:21.
  18. Atti 17:10 Berea, città in Macedonia, non lontano da Tessalonica.
  19. Atti 17:13 TR e M omettono e mettendo sottosopra.
  20. Atti 17:18 TR omette anche.
  21. Atti 17:18 TR annunciava loro.
  22. Atti 17:19 Areòpago, luogo consacrato al dio Marte: vi si trovava un tribunale famoso, che portava lo stesso nome; si trovava a ovest dell’acropoli.
  23. Atti 17:22 Ateniesi, lett. uomini ateniesi.
  24. Atti 17:23 TR e M colui che voi adorate…
  25. Atti 17:26 TR e M da un medesimo sangue.
  26. Atti 17:27 TR e M cerchino il Signore.
  27. Atti 17:28 Anche sua discendenza: questo frammento si legge negli scritti del poeta Arato di Cilicia, vissuto nel III secolo a.C.
  28. Atti 17:30 TR e M comanda a tutti gli uomini, in ogni luogo, che si ravvedano.
  29. Atti 18:1 TR e M Paolo.
  30. Atti 18:2 Claudio aveva ordinato a tutti i Giudei di lasciare Roma: questa espulsione di Giudei da parte dell’imperatore Claudio avvenne nel 49/50.
  31. Atti 18:5 TR e M Paolo era sospinto dallo Spirito a testimoniare ai Giudei.
  32. Atti 18:6 Altri traducono: Ma poiché essi gli facevano opposizione e bestemmiavano…
  33. Atti 18:7 TR e M un tale chiamato Giusto.
  34. Atti 18:14 Stava per parlare, lett. stava per aprire la bocca.
  35. Atti 18:18 Cencrea, porto di Corinto; Ro 16:1.
  36. Atti 18:22 A Gerusalemme, non c’è nel testo greco.
  37. Atti 18:25 TR e M al Signore.
  38. Atti 19:2 TR e M (v. 1) e, trovati alcuni discepoli, (v. 2) disse loro:…
  39. Atti 19:2 Riceveste lo Spirito Santo quando credeste? Altra possibile traduzione: avete ricevuto lo Spirito Santo dopo che avete creduto?
  40. Atti 19:13 Esorcisti, persone che scacciavano i demoni mediante pratiche e formule magiche.
  41. Atti 19:13 TR e M Noi vi scongiuriamo…
  42. Atti 19:15 TR e M omettono loro.
  43. Atti 19:16 Su tutti loro, lett. su entrambi; TR e M su di loro.
  44. Atti 19:24 Tempietti di Diana, lavori artistici raffiguranti il famoso tempio di Efeso, consacrato alla dea Diana; esso era considerato una delle sette meraviglie del mondo.
  45. Atti 19:31 Magistrati dell’Asia, gr. Asiarchi, funzionari nominati annualmente in diverse province dell’Asia e preposti alla vigilanza delle manifestazioni religiose e dei giochi pubblici.
  46. Atti 19:37 TR e M vostra.
  47. Atti 20:1 TR e M omettono e dopo averli esortati.
  48. Atti 20:4 TR e M omettono figlio di Pirro.
  49. Atti 20:7 TR e M mentre i discepoli erano riuniti.
  50. Atti 20:7 Ai discepoli, lett. a loro.
  51. Atti 20:8 TR dov’erano…
  52. Atti 20:13 Asso, porto a una giornata di cammino da Troas, sulla costa asiatica.
  53. Atti 20:14 Mitilene, città principale dell’isola di Lesbo, a poca distanza dal continente.
  54. Atti 20:15 Chio… Samo, isole del mar Egeo, di fronte al continente asiatico.
  55. Atti 20:15 Mileto, città principale della Ionia, a sud di Efeso.
  56. Atti 20:21 TR nel Signor nostro Gesù Cristo.
  57. Atti 20:24 TR e M Ma io non ne tengo conto, e la mia vita non mi è preziosa…
  58. Atti 20:28 Vescovi, dal gr. epìscopoi, lett. sorveglianti.
  59. Atti 20:28 M chiesa del Signore e di Dio.