Romani 9:25-26
Nuova Riveduta 2006
25 Così egli dice appunto in Osea: «Io chiamerò “mio popolo” quello che non era mio popolo e “amata” quella che non era amata»[a]; 26 e: «Avverrà che nel luogo dov’era stato detto loro: “Voi non siete mio popolo”, là saranno chiamati “figli del Dio vivente”»[b].
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- Romani 9:25 +Os 2:23.
- Romani 9:26 +Os 1:10.
Atti 10:35
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35 ma che in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente gli è gradito.
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Romani 14:7
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7 Nessuno di noi infatti vive per se stesso, e nessuno muore per se stesso;
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1 Timoteo 5:4
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4 Ma se una vedova ha figli o nipoti, imparino essi per primi a fare il loro dovere[a] verso la propria famiglia e a rendere il contraccambio ai loro genitori, perché questo è gradito[b] davanti a Dio.
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- 1 Timoteo 5:4 Fare il loro dovere, lett. esercitare la pietà.
- 1 Timoteo 5:4 TR perché questo è buono e gradito…
1 Timoteo 5:14
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14 Voglio dunque che le vedove giovani si risposino, abbiano figli, governino la casa, non diano all’avversario alcuna occasione di maldicenza;
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Salmi 113:5-9
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5 Chi è simile al Signore, al nostro Dio,
che siede sul trono in alto,
6 che si abbassa a guardare
nei cieli e sulla terra?
7 Egli rialza il misero dalla polvere
e solleva il povero dal letame,
8 per farlo sedere con i prìncipi,
con i prìncipi del suo popolo.
9 Fa abitare la sterile in famiglia,
quale madre felice tra i suoi figli.
Alleluia.
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