1 Cronache 16
Nuova Riveduta 2006
Organizzazione del servizio del tabernacolo; cantico di Davide
16 (A)Portarono dunque l’arca di Dio e la collocarono in mezzo alla tenda che Davide aveva eretta per quella; e si offrirono olocausti e sacrifici di riconoscenza davanti a Dio. 2 Quando Davide ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di riconoscenza, benedisse il popolo nel nome del Signore 3 e distribuì a tutti gli Israeliti, uomini e donne, un pane per uno, una porzione di carne e un dolce d’uva passa.
4 Poi stabilì davanti all’arca del Signore alcuni dei Leviti per fare il servizio, per invocare, celebrare e lodare il Signore, Dio d’Israele. 5 Erano: Asaf, il capo; Zaccaria, il secondo dopo di lui; poi Ieiel, Semiramot, Ieiel, Mattitia, Eliab, Benaia, Obed-Edom e Ieiel. Suonavano saltèri e cetre, e Asaf suonava i cembali; 6 i sacerdoti Benaia e Iaaziel suonavano continuamente la tromba davanti all’arca del patto di Dio. 7 Allora, in quel giorno, Davide diede per la prima volta ad Asaf e ai suoi fratelli l’incarico di cantare le lodi del Signore:
8 «Lodate il Signore, invocate il suo nome; fate conoscere le sue gesta fra i popoli.
9 Cantategli, salmeggiategli, meditate su tutte le sue meraviglie.
10 Gloriatevi del suo santo nome; si rallegri il cuore di quelli che cercano il Signore!
11 Cercate il Signore e la sua forza, cercate sempre il suo volto!
12 Ricordatevi delle meraviglie che egli ha fatte, dei suoi miracoli e dei giudizi della sua bocca,
13 o voi, discendenza d’Israele, suo servo, figli di Giacobbe, suoi eletti!
14 Egli, il Signore, è il nostro Dio; i suoi giudizi si impongono su tutta la terra.
15 Ricordatevi per sempre del suo patto, della parola da lui data per mille generazioni,
16 del patto che fece con Abraamo, del suo giuramento fatto a Isacco
17 e che confermò a Giacobbe come uno statuto, a Israele come un patto eterno,
18 dicendo: “A te darò il paese di Canaan come tua parte di eredità”.
19 Non erano allora che poca gente, pochissimi e stranieri nel paese,
20 e andavano da una nazione all’altra, da un regno a un altro popolo.
21 Egli non permise a nessuno di opprimerli; anzi, castigò dei re per amor loro,
22 dicendo: “Non toccate i miei unti e non fate male ai miei profeti”.
23 Cantate al Signore, abitanti di tutta la terra, annunciate di giorno in giorno la sua salvezza!
24 Raccontate la sua gloria fra le nazioni e le sue meraviglie fra tutti i popoli!
25 Perché il Signore è grande e degno di sovrana lode; egli è tremendo sopra tutti gli dèi.
26 Poiché tutti gli dèi dei popoli son idoli vani, ma il Signore ha fatto i cieli.
27 Splendore e maestà sono davanti a lui, forza e gioia sono nella sua dimora.
28 Date al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore gloria e forza.
29 Date al Signore la gloria dovuta al suo nome, portategli offerte e venite in sua presenza. Prostratevi davanti al Signore vestiti di sacri ornamenti,
30 tremate davanti a lui, abitanti di tutta la terra! Il mondo è stabile e non sarà smosso.
31 Si rallegrino i cieli e gioisca la terra! Si dica fra le nazioni: “Il Signore regna”.
32 Risuoni il mare e quanto esso contiene; esulti la campagna e tutto quel che è in essa.
33 Gli alberi delle foreste esultino davanti al Signore, poich’egli viene a giudicare la terra.
34 Celebrate il Signore, perché egli è buono, perché la sua bontà dura per sempre.
35 E dite: “Salvaci, o Dio della nostra salvezza! Raccoglici fra le nazioni e liberaci, affinché celebriamo il tuo santo nome e mettiamo la nostra gloria nel lodarti”.
36 Benedetto sia il Signore, Dio d’Israele, d’eternità in eternità!» E tutto il popolo disse: «Amen!» e lodò il Signore.
37 Poi Davide lasciò là, davanti all’arca del patto del Signore, Asaf e i suoi fratelli perché fossero sempre di servizio davanti all’arca, secondo le necessità di ogni giorno. 38 Lasciò Obed-Edom e Cosa e i loro fratelli, in numero di sessantotto: Obed-Edom, figlio di Iedutun, e Cosa, come portieri.
39 Lasciò pure il sacerdote Sadoc e i sacerdoti suoi fratelli davanti al tabernacolo del Signore, sull’alto luogo che era a Gabaon, 40 perché offrissero olocausti al Signore, sull’altare degli olocausti, sempre, mattina e sera, ed eseguissero tutto quello che sta scritto nella legge che il Signore ha prescritto a Israele. 41 Con essi erano Eman, Iedutun e gli altri che erano stati scelti e designati per nome per lodare il Signore, perché la sua bontà dura in eterno. 42 Eman e Iedutun erano con essi, con trombe e cembali per la musica, e con degli strumenti per i cantici in lode di Dio. I figli di Iedutun erano addetti alla porta.
43 Tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua, e Davide se ne ritornò per benedire la propria casa.
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