1 Re 2
Conferenza Episcopale Italiana
Testamento e morte di Davide
2 Sentendo avvicinarsi il giorno della sua morte, Davide fece queste raccomandazioni al figlio Salomone: 2 «Io me ne vado per la strada di ogni uomo sulla terra. Tu sii forte e mostrati uomo. 3 Osserva la legge del Signore tuo Dio, procedendo nelle sue vie ed eseguendo i suoi statuti, i suoi comandi, i suoi decreti e le sue prescrizioni, come sta scritto nella legge di Mosè, perché tu riesca in ogni tua impresa e in ogni tuo progetto, 4 perché il Signore attui la promessa che mi ha fatto quando ha detto: Se i tuoi figli nella loro condotta si cureranno di camminare davanti a me con lealtà, con tutto il cuore e con tutta l'anima, sul trono d'Israele siederà sempre uno dei tuoi discendenti.
5 Anche tu sai quel che ha fatto a me Ioab, figlio di Zeruià, cioè come egli ha trattato i due capi dell'esercito di Israele, Abner figlio di Ner e Amasà figlio di Ieter, come li ha uccisi spargendo in tempo di pace il sangue, come si fa in guerra, e macchiando di sangue innocente la cintura dei suoi fianchi e i sandali dei suoi piedi. 6 Tu agirai con saggezza, ma non permetterai che la sua vecchiaia scenda in pace agli inferi. 7 Agirai con bontà verso i figli di Barzillài il Galaadita, che mangeranno alla tua tavola, perché mi hanno assistito mentre fuggivo da Assalonne tuo fratello. 8 Tu hai accanto a te anche Simèi figlio di Ghera, Beniaminita, di Bacurìm; egli mi maledisse con una maledizione terribile quando fuggivo verso Macanàim. Ma mi venne incontro al Giordano e gli giurai per il Signore: Non ti farò morire di spada. 9 Ora non lasciare impunito il suo peccato. Sei saggio e sai come trattarlo. Farai scendere la sua canizie agli inferi con morte violenta».
10 Davide si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide. 11 La durata del regno di Davide su Israele fu di quaranta anni: sette in Ebron e trentatrè in Gerusalemme.
Morte di Adonia
12 Salomone sedette sul trono di Davide suo padre e il suo regno si consolidò molto.
13 Adonia figlio di Agghìt si recò da Betsabea, madre di Salomone, che gli chiese: «Vieni con intenzioni pacifiche?». «Pacifiche», rispose quello, 14 e soggiunse: «Ho da dirti una cosa». E quella: «Parla!». 15 Egli disse: «Tu sai che il regno spettava a me e che tutti gli Israeliti si attendevano che io regnassi. Eppure il regno mi è sfuggito ed è passato a mio fratello, perché gli era stato decretato dal Signore. 16 Ora ti rivolgo una domanda; non respingermi». Ed essa: «Parla!». 17 Adonia disse: «Dì al re Salomone - il quale nulla ti può negare - che mi conceda in moglie Abisag la Sunammita». 18 Betsabea rispose: «Bene! Parlerò in tuo favore al re».
19 Betsabea si presentò al re Salomone per parlargli in favore di Adonia. Il re si alzò per andarle incontro, si prostrò davanti a lei, quindi sedette sul trono, facendo collocare un trono per la madre del re. Questa gli sedette alla destra 20 e disse: «Ho una piccola grazia da chiederti; non me la negare». Il re le rispose: «Chiedi, madre mia, non ti respingerò». 21 E quella: «Si conceda Abisag la Sunammita in moglie ad Adonia tuo fratello». 22 Il re Salomone rispose alla madre: «Perché tu mi chiedi Abisag la Sunammita per Adonia? Chiedi anche il regno per lui, poiché egli è mio fratello maggiore e per lui parteggiano il sacerdote Ebiatàr e Ioab figlio di Zeruià». 23 Il re Salomone giurò per il Signore: «Dio mi faccia questo e altro mi aggiunga, se non è vero che Adonia ha manifestato quest'idea a danno della propria vita. 24 Ebbene, per la vita del Signore che mi ha reso saldo, mi ha fatto sedere sul trono di Davide mio padre e mi ha concesso una casa come aveva promesso, oggi stesso Adonia verrà ucciso». 25 Il re Salomone ordinò a Benaià figlio di Ioiadà, di ucciderlo; così morì Adonia.
La sorte di Ebiatar e di Ioab
26 Al sacerdote Ebiatàr il re ordinò: «Vattene in Anatòt, nella tua campagna. Meriteresti la morte, ma oggi non ti faccio morire perché tu hai portato l'arca del Signore davanti a Davide mio padre e perché hai partecipato a tutte le traversie di mio padre». 27 Così Salomone escluse Ebiatàr dal sacerdozio del Signore, adempiendo la parola che il Signore aveva pronunziata in Silo riguardo alla casa di Eli.
28 Quando la notizia giunse a Ioab - questi era stato dalla parte di Adonia, ma non per Assalonne - Ioab si rifugiò nella tenda del Signore e si afferrò ai corni dell'altare. 29 Fu riferito al re Salomone come Ioab si fosse rifugiato nella tenda del Signore e si fosse posto al fianco dell'altare. Salomone inviò Benaià figlio di Ioiadà con l'ordine: «Và, colpiscilo!». 30 Benaià andò nella tenda del Signore e disse a Ioab: «Per ordine del re, esci!». Quegli rispose: «No! Morirò qui». Benaià riferì al re: «Ioab ha parlato così e così mi ha risposto». 31 Il re gli disse: «Fà come egli ha detto; colpiscilo e seppelliscilo; così allontanerai da me e dalla casa di mio padre il sangue che Ioab ha sparso senza motivo. 32 Il Signore farà ricadere il suo sangue sulla sua testa, perché egli ha colpito due uomini giusti e migliori di lui e li ha trafitti con la sua spada - senza che Davide mio padre lo sapesse - ossia Abner, figlio di Ner, capo dell'esercito di Israele e Amasà figlio di Ieter, capo dell'esercito di Giuda. 33 Il loro sangue ricada sulla testa di Ioab e sulla testa della sua discendenza per sempre, mentre su Davide e sulla sua discendenza, sul suo casato e sul suo trono si riversi per sempre la pace da parte del Signore». 34 Benaià figlio di Ioiadà andò, lo assalì e l'uccise; Ioab fu sepolto nella sua casa, nel deserto. 35 Il re lo sostituì, nominando capo dell'esercito Benaià figlio di Ioiadà, mentre mise il sacerdote Zadòk al posto di Ebiatàr.
Disobbedienza e morte di Simèi
36 Il re mandò a chiamare Simèi per dirgli: «Costruisciti una casa in Gerusalemme; ivi sia la tua dimora; non ne uscirai per andartene qua e là. 37 Quando ne uscirai, oltrepassando il torrente Cedron - sappilo bene! - sarai degno di morte; il tuo sangue ricadrà sulla tua testa». 38 Simèi disse al re: «L'ordine è giusto! Come ha detto il re mio signore, così farà il tuo servo». Simèi dimorò in Gerusalemme per molto tempo. 39 Dopo tre anni, due schiavi di Simei fuggirono presso Achis figlio di Maaca, re di Gat. Fu riferito a Simei che i suoi schiavi erano in Gat. 40 Simei si alzò, sellò l'asino e partì per Gat andando da Achis in cerca dei suoi schiavi. Simei vi andò e ricondusse i suoi schiavi da Gat. 41 Fu riferito a Salomone che Simei era andato da Gerusalemme a Gat e che era ritornato. 42 Il re, fattolo chiamare, gli disse: «Non ti avevo forse giurato per il Signore e non ti avevo io testimoniato che, quando tu fossi uscito per andartene qua e là - lo sapevi bene! - saresti stato degno di morte? Tu mi avevi risposto: L'ordine è giusto! Ho capito. 43 Perché non hai rispettato il giuramento del Signore e il comando che ti avevo impartito?». 44 Il re aggiunse a Simei: «Tu conosci tutto il male che hai fatto a Davide mio padre. Il Signore farà ricadere la tua malvagità sulla tua testa. 45 Invece sia benedetto il re Salomone e il trono di Davide sia saldo per sempre davanti al Signore». 46 Il re diede ordine a Benaià figlio di Ioiadà, di andare ad ucciderlo. E quegli morì.
Il regno si consolidò nelle mani di Salomone.
1 Re 2
La Nuova Diodati
2 Avvicinandosi per Davide il giorno della sua morte, egli ordinò a suo figlio Salomone, dicendo:
2 «Io sto per andare dove vanno tutti gli abitanti della terra; perciò sii forte e comportati da uomo!
3 Osserva gli ordini dell'Eterno, il tuo DIO, camminando nelle sue vie e mettendo in pratica i suoi statuti, i suoi comandamenti, i suoi decreti e i suoi precetti, come sta scritto nella legge di Mosè, affinché tu riesca in tutto ciò che farai e dovunque ti volga,
4 e affinché l'Eterno adempia la promessa che mi ha fatto quando disse: Se i tuoi figli faranno attenzione alla loro condotta per camminare davanti a me in verità con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima, non ti mancherà mai qualcuno sul trono d'Israele"
5 Anche tu sai ciò che ha fatto a me Joab, figlio di Tseruiah, e ciò che ha fatto ai due capi degli eserciti d'Israele, ad Abner, figlio di Ner, e ad Amasa, figlio di Jether, che egli uccise; in tempo di pace ha versato sangue di guerra e ha macchiato di sangue di guerra la cintura che aveva ai fianchi e i sandali che portava ai piedi.
6 Agisci dunque secondo la tua sapienza e non permettere che la sua canizie scenda in pace nello Sceol
7 Ma usa bontà con i figli di Barzillai il Galaadita e siano tra coloro che mangiano alla tua mensa, perché con uguale bontà essi vennero da me quando io fuggivo di fronte ad Absalom tuo fratello.
8 Ecco, presso di te c'è pure Scimei, figlio di Ghera, il Beniaminita, di Bahurim. Egli proferí un'orribile maledizione il giorno che andavo a Mahanaim, ma poi scese ad incontrarmi al Giordano e io gli giurai per l'Eterno: "Non ti farò morire di spada".
9 Ora perciò non lasciarlo impunito perché sei un uomo saggio e sai ciò che devi fare. Fa' scendere la sua canizie nello Sceol tinta di sangue».
10 Cosí Davide si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide.
11 Il tempo che Davide regnò sopra Israele fu di quarant'anni, regnò sette anni a Hebron e trentatrè anni a Gerusalemme.
12 Poi Salomone si assise sul trono di Davide suo padre e il suo regno fu saldamente stabilito.
13 Or Adonijah, figlio di Hagghith, venne da Bath-Sceba, madre di Salomone Questa gli disse: «Vieni con intenzioni pacifiche?». Egli rispose: «Sí, pacifiche».
14 Poi aggiunse: «Ho qualcosa da dirti». Quella rispose: «Di' pure».
15 Cosí egli disse: «Tu sai che il regno mi apparteneva e che tutto Israele si aspettava che io regnassi. Ma il regno mi stato tolto ed è passato a mio fratello, perché a lui lo ha dato l'Eterno.
16 Ora ho una richiesta da farti; non rifiutarmela». Ella rispose: «Di' pure».
17 Allora egli disse: «Ti prego, di' al re Salomone, il quale non ti rifiuterà nulla che mi dia in moglie Abishag, la Shunamita».
18 Bath-Sceba rispose: «Bene! Parlerò al re in tuo favore».
19 Bath-Sceba si recò dunque dal re Salomone per parlargli in favore di Adonijah. Il re si alzò per andarle incontro, si inchinò davanti a lei, poi si pose a sedere sul suo trono e fece mettere un trono per la madre del re, ed ella si sedette alla sua destra.
20 Ella disse: «Ho una piccola richiesta da farti; non negarmela». Il re le rispose: «Fa' pure la richiesta, madre mia; io non te la negherò».
21 Allora ella disse: «Si dia Abishag la Shunamita in moglie a tuo fratello Adonijah».
22 Il re Salomone rispose a sua madre e disse: «Perché chiedi Abishag la Shunamita per Adonijah? Chiedi per lui anche il regno, perché è mio fratello maggiore; chiedilo per lui, per il sacerdote Abiathar e per Joab, figlio di Tseruiah!».
23 Allora il re Salomone giurò per l'Eterno, dicendo: «DIO mi faccia questo e anche peggio, se Adonijah non ha proferito questa parola a costo della sua vita!
24 Ora perciò, com'è vero che vive l'Eterno, che mi ha stabilito, mi ha fatto sedere sul trono di Davide mio padre e mi ha fondato una casa come aveva promesso, oggi Adonijah sarà messo a morte!».
25 Cosí il re Salomone mandò Benaiah, figlio di Jehoiada, che piombò addosso a Adonijah e questi morí.
26 Poi il re disse al sacerdote Abiathar: «Vattene ad Anathoth nei tuoi campi, perché tu meriti la morte, ma non ti farò morire oggi, perché hai portato l'arca del Signore, l'Eterno, davanti a mio padre Davide, e perché hai partecipato a tutte le sofferenze di mio padre».
27 Cosí Salomone allontanò Abiathar dall'ufficio di sacerdote dell'Eterno, perché si adempisse la parola che l'Eterno aveva pronunziato riguardo alla casa di Eli a Sciloh.
28 Intanto la notizia giunse a Joab, perché Joab aveva seguito Adonijah, ma non aveva seguito Absalom. Perciò egli si rifugiò nel tabernacolo dell'Eterno e si afferrò ai corni dell'altare.
29 Fu quindi riferito al re Salomone: «Joab si è rifugiato nel tabernacolo dell'Eterno ed è vicino all'altare». Allora Salomone mandò Benaiah, figlio di Jehoiada, dicendogli: «Va
30 Cosí Benaiah entrò nel tabernacolo dell'Eterno e disse a Joab: «Cosí dice il re: "Vieni fuori!"». Quegli rispose: «No, voglio morire qui!». Benaiah riferí la cosa al re, dicendo: «Cosí ha parlato Joab e cosí mi ha risposto».
31 Allora il re gli disse: «Fa' com'egli ha detto; colpiscilo e seppelliscilo; cosí allontanerai da me e dalla casa di mio padre il sangue che Joab versò senza motivo.
32 Cosí l'Eterno farà ricadere sul suo capo il sangue che ha versato, quando colpí due uomini piú giusti e migliori di lui e li uccise con la spada, senza che mio padre Davide neppure lo sapesse: Abner, figlio di Ner, capitano dell'esercito d'Israele, e Amasa, figlio di Jether, capitano dell'esercito di Giuda.
33 Il loro sangue ricadrà sul capo di Joab e sul capo della sua discendenza per sempre, ma vi sarà pace per sempre da parte dell'Eterno per Davide, per la sua discendenza, per la sua casa e per il suo trono».
34 Allora Benaiah, figlio di Jehoiada, salí, lo colpí e lo mise a morte; e Joab fu sepolto in casa sua, nel deserto.
35 Al suo posto il re fece capo dell'esercito Benaiah, figlio di Jehoiada, e mise il sacerdote Tsadok al posto di Abiathar.
36 Poi il re mandò a chiamare Scimei e gli disse: «Costruisciti una casa in Gerusalemme e là abiterai, e non ne uscirai piú per andare qua o là.
37 Il giorno infatti che uscirai e passerai il torrente Kidron, sappi per certo che morirai; il tuo sangue ricadrà sul tuo capo».
38 Scimei rispose al re: «Sta bene; il tuo servo farà come il re mio signore ha detto». Così Scimei dimorò in Gerusalemme per molto tempo.
39 Ma, dopo tre anni, avvenne che due servi di Scimei fuggirono presso Akish, figlio di Maakah, re di Gath. Perciò riferirono la cosa a Scimei e gli dissero: «Ecco i tuoi servi sono a Gath».
40 Allora Scimei si levò, sellò il suo asino e andò a Gath da Akish in cerca dei suoi servi; Scimei andò e ricondusse i suoi servi da Gath.
41 A Salomone fu riferito che Scimei era andato da Gerusalemme a Gath ed era tornato.
42 Il re allora mandò a chiamare Scimei e gli disse: «Non ti avevo fatto giurare per l'Eterno e non ti avevo solennemente avvertito dicendoti: "Sappi per certo che il giorno in cui uscirai per andare qua o là, morirai"? E tu mi avevi risposto: "La parola che ho udita mi sta bene".
43 Perché dunque non hai osservato il giuramento dell'Eterno e il comando che ti avevo impartito?».
44 Il re disse inoltre a Scimei: «Tu conosci tutto il male che facesti a Davide mio padre e il tuo cuore ne è consapevole; perciò l'Eterno farà ricadere sul tuo capo la tua malvagità,
45 ma il re Salomone sarà benedetto e il trono di Davide sarà reso stabile davanti all'Eterno per sempre».
46 Quindi il re diede ordine a Benaiah, figlio di Jehoiada, che uscì e colpí Scimei; e questi morí. Cosí rimase saldo il regno nelle mani di Salomone.
1 Re 2
Nuova Riveduta 1994
Ultime raccomandazione di Davide a Salomone
2 (A)Si avvicinava per *Davide il giorno della morte, ed egli diede questi ordini a *Salomone suo figlio:
2 «Io m'incammino per la via di tutti gli abitanti della terra; fortíficati e compòrtati da uomo! 3 Osserva quello che il Signore, il tuo Dio, ti ha comandato d'osservare, camminando nelle sue vie e mettendo in pratica le sue leggi, i suoi comandamenti, i suoi precetti, i suoi insegnamenti, come sta scritto nella legge di *Mosè, perché tu riesca in tutto ciò che farai e dovunque tu ti volga, 4 e affinché il Signore adempia la parola da lui pronunziata a mio riguardo quando disse: “Se i tuoi figli veglieranno sulla loro condotta camminando davanti a me con fedeltà, con tutto il cuore e con tutta l'anima loro, non ti mancherà mai qualcuno che sieda sul trono d'*Israele”.
5 Sai anche tu quel che mi ha fatto *Ioab, figlio di Seruia, quel che ha fatto ai due capi degli eserciti d'Israele, ad Abner figlio di Ner e ad Amasa figlio di Ieter, che egli uccise, spargendo in tempo di pace sangue di guerra, e macchiando di sangue la cintura che portava ai fianchi e i calzari che portava ai piedi. 6 Agisci dunque secondo la tua saggezza, e non lasciare la sua canizie scendere in pace nel *soggiorno dei morti.
7 Ma tratta con bontà i figli di Barzillai il *Galaadita; siano tra quelli che mangiano alla tua mensa; poiché anch'essi mi trattarono cosí quando vennero da me, mentre fuggivo davanti ad *Absalom tuo fratello.
8 Tu hai vicino a te Simei, figlio di Ghera, il *Beniaminita, di Baurim, il quale proferí contro di me una maledizione atroce il giorno che andavo a Maanaim. Ma egli scese a incontrarmi verso il *Giordano, e io gli giurai per il Signore che non lo avrei fatto morire di spada. 9 Ma ora non lasciarlo impunito; perché sei saggio e sai quel che tu debba fargli. Farai scendere nel soggiorno dei morti la sua canizie tinta di sangue».
10 Davide si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto nella *città di Davide. 11 Il tempo che Davide regnò sopra Israele fu di quarant'anni: regnò sette anni a Ebron e trentatré anni a *Gerusalemme. 12 Salomone sedette sul trono di Davide suo padre, e il suo regno fu saldamente stabilito.
Provvedimenti del re Salomone
13 (B)*Adonia, figlio di Agghit, andò da *Bat-Sceba, madre di Salomone. Questa gli disse: «Vieni con intenzioni pacifiche?» Egli rispose: «Sí, pacifiche». 14 Poi aggiunse: «Devo parlarti». Quella rispose: «Di' pure». 15 Ed egli disse: «Tu sai che il regno mi apparteneva e che tutto Israele mi considerava come suo futuro re; ma il regno è stato trasferito e fatto passare a mio fratello, perché glielo ha dato il Signore. 16 Ti domando dunque una cosa; non negarmela». Lei rispose: «Di' pure». 17 Egli disse: «Ti prego, di' al re Salomone, il quale nulla ti negherà, che mi dia Abisag la Sunamita per moglie». 18 Bat-Sceba rispose: «Sta bene, parlerò al re in tuo favore».
19 Bat-Sceba dunque andò dal re Salomone per parlargli in favore di Adonia. Il re si alzò per andarle incontro, le si inchinò, poi si risedette sul trono, e fece mettere un altro trono per sua madre, la quale si sedette alla sua destra. 20 Lei gli disse: «Ho una piccola cosa da chiederti; non negarmela». Il re rispose: «Chiedimela pure, madre mia; io non te la negherò». 21 Lei disse: «Abisag la Sunamita sia data in moglie a tuo fratello Adonia». 22 Il re Salomone, rispondendo a sua madre, disse: «E perché chiedi Abisag la Sunamita per Adonia? Chiedi piuttosto il regno per lui, poiché egli è mio fratello maggiore; chiedilo per lui, per il *sacerdote *Abiatar e per Ioab, figlio di Seruia!»
23 Allora il re Salomone giurò per il Signore, dicendo: «Dio mi tratti con tutto il suo rigore, se Adonia non ha pronunciato questa parola a costo della sua vita! 24 E ora, com'è vero che vive il Signore, il quale mi ha stabilito, mi ha concesso il trono di Davide mio padre, e mi ha fondato una casa come aveva promesso, oggi Adonia sarà messo a morte!» 25 Il re Salomone mandò Benaia, figlio di Ieoiada, il quale colpí Adonia e quello morí.
26 (C)Poi il re disse al sacerdote Abiatar: «Vattene ad Anatot, nelle tue terre, perché tu meriti la morte; ma io non ti farò morire oggi, perché portasti davanti a Davide mio padre l'*arca del Signore, nostro Dio, e partecipasti a tutte le sofferenze di mio padre». 27 Cosí Salomone destituí Abiatar dalle funzioni di sacerdote del Signore, adempiendo in tal modo la parola che il Signore aveva pronunziata contro la casa di *Eli a Silo.
28 (D)Questa notizia giunse a Ioab, il quale aveva seguito il partito di Adonia, benché non avesse seguito quello di Absalom. Egli si rifugiò nel *tabernacolo del Signore e si aggrappò ai corni dell'altare. 29 Fu riferito al re Salomone: «Ioab si è rifugiato nel tabernacolo del Signore, e sta accanto all'altare». Allora Salomone mandò Benaia, figlio di Ieoiada, dicendogli: «Va', colpiscilo!» 30 Benaia entrò nel tabernacolo del Signore e disse a Ioab: «Cosí dice il re: “Vieni fuori!”» Quegli rispose: «No! voglio morire qui!» E Benaia riferí la cosa al re, dicendo: «Cosí ha parlato Ioab e cosí mi ha risposto». 31 Il re gli disse: «Fa' com'egli ha detto; colpiscilo e seppelliscilo; cosí toglierai da me e dalla casa di mio padre il sangue che Ioab sparse senza motivo. 32 Il Signore farà ricadere sul suo capo il suo sangue, perché colpí due uomini piú giusti e migliori di lui, e li uccise con la spada, senza che Davide mio padre ne sapesse nulla: Abner, figlio di Ner, capitano dell'esercito d'Israele, e Amasa, figlio di Ieter, capitano dell'esercito di *Giuda. 33 Il loro sangue ricadrà sul capo di Ioab e sul capo della sua discendenza per sempre, ma vi sarà pace per sempre da parte del Signore per Davide, per la sua discendenza, per la sua casa e per il suo trono». 34 Allora Benaia, figlio di Ieoiada, salí, lo colpí e lo uccise; e Ioab fu sepolto in casa sua nel deserto. 35 Al suo posto il re fece capo dell'esercito Benaia, figlio di Ieoiada, e mise il sacerdote *Sadoc al posto di Abiatar.
36 (E)Poi il re mandò a chiamare Simei e gli disse: «Costruisciti una casa in Gerusalemme per abitarvi, e non ne uscire per andare qua o là; 37 perché il giorno che ne uscirai e oltrepasserai il torrente *Chidron, sappi per certo che morirai; il tuo sangue ricadrà sul tuo capo». 38 Simei rispose al re: «Sta bene; il tuo servo farà come il re, mio signore, ha detto». E Simei abitò a Gerusalemme per molto tempo.
39 Tre anni dopo, due servi di Simei fuggirono presso Achis, figlio di Maaca, re di Gat. La cosa fu riferita a Simei, e gli fu detto: «Ecco, i tuoi servi sono a Gat». 40 Simei si alzò, sellò il suo asino e andò a Gat, da Achis, in cerca dei suoi servi; andò, e condusse via da Gat i suoi servi. 41 Fu riferito a Salomone che Simei era andato da Gerusalemme a Gat, ed era tornato. 42 Il re mandò a chiamare Simei e gli disse: «Non ti avevo fatto giurare per il Signore, e non t'avevo solennemente avvertito, dicendoti: “Sappi per certo che il giorno che uscirai per andare qua o là, morirai”? E tu non mi rispondesti: “Ho udito la tua parola: sta bene”? 43 Perché dunque non hai mantenuto il giuramento fatto al Signore e non hai osservato l'ordine che ti avevo dato?» 44 Il re disse inoltre a Simei: «Tu sai tutto il male che facesti a Davide mio padre; il tuo cuore ne è consapevole; ora il Signore fa ricadere sul tuo capo la tua malvagità; 45 ma il re Salomone sarà benedetto e il trono di Davide sarà reso stabile per sempre davanti al Signore». 46 E il re ordinò a Benaia, figlio di Ieoiada, di andare a ucciderlo. E quello morí.
Cosí il regno rimase saldo nelle mani di Salomone.
1 Re 2
Nuova Riveduta 2006
Ultime raccomandazioni di Davide a Salomone
2 (A)Si avvicinava per Davide il giorno della morte, ed egli diede questi ordini a Salomone suo figlio:
2 «Io m’incammino per la via di tutti gli abitanti della terra; fortìficati e compòrtati da uomo! 3 Osserva quello che il Signore, il tuo Dio, ti ha comandato di osservare, camminando nelle sue vie e mettendo in pratica le sue leggi, i suoi comandamenti, i suoi precetti, i suoi insegnamenti, come sta scritto nella legge di Mosè, perché tu riesca in tutto ciò che farai e dovunque tu ti volga, 4 e affinché il Signore adempia la parola da lui pronunciata a mio riguardo quando disse: “Se i tuoi figli veglieranno sulla loro condotta camminando davanti a me con fedeltà, con tutto il cuore e con tutta l’anima loro, non ti mancherà mai qualcuno che sieda sul trono d’Israele”.
5 Sai anche tu quel che mi ha fatto Ioab, figlio di Seruia, quel che ha fatto ai due capi degli eserciti d’Israele, ad Abner, figlio di Ner, e ad Amasa, figlio di Ieter, che egli uccise, spargendo in tempo di pace sangue di guerra, e macchiando di sangue la cintura che portava ai fianchi e i calzari che portava ai piedi. 6 Agisci dunque secondo la tua saggezza, e non lasciare la sua canizie scendere in pace nel soggiorno dei morti.
7 Ma tratta con bontà i figli di Barzillai il Galaadita; siano tra quelli che mangiano alla tua mensa, poiché anch’essi mi trattarono così quando vennero da me mentre fuggivo davanti ad Absalom tuo fratello.
8 Tu hai vicino a te Simei, figlio di Ghera, il Beniaminita, di Baurim, il quale proferì contro di me una maledizione atroce il giorno che andavo a Maanaim. Ma egli scese a incontrarmi verso il Giordano, e io gli giurai per il Signore che non lo avrei fatto morire di spada. 9 Ma ora non lasciarlo impunito, perché sei saggio e sai quel che tu debba fargli. Farai scendere nel soggiorno dei morti la sua canizie tinta di sangue».
10 Davide si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide. 11 Il tempo che Davide regnò sopra Israele fu di quarant’anni: regnò sette anni a Ebron e trentatré anni a Gerusalemme. 12 Salomone sedette sul trono di Davide, suo padre, e il suo regno fu saldamente stabilito.
Provvedimenti del re Salomone
13 (B)Adonia, figlio di Agghit, andò da Bat-Sceba, madre di Salomone. Questa gli disse: «Vieni con intenzioni pacifiche?» Egli rispose: «Sì, pacifiche». 14 Poi aggiunse: «Devo parlarti». Quella rispose: «Di’ pure». 15 Ed egli disse: «Tu sai che il regno mi apparteneva e che tutto Israele mi considerava come suo futuro re; ma il regno è stato trasferito e fatto passare a mio fratello, perché glielo ha dato il Signore. 16 Ti domando dunque una cosa; non negarmela». Lei rispose: «Di’ pure». 17 Egli disse: «Ti prego, di’ al re Salomone, il quale nulla ti negherà, che mi dia Abisag la Sunamita per moglie». 18 Bat-Sceba rispose: «Sta bene, parlerò al re in tuo favore».
19 Bat-Sceba dunque andò dal re Salomone per parlargli in favore di Adonia. Il re si alzò per andarle incontro, le si inchinò, poi si risedette sul trono e fece mettere un altro trono per sua madre, la quale si sedette alla sua destra. 20 Lei gli disse: «Ho una piccola cosa da chiederti; non negarmela». Il re rispose: «Chiedimela pure, madre mia; io non te la negherò». 21 Lei disse: «Abisag la Sunamita sia data in moglie a tuo fratello Adonia». 22 Il re Salomone, rispondendo a sua madre, disse: «E perché chiedi Abisag la Sunamita per Adonia? Chiedi piuttosto il regno per lui, poiché egli è mio fratello maggiore; chiedilo per lui, per il sacerdote Abiatar e per Ioab, figlio di Seruia!»
23 Allora il re Salomone giurò per il Signore, dicendo: «Dio mi tratti con tutto il suo rigore, se Adonia non ha pronunciato questa parola a costo della sua vita! 24 E ora, com’è vero che vive il Signore, il quale mi ha stabilito, mi ha concesso il trono di Davide mio padre, e mi ha fondato una casa come aveva promesso, oggi Adonia sarà messo a morte!» 25 Il re Salomone mandò Benaia, figlio di Ieoiada, il quale colpì Adonia e quello morì.
26 (C)Poi il re disse al sacerdote Abiatar: «Vattene ad Anatot, nelle tue terre, perché tu meriti la morte; ma io non ti farò morire oggi, perché portasti davanti a Davide mio padre l’arca del Signore Dio e partecipasti a tutte le sofferenze di mio padre». 27 Così Salomone destituì Abiatar dalle funzioni di sacerdote del Signore, adempiendo in tal modo la parola che il Signore aveva pronunciata contro la casa di Eli a Silo.
28 (D)Questa notizia giunse a Ioab, il quale aveva seguito il partito di Adonia, benché non avesse seguito quello di Absalom. Egli si rifugiò nel tabernacolo del Signore e si aggrappò ai corni dell’altare. 29 Fu riferito al re Salomone: «Ioab si è rifugiato nel tabernacolo del Signore e sta accanto all’altare». Allora Salomone mandò Benaia, figlio di Ieoiada, dicendogli: «Va’, colpiscilo!» 30 Benaia entrò nel tabernacolo del Signore e disse a Ioab: «Così dice il re: “Vieni fuori!”» Quegli rispose: «No! voglio morire qui!» E Benaia riferì la cosa al re, dicendo: «Così ha parlato Ioab e così mi ha risposto». 31 Il re gli disse: «Fa’ com’egli ha detto, colpiscilo e seppelliscilo; così toglierai da me e dalla casa di mio padre il sangue che Ioab sparse senza motivo. 32 Il Signore farà ricadere sul suo capo il suo sangue, perché colpì due uomini più giusti e migliori di lui, e li uccise con la spada, senza che Davide mio padre ne sapesse nulla: Abner, figlio di Ner, capitano dell’esercito d’Israele, e Amasa, figlio di Ieter, capitano dell’esercito di Giuda. 33 Il loro sangue ricadrà sul capo di Ioab e sul capo della sua discendenza per sempre, ma vi sarà pace per sempre da parte del Signore per Davide, per la sua discendenza, per la sua casa e per il suo trono». 34 Allora Benaia, figlio di Ieoiada, salì, lo colpì e lo uccise; e Ioab fu sepolto in casa sua nel deserto. 35 Al suo posto il re fece capo dell’esercito Benaia, figlio di Ieoiada, e mise il sacerdote Sadoc al posto di Abiatar.
36 (E)Poi il re mandò a chiamare Simei e gli disse: «Costruisciti una casa in Gerusalemme per abitarvi e non ne uscire per andare qua o là, 37 perché il giorno che ne uscirai e oltrepasserai il torrente Chidron, sappi per certo che morirai; il tuo sangue ricadrà sul tuo capo». 38 Simei rispose al re: «Sta bene; il tuo servo farà come il re mio signore ha detto». E Simei abitò a Gerusalemme per molto tempo.
39 Tre anni dopo, due servi di Simei fuggirono presso Achis, figlio di Maaca, re di Gat. La cosa fu riferita a Simei e gli fu detto: «Ecco, i tuoi servi sono a Gat». 40 Simei si alzò, sellò il suo asino e andò a Gat, da Achis, in cerca dei suoi servi; andò e condusse via da Gat i suoi servi. 41 Fu riferito a Salomone che Simei era andato da Gerusalemme a Gat, ed era tornato. 42 Il re mandò a chiamare Simei e gli disse: «Non ti avevo fatto giurare per il Signore, e non t’avevo solennemente avvertito, dicendoti: “Sappi per certo che il giorno che uscirai per andare qua o là morirai”? E tu non mi rispondesti: “Ho udito la tua parola: sta bene”? 43 Perché dunque non hai mantenuto il giuramento fatto al Signore e non hai osservato l’ordine che ti avevo dato?» 44 Il re disse inoltre a Simei: «Tu sai tutto il male che facesti a Davide mio padre; il tuo cuore ne è consapevole; ora il Signore fa ricadere sul tuo capo la tua malvagità; 45 ma il re Salomone sarà benedetto e il trono di Davide sarà reso stabile per sempre davanti al Signore». 46 E il re ordinò a Benaia, figlio di Ieoiada, di andare a ucciderlo. E quello morì. Così il regno rimase saldo nelle mani di Salomone.
1 Kings 2
New English Translation
David’s Final Words to Solomon
2 When David was close to death,[a] he told[b] Solomon his son: 2 “I am about to die.[c] Be strong and become a man! 3 Do the job the Lord your God has assigned you[d] by following his instructions[e] and obeying[f] his rules, commandments, regulations, and laws as written in the law of Moses. Then you will succeed in all you do and seek to accomplish,[g] 4 and the Lord will fulfill his promise to me,[h] ‘If your descendants watch their step[i] and live faithfully in my presence[j] with all their heart and being,[k] then,’ he promised,[l] ‘you will not fail to have a successor on the throne of Israel.’[m]
5 “You know what Joab son of Zeruiah did to me—how he murdered two commanders of the Israelite armies, Abner son of Ner and Amasa son of Jether.[n] During peacetime he struck them down as if in battle;[o] when he shed their blood, he stained the belt on his waist and the sandals on his feet.[p] 6 Do to him what you think is appropriate,[q] but don’t let him live long and die a peaceful death.[r]
7 “Treat fairly[s] the sons of Barzillai of Gilead and provide for their needs,[t] because they helped me[u] when I had to flee from your brother Absalom.
8 “Note well, you still have to contend with Shimei son of Gera, the Benjaminite from Bahurim,[v] who tried to call down upon me a horrible judgment when I went to Mahanaim.[w] He came down and met me at the Jordan, and I solemnly promised[x] him by the Lord, ‘I will not strike you down[y] with the sword.’ 9 But now[z] don’t treat him as if he were innocent. You are a wise man and you know how to handle him;[aa] make sure he has a bloody death.”[ab]
10 Then David passed away[ac] and was buried in the City of David.[ad] 11 David reigned over Israel forty years; he reigned in Hebron seven years, and in Jerusalem thirty-three years.
Solomon Secures the Throne
12 Solomon sat on his father David’s throne, and his royal authority[ae] was firmly solidified.
13 Haggith’s son Adonijah visited Bathsheba, Solomon’s mother. She asked, “Do you come in peace?” He answered, “Yes.”[af] 14 He added,[ag] “I have something to say to you.” She replied, “Speak.” 15 He said, “You know that the kingdom[ah] was mine and all Israel considered me king.[ai] But then the kingdom was given to my brother, for the Lord decided it should be his.[aj] 16 Now I’d like to ask you for just one thing. Please don’t refuse me.”[ak] She said, “Go ahead and ask.”[al] 17 He said, “Please ask King Solomon if he would give me Abishag the Shunammite as a wife, for he won’t refuse you.”[am] 18 Bathsheba replied, “That’s fine;[an] I’ll speak to the king on your behalf.”
19 So Bathsheba visited King Solomon to speak to him on Adonijah’s behalf. The king got up to greet[ao] her, bowed to her, and then sat on his throne. He ordered a throne to be brought for the king’s mother,[ap] and she sat at his right hand. 20 She said, “I would like to ask you for just one small favor.[aq] Please don’t refuse me.”[ar] He said,[as] “Go ahead and ask, my mother, for I would not refuse you.” 21 She said, “Allow Abishag the Shunammite to be given to your brother Adonijah as a wife.” 22 King Solomon answered his mother, “Why just request Abishag the Shunammite for him?[at] Since he is my older brother, you should also request the kingdom for him, for Abiathar the priest, and for Joab son of Zeruiah!”
23 King Solomon then swore an oath by the Lord, “May God judge me severely,[au] if Adonijah does not pay for this request with his life![av] 24 Now, as certainly as the Lord lives (he who made me secure, allowed me to sit on my father David’s throne, and established a dynasty[aw] for me as he promised), Adonijah will be executed today!” 25 King Solomon then sent[ax] Benaiah son of Jehoiada, and he killed Adonijah.[ay]
26 The king then told Abiathar the priest, “Go back to your property[az] in Anathoth. You deserve to die,[ba] but today I will not kill you because you did carry the ark of the Sovereign Lord before my father David and you suffered with my father through all his difficult times.”[bb] 27 Solomon removed Abiathar from being a priest for the Lord, fulfilling the Lord’s message that he had pronounced against the family of Eli in Shiloh.
28 When the news reached Joab (for Joab had supported[bc] Adonijah, although he had not supported Absalom), he[bd] ran to the tent of the Lord and grabbed hold of the horns of the altar.[be] 29 When King Solomon heard[bf] that Joab had run to the tent of the Lord and was right there beside the altar, he ordered Benaiah son of Jehoiada,[bg] “Go, strike him down.” 30 When Benaiah arrived at the tent of the Lord, he said to him, “The king says, ‘Come out!’” But he replied, “No, I will die here!” So Benaiah sent word to the king and reported Joab’s reply.[bh] 31 The king told him, “Do as he said! Strike him down and bury him. Take away from me and from my father’s family[bi] the guilt of Joab’s murderous, bloody deeds.[bj] 32 May the Lord punish him for the blood he shed;[bk] behind my father David’s back he struck down and murdered with the sword two men who were more innocent and morally upright than he[bl]—Abner son of Ner, commander of Israel’s army, and Amasa son of Jether, commander of Judah’s army. 33 May Joab and his descendants be perpetually guilty of their shed blood, but may the Lord give perpetual peace to David, his descendants, his family,[bm] and his dynasty.”[bn] 34 So Benaiah son of Jehoiada went up and executed Joab;[bo] he was buried at his home in the wilderness. 35 The king appointed Benaiah son of Jehoiada to take his place at the head of[bp] the army, and the king appointed Zadok the priest to take Abiathar’s place.[bq]
36 Next the king summoned[br] Shimei and told him, “Build yourself a house in Jerusalem and live there, but you may not leave there to go anywhere.[bs] 37 If you ever do leave and cross the Kidron Valley, know for sure that you will certainly die. You will be responsible for your own death.”[bt] 38 Shimei said to the king, “My master the king’s proposal is acceptable.[bu] Your servant will do as you say.”[bv] So Shimei lived in Jerusalem for a long time.[bw]
39 Three years later two of Shimei’s servants ran away to King Achish son of Maacah of Gath. Shimei was told, “Look, your servants are in Gath.” 40 So Shimei got up, saddled his donkey, and went to Achish at Gath to find his servants; Shimei went and brought back his servants from Gath. 41 When Solomon was told that Shimei had gone from Jerusalem to Gath and had then returned, 42 the king summoned[bx] Shimei and said to him, “You will recall[by] that I made you take an oath by the Lord, and I solemnly warned you, ‘If you ever leave and go anywhere,[bz] know for sure that you will certainly die.’ You said to me, ‘The proposal is acceptable; I agree to it.’[ca] 43 Why then have you broken the oath you made before the Lord and disobeyed the order I gave you?”[cb] 44 Then the king said to Shimei, “You are well aware of the way you mistreated my father David.[cc] The Lord will punish you for what you did.[cd] 45 But King Solomon will be empowered,[ce] and David’s dynasty[cf] will endure permanently before the Lord.” 46 The king then gave the order to Benaiah son of Jehoiada who went and executed Shimei.[cg]
So Solomon took firm control of the kingdom.[ch]
Footnotes
- 1 Kings 2:1 tn Heb “and the days of David approached to die.”
- 1 Kings 2:1 tn Or “commanded.”
- 1 Kings 2:2 tn Heb “going the way of all the earth.”
- 1 Kings 2:3 tn Heb “keep the charge of the Lord your God.”
- 1 Kings 2:3 tn Heb “by walking in his ways.”
- 1 Kings 2:3 tn Or “keeping.”
- 1 Kings 2:3 tn Heb “then you will cause to succeed all which you do and all which you turn there.”
- 1 Kings 2:4 tn Heb “then the Lord will establish his word which he spoke to me, saying.”
- 1 Kings 2:4 tn Heb “guard their way.”
- 1 Kings 2:4 tn Heb “by walking before me in faithfulness.”
- 1 Kings 2:4 tn Or “soul.”
- 1 Kings 2:4 tn Heb “saying.”
- 1 Kings 2:4 tn Heb “there will not be cut off from you a man from upon the throne of Israel.”
- 1 Kings 2:5 tn Heb “what he did to the two commanders…and he killed them.”
- 1 Kings 2:5 tn Heb “he shed the blood of battle in peace.”
- 1 Kings 2:5 tn Heb “and he shed the blood of battle on his belt which is on his waist and on his sandal[s] which are on his feet.” That is, he covered himself with guilt and his guilt was obvious to all who saw him.
- 1 Kings 2:6 tn Heb “according to your wisdom.”
- 1 Kings 2:6 tn Heb “and do not bring down his grey hair in peace [to] Sheol.”
- 1 Kings 2:7 tn Heb “do loyalty with”; or “act faithfully toward.”
- 1 Kings 2:7 tn Heb “and let them be among the ones who eat [at] your table.”
- 1 Kings 2:7 tn Heb “thus drew near to.”
- 1 Kings 2:8 tn Heb “Look, with you is Shimei….”
- 1 Kings 2:8 tn Heb “and he cursed me with a horrible curse on the day I went to Mahanaim.”
- 1 Kings 2:8 tn Or “swore an oath to.”
- 1 Kings 2:8 tn Heb “kill you.”
- 1 Kings 2:9 tc The Lucianic recension of the Old Greek and the Vulgate have here “you” rather than “now.” The two words are homonyms in Hebrew.
- 1 Kings 2:9 tn Heb “what you should do to him.”
- 1 Kings 2:9 tn Heb “bring his grey hair down in blood [to] Sheol.”
- 1 Kings 2:10 tn Heb “and David lay down with his fathers.”
- 1 Kings 2:10 sn The phrase the City of David refers here to the fortress of Zion in Jerusalem, not to Bethlehem. See 2 Sam 5:7.
- 1 Kings 2:12 tn Or “kingship.”
- 1 Kings 2:13 tn Heb “[in] peace.”
- 1 Kings 2:14 tn Heb “and he said.”
- 1 Kings 2:15 tn Or “kingship.”
- 1 Kings 2:15 tn Heb “set their face to me to be king.”
- 1 Kings 2:15 tn Heb “and the kingdom turned about and became my brother’s, for from the Lord it became his.”
- 1 Kings 2:16 tn Heb “Do not turn back my face.”
- 1 Kings 2:16 tn Heb “She said, ‘Speak!’”
- 1 Kings 2:17 tn Heb “Say to Solomon the king, for he will not turn back your face, that he might give to me Abishag the Shunammite for a wife.”
- 1 Kings 2:18 tn Heb “[It is] good!”
- 1 Kings 2:19 tn Or “meet.”
- 1 Kings 2:19 tn Heb “he set up a throne for the mother of the king.”
- 1 Kings 2:20 tn Or “I’d like to make just one request of you.”
- 1 Kings 2:20 tn Heb “Do not turn back my face.”
- 1 Kings 2:20 tn Heb “and the king said to her.”
- 1 Kings 2:22 tn Heb “for Adonijah.”
- 1 Kings 2:23 tn Heb “So may God do to me, and so may he add.”
- 1 Kings 2:23 tn Heb “if with his life Adonijah has not spoken this word.”
- 1 Kings 2:24 tn Heb “house.”
- 1 Kings 2:25 tn The Hebrew text adds, “by the hand of.”
- 1 Kings 2:25 tn Heb “and he struck him and he died.”
- 1 Kings 2:26 tn Or “field.”
- 1 Kings 2:26 tn Heb “you are a man of death,” an idiom.
- 1 Kings 2:26 tn Heb “and because you suffered through all which my father suffered.”
- 1 Kings 2:28 tn Heb “turned after” (also later in this verse).
- 1 Kings 2:28 tn Heb “Joab.” The proper name has been replaced by the pronoun (“he”) in the translation for stylistic reasons.
- 1 Kings 2:28 sn Grabbed hold of the horns of the altar. The “horns” of the altar were the horn-shaped projections on the four corners of the altar (see Exod 27:2). By going to the holy place and grabbing hold of the horns of the altar, Joab was seeking asylum from Solomon.
- 1 Kings 2:29 tn Heb “and it was related to King Solomon.”
- 1 Kings 2:29 tn Heb “so Solomon sent Benaiah son of Jehoiada, saying.”
- 1 Kings 2:30 tn Heb “saying, “In this way Joab spoke and in this way he answered me.”
- 1 Kings 2:31 tn Heb “house.”
- 1 Kings 2:31 tn Heb “take away the undeserved bloodshed which Joab spilled from upon me and from upon the house of my father.”
- 1 Kings 2:32 tn Heb “The Lord will cause his blood to return upon his head.”
- 1 Kings 2:32 tn Heb “because he struck down two men more innocent and better than he and he killed them with the sword, and my father David did not know.”
- 1 Kings 2:33 tn Heb “house.”
- 1 Kings 2:33 tn Heb “his throne.”
- 1 Kings 2:34 tn Heb “struck him and killed him.” The referent (Joab) has been specified in the translation for clarity.
- 1 Kings 2:35 tn Heb “over.”
- 1 Kings 2:35 tc The Old Greek translation includes after v. 35 some fourteen verses that are absent from the MT.
- 1 Kings 2:36 tn Heb “sent and summoned.”
- 1 Kings 2:36 tn Heb “and you may not go out from there here or there.”
- 1 Kings 2:37 tn Heb “your blood will be upon your head.”
- 1 Kings 2:38 tn Heb “Good is the word, as my master the king has spoken.”
- 1 Kings 2:38 tn Heb “so your servant will do.”
- 1 Kings 2:38 tn Heb “many days.”
- 1 Kings 2:42 tn Heb “sent and summoned.”
- 1 Kings 2:42 tn Heb “Is it not [true]…?” In the Hebrew text the statement is interrogative; the rhetorical question expects the answer, “Of course it is.”
- 1 Kings 2:42 tn Heb “here or there.”
- 1 Kings 2:42 tn Heb “good is the word; I have heard.”
- 1 Kings 2:43 tn Heb “Why have you not kept the oath [to] the Lord and the commandment I commanded you?”
- 1 Kings 2:44 tn Heb “You know all the evil, for your heart knows, which you did to David my father.”
- 1 Kings 2:44 tn Heb “The Lord will cause your evil to return upon your head.”
- 1 Kings 2:45 tn Or “blessed.”
- 1 Kings 2:45 tn Heb “throne.”
- 1 Kings 2:46 tn “The king commanded Benaiah son of Jehoiada and he went out and struck him down and he died.”
- 1 Kings 2:46 tn “And the kingdom was established in the hand of Solomon.”
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