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VII. PASSIONE E RISURREZIONE

Complotto contro Gesù

26 Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi sapete che fra due giorni è Pasqua e che il Figlio dell'uomo sarà consegnato per essere crocifisso».

Allora i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, e tennero consiglio per arrestare con un inganno Gesù e farlo morire. Ma dicevano: «Non durante la festa, perché non avvengano tumulti fra il popolo».

L'unzione a Betania

Mentre Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone il lebbroso, gli si avvicinò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato molto prezioso, e glielo versò sul capo mentre stava a mensa. I discepoli vedendo ciò si sdegnarono e dissero: «Perché questo spreco? Lo si poteva vendere a caro prezzo per darlo ai poveri!». 10 Ma Gesù, accortosene, disse loro: «Perché infastidite questa donna? Essa ha compiuto un'azione buona verso di me. 11 I poveri infatti li avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi avete. 12 Versando questo olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. 13 In verità vi dico: dovunque sarà predicato questo vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in ricordo di lei».

Il tradimento di Giuda

14 Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti 15 e disse: «Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. 16 Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo.

Preparativi del pasto pasquale

17 Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua?». 18 Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli». 19 I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.

Annunzio del tradimento di Giuda

20 Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici. 21 Mentre mangiavano disse: «In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà». 22 Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». 23 Ed egli rispose: «Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. 24 Il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». 25 Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».

Istituzione dell'Eucaristia

26 Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». 27 Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. 29 Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».

Predizione del rinnegamento di Pietro

30 E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 31 Allora Gesù disse loro: «Voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti:

Percuoterò il pastore
e saranno disperse le pecore del gregge,

32 ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea». 33 E Pietro gli disse: «Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai». 34 Gli disse Gesù: «In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». 35 E Pietro gli rispose: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dissero tutti gli altri discepoli.

Al Getsemani

36 Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». 37 E presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e angoscia. 38 Disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me». 39 E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!». 40 Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pietro: «Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me? 41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 42 E di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: «Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà». 43 E tornato di nuovo trovò i suoi che dormivano, perché gli occhi loro si erano appesantiti. 44 E lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. 45 Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite ormai e riposate! Ecco, è giunta l'ora nella quale il Figlio dell'uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. 46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina».

L'arresto di Gesù

47 Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. 48 Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!». 49 E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. 50 E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. 51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, messa mano alla spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote staccandogli un orecchio.

52 Allora Gesù gli disse: «Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada. 53 Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? 54 Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?». 55 In quello stesso momento Gesù disse alla folla: «Siete usciti come contro un brigante, con spade e bastoni, per catturarmi. Ogni giorno stavo seduto nel tempio ad insegnare, e non mi avete arrestato. 56 Ma tutto questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli, abbandonatolo, fuggirono.

Gesù davanti al sinedrio

57 Or quelli che avevano arrestato Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale gia si erano riuniti gli scribi e gli anziani. 58 Pietro intanto lo aveva seguito da lontano fino al palazzo del sommo sacerdote; ed entrato anche lui, si pose a sedere tra i servi, per vedere la conclusione.

59 I sommi sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, per condannarlo a morte; 60 ma non riuscirono a trovarne alcuna, pur essendosi fatti avanti molti falsi testimoni. 61 Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: «Costui ha dichiarato: Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni». 62 Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». 63 Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio». 64 «Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico:

d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra di Dio,
e venire sulle nubi del cielo».

65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; 66 che ve ne pare?». E quelli risposero: «E' reo di morte!». 67 Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano, 68 dicendo: «Indovina, Cristo! Chi è che ti ha percosso?».

Rinnegamenti di Pietro

69 Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una serva gli si avvicinò e disse: «Anche tu eri con Gesù, il Galileo!». 70 Ed egli negò davanti a tutti: «Non capisco che cosa tu voglia dire». 71 Mentre usciva verso l'atrio, lo vide un'altra serva e disse ai presenti: «Costui era con Gesù, il Nazareno». 72 Ma egli negò di nuovo giurando: «Non conosco quell'uomo». 73 Dopo un poco, i presenti gli si accostarono e dissero a Pietro: «Certo anche tu sei di quelli; la tua parlata ti tradisce!». 74 Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo!». E subito un gallo cantò. 75 E Pietro si ricordò delle parole dette da Gesù: «Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». E uscito all'aperto, pianse amaramente.

26 και εγενετο οτε ετελεσεν ο ιησους παντας τους λογους τουτους ειπεν τοις μαθηταις αυτου

οιδατε οτι μετα δυο ημερας το πασχα γινεται και ο υιος του ανθρωπου παραδιδοται εις το σταυρωθηναι

τοτε συνηχθησαν οι αρχιερεις και οι πρεσβυτεροι του λαου εις την αυλην του αρχιερεως του λεγομενου καιαφα

και συνεβουλευσαντο ινα τον ιησουν δολω κρατησωσιν και αποκτεινωσιν

ελεγον δε μη εν τη εορτη ινα μη θορυβος γενηται εν τω λαω

του δε ιησου γενομενου εν βηθανια εν οικια σιμωνος του λεπρου

προσηλθεν αυτω γυνη εχουσα αλαβαστρον μυρου βαρυτιμου και κατεχεεν επι της κεφαλης αυτου ανακειμενου

ιδοντες δε οι μαθηται ηγανακτησαν λεγοντες εις τι η απωλεια αυτη

εδυνατο γαρ τουτο πραθηναι πολλου και δοθηναι πτωχοις

10 γνους δε ο ιησους ειπεν αυτοις τι κοπους παρεχετε τη γυναικι εργον γαρ καλον ηργασατο εις εμε

11 παντοτε γαρ τους πτωχους εχετε μεθ εαυτων εμε δε ου παντοτε εχετε

12 βαλουσα γαρ αυτη το μυρον τουτο επι του σωματος μου προς το ενταφιασαι με εποιησεν

13 αμην λεγω υμιν οπου εαν κηρυχθη το ευαγγελιον τουτο εν ολω τω κοσμω λαληθησεται και ο εποιησεν αυτη εις μνημοσυνον αυτης

14 τοτε πορευθεις εις των δωδεκα ο λεγομενος ιουδας ισκαριωτης προς τους αρχιερεις

15 ειπεν τι θελετε μοι δουναι καγω υμιν παραδωσω αυτον οι δε εστησαν αυτω τριακοντα αργυρια

16 και απο τοτε εζητει ευκαιριαν ινα αυτον παραδω

17 τη δε πρωτη των αζυμων προσηλθον οι μαθηται τω ιησου λεγοντες που θελεις ετοιμασωμεν σοι φαγειν το πασχα

18 ο δε ειπεν υπαγετε εις την πολιν προς τον δεινα και ειπατε αυτω ο διδασκαλος λεγει ο καιρος μου εγγυς εστιν προς σε ποιω το πασχα μετα των μαθητων μου

19 και εποιησαν οι μαθηται ως συνεταξεν αυτοις ο ιησους και ητοιμασαν το πασχα

20 οψιας δε γενομενης ανεκειτο μετα των δωδεκα [μαθητων]

21 και εσθιοντων αυτων ειπεν αμην λεγω υμιν οτι εις εξ υμων παραδωσει με

22 και λυπουμενοι σφοδρα ηρξαντο λεγειν αυτω εις εκαστος μητι εγω ειμι κυριε

23 ο δε αποκριθεις ειπεν ο εμβαψας μετ εμου την χειρα εν τω τρυβλιω ουτος με παραδωσει

24 ο μεν υιος του ανθρωπου υπαγει καθως γεγραπται περι αυτου ουαι δε τω ανθρωπω εκεινω δι ου ο υιος του ανθρωπου παραδιδοται καλον ην αυτω ει ουκ εγεννηθη ο ανθρωπος εκεινος

25 αποκριθεις δε ιουδας ο παραδιδους αυτον ειπεν μητι εγω ειμι ραββι λεγει αυτω συ ειπας

26 εσθιοντων δε αυτων λαβων ο ιησους αρτον και ευλογησας εκλασεν και δους τοις μαθηταις ειπεν λαβετε φαγετε τουτο εστιν το σωμα μου

27 και λαβων ποτηριον [και] ευχαριστησας εδωκεν αυτοις λεγων πιετε εξ αυτου παντες

28 τουτο γαρ εστιν το αιμα μου της διαθηκης το περι πολλων εκχυννομενον εις αφεσιν αμαρτιων

29 λεγω δε υμιν ου μη πιω απ αρτι εκ τουτου του γενηματος της αμπελου εως της ημερας εκεινης οταν αυτο πινω μεθ υμων καινον εν τη βασιλεια του πατρος μου

30 και υμνησαντες εξηλθον εις το ορος των ελαιων

31 τοτε λεγει αυτοις ο ιησους παντες υμεις σκανδαλισθησεσθε εν εμοι εν τη νυκτι ταυτη γεγραπται γαρ παταξω τον ποιμενα και διασκορπισθησονται τα προβατα της ποιμνης

32 μετα δε το εγερθηναι με προαξω υμας εις την γαλιλαιαν

33 αποκριθεις δε ο πετρος ειπεν αυτω ει παντες σκανδαλισθησονται εν σοι εγω ουδεποτε σκανδαλισθησομαι

34 εφη αυτω ο ιησους αμην λεγω σοι οτι εν ταυτη τη νυκτι πριν αλεκτορα φωνησαι τρις απαρνηση με

35 λεγει αυτω ο πετρος καν δεη με συν σοι αποθανειν ου μη σε απαρνησομαι ομοιως και παντες οι μαθηται ειπαν

36 τοτε ερχεται μετ αυτων ο ιησους εις χωριον λεγομενον γεθσημανι και λεγει τοις μαθηταις καθισατε αυτου εως [ου] απελθων εκει προσευξωμαι

37 και παραλαβων τον πετρον και τους δυο υιους ζεβεδαιου ηρξατο λυπεισθαι και αδημονειν

38 τοτε λεγει αυτοις περιλυπος εστιν η ψυχη μου εως θανατου μεινατε ωδε και γρηγορειτε μετ εμου

39 και προελθων μικρον επεσεν επι προσωπον αυτου προσευχομενος και λεγων πατερ μου ει δυνατον εστιν παρελθατω απ εμου το ποτηριον τουτο πλην ουχ ως εγω θελω αλλ ως συ

40 και ερχεται προς τους μαθητας και ευρισκει αυτους καθευδοντας και λεγει τω πετρω ουτως ουκ ισχυσατε μιαν ωραν γρηγορησαι μετ εμου

41 γρηγορειτε και προσευχεσθε ινα μη εισελθητε εις πειρασμον το μεν πνευμα προθυμον η δε σαρξ ασθενης

42 παλιν εκ δευτερου απελθων προσηυξατο [λεγων] πατερ μου ει ου δυναται τουτο παρελθειν εαν μη αυτο πιω γενηθητω το θελημα σου

43 και ελθων παλιν ευρεν αυτους καθευδοντας ησαν γαρ αυτων οι οφθαλμοι βεβαρημενοι

44 και αφεις αυτους παλιν απελθων προσηυξατο εκ τριτου τον αυτον λογον ειπων παλιν

45 τοτε ερχεται προς τους μαθητας και λεγει αυτοις καθευδετε λοιπον και αναπαυεσθε ιδου ηγγικεν η ωρα και ο υιος του ανθρωπου παραδιδοται εις χειρας αμαρτωλων

46 εγειρεσθε αγωμεν ιδου ηγγικεν ο παραδιδους με

47 και ετι αυτου λαλουντος ιδου ιουδας εις των δωδεκα ηλθεν και μετ αυτου οχλος πολυς μετα μαχαιρων και ξυλων απο των αρχιερεων και πρεσβυτερων του λαου

48 ο δε παραδιδους αυτον εδωκεν αυτοις σημειον λεγων ον αν φιλησω αυτος εστιν κρατησατε αυτον

49 και ευθεως προσελθων τω ιησου ειπεν χαιρε ραββι και κατεφιλησεν αυτον

50 ο δε ιησους ειπεν αυτω εταιρε εφ ο παρει τοτε προσελθοντες επεβαλον τας χειρας επι τον ιησουν και εκρατησαν αυτον

51 και ιδου εις των μετα ιησου εκτεινας την χειρα απεσπασεν την μαχαιραν αυτου και παταξας τον δουλον του αρχιερεως αφειλεν αυτου το ωτιον

52 τοτε λεγει αυτω ο ιησους αποστρεψον την μαχαιραν σου εις τον τοπον αυτης παντες γαρ οι λαβοντες μαχαιραν εν μαχαιρη απολουνται

53 η δοκεις οτι ου δυναμαι παρακαλεσαι τον πατερα μου και παραστησει μοι αρτι πλειω δωδεκα λεγιωνας αγγελων

54 πως ουν πληρωθωσιν αι γραφαι οτι ουτως δει γενεσθαι

55 εν εκεινη τη ωρα ειπεν ο ιησους τοις οχλοις ως επι ληστην εξηλθατε μετα μαχαιρων και ξυλων συλλαβειν με καθ ημεραν εν τω ιερω εκαθεζομην διδασκων και ουκ εκρατησατε με

56 τουτο δε ολον γεγονεν ινα πληρωθωσιν αι γραφαι των προφητων τοτε οι μαθηται παντες αφεντες αυτον εφυγον

57 οι δε κρατησαντες τον ιησουν απηγαγον προς καιαφαν τον αρχιερεα οπου οι γραμματεις και οι πρεσβυτεροι συνηχθησαν

58 ο δε πετρος ηκολουθει αυτω [απο] μακροθεν εως της αυλης του αρχιερεως και εισελθων εσω εκαθητο μετα των υπηρετων ιδειν το τελος

59 οι δε αρχιερεις και το συνεδριον ολον εζητουν ψευδομαρτυριαν κατα του ιησου οπως αυτον θανατωσωσιν

60 και ουχ ευρον πολλων προσελθοντων ψευδομαρτυρων

61 υστερον δε προσελθοντες δυο [26 61] ειπαν ουτος εφη δυναμαι καταλυσαι τον ναον του θεου και δια τριων ημερων οικοδομησαι

62 και αναστας ο αρχιερευς ειπεν αυτω ουδεν αποκρινη τι ουτοι σου καταμαρτυρουσιν

63 ο δε ιησους εσιωπα και ο αρχιερευς ειπεν αυτω εξορκιζω σε κατα του θεου του ζωντος ινα ημιν ειπης ει συ ει ο χριστος ο υιος του θεου

64 λεγει αυτω ο ιησους συ ειπας πλην λεγω υμιν απ αρτι οψεσθε τον υιον του ανθρωπου καθημενον εκ δεξιων της δυναμεως και ερχομενον επι των νεφελων του ουρανου

65 τοτε ο αρχιερευς διερρηξεν τα ιματια αυτου λεγων εβλασφημησεν τι ετι χρειαν εχομεν μαρτυρων ιδε νυν ηκουσατε την βλασφημιαν

66 τι υμιν δοκει οι δε αποκριθεντες ειπαν ενοχος θανατου εστιν

67 τοτε ενεπτυσαν εις το προσωπον αυτου και εκολαφισαν αυτον οι δε εραπισαν

68 λεγοντες προφητευσον ημιν χριστε τις εστιν ο παισας σε

69 ο δε πετρος εκαθητο εξω εν τη αυλη και προσηλθεν αυτω μια παιδισκη λεγουσα και συ ησθα μετα ιησου του γαλιλαιου

70 ο δε ηρνησατο εμπροσθεν παντων λεγων ουκ οιδα τι λεγεις

71 εξελθοντα δε εις τον πυλωνα ειδεν αυτον αλλη και λεγει τοις εκει ουτος ην μετα ιησου του ναζωραιου

72 και παλιν ηρνησατο μετα ορκου οτι ουκ οιδα τον ανθρωπον

73 μετα μικρον δε προσελθοντες οι εστωτες ειπον τω πετρω αληθως και συ εξ αυτων ει και γαρ η λαλια σου δηλον σε ποιει

74 τοτε ηρξατο καταθεματιζειν και ομνυειν οτι ουκ οιδα τον ανθρωπον και ευθεως αλεκτωρ εφωνησεν

75 και εμνησθη ο πετρος του ρηματος ιησου ειρηκοτος οτι πριν αλεκτορα φωνησαι τρις απαρνηση με και εξελθων εξω εκλαυσεν πικρως

Gesù è tradito

26 Quando Gesù ebbe finito di parlare di queste cose, disse ai discepoli:

«Come sapete, fra due giorni inizia la festa di Pasqua, ed io sarò arrestato e crocifisso».

Proprio in quel momento i capi sacerdoti e gli alti esponenti del popolo sʼincontravano in casa di Caifa, il sommo sacerdote, per studiare il modo di catturare Gesù senza dare nellʼocchio, per poi ucciderlo. «Ma non durante la celebrazione della Pasqua», sʼaccordarono, «altrimenti cʼè pericolo di una rivolta popolare».

Nel frattempo, Gesù era andato a Betania, in casa di Simone, il lebbroso. Mentre stavano mangiando, gli si avvicinò una donna con un vasetto dʼalabastro pieno di prezioso profumo, che versò sul capo di Gesù.

8-9 I discepoli erano indignati: «Perché tutto questo spreco?» dicevano fra loro. «Quella donna avrebbe potuto vendere quel profumo per un sacco di soldi e darli poi ai poveri!»

10 Gesù, sapendo ciò che stavano pensando, disse: «Perché la criticate? Ella ha compiuto una buona azione verso di me. 11 Voi avete sempre dei poveri fra di voi, ma non sempre avrete me. 12 Questa donna, versando il suo profumo sulla mia testa, ha preparato il mio corpo per la sepoltura. 13 Per questa azione ella sarà sempre ricordata. La storia di ciò che ha fatto sarà raccontata per tutto il mondo, ovunque sarà predicato il Vangelo».

14 Allora Giuda Iscariota, uno dei dodici apostoli, si recò dai capi sacerdoti 15 e chiese: «Quanto mi date per avere Gesù in vostro potere?» Essi gli diedero trenta monete dʼargento. 16 Da quel momento Giuda cercò lʼoccasione propizia per fare arrestare Gesù.

17 Il primo giorno delle feste di Pasqua, quando in ogni casa ebraica si prepara il pane senza lievito, i discepoli vennero a chiedere a Gesù: «Dove vuoi che ti prepariamo il pranzo di Pasqua?»

18 Gesù rispose: «Andate in città dal tal dei tali e ditegli: “Il nostro maestro dice che sta per arrivare il suo momento e farà il pranzo di Pasqua con i suoi discepoli a casa tua”». 19 I discepoli fecero come Gesù aveva loro ordinato e prepararono là per la cena.

20-21 Quella sera, mentre sedeva a tavola con i dodici, Gesù disse: «Uno di voi mi tradirà». 22 I discepoli diventarono molto tristi e cominciarono a chiedergli uno alla volta: «Sono io quello che ti tradirà, Signore?»

23 E Gesù rispose: «È quello che ho servito per primo. 24 Devo morire, proprio come dice la profezia, ma guai allʼuomo da cui sono tradito! Sarebbe stato molto meglio per lui se non fosse mai nato!»

25 Anche Giuda, il traditore, gli chiese: «Maestro, sono io quello?» E Gesù gli rispose: «Sì».

26 Mentre stavano mangiando, Gesù prese del pane, lo benedì, lo spezzò, poi lo diede ai discepoli, dicendo: «Prendete e mangiate, questo è il mio corpo».

27 Poi prese una coppa di vino, ringraziò Dio e la diede ai discepoli, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue, che suggella il Nuovo Patto. È versato per perdonare i peccati di molti. 29 Ricordate le mie parole: non berrò più vino fino al giorno in cui non ne berrò del nuovo con voi nel Regno di mio Padre».

30 E, dopo aver cantato un inno, si avviarono verso il Monte degli Ulivi.

31 Allora Gesù disse loro: «Stanotte tutti voi mi abbandonerete. Perché nelle Scritture è scritto che Dio colpirà il Pastore, e le pecore del gregge saranno disperse. 32 Ma dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea, e là vʼincontrerò».

33 Pietro disse: «Anche se tutti ti abbandonano, io non lo farò mai!»

34 Allora Gesù rispose: «Io invece ti dico che proprio stanotte, prima che il gallo canti allʼalba, tu mi rinnegherai tre volte!»

35 «Morirei piuttosto!» insistette Pietro. Ed anche tutti gli altri discepoli asserivano lo stesso.

Gesù prega

36 Allora Gesù li portò in un orto, detto Getsemani, e disse loro di sedere ed aspettare mentre andava avanti a pregare. 37 Prese con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni, e cominciò a sentirsi angosciato e disperato.

38 Poi disse loro: «La mia anima è oppressa dallʼorrore e dalla tristezza della morte… Restate qui… restate svegli con me!…»

39 Li precedette di poco, poi cadde a faccia in terra e pregò: «Padre mio! Se è possibile, allontana da me questo calice di dolore! Ma sia fatta la tua volontà, non la mia».

40 Poi tornò dai tre discepoli e li trovò addormentati. «Pietro», disse Gesù, «non siete neppure capaci di rimanere svegli con me per unʼora? 41 State svegli e pregate! Altrimenti sarete sopraffatti dalla tentazione. Perché senza dubbio lo spirito è pronto, ma il corpo è tanto debole!»

42 Li lasciò di nuovo e tornò a pregare: «Padre mio! Se questo calice non può essere allontanato da me finché non lo abbia bevuto completamente, sia fatta la tua volontà!»

43 Poi tornò dai discepoli e di nuovo li trovò addormentati, perché non erano riusciti a tenere gli occhi aperti.

44 Così se ne ritornò a pregare da solo per la terza volta, ripetendo le stesse parole.

45 Poi si avvicinò ai discepoli e disse: «Dormite pure e riposatevi. Ormai è giunta lʼora! Sono tradito e consegnato a degli uomini malvagi. 46 Su, andiamo. Ecco che arriva lʼuomo che mi tradisce!»

47 Non aveva ancora finito di parlare, che arrivò Giuda, uno dei dodici, e con lui cʼerano molti uomini armati di spade e bastoni, mandati dai capi giudei. 48 Giuda aveva detto loro di arrestare lʼuomo che egli avrebbe baciato, perché era lui quello che cercavano. 49 Perciò, Giuda si avvicinò a Gesù e disse: «Salve Maestro!» Poi lo baciò.

50 Gesù disse: «Amico, fai pure ciò per cui sei venuto fin qui». Allora gli altri gli furono addosso.

51 Uno degli uomini che erano con Gesù sfoderò una spada e staccò di netto lʼorecchio di un servo del sommo sacerdote.

52 «Metti via quella spada!» lo rimproverò Gesù. «Perché quelli che usano le spade, finiranno uccisi. 53 Non ti rendi conto che potrei chiedere a mio Padre dodici legioni di angeli per proteggerci, e me li manderebbe immediatamente? 54 Ma se lo facessi, come si avvererebbero le Scritture che descrivono ciò che sta accadendo ora?»

55 Poi Gesù disse a quegli uomini: «Sono forse un criminale così pericoloso, da armarvi di spade e bastoni per venire ad arrestarmi? Tutti i giorni ero seduto nel tempio ad insegnare, e non mi avete arrestato allora. 56 Ma tutto questo sta avvenendo, perché si adempiano le parole dei profeti nelle Scritture». A questo punto, tutti i discepoli lo abbandonarono e scapparono via.

57 Allora la folla lo portò alla residenza di Caifa, il sommo sacerdote, dove si erano riuniti tutti i capi giudei.

58 Intanto, Pietro li aveva seguiti da lontano ed era entrato nel cortile della casa del sommo sacerdote. Là si mise a sedere con i soldati per vedere come andava a finire.

59 I capi sacerdoti e tutta la Corte Suprema Ebraica, si erano riuniti in assemblea e cercavano testimoni che mentissero sul conto di Gesù, per fargli un processo che si concludesse con una condanna a morte.

60-61 Ma, nonostante avessero trovato molti falsi testimoni, costoro si erano sempre contraddetti a vicenda.

Finalmente si presentarono due uomini che dichiararono: «Questʼuomo ha detto: “Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”».

62 Allora il sommo sacerdote si alzò e si rivolse a Gesù: «Ebbene cosa rispondi? Hai detto così, sì o no?»

63 Ma Gesù taceva.

Poi il sommo sacerdote gli disse: «Esigo nel nome del Dio Vivente di dirci se sei tu il Messia, il Figlio di Dio!»

64 «Sì», rispose Gesù, «sono io. Anzi, vi dico che in futuro vedrete me, il Figlio dellʼUomo, sedere alla destra di Dio onnipotente e ritornare sulle nuvole del cielo».

65-66 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, gridando: «Questa è una bestemmia! Che bisogno abbiamo di altri testimoni? Lo avete udito tutti con le vostre orecchie! Qual è la vostra sentenza?»

E gli altri risposero: «Deve essere condannato a morte!»

67 Poi gli sputarono in faccia, lo presero a pugni ed alcuni lo schiaffeggiarono, 68 dicendo: «Indovina un poʼ, Cristo profeta, chi ti ha colpito questa volta?»

Pietro nega di conoscere Gesù

69 Nel frattempo, mentre Pietro sedeva nel cortile, una serva gli si avvicinò e gli disse: «Tu eri con Gesù, perché venite tutti e due dalla Galilea!»

70 Ma Pietro lo negò a gran voce, dicendo: «Non so nemmeno di che cosa stai parlando!»

71 Più tardi, fuori dal cancello, una altra serva lo notò e disse a quelli che stavano lì intorno: «Questʼuomo era con Gesù di Nazaret!»

72 Di nuovo Pietro lo negò, stavolta con un giuramento: «Non lo conosco nemmeno quellʼuomo!» disse.

73 Ma, poco dopo, alcune persone gli si avvicinarono e gli dissero: «Sappiamo che sei uno dei suoi discepoli, si capisce dal tuo accento che sei della Galilea!»

74 Pietro cominciò a maledire e a spergiurare. «Non lo conosco nemmeno quellʼuomo là!» diceva. Improvvisamente il gallo cantò. 75 Allora Pietro si ricordò di ciò che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E si allontanò, piangendo amaramente.