Marco 6
La Nuova Diodati
6 Poi uscí di là e venne nella sua patria, e i suoi discepoli lo seguirono.
2 E, venuto il sabato, si mise ad insegnare nella sinagoga. E molti, udendolo, stupivano e dicevano: «Da dove vengono a costui queste cose? Che sapienza è mai questa che gli è data? E come mai si compiono tali potenti opere per mano sua?
3 Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Iose, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non sono qui fra noi?». Ed erano scandalizzati a causa di lui.
4 Ma Gesú disse loro: «Nessun profeta è disonorato, se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua».
5 E non potè fare lí alcuna opera potente, salvo che guarire pochi infermi, imponendo loro le mani.
6 E si meravigliava della loro incredulità; e andava in giro per i villaggi, insegnando.
7 Poi egli chiamò a sé i dodici e cominciò a mandarli a due a due; e diede loro potere sugli spiriti immondi.
8 E ordinò loro che non prendessero nulla per il viaggio, eccetto un bastone soltanto: né sacca né pane né denaro nella cintura;
9 e che fossero calzati di sandali e non indossassero due tuniche.
10 Disse loro ancora: «Dovunque entrate in una casa, fermatevi lí, finché non partiate da quel luogo.
11 Se poi alcuni non vi ricevono e non vi ascoltano, andando via di là, scuotete la polvere dai vostri piedi in testimonianza contro di loro. In verità vi dico che nel giorno del giudizio Sodoma e Gomorra saranno trattate con piú tolleranza che quella città».
12 Cosí partiti, predicavano che la gente si doveva ravvedere;
13 e scacciavano molti demoni e ungevano con olio molti infermi, e li guarivano.
14 Ora il re Erode sentí parlare di Gesú, perché il suo nome era diventato celebre, e diceva: «Quel Giovanni che battezzava è risuscitato dai morti; e perciò le potenze miracolose operano in lui».
15 Altri dicevano: «E' Elia»; ed altri: «E' un profeta, o come uno dei profeti».
16 Ma Erode, udito questo, diceva: «Quel Giovanni, che io ho fatto decapitare, è risorto dai morti!».
17 Erode stesso infatti aveva fatto arrestare Giovanni e l'aveva tenuto legato in carcere a causa di Erodiade, moglie di Filippo suo fratello, perché egli l'aveva presa per moglie.
18 Giovanni infatti diceva ad Erode: «Non ti è lecito di avere la moglie di tuo fratello».
19 Ed Erodiade gli portava rancore e volentieri l'avrebbe fatto uccidere, ma non poteva.
20 Erode infatti temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e lo proteggeva; e, dopo averlo udito, faceva molte cose e lo ascoltava volentieri.
21 Ora, venuto un giorno propizio, Erode per il suo compleanno offrí un banchetto ai suoi grandi, ai comandanti e ai notabili della Galilea.
22 La figlia di Erodiade stessa entrò e danzò, e piacque ad Erode e a coloro che erano a tavola con lui; allora il re disse alla fanciulla: «Domandami tutto ciò che vuoi e io te lo darò».
23 E le giurò: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fino alla metà del mio regno!».
24 Ella uscí, e disse a sua madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni Battista».
25 Ed ella, ritornata subito dal re, gli fece in fretta la richiesta, dicendo: «Io desidero che tu mi dia immediatamente, su un piatto, la testa di Giovanni Battista».
26 E il re, sebbene ne fosse molto rattristato, a motivo del giuramento e per rispetto dei convitati, non volle opporle un rifiuto.
27 Cosí il re mandò subito una guardia, con l'ordine di portargli la testa di Giovanni.
28 E quegli andò, lo decapitò in prigione e portò la sua testa su un piatto e la diede alla fanciulla, e la fanciulla la diede a sua madre.
29 E quando i suoi discepoli udirono ciò, vennero, presero il suo corpo e lo posero in un sepolcro.
30 Ora gli apostoli si radunarono intorno a Gesú, e gli riferirono tutto quello che avevano fatto ed insegnato.
31 Ed egli disse loro: «Venite in disparte in un luogo solitario e riposatevi un po'». Poichè era tanta la gente che andava e veniva, che essi non avevano neppure il tempo di mangiare.
32 Partirono quindi in barca verso un luogo solitario e appartato.
33 La folla però li vide partire, e molti lo riconobbero, e da tutte le città accorsero là a piedi ed arrivarono prima di loro, e si strinsero intorno a lui.
34 E Gesú, sbarcato, vide una grande folla e ne ebbe compassione, perché erano come pecore senza pastore, e prese a insegnare loro molte cose.
35 Ed essendo già tardi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e gli dissero: «Questo luogo è deserto, ed è già tardi.
36 Licenzia questa gente perché se ne vada nelle campagne e nei villaggi all'intorno a comprarsi del pane, perché non ha nulla da mangiare».
37 Ma egli, rispondendo, disse loro: «Date voi a loro da mangiare». Ed essi gli dissero: «Dobbiamo andare noi a comperare del pane per duecento denari e dare loro da mangiare?».
38 Ed egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Ed essi, accertatisi, dissero: «Cinque pani e due pesci».
39 Allora egli ordinò loro di farli accomodare tutti, per gruppi, sull'erba verde.
40 Cosí essi si sedettero in gruppi di cento e di cinquanta.
41 Poi egli prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse, quindi spezzò i pani e li diede ai suoi discepoli, perché li distribuissero loro; e divise pure i due pesci fra tutti.
42 Mangiarono tutti a sazietà.
43 E raccolsero dodici ceste piene di pezzi di pane e di resti dei pesci.
44 Or coloro che avevano mangiato di quei pani erano cinquemila uomini.
45 Subito dopo Gesú costrinse i suoi discepoli a salire nella barca e precederlo all'altra riva verso Betsaida, mentre egli licenziava la folla.
46 Appena l'ebbe congedata, salí sul monte a pregare.
47 Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era a terra tutto solo.
48 E, vedendo i discepoli affaticarsi a remare, perché avevano il vento contrario, verso la quarta vigilia della notte, egli andò verso loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
49 Ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensavano che fosse un fantasma e si misero a gridare
50 perché lo avevano visto tutti e si erano spaventati, ma egli subito parlò loro e disse: «Fatevi animo, sono io, non temete!».
51 Poi salí con loro sulla barca e il vento si calmò, ed essi erano enormemente stupiti in se stessi e si meravigliarono,
52 perché non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito.
53 Compiuta la traversata, giunsero nella contrada di Gennesaret e vi approdarono.
54 E, scesi dalla barca, subito la gente lo riconobbe;
55 e, percorrendo per tutta quella regione all'intorno, incominciò a portare i malati sui lettucci, ovunque sentiva che si trovasse
56 e dovunque egli giungeva, in villaggi, città o borgate, la gente metteva gli infermi sulle piazze e lo pregava di poter toccare almeno il lembo del suo vestito, e tutti quelli che lo toccavano erano guariti.
ΚΑΤΑ ΜΑΡΚΟΝ 6
1550 Stephanus New Testament
6 και εξηλθεν εκειθεν και ηλθεν εις την πατριδα αυτου και ακολουθουσιν αυτω οι μαθηται αυτου
2 και γενομενου σαββατου ηρξατο εν τη συναγωγη διδασκειν και πολλοι ακουοντες εξεπλησσοντο λεγοντες ποθεν τουτω ταυτα και τις η σοφια η δοθεισα αυτω οτι και δυναμεις τοιαυται δια των χειρων αυτου γινονται
3 ουκ ουτος εστιν ο τεκτων ο υιος μαριας αδελφος δε ιακωβου και ιωση και ιουδα και σιμωνος και ουκ εισιν αι αδελφαι αυτου ωδε προς ημας και εσκανδαλιζοντο εν αυτω
4 ελεγεν δε αυτοις ο ιησους οτι ουκ εστιν προφητης ατιμος ει μη εν τη πατριδι αυτου και εν τοις συγγενεσιν και εν τη οικια αυτου
5 και ουκ ηδυνατο εκει ουδεμιαν δυναμιν ποιησαι ει μη ολιγοις αρρωστοις επιθεις τας χειρας εθεραπευσεν
6 και εθαυμαζεν δια την απιστιαν αυτων και περιηγεν τας κωμας κυκλω διδασκων
7 και προσκαλειται τους δωδεκα και ηρξατο αυτους αποστελλειν δυο δυο και εδιδου αυτοις εξουσιαν των πνευματων των ακαθαρτων
8 και παρηγγειλεν αυτοις ινα μηδεν αιρωσιν εις οδον ει μη ραβδον μονον μη πηραν μη αρτον μη εις την ζωνην χαλκον
9 αλλ υποδεδεμενους σανδαλια και μη ενδυσησθε δυο χιτωνας
10 και ελεγεν αυτοις οπου εαν εισελθητε εις οικιαν εκει μενετε εως αν εξελθητε εκειθεν
11 και οσοι αν μη δεξωνται υμας μηδε ακουσωσιν υμων εκπορευομενοι εκειθεν εκτιναξατε τον χουν τον υποκατω των ποδων υμων εις μαρτυριον αυτοις αμην λεγω υμιν ανεκτοτερον εσται σοδομοις η γομορροις εν ημερα κρισεως η τη πολει εκεινη
12 και εξελθοντες εκηρυσσον ινα μετανοησωσιν
13 και δαιμονια πολλα εξεβαλλον και ηλειφον ελαιω πολλους αρρωστους και εθεραπευον
14 και ηκουσεν ο βασιλευς ηρωδης φανερον γαρ εγενετο το ονομα αυτου και ελεγεν οτι ιωαννης ο βαπτιζων εκ νεκρων ηγερθη και δια τουτο ενεργουσιν αι δυναμεις εν αυτω
15 αλλοι ελεγον οτι ηλιας εστιν αλλοι δε ελεγον οτι προφητης εστιν η ως εις των προφητων
16 ακουσας δε ο ηρωδης ειπεν οτι ον εγω απεκεφαλισα ιωαννην ουτος εστιν αυτος ηγερθη εκ νεκρων
17 αυτος γαρ ο ηρωδης αποστειλας εκρατησεν τον ιωαννην και εδησεν αυτον εν τη φυλακη δια ηρωδιαδα την γυναικα φιλιππου του αδελφου αυτου οτι αυτην εγαμησεν
18 ελεγεν γαρ ο ιωαννης τω ηρωδη οτι ουκ εξεστιν σοι εχειν την γυναικα του αδελφου σου
19 η δε ηρωδιας ενειχεν αυτω και ηθελεν αυτον αποκτειναι και ουκ ηδυνατο
20 ο γαρ ηρωδης εφοβειτο τον ιωαννην ειδως αυτον ανδρα δικαιον και αγιον και συνετηρει αυτον και ακουσας αυτου πολλα εποιει και ηδεως αυτου ηκουεν
21 και γενομενης ημερας ευκαιρου οτε ηρωδης τοις γενεσιοις αυτου δειπνον εποιει τοις μεγιστασιν αυτου και τοις χιλιαρχοις και τοις πρωτοις της γαλιλαιας
22 και εισελθουσης της θυγατρος αυτης της ηρωδιαδος και ορχησαμενης και αρεσασης τω ηρωδη και τοις συνανακειμενοις ειπεν ο βασιλευς τω κορασιω αιτησον με ο εαν θελης και δωσω σοι
23 και ωμοσεν αυτη οτι ο εαν με αιτησης δωσω σοι εως ημισους της βασιλειας μου
24 η δε εξελθουσα ειπεν τη μητρι αυτης τι αιτησομαι η δε ειπεν την κεφαλην ιωαννου του βαπτιστου
25 και εισελθουσα ευθεως μετα σπουδης προς τον βασιλεα ητησατο λεγουσα θελω ινα μοι δως εξ αυτης επι πινακι την κεφαλην ιωαννου του βαπτιστου
26 και περιλυπος γενομενος ο βασιλευς δια τους ορκους και τους συνανακειμενους ουκ ηθελησεν αυτην αθετησαι
27 και ευθεως αποστειλας ο βασιλευς σπεκουλατωρα επεταξεν ενεχθηναι την κεφαλην αυτου
28 ο δε απελθων απεκεφαλισεν αυτον εν τη φυλακη και ηνεγκεν την κεφαλην αυτου επι πινακι και εδωκεν αυτην τω κορασιω και το κορασιον εδωκεν αυτην τη μητρι αυτης
29 και ακουσαντες οι μαθηται αυτου ηλθον και ηραν το πτωμα αυτου και εθηκαν αυτο εν τω μνημειω
30 και συναγονται οι αποστολοι προς τον ιησουν και απηγγειλαν αυτω παντα και οσα εποιησαν και οσα εδιδαξαν
31 και ειπεν αυτοις δευτε υμεις αυτοι κατ ιδιαν εις ερημον τοπον και αναπαυεσθε ολιγον ησαν γαρ οι ερχομενοι και οι υπαγοντες πολλοι και ουδε φαγειν ηυκαιρουν
32 και απηλθον εις ερημον τοπον τω πλοιω κατ ιδιαν
33 και ειδον αυτους υπαγοντας οι οχλοι και επεγνωσαν αυτον πολλοι και πεζη απο πασων των πολεων συνεδραμον εκει και προηλθον αυτους και συνηλθον προς αυτον
34 και εξελθων ειδεν ο ιησους πολυν οχλον και εσπλαγχνισθη επ αυτοις οτι ησαν ως προβατα μη εχοντα ποιμενα και ηρξατο διδασκειν αυτους πολλα
35 και ηδη ωρας πολλης γενομενης προσελθοντες αυτω οι μαθηται αυτου λεγουσιν οτι ερημος εστιν ο τοπος και ηδη ωρα πολλη
36 απολυσον αυτους ινα απελθοντες εις τους κυκλω αγρους και κωμας αγορασωσιν εαυτοις αρτους τι γαρ φαγωσιν ουκ εχουσιν
37 ο δε αποκριθεις ειπεν αυτοις δοτε αυτοις υμεις φαγειν και λεγουσιν αυτω απελθοντες αγορασωμεν διακοσιων δηναριων αρτους και δωμεν αυτοις φαγειν
38 ο δε λεγει αυτοις ποσους αρτους εχετε υπαγετε και ιδετε και γνοντες λεγουσιν πεντε και δυο ιχθυας
39 και επεταξεν αυτοις ανακλιναι παντας συμποσια συμποσια επι τω χλωρω χορτω
40 και ανεπεσον πρασιαι πρασιαι ανα εκατον και ανα πεντηκοντα
41 και λαβων τους πεντε αρτους και τους δυο ιχθυας αναβλεψας εις τον ουρανον ευλογησεν και κατεκλασεν τους αρτους και εδιδου τοις μαθηταις αυτου ινα παραθωσιν αυτοις και τους δυο ιχθυας εμερισεν πασιν
42 και εφαγον παντες και εχορτασθησαν
43 και ηραν κλασματων δωδεκα κοφινους πληρεις και απο των ιχθυων
44 και ησαν οι φαγοντες τους αρτους ωσει πεντακισχιλιοι ανδρες
45 και ευθεως ηναγκασεν τους μαθητας αυτου εμβηναι εις το πλοιον και προαγειν εις το περαν προς βηθσαιδαν εως αυτος απολυση τον οχλον
46 και αποταξαμενος αυτοις απηλθεν εις το ορος προσευξασθαι
47 και οψιας γενομενης ην το πλοιον εν μεσω της θαλασσης και αυτος μονος επι της γης
48 και ειδεν αυτους βασανιζομενους εν τω ελαυνειν ην γαρ ο ανεμος εναντιος αυτοις και περι τεταρτην φυλακην της νυκτος ερχεται προς αυτους περιπατων επι της θαλασσης και ηθελεν παρελθειν αυτους
49 οι δε ιδοντες αυτον περιπατουντα επι της θαλασσης εδοξαν φαντασμα ειναι και ανεκραξαν
50 παντες γαρ αυτον ειδον και εταραχθησαν και ευθεως ελαλησεν μετ αυτων και λεγει αυτοις θαρσειτε εγω ειμι μη φοβεισθε
51 και ανεβη προς αυτους εις το πλοιον και εκοπασεν ο ανεμος και λιαν εκ περισσου εν εαυτοις εξισταντο και εθαυμαζον
52 ου γαρ συνηκαν επι τοις αρτοις ην γαρ η καρδια αυτων πεπωρωμενη
53 και διαπερασαντες ηλθον επι την γην γενησαρετ και προσωρμισθησαν
54 και εξελθοντων αυτων εκ του πλοιου ευθεως επιγνοντες αυτον
55 περιδραμοντες ολην την περιχωρον εκεινην ηρξαντο επι τοις κραββατοις τους κακως εχοντας περιφερειν οπου ηκουον οτι εκει εστιν
56 και οπου αν εισεπορευετο εις κωμας η πολεις η αγρους εν ταις αγοραις ετιθουν τους ασθενουντας και παρεκαλουν αυτον ινα καν του κρασπεδου του ιματιου αυτου αψωνται και οσοι αν ηπτοντο αυτου εσωζοντο
Marco 6
La Bibbia della Gioia
6 Subito dopo, Gesù lasciò quella regione del paese e tornò con i discepoli a Nazaret, la cittadina dove era cresciuto.
2-3 Il sabato successivo, si recò alla sinagoga per insegnare, e la gente era stupefatta per la sua sapienza e per i suoi miracoli; perché dopotutto non era altro che un loro concittadino.
«Non è certo meglio di noi» dicevano. «È soltanto un falegname, il figlio di Maria, e fratello di Giacomo, Giuseppe, Giuda e Simone. Le sue sorelle, poi, vivono qui tra noi!» E si mostravano scandalizzati.
4 Allora Gesù disse loro: «Un profeta è onorato ovunque, tranne che nel proprio paese, fra i suoi parenti e nella propria famiglia».
5 Causa la loro incredulità, Gesù non compì miracoli grandiosi fra loro, eccetto la guarigione di pochi malati, su cui pose le mani. 6 E si meravigliava che quella gente non volesse credere in lui. Poi cominciò a girare fra i villaggi dei dintorni, insegnando alla gente. 7 Quindi riunì i dodici discepoli e li mandò fuori a due a due, con il potere di cacciare i demoni. 8-9 Disse loro di portare nientʼaltro che il bastone per il viaggio, ma niente cibo, né bisaccia, né denaro, e neppure un paio di scarpe o un vestito di ricambio. Poi aggiunse:
10 «Quando siete in un villaggio, soggiornate soltanto in una casa. Non spostatevi da una casa allʼaltra. 11 E se in qualche paese non vi accolgono, o non vi ascoltano, quando ripartite, scuotetevi la polvere dai piedi; ciò significherà che li avete abbandonati al loro destino».
12 Così i discepoli partirono, invitando tutti quelli che incontravano a cambiare vita. 13 Scacciarono anche molti demoni e guarirono molti infermi, ungendoli con dellʼolio di oliva.
Morte di Giovanni
14 Ben presto il re Erode venne a sapere di Gesù, perché dappertutto si parlava dei suoi miracoli. Erode pensò che Gesù fosse Giovanni Battista resuscitato, e diceva: «Non cʼè da meravigliarsi se può fare tali miracoli!» 15 Altri invece pensavano che Gesù fosse Elia, lʼantico profeta, risuscitato dalla morte; altri ancora sostenevano che fosse un nuovo profeta simile ai grandi del passato. 16 Quando Erode venne a sapere queste cose, disse: «È Giovanni, quello che ho fatto decapitare, ed ora è risorto!» 17-18 Qualche tempo prima, Erode aveva fatto arrestare ed imprigionare Giovanni, perché il profeta diceva che il re aveva fatto male a sposare Erodiade, moglie di suo fratello Filippo. 19 Per vendicarsi, Erodiade voleva far morire Giovanni, ma, senza lʼappoggio di Erode, non poteva far niente. 20 Dal canto suo, Erode rispettava Giovanni, sapendo che era un uomo santo e buono, perciò lo teneva sotto la sua protezione. Erode rimaneva molto turbato ogni volta che parlava con Giovanni; nonostante ciò, lo ascoltava volentieri.
21 Ma un giorno si presentò lʼoccasione favorevole ad Erodiade. Era il compleanno di Erode ed egli diede una festa per i suoi aiutanti di palazzo, i suoi capitani e i cittadini in vista della Galilea. 22-23 Per lʼoccasione la figlia di Erodiade danzò per loro e piacque molto a tutti tanto che Erode disse: «Chiedimi qualsiasi cosa e te la darò». Poi fece questo giuramento: «Te la darò anche se fosse la metà del mio regno!»
24 La ragazza uscì dalla sala per chiedere consiglio alla madre, che le disse: «Chiedi la testa di Battista!»
25 Così ella rientrò in fretta dal re e gli disse: «Voglio la testa di Giovanni Battista sopra un vassoio!»
26 Il re si rattristò, ma non poteva rifiutare, dato che aveva fatto quel giuramento davanti ai suoi ospiti. 27 Perciò mandò subito uno dei suoi soldati alla prigione con lʼordine di decapitare Giovanni e portare la sua testa. Il soldato eseguì lʼordine, 28 portò la testa di Giovanni sopra un vassoio e la diede alla ragazza che, a sua volta, la portò alla madre. 29 Quando i discepoli di Giovanni seppero dellʼaccaduto, andarono a prenderne il corpo e lo seppellirono in una tomba.
Cibo per cinquemila persone
30 Gli apostoli, di ritorno dal loro giro, si presentarono a Gesù e gli riferirono tutto ciò che avevano fatto e insegnato alla gente che avevano incontrato.
31 Gesù allora suggerì: «Venite con me in un luogo tranquillo, soltanto così potrete riposarvi». Difatti era tanta la gente che andava e veniva, che non avevano neppure il tempo per mangiare. 32 Perciò partirono in barca per un posto più tranquillo. 33 Ma molta gente li vide partire e li riconobbe. Allora accorsero in tanti a piedi da tutte le città, e arrivarono prima di loro.
34 Fu così che, quando scesero dalla barca, la solita enorme folla li stava aspettando. Gesù ebbe compassione di loro, perché sembravano pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose che dovevano sapere.
35-36 Nel tardo pomeriggio, i discepoli vennero a dirgli: «Manda la folla ai villaggi vicini o dai contadini per comprarsi del cibo, perché non cʼè niente da mangiare in questo luogo deserto, e si sta facendo tardi!»
37 Ma Gesù rispose: «Pensateci voi a dargli da mangiare!» «Ma come?» domandarono i discepoli. «Ci vorrebbe un capitale per comprare cibo per tutta questa gente!»
38 «Quanto pane avete?» domandò Gesù. «Andate a vedere!»
I discepoli tornarono, dicendo che avevano cinque pani e due pesci. 39-40 Allora Gesù disse alla folla di sedersi. Ben presto si formarono gruppi di cinquanta o cento persone, sedute sullʼerba. 41 Gesù prese i cinque pani e i due pesci e, levando gli occhi al cielo, ringraziò di quel cibo. Poi spezzò i pani e li diede ai discepoli, perché li distribuissero alla folla. E lo stesso fece coi pesci. 42 E la folla mangiò a sazietà.
43-44 Cʼerano circa 5.000 uomini a mangiare, e più tardi si raccolsero dodici cesti di avanzi.
45 Subito dopo, Gesù fece risalire i discepoli sulla barca e ordinò loro di attraversare il lago in direzione di Betsaida, dove li avrebbe raggiunti più tardi. Egli voleva rimanere per salutare la gente che tornava a casa.
46 Più tardi, Gesù salì sulle colline a pregare. 47 Venne la notte, e i discepoli si trovavano in mezzo al lago, mentre Gesù era solo a terra. 48 Egli sʼaccorse che i discepoli erano in grande difficoltà: infatti stavano remando con fatica, perché avevano il vento contrario.
Verso le tre di mattina, Gesù avanzò verso di loro, camminando sullʼacqua. Stava per raggiungerli, 49 quando, vedendo qualcosa che camminava vicino a loro, i discepoli cominciarono a urlare dalla paura, perché lo avevano tutti visto e scambiato per un fantasma.
50 Ma subito Gesù si fece riconoscere, dicendo: «Rassicuratevi, sono io. Non abbiate paura!» 51 Poi salì sulla barca e il vento cessò. I discepoli rimasero impietriti, incapaci di reagire, 52 perché non si rendevano conto di chi fosse realmente Gesù, nonostante il miracolo della moltiplicazione dei pani. Infatti, non erano capaci di comprendere perché i loro cuori erano induriti.
53 Giunti a Genesaret, sullʼaltra sponda del lago, ormeggiarono la barca 54 e scesero a terra.
Immediatamente la gente riconobbe Gesù, 55 e tutti si misero a correre in lungo e in largo per la regione per diffondere la notizia del suo arrivo; e cominciarono a portargli i malati sulle barelle. 56 Ovunque andasse, sia nei villaggi che nelle città, o fuori nelle campagne, la gente portava i malati nelle piazze del mercato o per le strade, supplicandolo che permettesse loro di toccare almeno lʼorlo dei suoi vestiti. E tutti quelli che lo toccavano guarivano.
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