Atti 5
Conferenza Episcopale Italiana
La frode di Anania e di Saffira
5 Un uomo di nome Anania con la moglie Saffira vendette un suo podere 2 e, tenuta per sé una parte dell'importo d'accordo con la moglie, consegnò l'altra parte deponendola ai piedi degli apostoli. 3 Ma Pietro gli disse: «Anania, perché mai satana si è così impossessato del tuo cuore che tu hai mentito allo Spirito Santo e ti sei trattenuto parte del prezzo del terreno? 4 Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e, anche venduto, il ricavato non era sempre a tua disposizione? Perché hai pensato in cuor tuo a quest'azione? Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio». 5 All'udire queste parole, Anania cadde a terra e spirò. E un timore grande prese tutti quelli che ascoltavano. 6 Si alzarono allora i più giovani e, avvoltolo in un lenzuolo, lo portarono fuori e lo seppellirono.
7 Avvenne poi che, circa tre ore più tardi, entrò anche sua moglie, ignara dell'accaduto. 8 Pietro le chiese: «Dimmi: avete venduto il campo a tal prezzo?». Ed essa: «Sì, a tanto». 9 Allora Pietro le disse: «Perché vi siete accordati per tentare lo Spirito del Signore? Ecco qui alla porta i passi di coloro che hanno seppellito tuo marito e porteranno via anche te». 10 D'improvviso cadde ai piedi di Pietro e spirò. Quando i giovani entrarono, la trovarono morta e, portatala fuori, la seppellirono accanto a suo marito. 11 E un grande timore si diffuse in tutta la Chiesa e in quanti venivano a sapere queste cose.
Quadro di insieme
12 Molti miracoli e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; 13 degli altri, nessuno osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava. 14 Intanto andava aumentando il numero degli uomini e delle donne che credevano nel Signore 15 fino al punto che portavano gli ammalati nelle piazze, ponendoli su lettucci e giacigli, perché, quando Pietro passava, anche solo la sua ombra coprisse qualcuno di loro. 16 Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti immondi e tutti venivano guariti.
Arresto e liberazione miracolosa degli apostoli
17 Si alzò allora il sommo sacerdote e quelli della sua parte, cioè la setta dei sadducei, pieni di livore, 18 e fatti arrestare gli apostoli li fecero gettare nella prigione pubblica. 19 Ma durante la notte un angelo del Signore aprì le porte della prigione, li condusse fuori e disse: 20 «Andate, e mettetevi a predicare al popolo nel tempio tutte queste parole di vita». 21 Udito questo, entrarono nel tempio sul far del giorno e si misero a insegnare.
Gli apostoli davanti al sinedrio
Quando arrivò il sommo sacerdote con quelli della sua parte, convocarono il sinedrio e tutti gli anziani dei figli d'Israele; mandarono quindi a prelevare gli apostoli nella prigione. 22 Ma gli incaricati, giunti sul posto, non li trovarono nella prigione e tornarono a riferire: 23 «Abbiamo trovato il carcere scrupolosamente sbarrato e le guardie ai loro posti davanti alla porta, ma, dopo aver aperto, non abbiamo trovato dentro nessuno». 24 Udite queste parole, il capitano del tempio e i sommi sacerdoti si domandavano perplessi che cosa mai significasse tutto questo, 25 quando arrivò un tale ad annunziare: «Ecco, gli uomini che avete messo in prigione si trovano nel tempio a insegnare al popolo».
26 Allora il capitano uscì con le sue guardie e li condusse via, ma senza violenza, per timore di esser presi a sassate dal popolo. 27 Li condussero e li presentarono nel sinedrio; il sommo sacerdote cominciò a interrogarli dicendo: 28 «Vi avevamo espressamente ordinato di non insegnare più nel nome di costui, ed ecco voi avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina e volete far ricadere su di noi il sangue di quell'uomo». 29 Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. 30 Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avevate ucciso appendendolo alla croce. 31 Dio lo ha innalzato con la sua destra facendolo capo e salvatore, per dare a Israele la grazia della conversione e il perdono dei peccati. 32 E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che si sottomettono a lui». 33 All'udire queste cose essi si irritarono e volevano metterli a morte.
L'intervento di Gamaliele
34 Si alzò allora nel sinedrio un fariseo, di nome Gamaliele, dottore della legge, stimato presso tutto il popolo. Dato ordine di far uscire per un momento gli accusati, 35 disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare contro questi uomini. 36 Qualche tempo fa venne Tèuda, dicendo di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quanti s'erano lasciati persuadere da lui si dispersero e finirono nel nulla. 37 Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse molta gente a seguirlo, ma anch'egli perì e quanti s'erano lasciati persuadere da lui furono dispersi. 38 Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico: Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; 39 ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!».
40 Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero fustigare e ordinarono loro di non continuare a parlare nel nome di Gesù; quindi li rimisero in libertà. 41 Ma essi se ne andarono dal sinedrio lieti di essere stati oltraggiati per amore del nome di Gesù. 42 E ogni giorno, nel tempio e a casa, non cessavano di insegnare e di portare il lieto annunzio che Gesù è il Cristo.
Atti 5
La Nuova Diodati
5 Ma un certo uomo, di nome Anania, con sua moglie Saffira, vendette un podere,
2 e trattenne per sé una parte dell'importo d'accordo con la moglie, e andò a deporre il resto ai piedi degli apostoli.
3 Ma Pietro disse: «Anania, perché ha Satana riempito il tuo cuore per farti mentire allo Spirito Santo e trattenere una parte del prezzo del podere?
4 Se questo restava invenduto, non rimaneva tuo? E il ricavato della vendita non era forse a tua disposizione? Perché ti sei messo in cuore questa cosa? Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio!».
5 All'udire queste cose, Anania cadde e spirò. E una grande paura venne su tutti coloro che udirono queste cose.
6 Allora si alzarono alcuni giovani, lo avvolsero, lo portarono fuori e lo seppellirono.
7 Or circa tre ore piú tardi entrò anche sua moglie, ignara dell'accaduto.
8 E Pietro le rivolse la parola, dicendo: «Dimmi avete voi venduto il podere per tanto?». Ed ella rispose: «Sí, per tanto».
9 Allora Pietro le disse: «Perché vi siete messi d'accordo di tentare lo Spirito del Signore? Ecco, i piedi di coloro che hanno sepolto tuo marito sono all'uscio e porteranno via anche te».
10 In quel momento ella cadde ai suoi piedi e spirò. E i giovani, entrati, la trovarono morta, la portarono via e la seppellirono accanto a suo marito.
11 Cosí una grande paura venne su tutta la chiesa e su tutti coloro che udivano queste cose.
12 Or molti segni e prodigi erano fatti fra il popolo per le mani degli apostoli. Tutti con una sola mente si ritrovavano sotto il portico di Salomone.
13 E nessuno degli altri ardiva unirsi a loro; ma il popolo li magnificava.
14 Cosí si aggiungeva al Signore un numero sempre maggiore di credenti, moltitudini di uomini e donne
15 tanto che portavano i malati nelle piazze, li mettevano su letti e giacigli perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro.
16 Anche la folla delle città intorno accorreva a Gerusalemme, portando i malati e quelli che erano tormentati da spiriti immondi, e tutti erano guariti.
17 Allora si alzarono il sommo sacerdote e tutti coloro che erano con lui, cioè la setta dei sadducei, ripieni di invidia,
18 e misero le mani addosso agli apostoli e li gettarono nella prigione pubblica.
19 Ma un angelo del Signore di notte aprí le porte della prigione e, condottili fuori, disse:
20 «Andate, presentatevi nel tempio e annunziate al popolo tutte le parole di questa vita».
21 Ed essi, udito ciò, entrarono nel tempio sul far del giorno ed insegnavano. Intanto il sommo sacerdote e coloro che erano con lui vennero e convocarono il sinedrio e tutti gli anziani dei figli d'Israele; quindi mandarono le guardie alla prigione per prelevare gli apostoli.
22 Ma le guardie, giunte alla prigione, non li trovarono; e, ritornate, fecero il loro rapporto,
23 dicendo: «Noi abbiamo trovato la prigione ben chiusa con ogni precauzione e le guardie in piedi davanti alle porte; ma, avendole aperte, non vi abbiamo trovato dentro nessuno».
24 Ora, come il sommo sacerdote, il comandante del tempio e i capi dei sacerdoti udirono queste cose, rimasero perplessi nei loro confronti, non sapendo che cosa significasse tutto questo.
25 Ma sopraggiunse uno che riferí loro dicendo: «Ecco, quegli uomini che metteste in prigione sono nel tempio e stanno ammaestrando il popolo».
26 Allora il comandante del tempio andò con le guardie e li ricondusse, senza far loro violenza, per paura di essere lapidati dal popolo.
27 Cosí essi li portarono e li presentarono davanti al sinedrio e il sommo sacerdote li interrogò,
28 dicendo: «Non vi abbiamo severamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, voi avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina e volete far ricadere su di noi il sangue di quest'uomo».
29 Ma Pietro e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: «Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini.
30 Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesú, che voi uccideste, appendendolo al legno.
31 Dio lo ha esaltato con la sua destra e lo ha fatto principe e salvatore per dare ad Israele ravvedimento e perdono dei peccati.
32 E di queste cose noi gli siamo testimoni, come pure lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che gli ubbidiscono».
33 All'udire queste cose, essi si infuriarono e deliberarono di ucciderli.
34 Ma un certo fariseo, di nome Gamaliele, un dottore della legge onorato da tutto il popolo, si alzò in piedi nel sinedrio e comandò di far uscire un momento gli apostoli.
35 Poi disse a quelli del sinedrio: «Uomini d'Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini.
36 Poiché un po' di tempo fa sorse Teuda, che diceva di essere qualcuno; accanto a lui si raccolsero circa quattrocento uomini; ma egli fu ucciso, e tutti coloro che l'avevano seguito furono dispersi.
37 Dopo di lui, al tempo del censimento, sorse Giuda il Galileo che trascinò dietro a sé molta gente; anch'egli perì, e tutti coloro che lo seguirono furono dispersi.
38 Ora dunque io vi dico state alla larga da questi uomini e lasciateli stare, perché se questo progetto o quest'opera è dagli uomini sarà distrutta,
39 ma se è da Dio, voi non la potete distruggere, perché vi trovereste a combattere contro Dio stesso!».
40 Ed essi gli diedero ascolto. E, chiamati gli apostoli, li batterono e comandarono loro di non parlare nel nome di Gesú; poi li lasciarono andare.
41 Cosí essi si allontanarono dal sinedrio, rallegrandosi di essere stati ritenuti degni di essere vituperati per il nome di Gesú.
42 E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di annunziare la buona novella: che Gesú è il Cristo.
ΠΡΑΞΕΙΣ ΤΩΝ ΑΠΟΣΤΟΛΩΝ 5
1550 Stephanus New Testament
5 ανηρ δε τις ανανιας ονοματι συν σαπφειρη τη γυναικι αυτου επωλησεν κτημα
2 και ενοσφισατο απο της τιμης συνειδυιας και της γυναικος αυτου και ενεγκας μερος τι παρα τους ποδας των αποστολων εθηκεν
3 ειπεν δε πετρος ανανια διατι επληρωσεν ο σατανας την καρδιαν σου ψευσασθαι σε το πνευμα το αγιον και νοσφισασθαι απο της τιμης του χωριου
4 ουχι μενον σοι εμενεν και πραθεν εν τη ση εξουσια υπηρχεν τι οτι εθου εν τη καρδια σου το πραγμα τουτο ουκ εψευσω ανθρωποις αλλα τω θεω
5 ακουων δε ανανιας τους λογους τουτους πεσων εξεψυξεν και εγενετο φοβος μεγας επι παντας τους ακουοντας ταυτα
6 ανασταντες δε οι νεωτεροι συνεστειλαν αυτον και εξενεγκαντες εθαψαν
7 εγενετο δε ως ωρων τριων διαστημα και η γυνη αυτου μη ειδυια το γεγονος εισηλθεν
8 απεκριθη δε αυτη ο πετρος ειπε μοι ει τοσουτου το χωριον απεδοσθε η δε ειπεν ναι τοσουτου
9 ο δε πετρος ειπεν προς αυτην τι οτι συνεφωνηθη υμιν πειρασαι το πνευμα κυριου ιδου οι ποδες των θαψαντων τον ανδρα σου επι τη θυρα και εξοισουσιν σε
10 επεσεν δε παραχρημα παρα τους ποδας αυτου και εξεψυξεν εισελθοντες δε οι νεανισκοι ευρον αυτην νεκραν και εξενεγκαντες εθαψαν προς τον ανδρα αυτης
11 και εγενετο φοβος μεγας εφ ολην την εκκλησιαν και επι παντας τους ακουοντας ταυτα
12 δια δε των χειρων των αποστολων εγενετο σημεια και τερατα εν τω λαω πολλα και ησαν ομοθυμαδον απαντες εν τη στοα σολομωντος
13 των δε λοιπων ουδεις ετολμα κολλασθαι αυτοις αλλ εμεγαλυνεν αυτους ο λαος
14 μαλλον δε προσετιθεντο πιστευοντες τω κυριω πληθη ανδρων τε και γυναικων
15 ωστε κατα τας πλατειας εκφερειν τους ασθενεις και τιθεναι επι κλινων και κραββατων ινα ερχομενου πετρου καν η σκια επισκιαση τινι αυτων
16 συνηρχετο δε και το πληθος των περιξ πολεων εις ιερουσαλημ φεροντες ασθενεις και οχλουμενους υπο πνευματων ακαθαρτων οιτινες εθεραπευοντο απαντες
17 αναστας δε ο αρχιερευς και παντες οι συν αυτω η ουσα αιρεσις των σαδδουκαιων επλησθησαν ζηλου
18 και επεβαλον τας χειρας αυτων επι τους αποστολους και εθεντο αυτους εν τηρησει δημοσια
19 αγγελος δε κυριου δια της νυκτος ηνοιξεν τας θυρας της φυλακης εξαγαγων τε αυτους ειπεν
20 πορευεσθε και σταθεντες λαλειτε εν τω ιερω τω λαω παντα τα ρηματα της ζωης ταυτης
21 ακουσαντες δε εισηλθον υπο τον ορθρον εις το ιερον και εδιδασκον παραγενομενος δε ο αρχιερευς και οι συν αυτω συνεκαλεσαν το συνεδριον και πασαν την γερουσιαν των υιων ισραηλ και απεστειλαν εις το δεσμωτηριον αχθηναι αυτους
22 οι δε υπηρεται παραγενομενοι ουχ ευρον αυτους εν τη φυλακη αναστρεψαντες δε απηγγειλαν
23 λεγοντες οτι το μεν δεσμωτηριον ευρομεν κεκλεισμενον εν παση ασφαλεια και τους φυλακας εξω εστωτας προ των θυρων ανοιξαντες δε εσω ουδενα ευρομεν
24 ως δε ηκουσαν τους λογους τουτους ο τε ιερευς και ο στρατηγος του ιερου και οι αρχιερεις διηπορουν περι αυτων τι αν γενοιτο τουτο
25 παραγενομενος δε τις απηγγειλεν αυτοις λεγων οτι ιδου οι ανδρες ους εθεσθε εν τη φυλακη εισιν εν τω ιερω εστωτες και διδασκοντες τον λαον
26 τοτε απελθων ο στρατηγος συν τοις υπηρεταις ηγαγεν αυτους ου μετα βιας εφοβουντο γαρ τον λαον ινα μη λιθασθωσιν
27 αγαγοντες δε αυτους εστησαν εν τω συνεδριω και επηρωτησεν αυτους ο αρχιερευς
28 λεγων ου παραγγελια παρηγγειλαμεν υμιν μη διδασκειν επι τω ονοματι τουτω και ιδου πεπληρωκατε την ιερουσαλημ της διδαχης υμων και βουλεσθε επαγαγειν εφ ημας το αιμα του ανθρωπου τουτου
29 αποκριθεις δε ο πετρος και οι αποστολοι ειπον πειθαρχειν δει θεω μαλλον η ανθρωποις
30 ο θεος των πατερων ημων ηγειρεν ιησουν ον υμεις διεχειρισασθε κρεμασαντες επι ξυλου
31 τουτον ο θεος αρχηγον και σωτηρα υψωσεν τη δεξια αυτου δουναι μετανοιαν τω ισραηλ και αφεσιν αμαρτιων
32 και ημεις εσμεν αυτου μαρτυρες των ρηματων τουτων και το πνευμα δε το αγιον ο εδωκεν ο θεος τοις πειθαρχουσιν αυτω
33 οι δε ακουσαντες διεπριοντο και εβουλευοντο ανελειν αυτους
34 αναστας δε τις εν τω συνεδριω φαρισαιος ονοματι γαμαλιηλ νομοδιδασκαλος τιμιος παντι τω λαω εκελευσεν εξω βραχυ τι τους αποστολους ποιησαι
35 ειπεν τε προς αυτους ανδρες ισραηλιται προσεχετε εαυτοις επι τοις ανθρωποις τουτοις τι μελλετε πρασσειν
36 προ γαρ τουτων των ημερων ανεστη θευδας λεγων ειναι τινα εαυτον ω προσεκολληθη αριθμος ανδρων ωσει τετρακοσιων ος ανηρεθη και παντες οσοι επειθοντο αυτω διελυθησαν και εγενοντο εις ουδεν
37 μετα τουτον ανεστη ιουδας ο γαλιλαιος εν ταις ημεραις της απογραφης και απεστησεν λαον ικανον οπισω αυτου κακεινος απωλετο και παντες οσοι επειθοντο αυτω διεσκορπισθησαν
38 και τα νυν λεγω υμιν αποστητε απο των ανθρωπων τουτων και εασατε αυτους οτι εαν η εξ ανθρωπων η βουλη αυτη η το εργον τουτο καταλυθησεται
39 ει δε εκ θεου εστιν ου δυνασθε καταλυσαι αυτο μηποτε και θεομαχοι ευρεθητε
40 επεισθησαν δε αυτω και προσκαλεσαμενοι τους αποστολους δειραντες παρηγγειλαν μη λαλειν επι τω ονοματι του ιησου και απελυσαν αυτους
41 οι μεν ουν επορευοντο χαιροντες απο προσωπου του συνεδριου οτι υπερ του ονοματος αυτου κατηξιωθησαν ατιμασθηναι
42 πασαν τε ημεραν εν τω ιερω και κατ οικον ουκ επαυοντο διδασκοντες και ευαγγελιζομενοι ιησουν τον χριστον
Atti 5
Nuova Riveduta 1994
Anania e Saffira
5 (A)Ma un uomo di nome *Anania, con Saffira sua moglie, vendette una proprietà, 2 e tenne per sé parte del prezzo, essendone consapevole anche la moglie; e, un'altra parte, la consegnò, deponendola ai piedi degli *apostoli. 3 Ma *Pietro disse: «Anania, perché Satana ha cosí riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere? 4 Se questo non si vendeva, non restava tuo? E una volta venduto, il ricavato non era a tua disposizione? Perché ti sei messo in cuore questa cosa? Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio». 5 Anania, udendo queste parole, cadde e spirò. E un gran timore prese tutti quelli che udirono queste cose. 6 I giovani, alzatisi, ne avvolsero il corpo e, portatolo fuori, lo seppellirono.
7 Circa tre ore dopo, sua moglie, non sapendo ciò che era accaduto, entrò. 8 E Pietro, rivolgendosi a lei: «Dimmi», le disse, «avete venduto il podere per tanto?» Ed ella rispose: «Sí, per tanto». 9 Allora Pietro le disse: «Perché vi siete accordati a tentare lo Spirito del Signore? Ecco, i piedi di quelli che hanno seppellito tuo marito sono alla porta e porteranno via anche te». 10 Ed ella in quell'istante cadde ai suoi piedi e spirò. I giovani, entrati, la trovarono morta; e, portatala via, la seppellirono accanto a suo marito. 11 Allora un gran timore venne su tutta la chiesa e su tutti quelli che udivano queste cose.
Numerosi miracoli a Gerusalemme
12 (B)Molti segni e prodigi erano fatti tra il popolo per le mani degli apostoli; e tutti di comune accordo si ritrovavano sotto il portico di *Salomone. 13 Ma nessuno degli altri osava unirsi a loro; il popolo però li esaltava. 14 E sempre di piú si aggiungevano uomini e donne in gran numero, che credevano nel Signore; 15 tanto che portavano perfino i malati nelle piazze, e li mettevano su lettucci e giacigli, affinché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra ne coprisse qualcuno. 16 La folla accorreva dalle città vicine a *Gerusalemme, portando malati e persone tormentate da spiriti immondi; e tutti erano guariti.
L'arresto degli apostoli
17 (C)Il sommo sacerdote e tutti quelli che erano con lui, cioè la setta dei *sadducei, si alzarono, pieni di invidia, 18 e misero le mani sopra gli apostoli e li gettarono nella prigione pubblica. 19 Ma un angelo del Signore, nella notte, aprí le porte della prigione e, condottili fuori, disse: 20 «Andate, presentatevi nel *tempio e annunziate al popolo tutte le parole di questa vita». 21 Essi, udito ciò, entrarono sul far del giorno nel tempio, e insegnavano. Ora il sommo sacerdote e quelli che erano con lui vennero, convocarono il *sinedrio e tutti gli *anziani del popolo d'*Israele, e mandarono alla prigione per far condurre davanti a loro gli apostoli. 22 Ma le guardie che vi andarono non li trovarono nella prigione; e, tornate, fecero il loro rapporto, 23 dicendo: «La prigione l'abbiamo trovata chiusa con ogni diligenza, e le guardie in piedi davanti alle porte; abbiamo aperto, ma non abbiamo trovato nessuno dentro».
24 Quando il capitano del tempio e i capi dei *sacerdoti udirono queste cose, rimasero perplessi sul conto loro, non sapendo cosa ciò potesse significare. 25 Ma sopraggiunse uno che disse loro: «Ecco, gli uomini che voi metteste in prigione, sono nel tempio, e stanno insegnando al popolo».
26 Allora il capitano, con le guardie, andò e li condusse via, senza far loro violenza, perché temevano di essere lapidati dal popolo. 27 Dopo averli portati via, li presentarono al sinedrio; e il sommo sacerdote li interrogò, 28 dicendo: «Non vi abbiamo forse espressamente vietato di insegnare nel nome di costui? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina, e volete far ricadere su di noi il sangue di quell'uomo».
29 Ma Pietro e gli altri apostoli risposero: «Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini. 30 Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesú che voi uccideste appendendolo al legno 31 e lo ha innalzato con la sua destra, costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento a Israele, e perdono dei peccati. 32 Noi siamo testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono».
Il consiglio di Gamaliele convince i capi religiosi
33 (D)Ma essi, udendo queste cose fremevano d'ira, e si proponevano di ucciderli. 34 Ma un *fariseo, di nome Gamaliele, *dottore della legge, onorato da tutto il popolo, alzatosi in piedi nel sinedrio, comandò che gli apostoli venissero un momento allontanati. 35 Poi disse loro: «Uomini d'Israele, badate bene a quello che state per fare circa questi uomini. 36 Poiché, prima d'ora, sorse Teuda, dicendo di essere qualcuno; presso di lui si raccolsero circa quattrocento uomini; egli fu ucciso, e tutti quelli che gli avevano dato ascolto furono dispersi e ridotti a nulla. 37 Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, ai giorni del censimento, e si trascinò dietro della gente; anch'egli perí, e tutti quelli che gli avevano dato ascolto furono dispersi. 38 E ora vi dico: tenetevi lontani da loro, e ritiratevi da questi uomini; perché, se questo disegno o quest'opera è dagli uomini, sarà distrutta; 39 ma se è da Dio, voi non potrete distruggerli, se non volete trovarvi a combattere anche contro Dio».
40 Essi furono da lui convinti; e chiamati gli apostoli, li batterono, ingiunsero loro di non parlare nel nome di Gesú e li lasciarono andare.
41 Essi dunque se ne andarono via dal sinedrio, rallegrandosi di essere stati ritenuti degni di essere oltraggiati per il nome di Gesú[a]. 42 E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di portare il lieto messaggio che Gesú è il Cristo.
Footnotes
- Atti 5:41 Per il nome di Gesú, lett. per il nome.
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